Pi 30 agosto 2017
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entato, il malessere esistenziale e i tanti contrasti della vita<br />
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intesa, dal punto di vista sia artistico che<br />
umano. Abbiamo poi avuto la fortuna di incontrare<br />
Alessandro, che ci sembra di conoscere da<br />
una vita. Insomma: tre teste pensanti, tre personalità<br />
differenti, che apportano il proprio<br />
bagaglio personale di emozioni e ispirazioni alla<br />
musica che componiamo”.<br />
Dai primi pezzi in inglese siete passati all’italiano,<br />
cambiando pelle. Una scelta necessaria?<br />
“Una scelta più che necessaria, direi: naturale.<br />
L’esigenza di esprimere concetti ed emozioni con<br />
la nostra lingua madre è maturata col tempo, è<br />
avvenuto tutto in modo graduale e naturale. Non<br />
è stato facile approcciarci ad una lingua che dal<br />
punto di vista di metrica e suono è molto diversa<br />
da ciò a cui eravamo abituati. Ma il cambiamento<br />
ci sta ripagando con molte soddisfazioni”.<br />
Nel complesso panorama musicale di oggi<br />
vi sentite una rock band alternativa? Cosa<br />
vi distingue dagli altri?<br />
“In generale non ci piace etichettarci. Trovo che<br />
nel panorama musicale di oggi, specie in Italia,<br />
si faccia sempre più fatica a definire il genere<br />
alternative, e questo non è necessariamente un<br />
male. Per quanto ci riguarda, mi piace pensare<br />
che ciò che ci distingue, sia la volontà di voler<br />
mettere sempre la musica davanti a tutto senza<br />
compromessi. Scriviamo per noi stessi, per un<br />
bisogno personale, con la speranza di riuscire a<br />
comunicare ad altre persone tutto quello che<br />
abbiamo dentro”.<br />
‘Nonostante tutto’ segna il vostro esordio<br />
discografico, com’è nato questo progetto?<br />
“Il progetto è nato banalmente da demo composti<br />
a casa con una chitarra acustica. Le idee<br />
sono piaciute ad Alka Record Label che ci ha<br />
proposto di realizzarne un disco”.<br />
Raccontare i sentimenti, l’amore tormentato<br />
in musica, può ancora essere considerato<br />
qualcosa di originale?<br />
“Nel momento in cui un artista si approccia al<br />
songwritng, il rischio di cadere nel cliché è sempre<br />
dietro l’angolo. Ma ognuno di noi è un essere<br />
unico al mondo. L’originalità va cercata dentro<br />
di sé. Anche dal concetto più abusato può<br />
nascere qualcosa di unico e inimitabile”.<br />
Nei quattro brani dell’EP lasciate intuire<br />
la necessità di affrontare il dolore, il disagio,<br />
attraverso il cambiamento, è così?<br />
“Esatto, l’idea che vorremmo trasmettere<br />
all’ascoltatore è proprio questa. Per noi il cambiamento<br />
rappresenta l’essenza della vita stessa.<br />
Chi rinnega il cambiamento di fatto rinuncia<br />
a vivere appieno la propria vita. Non esiste<br />
nulla di più spaventoso che avere un futuro<br />
certo e chiuso al cambiamento”.<br />
Qual è il vostro concetto di salvezza?<br />
“Nel singolo ‘Nonostante tutto’ ci riferiamo ad<br />
una salvezza interiore, nel contesto di una storia<br />
sentimentale, che può essere tranquillamente<br />
equiparata al concetto di libertà. Libertà<br />
rispetto ad un legame che non ci dà più stimoli,<br />
che in qualche modo non ci fa più sentire vivi”.<br />
MICHELA ZANARELLA<br />
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