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Testo PDF - DSMC: Dipartimento di Storia Modernae e ...

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LE “APPARTENENZE” PRIMA DEL NAZIONALISMO<br />

e territoriali. Parlando delle popolazioni dell’Alto Reno durante il tardo<br />

Me<strong>di</strong>oevo, Wolfgang Kaiser ha evocato il sorgere <strong>di</strong> uno specifico nazionalismo<br />

nella mobilitazione contro i turchi 4 . A maggior ragione, quando<br />

si passa dalle categorie astratte delle aspirazioni collettive al più concreto<br />

menare le mani, allora si adoperano le parole “conflitto”, “guerra civile”,<br />

“lotta fratricida” con cui si richiamano episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> scontro cruento tra<br />

nazionalismi guerreggianti (<strong>di</strong> per sé un pleonasmo perché i nazionalismi<br />

sono sempre bellicosi).<br />

Il trascorrere <strong>di</strong> due secoli <strong>di</strong> storia, caratterizzati dall’affermarsi dei<br />

nazionalismi in paesi tra loro tanto <strong>di</strong>fferenti, non sembra aver scalfito<br />

la natura <strong>di</strong> quei movimenti che furono espressione <strong>di</strong> comportamenti<br />

antagonisti e restano tali anche nel presente, quando i processi <strong>di</strong> unificazione<br />

europea, la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> sistemi democratici e <strong>di</strong> partecipazione<br />

politica, la maggiore cooperazione internazionale e la globalizzazione<br />

economica si credevano mezzi utili ad avviare un processo virtuoso <strong>di</strong><br />

reciproca tolleranza e compenetrazione. Al contrario, assistiamo all’affermarsi<br />

<strong>di</strong> riven<strong>di</strong>cazioni ideologiche che puntano alla frammentazione<br />

ulteriore dei gran<strong>di</strong> sistemi statuali tra<strong>di</strong>zionali attraverso una sempre<br />

più stringente perimetrazione <strong>di</strong> confini regionali e locali dando vita a<br />

battaglie politiche aggressive nei confronti della istituzione identificata,<br />

<strong>di</strong> volta in volta, come intollerabile accentratrice. Dunque, anche queste<br />

nuove forme nazionalistiche rimandano ad un pensiero forte <strong>di</strong> “conflitto”<br />

quale comune denominatore 5 .<br />

Per spiegare questi scontri tra “gruppi” gli storici hanno rivisto le<br />

categorie interpretative, ampliandole e includendone altre. A quelle<br />

ottocentesche della lingua e della razza hanno aggiunto quelle della religione<br />

e dell’ambiente culturale, allo scopo <strong>di</strong> chiarire meglio la genesi e<br />

le articolazioni dei fenomeni nazionalistici. Tralasciamo l’idea avanzata<br />

da alcuni sul loro essere consustanziali alla natura umana 6 per spiegarne<br />

la costante e marcata presenza nella storia recente: ciò infatti porterebbe<br />

a includere nella sinossi delle manifestazioni “nazionalistiche” qualsiasi<br />

vicenda che si presenti con i caratteri <strong>di</strong> uno scontro tra gruppi, siano essi<br />

regionali o locali. Le microstorie dell’età moderna o gli stu<strong>di</strong> sulle comunità<br />

arabe o asiatiche hanno rivelato <strong>di</strong>namiche conflittuali tra schieramenti<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui appartenenti alla medesima etnia, religione e lingua parlata.<br />

Un primo esempio giunge dalla Liguria tardo cinquecentesca: «Le società<br />

locali erano stratificate e <strong>di</strong>vise in gruppi, coalizioni e fazioni rivali, ma<br />

avevano nello stesso tempo una omogeneità culturale che si esprimeva in<br />

particolare nelle relazioni col mondo esterno» 7 . Aggiungo che facevano<br />

parte <strong>di</strong> quella omogeneità culturale la lingua e la religione. Spostandoci a<br />

sud, nel paese <strong>di</strong> Mesagne in Puglia tra il XVI e il XVIII secolo, si è constata<br />

l’esistenza <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> appartenenza fortemente <strong>di</strong>stinti e strutturati 8 .<br />

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