12.09.2007 - La Pagina
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10 svizzera la <strong>Pagina</strong> • 12 settembre 2007<br />
Recentemente, al congresso<br />
sulla sicurezza urbana della città<br />
di Zurigo, si è discusso del<br />
problema della prostituzione<br />
che, come in altre città elvetiche,<br />
anche nella città del Limmat<br />
è in forte aumento.<br />
L’avvocato Valentin <strong>La</strong>ndmann,<br />
per ridurre le ripercussioni<br />
negative di questo fenomeno<br />
nei quartieri abitati della<br />
città, ha proposto la creazione<br />
di zone speciali sul modello<br />
di una piccola Amsterdam. Il<br />
commissario di polizia, Peter<br />
Rueeger, ha fornito i dati più<br />
recenti, rivelando che, alla fine<br />
del 2006, a Zurigo le prostitute<br />
registrate erano 4’461, in rapporto<br />
di una ogni 83 abitanti.<br />
I partecipanti all’incontro,<br />
organizzato dalle forze dell’ordine,<br />
hanno concordato sul<br />
fatto che i divieti non risolvono<br />
il problema, ma che ci vogliono<br />
altre soluzioni. Mentre<br />
per il portavoce della polizia<br />
cantonale di Ginevra, dove nel<br />
2005 il numero di prostitute registrate<br />
(ovvero che hanno un<br />
regolare permesso di lavoro) è<br />
salito a 1’200 ed è, quindi, quasi<br />
raddoppiato rispetto all’anno<br />
precedente, l’aumento è “essenzialmente<br />
dovuto agli Accordi<br />
bilaterali”, per Rolf Vieli,<br />
responsabile del progetto <strong>La</strong>n-<br />
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Zurigo cerca soluzioni alternative<br />
per combattere la prostituzione<br />
gstrasse PLUS (un programma<br />
per la rivalutazione del quartiere<br />
della <strong>La</strong>ngstrasse, una zona<br />
del centro nota per la sua vita<br />
notturna e il traffico di droga),<br />
gli accordi con l’Unione europea<br />
non sono invece l’unica<br />
spiegazione.<br />
“Bisogna considerare anche<br />
altri aspetti. Ad esempio, la situazione<br />
economica che vige<br />
all’estero”, ha osservato, ponendo<br />
l’accento anche sul fatto<br />
che, con le statistiche attuali, è<br />
in ogni caso prematuro parlare<br />
di un influsso dei Bilaterali. Si<br />
stima che, in Svizzera, le donne<br />
che esercitano la prostituzione<br />
sono complessivamente<br />
14 mila, con una progressione<br />
continua negli ultimi anni.<br />
In rapporto alla popolazione<br />
maschile residente, è il cantone<br />
di Basilea città quello che<br />
fa segnare la maggiore concentrazione<br />
di prostitute. Si è<br />
anche calcolato che il fatturato<br />
globale annuo si aggira attorno<br />
ai 3,5 miliardi. Legata alla prostituzione<br />
vi è spesso anche la<br />
criminalità organizzata.<br />
Un segnale preoccupante,<br />
emerso dalle ultime indagini,<br />
è dato dalla diminuzione delle<br />
prostitute che operano nella<br />
legalità e, quindi, dall'aumento<br />
di quelle che esercitano la professione<br />
illegalmente, fatto che<br />
si traduce anche in un numero<br />
crescente di abusi dei visti turistici.<br />
Tale spostamento ha per<br />
conseguenza anche una concor-<br />
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L a c o n c e s s i o n e d i c r e d i t i é v i e t a t a s e c o n d u c e a d u n i n d e b i t a m e n t o e c c e s s i v o<br />
renza territoriale ed economica,<br />
la quale si ripercuote negativamente<br />
soprattutto nei confronti<br />
delle prostitute tossicodipendenti,<br />
la maggior parte delle<br />
quali opera nella legalità.<br />
Queste ultime non dispongono<br />
pressoché di alcuna possibilità<br />
di guadagno alternativa,<br />
ragione per cui offrono i loro<br />
servizi a prezzi più modesti.<br />
Certo è che le organizzazioni<br />
criminali estere si servono del<br />
mondo della prostituzione femminile<br />
per espandere le loro attività<br />
nel campo del traffico di<br />
stupefacenti, di armi e di esseri<br />
umani. Sono soprattutto i night<br />
ad offrire a tali gruppi la possibilità<br />
di stabilirsi legalmente in<br />
Svizzera.<br />
Negli ultimi anni, sono così<br />
emersi casi di ballerine russe<br />
inviate in night svizzeri con<br />
l’incarico di ottenere, grazie al<br />
matrimonio con un cittadino elvetico,<br />
un permesso di dimora<br />
ed una propria abitazione, per<br />
permettere in seguito ad espo-<br />
nenti della mafia russa di entrare<br />
in Svizzera. Dopo l’entrata<br />
in vigore degli accordi bilaterali,<br />
tanto si è parlato della manodopera<br />
estera, attiva in settori<br />
come la ristorazione, l’edilizia<br />
o nel ramo dei servizi, ma poco<br />
o nulla si è invece detto su chi<br />
pratica il mestiere più vecchio<br />
del mondo.<br />
Secondo alcuni analisti, è<br />
possibile che assisteremo ad un<br />
aumento, sebbene bisogna considerare<br />
che per le prostitute le<br />
possibilità di guadagno in Svizzera<br />
non sono poi così attraenti.<br />
Di diverso avviso è invece<br />
l’Ufficio federale della migrazione,<br />
per il quale l’estensione<br />
della libera circolazione non<br />
dovrebbe invece avere grosse<br />
conseguenze, poiché l’accordo<br />
sottostà a limitazioni federali e<br />
la sua messa in atto è di competenza<br />
dei cantoni, i quali gestiscono<br />
i permessi in base ai<br />
contingenti fissati dalla Confederazione.<br />
Bruno Palamara<br />
COMUNICATO STAMPA<br />
Il Coordinamento svizzero dell’UNSA/SICIS-MAE (Sindacato<br />
degli Impiegati Contrattualizzati del Ministero degli Affari<br />
Esteri) desidera esprimere il proprio sdegno per la disdetta del<br />
contratto collettivo da parte dell’Associazione degli impresari-costruttori<br />
che colpisce tutti i lavoratori dell’edilizia principale,<br />
dei quali più di 12.000 di nazionalità italiana, e che<br />
va a pregiudicare pesantemente il concetto di giustizia sociale,<br />
argomento verso il quale l’UNSA/SICIS- MAE é particolarmente<br />
sensibile.<br />
Questo Coordinamento desidera altresì far percepire il proprio<br />
sincero sostegno e solidarietà a favore della categoria dei lavoratori<br />
edili in Svizzera ed, a tale ultimo proposito, invita tutti<br />
i propri iscritti a divulgare e/o presenziare all’importante manifestazione<br />
nazionale promossa dal Sindacato UNIA che avrà<br />
luogo a Zurigo il 22 settembre p.v. alle ore 13.30.<br />
Il Coordinamento svizzero UNSA/SICIS–MAE assicura, infine,<br />
che continuerà a seguire con estrema attenzione gli sviluppi<br />
della vertenza.<br />
Berna, 6 settembre 2007<br />
IL COORDINAMENTO UNSA/SICIS-MAE SVIZZERA<br />
Luigi Fiore – Mariella Moscatelli – Furio Longhi