L'indennizzo del danno da mobbing - Codacons
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D.Lgs.626: conflittualità, ansia, <strong>mobbing</strong><br />
3. L’impresa o l’amministrazione pubblica può opporre rifiuto motivato nel caso in cui possa<br />
derivare un <strong><strong>da</strong>nno</strong> per la stessa o per terzi.<br />
Art. 7.<br />
(Azioni di tutela giudiziaria)<br />
1. Il lavoratore che abbia subìto violenza o persecuzione psicologica nel luogo di lavoro e non<br />
ritenga di avvalersi <strong>del</strong>le procedure di conciliazione previste <strong>da</strong>i contratti collettivi, ma inten<strong>da</strong><br />
adire in giudizio, può promuovere il tentativo di conciliazione ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 410 <strong>del</strong> codice<br />
di procedura civile. Si applicano, per il ricorso in giudizio, le disposizioni di cui all’articolo 413 <strong>del</strong><br />
codice di procedura civile.<br />
2. Il giudice con<strong>da</strong>nna il responsabile <strong>del</strong> comportamento sanzionato al risarcimento <strong>del</strong> <strong><strong>da</strong>nno</strong>, che<br />
liqui<strong>da</strong> in forma equitativa.<br />
Art. 8.<br />
(Pubblicità <strong>del</strong> provvedimento <strong>del</strong> giudice)<br />
1. Su istanza <strong>del</strong>la parte interessata, qualora ne dia al giudice stesso esplicita indicazione, il giudice<br />
può disporre che <strong>del</strong> provvedimento di con<strong>da</strong>nna venga <strong>da</strong>ta informazione, a cura <strong>del</strong> <strong>da</strong>tore di<br />
lavoro, mediante lettera ai dipendenti interessati, per reparto e attività, dove si è manifestato il caso<br />
di violenza o di persecuzione psicologica oggetto <strong>del</strong>l’intervento giudiziario, omettendo il nome<br />
<strong>del</strong>la persona che ha subito tali violenze o persecuzioni.<br />
Art. 9.<br />
(Entrata in vigore)<br />
1. La presente legge entra in vigore entro sessanta giorni <strong>da</strong>lla <strong>da</strong>ta <strong>del</strong>la sua pubblicazione nella<br />
Gazzetta Ufficiale.<br />
Disegno di legge n. 4802 d’iniziativa dei senatori MAGNALBÒ, PELLICINI, CASTELLANI<br />
Carla, BONATESTA, FLORINO, PASQUALI, DEMASI, MAGLIOCCHETTI, BEVILACQUA,<br />
PALOMBO, DE CORATO, MONTELEONE, CUSIMANO e TURINI<br />
(Comunicato alla presidenza il 25 settembre)<br />
"Norme per contrastare il fenomeno <strong>del</strong> <strong>mobbing</strong>"<br />
Relazione<br />
Il termine <strong>mobbing</strong>, che <strong>da</strong> qualche tempo è divenuto di uso frequente, deriva <strong>da</strong>l verbo inglese «to<br />
mob», che significa assalire tumultuando in massa, malmenare, aggredire. Fu usato, per la prima<br />
volta, <strong>da</strong>l Konrad Lorenz, biologo inglese <strong>del</strong>l’Ottocento (e poi ripreso agli inizi degli anni Ottanta<br />
<strong>del</strong> professor Leymann) per indicare il comportamento di alcuni animali quando si coalizzano<br />
contro un membro <strong>del</strong> gruppo fino ad escluderlo <strong>da</strong>lla comunità.<br />
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