intervista - La Repubblica
intervista - La Repubblica
intervista - La Repubblica
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Repubblica</strong> Nazionale 48 24/09/2006<br />
48 LA DOMENICA DI REPUBBLICA DOMENICA 24 SETTEMBRE 2006<br />
le tendenze<br />
Freestyle<br />
UN’ANIMA<br />
TANTE VITE<br />
L’attaccapanni<br />
di Monica Sarsini,<br />
giovane artigiana<br />
fiorentina<br />
è in carta applicata<br />
a un’anima<br />
di ferro. Come molti<br />
giovani creativi,<br />
ama lavorare<br />
con materiali<br />
riciclati o riciclabili<br />
Se la forma (estrema)<br />
conta più della sostanza<br />
Design<br />
PANNI ROTANTI<br />
Jackie Choi,<br />
laureata tre anni fa<br />
alla London<br />
Metropolitan<br />
University,<br />
firma questo<br />
attaccapanni<br />
in acciaio<br />
con ganci rotanti<br />
AURELIO MAGISTÀ<br />
Una generazione di creativi cresciuta guardando le cose<br />
quotidiane con occhio originale senza farsi imbrigliare<br />
dalla routine. Una schiera di ragazzi pronti a sacrificare<br />
la funzione e la praticità pur di sorprendere. Il risultato<br />
è un mondo dai colori vivaci accostati con irriverenza, un mondo<br />
fatto di materiali inusuali e combinazioni stravaganti<br />
L’uovo o la gallina? Il design o il designer?<br />
L’antico dilemma, applicato all’arredamento,<br />
diventa di facile soluzione. Soprattutto<br />
per quanto riguarda il made in<br />
Italy: è nato prima il design. Quando tra<br />
gli anni Cinquanta e Sessanta le aziende<br />
italiane di arredamento cercavano idee fresche e<br />
nuove, chiamavano gli architetti. Le scuole di design<br />
esistevano, ma solo all’estero, soprattutto in Inghilterra.<br />
Quindi gli oggetti di design compaiono e<br />
cominciano a circolare nelle nostre case prima dei<br />
designer. Oggi le facoltà e i corsi di design sono tanti,<br />
e in continua crescita, al punto che insidiano sul<br />
fronte della creatività la facoltà di architettura, assediata<br />
sull’altro fronte, quello della competenza tecnica,<br />
da ingegneria.<br />
Il design ha un enorme potere seduttivo sui giovani.<br />
Così gli istituti migliori, come lo Iuav di Venezia o<br />
la facoltà del Design del Politecnico di Milano, ma anche<br />
scuole come l’Istituto Europeo di design o la Domus<br />
Academy, sono prese d’assalto e qualche volta finiscono<br />
per difendersi con il numero chiuso. Il design<br />
si connota quindi come una elitaria tendenza giovanile.<br />
Che sta ottenendo grande attenzione in tutto<br />
il mondo. Un continuo, vivace processo di scouting<br />
cerca i giovani più interessanti, li seleziona e li aiuta a<br />
emergere. Per esempio attraverso i premi. Come il Dyson<br />
Design Award, sostenuto in Italia dall’Associazione<br />
disegno industriale, che per la nuova edizione attende<br />
fino a luglio progetti dedicati alla cucina. Proprio<br />
in questi giorni, e fino al 10 ottobre, è in corso a<br />
Bruxelles “Dynamo”, mostra che seleziona i lavori<br />
migliori della “nuova generazione di designer belgi”.<br />
Oltre ai premi, altre occasioni per portare alla luce<br />
giovane<br />
giovani talenti sono il “Salone Satellite”, dove ogni anno,<br />
nell’ambito del milanese Salone internazionale del<br />
mobile, si esibiscono gli oggetti più originali e qualche<br />
volta bizzarri dei designer debuttanti, e “Abitare il tempo”,<br />
osservatorio di tendenze in questi giorni a Verona.<br />
Ma tanta attenzione è giustificata oppure è una febbre<br />
di effimera moda? Come in molte attività ad alto<br />
tasso creativo, i giovani hanno l’atteggiamento giusto:<br />
la capacità di guardare alle cose ordinarie, quotidiane,<br />
con uno sguardo originale e non ancora imbrigliato<br />
dalla routine. Certo, l’originalità, qualche volta,<br />
può sconfinare nella stravaganza, anche perché ai<br />
giovani manca spesso il sano pragmatismo che<br />
si matura solo attraverso l’indispensabile contatto<br />
con la produzione e le aziende.<br />
Ma il giovane design è significativo,<br />
in espansione, e ha quattro caratteristiche<br />
ricorrenti che ne costituiscono<br />
lo scheletro stilistico. <strong>La</strong><br />
prima è la ricerca sulla forma, stressata<br />
al punto da perdere di vista, nei<br />
casi estremi, il rapporto con la funzione,<br />
pur di suscitare sorpresa e meraviglia.<br />
In questo senso è esemplare lo spremiagrumi<br />
inventato anni fa dall’ancor giovane Philippe<br />
Starck per Alessi, in cui non c’è niente per trattenere<br />
i semi. <strong>La</strong> seconda è l’ampio e divertito uso del<br />
colore, anche con forti accostamenti. <strong>La</strong> terza è l’impiego<br />
di materiali inusuali, o in combinazioni inconsuete,<br />
e la quarta, che ne consegue, è la particolare<br />
sensibilità al problema della sostenibilità ambientale<br />
e del riciclo. Ed è curioso che proprio i giovani<br />
siano i più accorti a scegliere materiali riciclabili<br />
o biodegradabili dai normali cicli naturali: un<br />
design che cresce e si afferma senza diventare arrogante.<br />
Preferisce pensarsi come polvere che tornerà<br />
alla polvere.<br />
AMICA CARRIOLA<br />
Lola è una carriola<br />
in alluminio riciclato;<br />
flessibile, economica,<br />
resistente. È stata<br />
disegnata da Silke<br />
de Vivo e Federica<br />
Novelli dello Iuav<br />
di Venezia. Premiata<br />
dal Dyson Award 2006<br />
DECOR CARTONATO<br />
Scritte e immagini<br />
pubblicitarie<br />
compaiono<br />
su questo vaso,<br />
dove diventano<br />
motivo decorativo:<br />
è l’eredità del<br />
cartone pressato<br />
da cui è nato<br />
SPIRAGLI DI LUCE<br />
Nove strati di<br />
legno, illuminati,<br />
si aprono<br />
su un asse centrale<br />
Di Catherine Mui,<br />
laureata<br />
a Hong Kong<br />
COMODO FISCHIO<br />
Un fischietto da arbitro<br />
ingigantito, The final Whistle<br />
diventa così sedia in acciaio<br />
L’ha fatta il giovane designer<br />
londinese Alex Garnett