2010_01 (PDF) - Orizzonte
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SURGELATI<br />
/// I peperoni<br />
Lo scenario<br />
Il peperone (Capsicum annuum L.) è una pianta<br />
erbacea annuale appartenente alla famiglia<br />
delle Solanaceae, la stessa del pomodoro e<br />
della patata. Oltre al noto peperone, il genere<br />
comprende varie specie di peperoncini piccanti,<br />
ornamentali e dolci.<br />
È originario del Messico e di tutta l’America<br />
Centrale e del Sud. Fu introdotto in Spagna alla<br />
fine del XV secolo e nel secolo successivo si<br />
è diffuso soprattutto nelle zone mediterranee e<br />
balcaniche.<br />
La coltivazione di questa specie e le diverse destinazioni<br />
d’uso hanno determinato il diffondersi<br />
Box tecnico<br />
Il peperone è caratterizzato da un apparato<br />
radicale superficiale composto da un piccolo<br />
fittone e da numerose radici secondarie di ridotta<br />
dimensione. Il frutto è una bacca carnosa<br />
inizialmente verde, che a maturazione assume<br />
colorazione rossa o gialla di diverse tonalità. Il<br />
frutto contiene un alcaloide responsabile del sapore<br />
piccante, la “capsicina”, presente in quantità<br />
variabile nelle diverse cultivar.<br />
Il peperone viene coltivato in pieno campo nel<br />
periodo primaverile-estivo, con trapianto da aprile<br />
a giugno in file semplice o binate e densità di<br />
3 piante m2 . Negli ambienti litoranei meridionali<br />
Realizzato in collaborazione con<br />
Università degli Studi di Perugia<br />
Corso di Laurea Ecocal<br />
www.agr.unipg.it/ecocal<br />
di cultivar caratterizzate da una grande eterogeneità<br />
di forme, pezzatura e colore delle bacche.<br />
La scelta delle cultivar è condizionata anche<br />
dagli usi e costumi delle diverse aree in cui il<br />
prodotto si è diffuso e viene commercializzato.<br />
Le diverse tipologie coltivate in Italia si possono<br />
suddividere in quattro<br />
gruppi, a loro<br />
volta suddivisibili<br />
in più sottogruppi:<br />
1) squadrata;<br />
2) rettangolare;<br />
3) a trottola (es.<br />
Cuneo, Topepo);<br />
4) a corno (es. Corno<br />
di bue).<br />
può spingere il suo ciclo fino all’autunno.<br />
Predilige terreni soffici e freschi, di medio impasto<br />
o tendenzialmente sciolti, abbastanza fertili<br />
e con elevato regime idrico. Rifugge i terreni<br />
compatti che facilmente divengono asfittici. È<br />
molto sensibile alle variazioni di temperatura e<br />
di luminosità, nonché alle forti escursioni termiche<br />
tra il giorno e la notte; l’optimum di vegetazione<br />
si realizza nelle giornate di sole con temperature<br />
pari a 26°C di giorno e 16°C di notte.<br />
La raccolta del peperone avviene a mano, scalarmente<br />
in più turni e può durare per 3-4 mesi.<br />
I frutti possono essere raccolti ancora verdi, allo<br />
stadio di incipiente invasatura, o a maturazione fisiologica,<br />
quando la colorazione è rossa o gialla.<br />
Tendenze di mercato<br />
La superficie mondiale coltivata a peperone<br />
si attesta su 1,5 milioni di ettari. I maggiori<br />
produttori sono la Cina, seguita da Indonesia,<br />
Corea del Sud, Nigeria, Turchia e Spagna.<br />
Dopo la Spagna, l’Italia è il secondo Paese europeo<br />
per produzione e superfici investite, con<br />
circa 340.000 tonnellate di peperoni prodotti<br />
e 13.500 ettari coltivati in pieno campo e in<br />
serra (Istat, 2009). Le regioni maggiormente<br />
interessate dalla coltura sono Sicilia, Puglia,<br />
Campania, Calabria e Lazio.<br />
In collaborazione con:<br />
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