29.12.2014 Views

The J. Paul Getty Museum Journal Volume 5 1977

The J. Paul Getty Museum Journal Volume 5 1977

The J. Paul Getty Museum Journal Volume 5 1977

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Fig. 1 II trono Elgin<br />

L.S. FAUVEL E IL C.D. TRONO ELGIN<br />

Nel 1837 il barone O.M. von Stackelberg, nella prima<br />

parte délia sua celebre opera "Die Graeber der<br />

Hellenen" 1 , presenta e commenta il trono marmóreo<br />

(fig. 1) (noto principalmente per il gruppo dei<br />

Tirannicidi, schizzato a bassorilievo su uno dei suoi<br />

fianchi) gia ad Atene, poi nella collezione privata di<br />

Lord Elgin a Broomhall (Scozia), ed ora nel Museo J.P.<br />

<strong>Getty</strong> a Malibu (California; inv. 74.AA.12; fig. 5-6). E<br />

la prima ampia menzione "pubblica" di un monumento<br />

che ha richiamato successivamente varié volte Tattenzione<br />

degli studiosi 2 ; ma poiche questa prima presentazione<br />

comprende, tra varié argomentazioni oggi supérate,<br />

Testatto impiego di un método combinatorio 3 che,<br />

awalendosi di documenti numismatici e di fonti<br />

antiche, identifica lo schema del celebre gruppo storico<br />

nel bassorilievo citato, sara utile aggiungere qualche<br />

dato inédito e qualche considerazione che illumini la<br />

storia ateniese del monumento, prima délia sua<br />

emigrazione all'estero nel 1818 4 .<br />

Un primo accertamento: la data di pubblicazione nei<br />

Graeber, 1837, non è da intendere come data della<br />

identificazione proposta. Lo Stackelberg fu ad Atene<br />

1) O. M. von Stackelberg, Die Graeber der Hellenen, Berlin 1837,<br />

pp. 33 ss.<br />

2) Cfr. la vecchia bibliografía in A. Michaelis, Journ. Hell. Stud.,<br />

5, 1884, p. 146; piu recentemente, Ch. Seltman, in Journ. Hell.<br />

Stud., 67, 1947, p. 22 ss., tav. VI ss.; C. C. Vermeule, in,4w. Journ.<br />

Arch., 59, 1955, p. 132; B. Shefton, in Am. Journ. Arch., 64, 1960,<br />

p. 173 ss.; G.M.A. Richter, <strong>The</strong> Furniture of the Greeks, Etruscans<br />

and Romans, London 1966, p. 30, fig. 138; oltre che, naturalmente,<br />

nella ricca bibliografía dei Tirannicidi (cfr. S. Brunnsàker, <strong>The</strong><br />

Tyrant-Slayers of Kritios and Nesiotes, II éd., Lund, 1971); J. Freí, in<br />

AthMitt. 91, 1976, p. 185ss., tav.65ss.<br />

3) Tale método aveva fatto scuola, allora, a Roma, da dove<br />

proveniva lo Stackelberg quando giunse in Grecia, neH'ambito degli<br />

epigoni del Winckelmann, C. Fea, E. Q. Visconti e A. Nibby (cfr. A.<br />

Rumpf, Archaologie, I, Berlin 1953, pp. 62 ss., 77 s., 80 s.; II,<br />

Berlin 1956, p. 121; C. Anti, Propedéutica archeologica, Padova<br />

1966, pp. 95 ss.).<br />

4) Cfr. Michaelis, op.cit., p. 146; A. H. Smith, Journ. Hell. Stud.,<br />

36, 1916, pp. 286, 294. II trono, acquistato, come si vedrà, già nel<br />

1811, fu spedito dal Pireo solo nel 1818, quando i "marmi Elgin"<br />

erano già entrati nel British <strong>Museum</strong>; per questo motivo esso rimase<br />

nella collezione privata degli Elgin.<br />

33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!