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Rivista bandistica UNISONO 1 • 2007 rian Dances», cosa che mi ha dato modo di sentire molte interpretazioni differenti della stessa partitura. Questo è un aspetto importante della musica, che talvolta si dimentica, arrivando ad offrire esecuzioni tutte uguali che spesso vogliono solo imitare l’incisione di riferimento. I giurati con cui mi sono trovato hanno condiviso con me idee ed opinioni, permettendo un lavoro sereno e, credo, oggettivo anche nei risultati. La Festa è stata una kermesse davvero imponente, con un impegno organizzativo degno di un grande evento sportivo, e mi è parso di notare che, nonostante tutti facciano del loro meglio (forse talvolta anche un po’ di più …) per primeggiare, alla fine si ritrovino insieme a condividere l’amore per la musica, quale che sia il risultato ottenuto. Qualche scontento ci sarà certo stato, e forse si potrebbe ancora migliorare il sistema dei punteggi (quest’anno già modificato in meglio) a favore della creatività artistica; tuttavia ho percepito un’atmosfera generale positiva. Come mai il suo nome è più famigliare agli svizzeri d’Oltralpe che ai ticinesi? Quel mondo bandistico mi ha offerto diverse occasioni rilevanti, durante le quali gli svizzeri tedeschi hanno potuto vedermi all’opera ed osservare, con obiettività, il mio lavoro. Ho diretto l’Orchestra di Fiati della Valtellina a Saas-Fee, Zurigo e Lucerna, la Festival Brass Nel libro vi sono, in 250 pagine, più di 800 anni di storia, 500 compositori e 1500 opere citate. Il testo si prefigge di far conoscere la letteratura bandistica, non commerciale ma d’arte, che è il primo passo per far scattare l’evoluzione del repertorio proposto dalle bande. Letteratura buona e cattiva si possono trovare sia nel repertorio delle orchestre sinfoniche che in quello delle bande. La differenza vera è che il repertorio sinfonico elimina la musica cattiva per «selezione naturale» (cioè non si esegue più), mentre le bande, invece, continuano a suonarla, talvolta giustificandosi con supposte esigenze tecnico-esecutive. Questo fatto è anche una delle cause dell‘annoso equivoco per cui, nell’opinione comune, la banda di solito «deve» suonare male, mentre l‘orchestra bene … Come del resto è già stato fatto notare da artisti del calibro di Grainger, Holst o Hindemith, gran parte della musica dei tempi passati era scritta per i dilettanti, con quel che ne consegue: crediamo forse che gli «amateurs» dell’epoca di Mozart fossero migliori esecutori dei dilettanti odierni? Crediamo forse che avessero a disposizione migliori strumenti, migliori insegnanti, migliori metodi di studio? No di certo: basti leggere certe lettere degli stessi sommi musicisti Foto ricordo del viaggio a Trento della banda di Arogno. Band ancora a Lucerna, sono stato invitato come direttore ospite due volte alla Stadtmusik Zürich ed altrettante alla Internationale Blasorchester St. Moritz, nel 2000 ho vinto il Concorso per Direttori «Prix Credit Suisse» nel Canton Soletta … Ancora oggi credo che molti ticinesi conoscano poco della mia attività musicale (Arogno a parte), e del resto hanno avuto, in 15 anni, una sola occasione per considerarmi sotto una veste diversa, un concerto dei Fiati della Valtellina agli Studi Radio di Lugano, nel 2003. Per il suo quindicesimo anniversario con la banda di Arogno sta scrivendo un brano che verrà eseguito durante il concerto di gala. Può farci qualche anticipazione? Anzitutto devo dire che, rispetto a quelle di direttore ed insegnante, la mia attività di compositore è marginale. Da 6–7 anni scrivo solo «La banda: orchestra del nuovo millennio» di Lorenzo Della Fonte (Bach, Mozart …), in cui si lamentano degli strumentisti loro assegnati … La realtà è che oggi gli amatori sono meglio preparati, meglio equipaggiati, meglio organizzati. Perché dunque i dilettanti del XVIII secolo potevano eseguire musica di Mozart, mentre si fa credere a quelli odierni che la musica «vera» sia riservata ai soli professionisti? Ma non si può eseguire ciò che non si conosce: pertanto, ciò che serve per le scelte di repertorio è una solida base di studio e di conoscenza del percorso storico-artistico. Un’educazione graduale alla grande musica. Del resto, chi potrebbe dirigere una sinfonia di Beethoven senza conoscere Haydn? È possibile ignorare Mozart e credere che la musica cominci da Stravinsky? A quanto pare, fatte le dovute proporzioni, in ambito bandistico è proprio così: per molti, anche «addetti ai lavori», la musica originale è iniziata con la produzione nordeuropea degli ultimi tempi. Quindi non è una «storia della banda» ad essere necessaria (ve ne sono già), ma un percorso critico attraverso l’evoluzione storica del repertorio per fiati. Questo libro è una «guida pratica», più utile ai direttori di banda che non agli storici o ai ricercatori. Un «viaggio» che spero possa aiutare a comprendere meglio il passato, migliorare il presente e preparare il futuro. su commissione, non solo perché così sono obbligato a trovare il tempo (che è sempre troppo poco), ma anche perché in questo modo so che la mia musica servirà davvero a qualcosa: poiché è stata richiesta, avrà una sua collocazione che ne giustifica l’esistenza, in tempi in cui non è certo il repertorio a mancare. Questi miei ultimi brani sono legati ad eventi o storie particolari: dalla Festa dei Candelieri di Sassari al «Cavallo di Fuoco» di Ripatransone alla Corsa dei Ceri di Gubbio. Mi piace cercare di rappresentare in musica quello che vedo in una città, tra la gente, dentro le tradizioni. Così, quando la società mi ha chiesto di scrivere una composizione per Arogno, ho cercato una storia, ed ho scelto alcuni episodi di cronaca locale che mi sono sembrati più significativi. Grande aiuto ho avuto dai libri di Mario Delucchi, ben fatti ed esaustivi. Ho pensato a 5 brevi movimenti, ognuno dei quali rappresenta un momento per me interessante della storia di Arogno. Il primo descrive il viaggio a piedi di Adamo da Arogno (il grande capostipite dei maestri Comacini) a Trento per la costruzione del Duomo (1212). Ho trovato un bel tema gregoriano medioevale che mi è servito poi come leitmotiv per tutta la composizione. La seconda parte è una sorta di fanfara celebrativa dell’ingresso di Arogno nella Confoederatio Helvetica (1516). Ci sono molti echi di ottoni e percussioni, e compare per intero il vecchio inno svizzero, trasformato nell’armonizzazione. La terza parte è un’ironica descrizione della discesa delle truppe austriache a cavallo dalla ripidissima Valmara (1799). Vista la strada che penso abbiano trovato, ho inserito degli «inciampi» (battute in 7 /8) per quei poveri cavalli … Ritorna anche il tema gregoriano, e ci sono suoni militareschi che le asperità morfologiche rendono quasi sarcastici. Il quarto tempo descrive il viaggio dei «francesi» dal Giura alla Valmara (1873), nell’episodio del trasferimento di un’intera fabbrica di orologi, con macchinari, maestranze e relative famiglie, da Porrentruy ad Arogno. Si tratta di una storia particolarmente ricca e significativa, raccontata con molta vivacità da uno dei protagonisti, che mi ha ispirato i momenti più suggestivi. Il finale è la riproposta integrale del primo tema, questa volta trattato con armonie moderne, e vuole rappresentare il primo autopostale circolante ad Arogno (1925). La mia intenzione era quella di scrivere un brano di 10 minuti. Ne è uscita una composizione di 15, ma il materiale era tanto che non sono riuscito a fare a meno di continuare, scoprendo così queste belle pagine di storia, che al concerto verranno fatte rivivere anche attraverso immagini proiettate. L’appuntamento con la Società Filarmonica Arogno è domenica 21 gennaio 2007 alle ore 16.30, nel Teatro Sociale di Arogno. 28
UNISONO 1 • 2007 Rivista bandistica In breve Una lettera sulla nuova quota di membro ABS Quali membri dell’ABS, siamo abbonati a UNISONO con il sistema obbligatorio/proporzionale. Nell’edizione 21/2006 si è discusso con doverosa trasparenza del rilevante aumento a 21 franchi per membro della quota associativa all’ABS. Viene anche onestamente detto che l’aumento è dovuto anche alle spese postali e di materiale necessarie al recapito al domicilio di ogni membro di UNISONO, attraverso il quale gli sponsor avranno una maggiore visibilità. Dubito che questo sia un desiderio dei singoli membri e delle società. Mi è ovviamente chiaro che ogni associazione ha bisogno di soldi, ma in questo caso si opera a discapito dell’ABS, poiché il membro medio non sarà disposto a far circolare il proprio indirizzo per tutta la Svizzera. E neppure sarà disposto a pagare il grosso contributo annuale di 21 franchi alla lontana ABS. In quanto presidente di una Jugendmusik, sono convinto che l’ABS dovrebbe inserire una tariffa speciale per le formazioni giovanili, e da noi il problema è particolarmente accentuato: siamo infatti obbligati a sopravvivere nella città di Zurigo senza una quota annuale. Ci autofinanziamo perciò grazie a donazioni, sostegni cittadini e altre entrate – i nostri membri a Kern non pagano alcuna quota – in modo da mantenere attrattiva la nostra attività rispetto a tutte le altre numerose offerte presenti a Zurigo. Una quota annuale per membro ci porterebbe anche a una situazione problematica nei confronti dei nostri membri, ragioni per cui a mio modo di vedere saremmo costretti a uscire dall’ABS. Il sostegno dell’ABS per una Jugendmusik di Zurigo non è percettibile, come ho dovuto già comunicare alla Federazione cantonale, da una parte perché a Zurigo c’è una grande offerta dove la si richiede, e dall’altra perché per quanto ho potuto vedere la Federazione cantonale e l’ABS non intraprendono nulla a favore dei giovani. Molto probabilmente questo non è neppure uno dei vostri obiettivi prioritari, poiché la maggior parte dei vostri membri è naturalmente organizzata in società di adulti. L’importo discusso aumenta così il pericolo che le formazioni giovanili si allontanino ancora di più dalle società di adulti e che vengano focalizzate maggiormente le realtà cantonali e federali a discapito di quelle locali. Questa evoluzione mi dispiacerebbe molto e spero che prenderete in considerazione un riesame dell’aggiornamento delle quote dell’ABS. Rolf Besser, presidente della JMZ 11 8° World Band Festival di Lucerna L’ottava edizione del World Band Festival ha radunato al KKL alcune tra le migliori brass band conosciute. La Black Dyke Band, la brass band più famosa del mondo in assoluto, ha aperto la kermesse il 23 settembre, presentando insieme al suo direttore Dr. Nicholas Childs un programma comprendente sia opere classiche che letteratura originale per banda. Mentre la Black Dyke Band suonava nella Salle Blanche, nella Luzerner Saal si esibivano i Swiss Dixie Stompers e The Harlem Ramblers per gli amanti del dixie. Il 24 settembre è stato il turno del cosiddetto trombettista del secolo, Walter Scholz, accompagnato dal Corpo Musicale della polizia del Baden-Württemberg sotto la direzione di Toni Scholl e del quintetto di ottoni Lucerne Chamber Brass. Il 26 settembre la Swiss Army Concert Band e il suo direttore Christoph Walter hanno offerto un concerto insolito, accogliendo tra il normale organico chitarre, bassi, numerose percussioni e un pianoforte elettrico, e anche gli Swiss Army Strings. Nei giorni successivi si è continuato con la Royal Symphonic Band of the Belgian Guides sotto la direzione di François De Ridder; la Württembergische Philharmonie diretta da Norichika Iimori; la Swiss Army Symphonic Orchestra diretta dal maggiore Philipp Wagner; la Royal Norwegian Navy Band, nella cui piccola ma efficacissima formazione ogni musicista era anche solista e direttore; e la Yorkshire Building Society Band diretta da David King. Il termine dell’appuntamento è stato siglato dalla Band Picason con un’esibizione di musica salsa. Gli appassionati delle formazioni militari possono fin d’ora cominciare a pianificare la loro visita alla prossima edizione del World Band Festival, la nona, che animerà il KKL anche l’anno prossimo. 32° Concorso svizzero per brass band 26 e il 27 novembre si è tenuto, nell’Auditorium Stravinski di Montreux, il 32° Concorso svizzero per brass band. 51 le formazioni in lizza, 7 nella categoria eccellenza, 14 nella prima categoria, 18 nella seconda, 8 nella terza e 4 nella quarta. Nella giuria erano presenti gli esperti Hannes Buchegger (A), Grégoire Debons (CH), Tony Kurmann (CH), David Roberts (GB), Laurent Tinguely (CH) e Jan van der Roost (B). Il sabato si sono sfidate le categorie dalla prima alla quarta. I brani imposti erano: prima categoria, «Pageantry» di Herbert Howells; seconda categoria, «Firestorm» di Steven Bulla; e terza categoria, «Lydian Pictures» di Simon Dobson. Nella quarta categoria non era previsto un pezzo imposto. La domenica invece è stata totalmente dedicata alla categoria eccellenza, nella quale le formazioni in gara hanno interpretato il brano «Ballet for Band» di Joseph Horovitz. La BB Treize Étoiles diretta da Géo-Pierre Moren ha riportato la vittoria nella categoria eccellenza. In prima categoria, l’ha spuntata la grigionese BB Sursilvana diretta da Roman Caprez. La Alp&Brass diretta da Christophe Jeanbourquin è uscita vittoriosa nella seconda categoria, la Liberty BB junior diretta da Christoph Luchsinger nella terza e la Entlebucher Jugend BB diretta da Albert Benz nella quarta. Sabato sera nella cornice del concerto di gala il pubblico ha ascoltato dapprima la BB Fribourg che ha accompagnato il tubista americano Jon Sass, mentre nella seconda parte del concerto il palco è stato dello Slokar Trombone Quartet che non ha ormai più bisogno di alcuna presentazione. Al ter - mine del concerto, per festeggiare i 60 anni di Branimir Slokar, 60 trombonisti hanno dato vita al World Largest Trombone Ensemble. La BB Treize Étoiles difenderà i rossocrociati nei campionati europei in calendario dal 26 aprile al 6 maggio 2007 a Birmingham, in Inghilterra. Auguriamo loro di vincere il titolo per la Svizzera! 4 e Campionato europeo per solisti Come per le tre precedenti edizioni, il 4° Campionato europeo per solisti si svolgerà in più turni. La competizione inizierà domenica 29 aprile e si concluderà giovedì 3 maggio con la finale e il concerto di gala all’Adrian Boult Hall di Birmingham. Il comitato dell’EBBA ha deciso per la prima volta di accettare degli strumenti a percussione all’interno del concorso. Nel 2007 quindi potranno partecipare anche xilofono, marimba e timpani. I dettagli sulla competizione sono disponibili su internet all’indirizzo: www.ebba.eu.com/4th%20European%20 Solo%20Comp.htm. Il termine di iscrizione è fissato al 15 febbraio 2007 (fa fede il timbro postale). (jrf) 29
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