Wie schaut die Welt wohl in 50 Jahren aus? Di - Kindergarten und ...

Weiters gibt es auch einen Thomas im
Kindergarten, der jedoch Tomi genannt
wird. Auf-fallend ist sofort, dass alle hochdeutsch
sprechen. Wir setzen uns zu
einem Haufen von acht Kindern, die uns
schüchtern begegnen. Julian, fünf Jahre
alt, aus Bruneck, sägt mit einer Spielzeugsäge
an einem Tisch. Was er einmal
werden möchte, weiß er nicht. Ansonsten
ist er nicht sehr gesprächig.
Wir sprechen nun mit Sara. Sie hat dunkelblonde
Haare und ist auch fünf Jahre
alt. Als wir sie fragen, wo sie wohnt, antwortet
ihre Freundin „Dietenheim, unter
der Jasmin“. Ihre Freundin trägt einen
rosaroten Pullover, hat blonde Haare, ist
vier Jahre alt und heißt Sabrina. Sie ist
sehr aufgeweckt und auf die Frage, wer
Jasmin sei, zeigt sie sie uns sofort. Das
blonde Mädchen neben Sabrina ist nicht
so gesprächig wie sie.
Auf Nachfrage, wie sie heißt und wie alt
sie sei, antwortet uns Sabrina an ihrer
Stelle: Sophia sei vier geworden. Darauf
zeigt Sabrina uns sogleich den Kalender
mit den eingetragenen Geburtstagen. Sie
zeigt uns, dass sie schon zählen kann.
Als wir einen Jungen mit blond gelockten
Haaren und Brille, der zusammen mit zwei
weiteren einen Turm baut, befragen, informiert
uns Sabrina, dass er Simon Leitner
heiße, doch er redet nicht weiter mit uns.
Ein anderer Junge, Simon, ist auch nicht
gesprächig, und als wir den dritten fragen,
sagt er, er heiße auch Simon. „Stimmt
nicht!“, sagt Sabrina, „er heißt Felix.“
Darauf ruft Cilli: „Aufräumen und dann
anziehen!“ Die Kinder räumen jeden Tag
selbst auf. Simon, der ohne Brille, will
weiter bauen, doch Cilli meint: „Du kannst
doch morgen weiterspielen.“
Nun müssen die, mit denen wir vorher gesprochen
haben, ihr Spielzeug verräumen
und jammern in Dialekt: „Wiso mir, wiso
olbn di Groaßn?“
Sie sind die Ältesten und besuchen das
letzte Jahr den Kindergarten, außer Elisa,
sie hat noch ein Jahr. Noch in diesem Arbeitsjahr
werden sie der Schule einen Besuch
abstatten. Jetzt haben auch sie aufgeräumt
und stürmen in die Garderobe.
Den Kindern wird beim Anziehen geholfen,
sie verabschieden sich von uns mit einem
netten „Auf Wiedersehen“. Wir erfahren,
dass heute Spielzeug-Tag war, jeder darf
sein mitgebrachtes Spielzeug nun wieder
mitnehmen. Die Kinder werden von den
Eltern abgeholt. Zurück bleibt eine leere
Gardarobe, an 24 Haken hängen 24 kleine
Schürzchen. Über den Haken 24 Bildchen
mit den Namen der Kinder.
Als letzter wird Simon abgeholt. Sein Papa
fährt mit einer Vespa vor.
Doch morgen geht alles von vorn los, denn
der Kindergarten hat Montag bis Freitag
von 7.45 bis 14.45 Uhr geöffnet.
AFBCEDUV
nowadays music
Alba Doçi
Sinceramente non saprei proprio su cosa scrivere questo testo…Ho pensato ad
ogni possibile argomento, ma non ne ho trovato nessuno che mi convincesse…Finché
non ho acceso il computer, aperto questo documento e per fortuna
messo un po’ di musica. Ecco l’idea!! Scriverò sulla musica.
Al giorno d’oggi la musica in generale la si produce solo per fare soldi e per diventare
famosi e guadagnare ancora più soldi di prima. Insomma, si produce quella musica
senza senso, quella che la senti all’ inizio e ti piace per il ritmo. Le volte seguenti che
la riascolti, cerchi di capire di cosa tratta, ma non riesci a comprendere nulla, dato che
la pronuncia inglese del cantante è pessima, per esempio, c’è uno spagnolo famoso in
Spagna, che vuole diventare famoso in tutta Europa, cosí si fa scrivere il testo da un
esperto, si fa comporre la musica da un altro esperto e poi canta la canzone con il suo
accento spagnolo in inglese, cosí non riesci a comprendere niente di quello che canta.
Peró la canzone ti piace ancora!! Dopo una settimana che l’ascolti non ne puoi più.
Dopo due settimane circolano decine di mixaggi, per la maggior parte tecno. Dopo tre
settimane, hai la fortuna di non aver ascoltato per una giornata intera il “tormentone”.
Casualmente ti imbatti in un programma di musica, e lì scopri tutta la verità e ricevi una
risposta a tutte le tue domande! C’è la traduzione italiana di “Obession”, e che obsession!!
In pratica la canzone parla di un ragazzo che è stato lasciato dalla ragazza, che
per di piú lui ha tradito, ma nega tutto. In una parte della canzone lui canta: “Perché mi
lasci?Perché non rispondi più alle mie chiamate? Perché non mi chiami più?”, lei:”Non
ti voglio piú!Lasciami in pace!!”, lui:”No! Non puoi trattarmi così!!Io sono ossessionato
da te… ” eccetera eccetera.Questa è in breve il contenuto della canzone, praticamente
senza capo e senza fine. Purtroppo, tutte le ragazzine comprese tra gli 8 e i 14 anni
vanno (andavano) pazze per questa canzone, se così la si può definire!! Per tre lunghissimi
mesi ti devi subire questa canzone inutile…e ne hai le scatole piene, che ogni
volta che una tua amica accenna la canzone o la canticchia ti verrebbe da schiaffeggiarla.
Poi arriva la salvezza. Dopo quattro interminabili mesi che la canzone è su tutte
le chart, finalmente arriva all’ ultimo posto e poi viene scartata perché oramai è out. A
quel punto pensi, fremendo di gioia, . Ma la tua faccia non riesce a
mantenere a lungo l’ espressione di gioia sul tuo viso. Inaspettatamente la tua amica
fionda nella tua stanza tutta euforica, e ti starnazza addosso l’ ultima novitá. Pensi
che si sarà finalmente trovata un ragazzo, ma invece….ehhh, purtroppo sì! È uscito il
nuovo singolo di Tiziano Ferro. La tua smorfia di gioia si trasforma a tempo di record in
una smorfia deprimente. E il ciclo della vita continua.
Tutto ciò non è solo frutto della mia fantasia, ma soprattutto esperienza personale.
Se devo essere sincera, anche a me piacciono certe canzoni pop, rap e tecno, ma
mi stufano subito. In genere mi piace la musica rock e punk, perchè sono dell’ idea,
che la maggior parte dei cantanti dei gruppi rock siano cantautori e che producano le
canzoni, certamente per guadagnarci soldi, ma soprattutto per immortalare una parte
della loro vita e trasformarla in una canzone suonata con i propri amici. Magari questo
avviene in una cantina, ma ciò è irrilevante. Sempre meglio che essere costretti a
suonare con gente che non conosci e che non ti piace avere intorno e avere un termine
di scadenza per la produzione del tuo album. Il contratto consiste nel fatto che il
cantante, o gruppo che sia, riesca a produrre precisamente tanti album quanti la casa
discografica pretende. Per un cantante tutto ciò è una pazzia. Se per caso non ha ispirazione,
va tutto in fumo ed è improbabile che qualche altra casa discografica ti faccia
un alto contratto. Così addio alla musica e al tanto sognato successo!
Cambiando un po’ direzione e incominciando a parlare dei programmi musicali, tipo
San Remo, mi accorgo che i giovani hanno pochissime possibilità di emergere, se
non hanno i giusti agganci. Oramai San Remo è diventato un festival, o meglio dire
programma, corrotto come tutti gli altri. Dall’ ultima edizione, e anche in quelle precedenti,
c’ erano sì e no cinque nuovi cantanti o gruppi, precisando che San Remo è uno
degli ultimi programmi che dà possibilità di emergere a nuovi talenti. Comunque tutto
l’ evento è truccato. In realtà i vincitori vengono scelti ancora prima che inizi il tutto.
Un gran ringraziamento và anche a Striscia La Notizia, che ci informa costantemente.
Per concludere, tengo a dire, che ognuno è libero di ascoltare la musica che gli piace e
non se ne dovrebbe vergognare, anche se, come ho già accennato precedentemente,
la musica migliore secondo me, è il genere rock e tutti i suoi simili.
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