06.09.2015 Views

EDITORIALE

Artantis

Artantis

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ARTA ntis.info PRIMO PIANO<br />

i grandi cicli pittorici di<br />

ada<br />

sorrentino<br />

Ada Sorrentino rivela una ricca cultura pittorica moderna. A prima<br />

vista il suo patrimonio culturale sembra denotarsi sopratutto<br />

come una sorta di libera e disordinata reattività sensitiva alle<br />

forme e ai colori che caratterizzano certi aspetti dell’astrattismo<br />

(Mathieu), dell’informale (Fautrier), del materico (Burri). E sembra<br />

che, con questa reattività sensitiva, l’artista si abbandoni<br />

ora a questo ora a quello degli incentivi figurali che spontaneamente<br />

le si affollano nell’occhio e nella mente fino al punto<br />

di lavorare sulla tela con un’avidità che non conosce limiti alla<br />

degustazione e al piacere delle forme e dei colori. Insomma<br />

una accumulazione elegante e zampillante di pretesti formali<br />

tradotta in immagini intercambiabili, di compatta presenza e<br />

pregnanza decorativa. (…) La sensibilità e la passione vengono<br />

temperati dal rigore delle scelte, la vivacità della colorazione e<br />

lo spessore della pennellata sono trattenuti fino a comunicare di<br />

sé più il soffio inventivo e la plasticità che non il puro e semplice<br />

azzardo delle tinte o il puro e semplice profilo degli oggetti e degli<br />

spazi. Si scopre così che quella cultura pittorica della quale<br />

si è detto non si limita in Ada Sorrentino a legittimare le linee di<br />

gusto e di aggiornamento del suo lavoro ma costituisce la base<br />

di un libero rapporto con la realtà. E’ insomma la regola di un<br />

linguaggio. Non solo per registrare e recepire, ma per comunicare.<br />

Un linguaggio teso, allarmato, dolente, anche quando più<br />

le forme ed i colori squillano e indicano a quali felicità perdute<br />

o bramate l’artista richiami se stessa e, attraverso la propria lirica<br />

meditazione, l’attenzione degli altri. Ecco: una pittura, più<br />

che da interpretare, da guardare, quella di Ada Sorrentino, ma<br />

sempre come se da esse, assieme alla chiamata dello sguardo,<br />

promani un più occulto e intimo invito ad andare oltre: verso il<br />

punto cruciale dove Ada Sorrentino cerca di trasformare la sua<br />

pittura da sofferta testimonianza soggettiva in valore oggettivo<br />

e duraturo di conoscenza.<br />

Antonello Trombadori<br />

ARTA ntis.info<br />

La ricerca di Ada Sorrentino è una tensione poetica e civile che<br />

ricostruisce le linee di una storia e di una cultura come dimensione<br />

al presente della vita. (...) Nella sua arte vibra la forza di<br />

un’emozione e al tempo stesso di una idea profonda e quanto<br />

mai necessaria oggi (...)<br />

Elio Mercuri<br />

Ada Sorrentino sa come tradurre sulla tela, in movimenti forme<br />

e colori che lei domina e piega con assoluta naturalezza e incisiva<br />

grazia, il materiale e il trascendente, inglobandoli entrambi<br />

in un racconto di viva e illuminata armonia. Armonia che viene<br />

impreziosita e sublimata da un soffio d’Oriente che ne ingentilisce<br />

la portata evocativa con un misurato e sapiente impiego<br />

dell’oro. (...)<br />

Antonio Siligato<br />

a destra, dall’alto<br />

Eventi Fondamentali 1990<br />

Nascita, Malattia, Morte<br />

tecnica mista su tavola, cm 100x80<br />

tandosi nei confronti della vista, di una piacevolezza che comprende<br />

il senso della bellezza e il suo contrario, la disseminazione<br />

del sublime e l’ontologia dell’unità. (...)<br />

Francesco Gallo<br />

(...) Ada Sorrentino ha una innata strategia del colore, che riesce<br />

a fare guizzare come una sciabolata sul cuore di una materia ai<br />

limiti dell’informale perché, ad uno sguardo attento, si scorgono<br />

motivi formali non del tutto determinabili, che somigliano a<br />

qualche cosa, nell’incertezza che possano essere forme residuali<br />

oppure forme alla stato nascente, in una sorta di vibrata crepuscolarità<br />

dove sembra che tutto ruoti su vibrazioni cangianti,<br />

emblematici di un dinamismo, amalgamati sempre da un tono<br />

di fondo, un tessuto connettivo di giustapposizioni e negazioni<br />

tenute insieme a tutta forza, perché altrimenti rischierebbero<br />

l’incoerenza e la frantumazione concettuale dell’opera. La vocazione,<br />

essenzialmente pittorica, si avvale fortemente dall’assenza<br />

di una forma mimetica e dai residui di ogni naturalismo<br />

e realismo, che non sarebbero facilmente accostabili a questo<br />

tipo di visibilità, che potrebbe diventare pretestuale, mentre così<br />

è assolutamente testuale, dotata di una sua completezza, dosopra,<br />

in senso orario<br />

Le Stagioni della Vita 1989<br />

Fanciullezza, Gioventù, Maturità, Vecchiaia<br />

olio e tecnica mista con oro su tavola, cm 110x130<br />

Ada Sorrentino<br />

Antico Cassero del Sale, 30 - 58100 Grosseto<br />

www.artesorrentino.it - as@adasorrentino.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!