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profondamente il suo percorso creativo e compositivo, dalle opere per piano fino alle commedie<br />
musicali (Ciboulette, Une Revue…), senza escludere i balletti (La Fête chez Thérèse).<br />
Ascoltando i Premières valses (CD 4 - tr. da 5 a 15), emerge tutta l’atmosfera ovattata e<br />
sontuosa dei salotti: la musica, alle volte sentimentale e appassionata (valzer n° 5, 9 e 10), altre<br />
volte spensierata e allegra (valzer n° 1, 2 e 3), seduce con le sue affascinanti e profonde<br />
melodie, e le sue languide armonie.<br />
Non serve leggere gli scritti autobiografici di <strong>Reynaldo</strong> Hahn - è nella sua musica per<br />
pianoforte, vero specchio delle sue gioie e dei suoi dolori, che troviamo il compositore nella sua<br />
totale espressione! Fin da piccolissimo, <strong>Reynaldo</strong> ha fatto di questo strumento il più intimo<br />
confidente delle sue stesse emozioni: in questa sorta di diario musicale esprime appieno la sua<br />
predilezione per la forma breve, così indicata per raccogliere l’essenza vaporosa dei sentimenti.<br />
Ed è così che ogni brano dell’album Juvénilia (CD 3 - tr. da 14 a 19) si sviluppa come un<br />
piccolo teatro in miniatura; Promenade e Feuillage risvegliano con freschezza il ricordo di<br />
uno scorcio della foresta di Saint-Germain. A questa vena autobiografica si ispirano<br />
ugualmente anche i manoscritti inediti 1 ritrovati da Cristina Ariagno (CD 3 - tr. da 1 a 12);<br />
frammenti intimi scritti solo «pour lui et quelques amis» (per se stesso e qualche amico,<br />
secondo l’espressione di Magda Tagliaferro), queste confidenze di adolescente della Belle<br />
Époque che hanno saputo conservare il fascino spontaneo e bizzarro dell’improvvisazione.<br />
La musica per pianoforte di <strong>Reynaldo</strong> Hahn rivela la sorprendente varietà di fonti di<br />
ispirazione, accordandosi perfettamente con il temperamento eclettico del compositore, un<br />
esteta affascinato da tutte le discipline artistiche: «Tu ami la musica più di ogni altra cosa, e io<br />
vorrei con tutto il cuore esser come te. Ma io, ci sono molte altre cose che amo nello stesso<br />
tempo, e non oso dire di amarle più della musica, e arrossisco per questa mia confessione; io<br />
amo l’arte nel suo insieme, come in una visione di tutte le arti messe insieme». Questa<br />
confidenza, fatta al suo amico il pianista Edouard Risler, coincide anche con l’opinione<br />
espressa da Marcel Proust nel 1895: per <strong>Reynaldo</strong> «la maniera di considerare la musica (…)<br />
si sprigiona in modo del tutto naturale dal suo temperamento di musicista letterario». Il<br />
racconto in musica Au Clair de lune (CD 3 - tr. da 20 a 30) ci presenta undici scenette