segni - casa di riposo “mons. g. sagnori” - Diocesi Suburbicaria ...
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6<br />
Mara Pietroni<br />
Nell’Istruzione “Donum<br />
Vitae”, del 1987, leggiamo<br />
che “’essere<br />
umano deve essere rispettato<br />
e trattato come persona dal<br />
momento stesso del concepi-<br />
mento” 1<br />
.<br />
Questa importante <strong>di</strong>chiarazione<br />
è <strong>di</strong>venuta ancora più forte<br />
e significativa in vista dei progressi<br />
della biotecnologia,<br />
ponendosi come imperativo<br />
etico <strong>di</strong> fronte alle nuove capacità<br />
manipolative degli uomini.<br />
Laddove un tempo, per la vita<br />
del nascituro, si aveva come volontaria<br />
soltanto la minaccia dell’aborto,<br />
troviamo oggi una<br />
variegata possibilità <strong>di</strong> interventi<br />
che mortificano quella nuova vita<br />
umana nella sua <strong>di</strong>gnità.<br />
Dalla fabbricazione in provetta<br />
alla <strong>di</strong>agnosi preimpianto, dalla<br />
manipolazione alla sperimentazione,<br />
c’è sempre la<br />
mano <strong>di</strong> un uomo irrispettoso che interpreta e<br />
giu<strong>di</strong>ca il valore <strong>di</strong> un’altra vita umana sulla base<br />
<strong>di</strong> categorie non più ontologiche ma materialiste<br />
e funzionaliste.<br />
Proprio per questo la nostra responsabilità è ancora<br />
più grande e determinante. Si tratta infatti <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fendere l’inviolabilità della vita umana proprio<br />
quando essa è più fragile e vulnerabile.<br />
Paradossalmente è stata proprio la scienza a<br />
<strong>di</strong>mostrare piuttosto <strong>di</strong> recente che l’embrione<br />
è inequivocabilmente un essere umano e che<br />
a lui appartengono quei caratteri che consideriamo<br />
determinanti nello sviluppo <strong>di</strong> una vita umana<br />
quali l’in<strong>di</strong>vidualità sostanziale, la continuità<br />
della sua attività autoprogrammata e teleologica,<br />
un essere umano cioè che fin dai primi<br />
sta<strong>di</strong> mostra tutte le caratteristiche <strong>di</strong> un nuovo<br />
in<strong>di</strong>viduo umano che si sta sviluppando secondo<br />
il proprio progetto <strong>di</strong> vita, non lasciando nulla<br />
al caso.<br />
Nonostante il fatto che sulla base <strong>di</strong> queste evidenze<br />
scientifiche ci siano state <strong>di</strong>fferenti interpretazioni<br />
inerenti il <strong>di</strong>verso valore da dare alle<br />
susseguentisi fasi <strong>di</strong> sviluppo della vita umana,<br />
la vera <strong>di</strong>fferenza sta nella prospettiva antropologica<br />
adottata.<br />
E bisogna ricordare che è sempre in base a tale<br />
prospettiva che un problema si pone come etico<br />
ed eventualmente come estremamente grave.<br />
Il caso delle cellule staminali suscita oggi particolare<br />
interesse perché ad esso viene legata,<br />
con non poco sensazionalismo, la possibilità <strong>di</strong><br />
curare le più gravi malattie e <strong>di</strong> aprire possibilità<br />
terapeutiche fino ad ora inimmaginabili.<br />
Bisogna però sempre ricordare che sperimen-<br />
tare su cellule embrionali vuol <strong>di</strong>re prelevarle da<br />
embrioni umani che vengono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>strutti e<br />
che, nella logica <strong>di</strong> questa prospettiva, vengono<br />
spesso creati al solo fine della ricerca.<br />
Qui vale nel modo più assoluto la legge del “fine<br />
che giustifica i mezzi”, proprio perché in vista<br />
<strong>di</strong> risultati straor<strong>di</strong>nari, curativi per le persone malate<br />
si è <strong>di</strong>sposti a sacrificare la vita <strong>di</strong> altrettanti<br />
esseri umani, degni invece dello stesso rispetto<br />
e portatori della stessa <strong>di</strong>gnità ed inviolabilità.<br />
Altra cosa da ricordare è che oggi i risultati<br />
derivanti dallo stu<strong>di</strong>o sulle cellule staminali embrionali<br />
sono davvero pochi e che quelli invece più<br />
promettenti e rilevanti provengono dalla ricerca<br />
sulle cellule staminali adulte.<br />
Negli ultimi anni ad esempio interessanti stu<strong>di</strong><br />
sono stati condotti sulle cellule staminali prelevate<br />
dal sangue del cordone ombelicale, stu<strong>di</strong><br />
che hanno dato promettenti risultati anche nel<br />
caso <strong>di</strong> gravi malattie quali la sclerosi laterale<br />
amiotrofica (sla). Per questo molti scienziati sostengono<br />
che è proprio su questi fronti, cioè sullo<br />
stu<strong>di</strong>o delle cellule staminali adulte – che evidentemente<br />
non compromettono la <strong>di</strong>struzione<br />
<strong>di</strong> embrioni umani - che dovrebbero concentrarsi<br />
tutte le energie per la ricerca.<br />
Ma tornando alle cellule staminali embrionali, va<br />
ricordato un altro dramma connesso a queste<br />
nuove possibilità ovvero, non solo la già accennata<br />
creazione ad hoc <strong>di</strong> embrioni, ma anche<br />
l’insoluta questione degli embrioni crionservati,<br />
cioè <strong>di</strong> tutti quegli embrioni soprannumerari<br />
la cui vita è letteralmente sospesa, embrioni congelati<br />
creati inizialmente per effettuare fecondazioni<br />
artificiali e che da più parti vengono reclamati<br />
Aprile<br />
2009<br />
al fine della sperimentazione.<br />
E’la triste immagine dell’uomo che<br />
si sente padrone della stessa creazione<br />
e che aggiunge danno al<br />
danno.<br />
Per non parlare <strong>di</strong> quando delicatissime<br />
scelte etiche vengono<br />
fatte sulla base <strong>di</strong> non troppo<br />
profon<strong>di</strong> meccanismi politici,<br />
come quelli che hanno portato<br />
il neo presidente americano<br />
Obama a rimuovere, con un or<strong>di</strong>ne<br />
esecutivo, i limiti posti dalla<br />
precedente amministrazione<br />
al finanziamento pubblico per la<br />
ricerca sulle cellule staminali embrionali.<br />
In vista <strong>di</strong> una “nova frontiera”<br />
per la scienza americana e<br />
quin<strong>di</strong> in vista <strong>di</strong> interessi <strong>di</strong> potere<br />
ed economici evidentemente<br />
molto rilevanti, il presidente<br />
Obama ha approvato dei finanziamenti<br />
che permetteranno il sacrificio<br />
<strong>di</strong> vite umane appena iniziate<br />
– gli embrioni appunto – per<br />
ricercare quella potenzialità che<br />
egli stesso ha <strong>di</strong>chiarato essere al momento soltanto<br />
presunta. E questo in nome <strong>di</strong> una scienza<br />
libera dai dogmi e dalle ideologie.<br />
Ma proprio questo è un perfetto esempio <strong>di</strong> ideologia<br />
che prevarica il rispetto della vita umana.<br />
Imme<strong>di</strong>ate sono state le repliche della Santa Sede<br />
la quale ha sottolineato che “il riconoscimento<br />
della <strong>di</strong>gnità personale deve essere esteso a tutte<br />
le fasi dell’esistenza dell’essere umano: su<br />
questa maturità del pensiero si fonda una reale<br />
democrazia, capace <strong>di</strong> riconoscere l’uguaglianza<br />
<strong>di</strong> tutti gli uomini e d’impe<strong>di</strong>re ogni ingiusta <strong>di</strong>scriminazione<br />
basata sul loro sviluppo o sulla loro<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute”.<br />
Un embrione infatti, come ha aggiunto il prof.<br />
Pessina - <strong>di</strong>rettore del Centro <strong>di</strong> bioetica<br />
dell’Università Cattolica - “è soggetto non nel<br />
senso psichico, ma nel significato ontologico”,<br />
e proprio questa dovrebbe essere la determinante<br />
prospettiva antropologica dalla quale muovere<br />
verso scelte etiche così delicate, nella speranza<br />
<strong>di</strong> non commettere errori così gravi e lesivi<br />
per la <strong>di</strong>gnità propria della vita umana in ogni<br />
fase del suo sviluppo.<br />
1<br />
Cf Gau<strong>di</strong>um et spes, 24; cf CONGREGA-<br />
ZIONE PER LA DOTTRINA DELLA<br />
FEDE,Istruzione sul rispetto della vita umana<br />
nascente e la <strong>di</strong>gnità della procreazione<br />
“bDonum Vitae”, 22-II-1987, 5.