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GEWONNEN! – ABBIAMO VINTO!<br />

Airport free zone<br />

Riccardo Dello Sbarba<br />

Dopo vent’anni di impegno ambientalista, il 12 giugno 2016 il Sudtirolo ha<br />

detto addio al traffico aereo.<br />

“Carnevale di Laives<br />

2017: c’è anche un carro<br />

per festeggiare l’esito<br />

del referendum. E...<br />

guarda che ti riguarda,<br />

mi pare di vedermi.<br />

Sì, sono proprio io! E’<br />

la soddisfazione più<br />

grande che mi abbia<br />

mai dato la politica.<br />

Grazie alle ragazze<br />

e ai ragazzi (anche<br />

ai grandicelli) del<br />

comitato no-airport!”<br />

Riccardo Dello Sbarba<br />

All’inizio eravamo poche decine di persone<br />

volenterose in una stanzuccia a Laives, la<br />

“città dell’aeroporto”. Studiavamo il “piano<br />

di sviluppo” costato alla Provincia migliaia<br />

di euro e un esercito di esperti. Ricalcolavamo<br />

i dati, ci informavano su aerei, mercati,<br />

voli, bilanci. A liberarci dall’ossessione delle<br />

cifre fu poi il sindaco di Vadena Alessandro<br />

Beati: “Attenti, - disse, e restò famoso -<br />

dove cominciano i numeri finisce il buon<br />

senso!”<br />

A vincere il 12 giugno con oltre il 70% di<br />

NO furono in effetti il buon senso contro i<br />

numeri, le cittadine e i cittadini contro gli<br />

esperti, la società civile contro gran parte<br />

della politica e dell’economia.<br />

La vittoria unì il Sudtirolo: se nel 2009<br />

Durnwalder era riuscito a spaventare la popolazione<br />

italiana facendo fallire il referendum,<br />

nel 2016 erano stati proprio i centri<br />

della Bassa Atesina a maggioranza italiana e<br />

quelli dell’Oltradige a maggioranza tedesca,<br />

con in testa associazioni, sindaci e consigli<br />

comunali, a guidare il fronte del No. La<br />

stessa città di Bolzano bocciò l’aeroporto.<br />

E’ stata una vittoria favorita da una corretta<br />

informazione, grazie a un opuscolo<br />

referendario spedito a ogni famiglia dal<br />

Consiglio provinciale grazie a una mozione<br />

del Gruppo Verde.<br />

Dopo il referendum, però, il cammino si è<br />

dimostrato ancora lungo.<br />

La Giunta provinciale ha ignorato la<br />

richiesta del Comune di Laives di eliminare<br />

dal piano urbanistico l’allungamento della<br />

pista e invece ha annunciato l’intenzione<br />

di mettere in vendita la società provinciale<br />

ABD che gestisce l’aeroporto.<br />

Una scelta dalla doppia faccia. Da un lato,<br />

infatti, la Provincia dichiara l’intenzione di<br />

non finanziare più l’aeroporto. Ma dall’altro<br />

avvia una privatizzazione da cui qualcuno<br />

spera ancora che si realizzi quel “piano di<br />

sviluppo” che il voto popolare ha impedito<br />

alla Provincia. Sarebbe un tradimento.<br />

Perché il voto non può essere ridotto al solo<br />

no al finanziamento pubblico. E’ stato un<br />

no all’aeroporto. Le cittadine i cittadini hanno<br />

chiesto che l’attività aerea venga ridotta<br />

il più possibile, opzione zero compresa.<br />

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