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12.09.2007 - La Pagina

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Fiera del Levante di Bari: le novità<br />

Dopo le cerimonie ufficiali d’inaugurazione - sabato scorso con il presidente del Consiglio,<br />

Prodi – ecco un piccolo tour (virtuale) fra stand e curiosità varie. Si va dai vini e<br />

dalla... pasta australiana ai quadri degli impressionisti... di Hong Kong. Poi agricoltura e<br />

pesca. Artigianato, tessuti, accessori regalo, ma anche dipinti, cure omeopatiche ed elementi<br />

d’arredo. È quello che potranno trovare i visitatori nella Galleria delle Nazioni<br />

della Fiera del Levante di Bari, che comprende quattro padiglioni e, quest’anno, ospita tre<br />

nuove presenze: India, Sud Australia e Tibet. Lo stand dell’India offre particolari prodotti<br />

come sete pregiate, monili e manufatti ornati da pietre preziose, fino ai prodotti per la cura<br />

del corpo. Di taglio diverso l’offerta del Sud Australia, con un’esposizione di vini di qualità.<br />

Ampia la scelta: dal Cabernet al Savignon, allo Shiraz e allo Chardonnay, accompagnati<br />

da pasta australiana. Nello stand è possibile anche ricevere informazioni sui viaggi,<br />

il lavoro e lo studio per chi voglia soggiornare dall’altra parte dell’emisfero. Nello spazio<br />

espositivo dedicato al Tibet l’offerta si articola su collane, aromi, pietre e statuette sacre.<br />

Come ogni anno non mancano le tappe obbligate. Dall’Egitto, con dolciumi artigianali<br />

dai sapori esotici, al Perù, con la classica esposizione di abiti e il sottofondo musicale andino.<br />

Passando per la Somalia (conchiglie di qualsiasi genere e forma), la Malaysia (asce<br />

e armi preziose) e Hong Kong con una vasta gamma di quadri ispirati all’impressionismo:<br />

oli su tela di tutte le dimensioni, a prezzi decisamente popolari. Diversa invece l’offerta<br />

dai Paesi europei: nello stand della Francia una selezione di dolciumi è la tentazione per<br />

i più golosi; la Danimarca e l’Albania puntano sui tessuti, rispettivamente con trapunte,<br />

merletti e pizzi all’uncinetto. E, immancabili, i giochi-tormentone della Fiera. Quest’anno<br />

l’offerta è divisa fra Cina e Italia: dall’Oriente approda “Gum-Man”, un pupazzetto in<br />

gomma che si lancia sulla parete e scende a ritmo vertiginoso, come in una scalata al<br />

contrario e i magneti che, lanciati in aria, provocano le scintille. Dalla Penisola oggetti<br />

più sobri e orientati al benessere: ragni, giraffe e altri animali da poggiare sul corpo per<br />

massaggiarlo. I prezzi? Dai 3 ai 5 euro.<br />

Proseguendo la passeggiata nel quartiere fieristico, interessante è il padiglione dedicato<br />

alla pasticceria e alla panificazione. Il viale antistante l’ingresso orientale è quasi tutto<br />

dedicato alla novità di quest’anno: il “Med Fishing Expo”, una vastissima area dedicata al<br />

mondo della pesca. Si va dalla produzione di reti per l’allevamento ittico, alle imbarcazioni<br />

di servizio, segnalazioni e fanali marini, lavareti e gabbie galleggianti. Spazio anche al<br />

mondo dell’agricoltura e dei prodotti tipici, con il Salone Agrimed. Non possono sfuggire<br />

allo sguardo attento del visitatore i Carabinieri a cavallo; la Fiera ospita la Pattuglia dello<br />

Squadrone dei Carabinieri a cavallo di Napoli. In questo spazio sono in mostra anche i<br />

mezzi di trasporto utilizzati dai militari, come la recentissima Alfa 159 e l’elicottero Ab<br />

206. Il viaggio all’interno della Fiera continua ancora con arredamento, edilizia, motori<br />

e gli stand di enti e istituzioni. E per percorrere l’intera area, anche per i più pigri, una<br />

soluzione si trova sempre: con il trenino è possibile vedere, comodamente seduti, le esposizioni<br />

esterne al prezzo di 3 euro.<br />

www.regione.puglia.it dall’otto al sedici settembre<br />

Madrid, pecore in strada per il diritto alla transumanza<br />

“Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare”, scriveva<br />

D’Annunzio a proposito della transumanza. Difficilmente<br />

però il vate avrebbe immaginato che pastori e pecore<br />

si sarebbero spinti fino a piazza de Cibeles e alla Puerta<br />

del Sol, nel cuore di Madrid, per ricordare che la Spagna,<br />

come il resto d’Europa e del mondo, potrebbero presto<br />

avere soltanto il deserto al posto dei pascoli. Sconfinando<br />

per un giorno dai loro “tratturi”, mille pecore – un po’ frastornate dal traffico - si sono riversate<br />

nelle strade centrali della capitale spagnola, per fare da docili ambasciatrici di una petizione<br />

politica per conto dei loro allevatori ai governi: libertà di movimento per il bestiame.<br />

<strong>La</strong> cultura nomade dei pastori non ammette infatti confini nazionali né regionali.<br />

12 settembre 2007 • la <strong>Pagina</strong> cronaca<br />

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