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Männer-Gewalt gegen Frauen: gesellschaftlich, grenzenlos ...

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OLYMPE 12/0066Carla AgustoniViolenza contro la donna nella coppiaLa Commissione consultiva della Consulente per la condizione femminile dei Consigliodi Stato del Cantone Ticino ha svolto un'inchiesta presso gli enti e i servizi delcantone che si occupano, direttamente o indirettamente, della violenza nella coppianel cantone.I cinquanta addetti ai lavori che hanno risposto al questionario hanno messo in evidenzadue aspetti di questa realtà sempre piu in aumento e che, di conseguenza, trovarisposte sempre piu insufficienti:- la mancanza di un'adeguata politica di formazione e di informazione quale prevenzionee aiuto per i servizi preposti e per la popolazione,- la mancanza di statistiche che diano un quadro della realtà, nonché la possibilitàdi controllo dell'evoluzione del fenomeno sul territorio.Dall'esame analitico di questa inchiesta la Commissione ha elaborato delle raccomandazioni(29) indirizzate a tutti i servizi e enti che operano nell'ambito della violenzacontro la donna nella coppia: organizzazione giudiziaria, polizia, servizi sociosanitari.L'inchiesta ha preso avvio in giugno 1999 e sarà presentata ufficialmente in giugno2000.L'inchiestaL'obiettivo è stato di «radiografare» il fenomeno e le diverse forme di intervento giàattivate, per poi esprimere ipotesi di sviluppo o di perfezionamento operativi (raccomandazioni),volti ad accrescere l'efficacia del sostegno offerto.Cio è stato fatto tramite un questionario con domande mirate alla conoscenza relativaall'estensione delle situazioni note e prese a carico; alle modalità di accesso all'aiuto;al tipo di prestazioni offerte; alla collaborazione intersettoriale; alla valutazionedelle risorse; alle proposte di intervento per migliorare l'efficacia e l'efficienza.Per meglio evidenziare le risposte pervenute, sono stati suddivisi gli enti e servizi inquattro gruppi, a dipendenza delle loro competenze.Enti professionali coinvolti direttamenteFanno parte di questo gruppo le strutture e i servizi preposti all'aiuto direttamenterivolti alle vittime, da parte di operatori sociali e sanitari qualificati professionalmente.In un anno sono circa 1200- 1500 le persone che chiedono aiuto a seguito di unaviolenza subita all'interno della coppia o della famiglia. La variazione indicata è determinatadal fatto che l'indagine svolta, per la protezione dei dati della persona e pergli esigui mezzi impiegati, non ha permesso di depennare i dati dai doppioni (stessapersona che si rivolge a due servizi) e dalle richieste ripetute.Per quanto concerne il seguito che le interessate intraprendono, è significativo il fattoche solo il 10-15 % decidono/osano denunciare alla giustizia penale la violenzasubita, mentre circa il 30% decide di avviare una separazione.Le rimanenti, circa i 2/3 dei totale, beneficiano delle prestazioni dei servizi di sostegno,senza modificare la loro condizione abitativa e relazionale con il partner.Enti professionali coinvolti indirettamenteQuesto secondo gruppo è rappresentato dall'insieme di servizi sociali (oltre 20) iquali, nell'ambito della loro attività professionale, sono confrontati con utenti-donnecoinvolte, fra l'altro, in problemi di violenza nella coppia.La sintesi delle risposte ci permette di evidenziare che il numero di casi che li coinvolgeattivamente in modo diretto è nettamente inferiore al prima gruppo (100-120);per contro, ed è logico che sia cosi, sono superiori i casi che li coinvolgonoindirettamente (ca. 150); per quanta attiene al seguito alla segnalazione della violenzasubita, corrisponde a quello del primo gruppo: 10-15 % sporge denuncia, 30 %giunge alla separazione, 30-40 % presa a carico da parte di altri enti specialisti.Il tipo di prestazioni garantite da questi servizi è soprattutto indiretto. In effetti, nellamaggior parte dei casi, quando gli operatori vengono a conoscenza di problemi diviolenza, accompagnano le interessate verso i servizi professionali preposti, mantenendoun collegamento per le problematiche di loro pertinenza.Anche per questa categoria di servizio, le risorse sono considerate sufficienti; soloalcuni lamentano la scarsità di strumenti operativi per un intervento qualificato;risulta pertanto accertata la richiesta di una piu mirata formazione sul tema,unitamente all'esigenza di ulteriori sforzi per il miglioramento della collaborazionetra i servizi e per la formazione sull'intervento di rete.Enti non professionali coinvolti direttamenteIn questo gruppo sono compresi i due enti, Alissa (consultorio giuridico) e TelefonoAmico, che offrono una consulenza telefonica di ascolto e informazioni direttamenterivolte alle interlocutrici le quali, per ragioni diverse, non necessariamenteintendono identificarsi, preferendo rimanere nell'anonimato. Risulta pertanto estremamentedifficile sia sapere se si tratta di persone che si sono già rivolte ad altri servizi,sia valutare il seguito alle iniziative intraprese.A questo livello diventano importanti il contenuto, la puntualità e l'esaustività delleinformazioni fornite direttamente all'utente, nel senso che dalla capacità di ascolto,dalla qualità della consulenza e dalle modalità di comunicazione dipende, moltoprobabilmente, il comportamento successivo dell'interessata.Secondo il parere delle persone intervistate, le risorse disponibili sono relativamentesufficienti; vengono tuttavia espressi desideri di miglioramento dei flussi di informazionie dell'aggiornamento delle stesse. 67

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