2010_01 (PDF) - Orizzonte
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Coldiretti: commercializzazione,<br />
contraffazione e mercato del prosciutto<br />
La Normativa attuale riguardante la commercializzazione, le problematiche della contraffazione e la<br />
situazione attuale del mercato.<br />
Nel contesto attuale di crisi economica<br />
e strutturale del mercato, la filiera<br />
suinicola italiana sta cercando di mantenere<br />
una tradizione produttiva da sempre parte<br />
del patrimonio gastronomico nazionale.<br />
Come rileva la Coldiretti, gli effetti della crisi<br />
sono avvertiti dai suinicoltori italiani che<br />
devono fare i conti con i maggiori costi richiesti<br />
dalle produzioni di qualità, con la difficoltà<br />
di accedere al credito bancario e con<br />
i prezzi bassi dei suini. Questi fattori stanno<br />
determinando la chiusura di molte unità<br />
produttive che non riescono più a rimanere<br />
sul mercato. La produzione suinicola italiana<br />
è indispensabile per una produzione<br />
salumiera di qualità: i suini pesanti prodotti<br />
in Italia rappresentano il 70% della produzione<br />
suinicola nazionale e sono destinati<br />
soprattutto al circuito dei salumi DOP. Al di<br />
fuori del circuito DOP, il prodotto italiano<br />
subisce la spietata concorrenza del prodotto<br />
estero sia nel segmento della carne<br />
fresca, che nella trasformazione in salumi<br />
non marchiati, e addirittura nel segmento<br />
dei salumi IGP. Basti pensare che in Italia,<br />
accanto a poco più di 13 milioni di prosciutti<br />
DOP stagionati, si producono quasi 70<br />
milioni di pezzi cotti e crudi non marchiati,<br />
di cui 56 milioni a partire da cosce provenienti<br />
dall’estero, in massima parte da altri<br />
Paesi membri dell’Unione Europea.<br />
Per quanto riguarda il problema della<br />
contraffazione, costantemente monitorato<br />
dalla Coldiretti, i prodotti DOP recano<br />
un marchio facilmente riconoscibile dal<br />
consumatore e sono sottoposti a un<br />
rigoroso “controllo di prodotto” effettuato<br />
da organismi indipendenti. La promozione<br />
dei prodotti DOP è necessaria per differenziare<br />
i prodotti marchiati da quelli non<br />
marchiati: talvolta la confusione è ingenerata<br />
dalle stesse aziende salumiere che,<br />
producendo sia salumi a marchio DOP<br />
sia prodotti più commerciali, tendono a<br />
utilizzare i primi come “prodotti bandiera”<br />
per il traino di quelli meno pregiati. L’indicazione<br />
in etichetta del luogo di origine o<br />
provenienza dei prodotti non trasformati e<br />
l’indicazione del luogo di allevamento della<br />
materia prima utilizzata nella preparazione<br />
o nella produzione dei prodotti trasformati<br />
rappresenterebbe un traguardo importante<br />
per i consumatori e per l’economia di un<br />
intero settore.<br />
Da ultimo, è doveroso ricordare che uno<br />
dei fattori più rilevanti nel determinare la<br />
progressiva perdita di valore aggiunto della<br />
filiera suinicola è lo strapotere che oggi la<br />
Grande Distribuzione Organizzata esercita<br />
sull’industria alimentare. La GDO ha il potere<br />
di comprimere i prezzi di acquisto delle merci<br />
e di imporre obblighi contrattuali, come<br />
ad esempio i contributi chiesti per l’immissione<br />
a listino di nuovi prodotti, per lo spazio<br />
sugli scaffali o per le spese di pubblicità<br />
e le offerte, la fornitura in esclusiva e, non<br />
ultimi, lunghissimi termini di pagamento.<br />
La distribuzione del valore aggiunto lungo<br />
la filiera privilegia sempre la Distribuzione<br />
Organizzata: fatto 100 il prezzo pagato dai<br />
consumatori per un prodotto di salumeria<br />
– segnala la Coldiretti - il 16,72% costituisce<br />
il valore dei suini, il 31,86% è il valore<br />
aggiunto dell’industria di trasformazione<br />
(macellazione e lavorazione delle carni) ed<br />
il 51,42% è il margine della distribuzione.<br />
Questa ripartizione non equa tra i diversi<br />
segmenti della filiera mette in forte dubbio<br />
la sostenibilità economica dell’intero sistema<br />
delle produzioni suinicole di qualità.<br />
F O C U S<br />
Giorgio Apostoli<br />
Responsabile<br />
Zootecnia Coldiretti<br />
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