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è una forma d'arte - Monza Club

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Impossibile non pensare ad un tema<br />

delicato come questo che si collega<br />

inestricabilmente con <strong>una</strong> vita civile e con<br />

i diritti basilari dell’uomo. Così, ad esempio, <strong>Monza</strong> attende da anni<br />

che venga completata la nuova sede della Procura proprio a fianco del<br />

Palazzo di piazza Garibaldi. Sembra sia passato un secolo da quanto<br />

fu dato l’annuncio dell’avvio dei lavori. Poi, il nulla pneumatico.<br />

Così il Palazzo di Giustizia di <strong>Monza</strong>, che a livello nazionale <strong>è</strong> fra<br />

merito<br />

A questa parola si legano in fondo tutte le altre. E soprattutto vi<br />

si collega la situazione italiana. Merito nello studio, merito nel<br />

lavoro, merito nella carriera. Naturalmente, senza dimenticare chi<br />

ha bisogno ed <strong>è</strong> in difficoltà. Perché <strong>una</strong> società che non pensa ai più<br />

deboli, <strong>è</strong> <strong>una</strong> ben triste società. Ciò detto, però, l’Italia patisce ancora<br />

di questa grave mancanza, testimoniata da quel fenomeno noto come<br />

fuga dei cervelli. Secondo <strong>una</strong> recente statistica, le persone residenti<br />

all’estero sono circa 4.028.000, conto in cui non rientrano quelle<br />

temporaneamente via per stage o studio. E il dato che certifica la<br />

GiustiziA<br />

quelli da annoverare per eccellenza nei tempi di disbrigo delle<br />

pratiche e nei progetti per migliorare il sistema, attende. Da anni<br />

e con mezzi, anche tecnologici, sempre più risicati. Naturalmente,<br />

senza contare che a fronte di un numero sempre crescente di<br />

cause, le sedi di giustizia, invece, vengono sempre meno. Proprio<br />

quest’anno <strong>è</strong> giunta la notizia della chiusura della sede distaccata di<br />

Desio, piccolo avanposto di eccellenza. Per il momento la decisione<br />

<strong>è</strong> ferma, ma il prossimo anno non <strong>è</strong> dato sapere cosa porterà.<br />

Il nostro desiderio per il 2013 Meritocrazia anche nella gestione dell’universo giustizia. L’eccellenza, quando c’<strong>è</strong>, va aiutata<br />

situazione <strong>è</strong> che si<br />

tratta di persone<br />

di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Sono i giovani, i ricercatori<br />

promettenti, ma non solo loro ad abbandonare per primi il nostro<br />

Paese. Lasciando scoperto il ricambio. Italia paese sempre più<br />

vecchio e sempre meno di merito. Perché le sue forze o si adeguano o<br />

scappano. Anche in politica dove un vero turnover <strong>è</strong> diventata <strong>una</strong><br />

necessità vitale. Eppure qualcosa sta succedendo ed <strong>è</strong> questo percorso<br />

che va incoraggiato. Nuove leve, nuovo coraggio e nuova forza.<br />

Il nostro desiderio per il 2013 Che le Istituzioni comincino ad investire concretamente sul ritorno dall’estero dei nostri<br />

scienziati e dei nostri giovani<br />

Anche questa volta basta digitare su Google la parola “burocrazia” per<br />

accorgersi della distanza tra un Paese che vuole uscire dalla crisi e la<br />

pastoie che ancora lo imprigionano in tonnellate di carta. Alla faccia<br />

della tecnologia e della in<strong>forma</strong>tizzazione. Perché in Italia, <strong>è</strong> ancora<br />

la carta a dettare legge. Nonostante le firme elettroniche e le poste<br />

certificate. Trafile inverosimili e traffico dati fermi alla preistoria. Non<br />

tecnoloGiA e burocrAziA<br />

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<strong>Monza</strong><strong>Club</strong><br />

c’<strong>è</strong> settore che non denunci l’assenza di <strong>una</strong> vera rivoluzione. Anche<br />

qui parlano i dati. Secondo <strong>una</strong> ricerca di Confcommercio le ore<br />

dedicate agli adempimenti burocratici in materia tributaria superano<br />

le 250. Nel 2010 il nostro Paese era al 22esimo posto, lontanissimo<br />

da Paesi come Lussemburgo, Irlanda, Estonia e Norvegia. E poi si<br />

domandano perché le imprese vanno ad investire all’estero...<br />

Il nostro desiderio per il 2013 Che il tablet non sia soltanto l’ennesimo giocattolo per passare il tempo navigando su internet…

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