2010-2 Tradition und Kultur - Schweizerischer Verband der ...

VERBALE DELLA
66° ASSEMBLEA GENERALE
DEL 5 GIUGNO 2010
AD INTERLAKEN
Presenti:
❚ Dott. R. Grüninger
(presidente, presidenza AG)
❚ Membri del comitato
❚ A. Hubacher
(segretario, verbale)
❚ 2 revisori
❚ Delegati e ospiti
❚ 208 persone in totale
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L’ A S S E M B L E A G E N E R A L E A
I N T E R L A K E N
In qualità di presidente del CO la signora
Anita Luginbühl saluta i membri
onorari, i delegati e gli ospiti e
fornisce informazioni su vari aspetti
organizzativi.
Il Consigliere di Stato Christoph
Neuhaus porta i saluti e le richieste
del governo bernese. Egli fa notare
che secondo delle indagini il senso
di appartenenza al comune di residenza
è molto più forte che non al
cantone di residenza ed egli si immagina
che ciò deve valere ancora
maggiormente per i patriziati. La
funzione assistenziale dei patriziati
si fonda su un incarico costituzionale
che garantisce loro allo stesso tempo
anche l’autonomia e il loro statuto
di diritto pubblico.
Il Consigliere comunale di Interlaken
Hans-Rudolf Burkhard si rallegra del
fatto che l’assemblea generale della
FSPC abbia scelto il «Bödeli». Egli
consegna alla Consigliera federale
Widmer-Schlumpf e al presidente della
FSPC la chiave d’oro del comune
di Interlaken.
Il presidente della Federazione svizzera
dei patriziati e delle corporazioni
Dott. Rudolf Grüninger saluta
per iniziare la Consigliera federale
Eveline Widmer-Schlumpf e i delegati
ed ospiti nelle quattro lingue
nazionali e apre la parte ufficiale
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dell’assemblea generale. Inoltre saluta
in modo particolare il Consigliere
agli Stati Werner Luginbühl, il Consigliere
di Stato Christoph Neuhaus,
il Prefetto Walter Dietrich nonché i
rappresentanti dei comuni politici e
dei patriziati locali. Egli si rallegra in
modo particolare della presenza dei
membri onorari Dott. Hans Rudolf
Bener, Hans-Ulrich Fässler e Dott.
Hansjörg Werder.
Nella sua relazione il presidente Dott.
Rudolf Grüninger osserva che la Berna
federale perde sempre più spesso la
sintonia con il popolo degli elettori.
L’esempio più recente è rappresentato
dal fatto che, mentre si sta svolgendo
una consultazione sulla revisione
totale della legislazione sulla
cittadinanza, si voglia far passare una
modifica al decreto del 1952 per l’agevolazione
della naturalizzazione per
la terza generazione di stranieri, e
questo con un nuovo progetto che
non si differenzia sostanzialmente da
quello respinto nel 2004 nella votazione
popolare. Viene proposto un
automatismo basato su un modulo
che ha scarse possibilità di essere accettato.
La FSPC assolve con particolare impegno
il proprio impegno quando
si tratta di prendere posizione su
progetti relativi al diritto di cittadinanza.
Non si tratta solo di riporta-