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Weitere Geschäfte und Begebenheiten - Schweizer ...

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Rivista bandistica<br />

consenso e sono stato proposto al CC. Due<br />

sono le motivazioni per le quali ho accettato:<br />

la prima, fondamentale, è stata la volontà di<br />

mantenere un rappresentante della Svizzera<br />

italiana in seno al CC; l’altra, di carattere più<br />

personale, è stata quella di voler riallacciare<br />

i contatti con la Svizzera tedesca e romanda,<br />

legami quasi del tutto abbandonati dopo la<br />

conclusione degli studi.<br />

Come pensa di rappresentare la realtà<br />

bandistica ticinese Ha un programma<br />

Per prima cosa cercherò di inserirmi<br />

adeguatamente e di collaborare alla realizzazione<br />

dei progetti che sono stati intrapresi.<br />

Un primo importante passo sarà quello<br />

costituito dalla revisione degli statuti. I<br />

membri di Comitato sono <strong>und</strong>ici e quindi<br />

bisognerà portare avanti proposte che dovranno<br />

essere accettate dalla maggioranza.<br />

Una volta che avrò conosciuto il contesto e<br />

imparato a muovermi con maggiore disinvoltura<br />

proporrò anche progetti. Sicuramente<br />

presterò attenzione alle esigenze<br />

della Federazione cantonale.<br />

Secondo Lei, qual è stata l’evoluzione<br />

della musica per fiati<br />

Le mie competenze in materia sono<br />

limitate, diciamo che le conoscenze delle<br />

quali mi posso avvalere sono basate sulla<br />

mia curiosità e su discussioni avute con<br />

persone più competenti di me. Negli ultimi<br />

decenni in Ticino si è presa distanza da<br />

un’impostazione prettamente italiana, sia<br />

riguardo all’organico sia ai brani: si è abbandonato<br />

l’uso dei flicorni soprani che<br />

solitamente raddoppiavano le parti dei clarinetti<br />

e si è introdotto un numero sempre<br />

maggiore di opere originali per banda.<br />

Oltr’alpe invece si è passati da un organico<br />

della fanfara tipicamente germanico, con<br />

molti ottoni e pochi legni, a un organico<br />

simile a quello usato da noi. Le formazioni<br />

L’ultima rappresentanza in Ticino di Gianni Rütsch quale membro del CC, in occasione<br />

dell’assemblea annuale FeBaTi – aprile 2005.<br />

Foto: Roberto Paltrinieri<br />

di armonia svizzere sono attualmente molto<br />

simili in tutto il Paese. Le differenze<br />

degne di nota riguardano il mantenimento,<br />

soprattutto nella Svizzera romanda, di formazioni<br />

tipo fanfara, e dallo sviluppo delle<br />

brass band; sviluppo da noi non avvenuto.<br />

Da segnalare sono le orchestre di fiati, che<br />

talvolta rappresentano le Federazioni cantonali,<br />

esempi per la FeBaTi sono la TYB e<br />

l’OFSI. L’evoluzione del mondo bandistico<br />

in generale è stato influenzato da nazioni<br />

quali gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, il Belgio<br />

e l’Olanda. Anche la musica bandistica<br />

elvetica, però, ha le carte in regola per influenzare<br />

il movimento internazionale dei<br />

fiati. Basta citare due tra i nostri più rinomati<br />

compositori: Franco Cesarini e Oliver<br />

Waespi.<br />

A che cosa deve prestare attenzione il<br />

CC<br />

I compiti principali del CC sono e<br />

saranno i seguenti: tenere unite le varie<br />

regioni linguistiche della Confederazione,<br />

promuovere più incisivamente la musica<br />

bandistica attraverso i canali di informazione<br />

e so-stenere una formazione musicale<br />

completa e innovativa per i nostri giovani.<br />

Riguardo al nostro partner italiano, il<br />

Canton Grigioni, quale ruolo ritiene rivesta<br />

nell’ABS<br />

Come minoranza, noi ticinesi, siamo<br />

sempre pronti a rivendicare qualcosa nei<br />

confronti della maggioranza germanofona.<br />

In questo senso molte volte crediamo di<br />

essere gli unici depositari dell’italianità in<br />

seno alla Confederazione, dimenticando la<br />

parte italiana del Canton Grigioni. Devo<br />

purtroppo ammettere di conoscere poco la<br />

realtà bandistica del Grigioni italiano e<br />

dubito che queste formazioni si sentano<br />

particolarmente rappresentate nel CC o<br />

nell’ABS in genere. Non so se il mio predecessore<br />

abbia avuto specifici contatti con<br />

questa realtà. Sicuramente è una questione<br />

che meriterebbe di essere approfondita.<br />

In che rapporti è con il signor Rütsch<br />

Ho conosciuto Gianni anni fa al Liceo di<br />

Mendrisio. Io ero allievo e lui era un giovane<br />

professore di tedesco, anche se non lo ho<br />

mai avuto come docente. Al momento<br />

della mia entrata nel Comitato FeBaTi, ho<br />

riallacciato i contatti con lui e avuto il<br />

piacere di beneficiare della sua amicizia e<br />

collaborazione.<br />

Luca Sala, nuovo membro del CC.<br />

Foto: N.P.<br />

Qual è la specificità del contributo di un<br />

italofono<br />

Vorrei cogliere l’occasione di ringraziare<br />

i colleghi di Comitato della FeBaTi che<br />

hanno proposto la mia candidatura, nonché<br />

i delegati romandi e svizzero tedeschi<br />

che mi hanno votato all’unanimità durante<br />

la scorsa assemblea dell’ABS; dimostrazione,<br />

questa, di grande solidarietà confederale.<br />

Il contributo di un italofono sarà<br />

quello di poter portare un’esperienza<br />

acquisita in seno al movimento bandistico<br />

ticinese, da sempre confrontato con le<br />

diverse sensibilità culturali al di qua e al di<br />

là delle Alpi.<br />

La promessa di una degna rappresentanza<br />

Tengo a ringraziare Gianni per la fattiva<br />

collaborazione sempre dimostrata nei<br />

confronti della FeBaTi e della mia persona,<br />

in modo particolare nelle ultime settimane,<br />

quando c’è stato il passaggio delle<br />

consegne. Auguro a Gianni le migliori soddisfazioni<br />

nell’ambito dell’insegnamento,<br />

della sua carica di giudice di pace e della sua<br />

famiglia. Ai ticinesi e grigionesi di lingua<br />

italiana, invece, vorrei dire che cercherò di<br />

offrire loro oltre Gottardo la miglior rappresentanza<br />

possibile.<br />

Luca Sala (adatt. N. P.)<br />

32 UNISONO 10 • 2005

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