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VADO E TORNO EDIZIONI<br />
www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />
Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />
in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />
APRILE N. 4 - <strong>2024</strong><br />
ANNO 33°- euro 5,00<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
ECCO L’INTERCITY ELETTRICO VOLVO,<br />
FOCUS SULL’URBINO 12 ELECTRIC<br />
RINNOVATO, I NUOVI ADAS DI DAIMLER<br />
BUSES, DENTRO LA FABBRICA FORSEE<br />
POWER, MOBILITY MOVE, VERSO NME<br />
Il meglio<br />
dei<br />
due mondi
RUBRICHE<br />
POST-IT<br />
Usa: vittoria (sindacale)<br />
contro la guida autonoma<br />
4<br />
RETI & ENERGIA<br />
La prima di Kempower in<br />
Italia, ecco il deposito Tper<br />
6<br />
IL PUNTO<br />
Autobus n° 4 - <strong>2024</strong> - anno 33°<br />
TECNO<br />
La ‘gigafactory’<br />
texana di Ballard<br />
5<br />
MAPPAMOND<br />
20 milioni di chilometri<br />
elettrici ad Amburgo<br />
7<br />
Sommario<br />
5<br />
Periscopio<br />
La crisi di Van Hool:<br />
due realtà interessate<br />
a rilevare parti del<br />
business (una è Vdl)<br />
9<br />
In Umbria prende<br />
il via l’iter della<br />
gara di trasporto<br />
pubblico regionale<br />
10<br />
Oltre 400 autobus<br />
Iveco verso la Costa<br />
d’Avorio. Un legame<br />
sempre più stretto<br />
11<br />
Saloni<br />
12<br />
VERSO NEXT MOBILITY<br />
EXHIBITION<br />
Cosa aspettarsi dalla<br />
seconda edizione<br />
della fiera della<br />
mobilità meneghina<br />
Presentazione<br />
14<br />
RAMPINI A<br />
BOLOGNA<br />
Un quartetto di Rampini<br />
Eltron è entrato in servizio<br />
per Tper. Con qualche<br />
particolarità tecnica...<br />
Inchiesta<br />
38<br />
COMPONENTISTICA<br />
PER BUS ELETTRICI<br />
I trend di un mercato<br />
in evoluzione, tra<br />
volumi in crescita e<br />
strettoie produttive<br />
FORSEE POWER<br />
Abbiamo visitato la fabbrica di moduli<br />
batteria di Forsee Power a Poitiers (Francia).<br />
I bus coprono due terzi delle vendite<br />
16<br />
VOLVO BUSES<br />
Stoppata la produzione di bus completi, Volvo rilancia<br />
sull’offerta di telai: presentato uno chassis per e-bus low<br />
entry e a pianale alto. Su il velo sul concept dell’8900 Electric<br />
16 20<br />
MOBILITY MOVE<br />
Uno sguardo alla fiera tedesca Mobility<br />
Move (ex ElekBu), promossa dalla Vdv e<br />
interamente focalizzata sull’elettrico<br />
24<br />
TEST DRIVE<br />
Daimler Buses ha aggiornato la suite di tecnologie Adas in<br />
vista dell’entrata in vigore dello standard Gsr a luglio. Ada 2,<br />
Aba 6 e molto altro: li abbiamo provati su strada<br />
32<br />
ABBONATI<br />
SUBITO<br />
Rubriche<br />
Manutenzione<br />
42. Listini 44.<br />
Il Crossway Low Entry ELETTRICO segna un ulteriore passo in avanti nell’offerta di<br />
IVECO BUS, volta sempre di più alla mobilità sostenibile:<br />
Versione da 12m e 13m in Classe I & Classe II<br />
Motore elettrico centrale da 290 kW e una coppia massima da 3000 Nm<br />
Batterie NMC al litio assemblate da FPT<br />
Diverse modalità di ricarica, compresa la doppia versione di pantografo:<br />
“a bordo” per ricarica Bottom – up o barre per ricarica Top – down.<br />
PRESENTAZIONE<br />
28<br />
SOLARIS URBINO<br />
ELECTRIC 12<br />
Rinnovato nel<br />
layout (via<br />
l’ingombro della<br />
torre motore) e<br />
nelle specifiche<br />
tecniche (nuove<br />
batterie), il 12<br />
metri elettrico<br />
Solaris alza<br />
l’asticella della<br />
versatilità<br />
IL SONDAGGIO DEL MESE<br />
Negli Stati Uniti il sindacato degli autisti ha ottenuto<br />
una prima vittoria sulla guida autonoma (vedi Post-it<br />
a pagina 4). La lotta sindacale è il modo giusto per<br />
tutelare i posti di lavoro?<br />
Rispondi su<br />
www.vadoetorno.com<br />
Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate<br />
su un campione scientifico<br />
LE RISPOSTE<br />
DEL MESE SCORSO<br />
Il Consiglio di Stato ha dato ragione a<br />
Milano sull’angolo cieco: il Comune ha la<br />
competenza necessaria per conformare la<br />
zona traffico limitato. Il caso meneghino<br />
farà scuola?<br />
56%<br />
sì<br />
44%<br />
no<br />
3
Post-it<br />
USA, GLI AUTISTI CONTRO LA TECNOLOGIA DRIVERLESS<br />
Guida autonoma? “Non s’ha da fare”<br />
E LA LOTTA SINDACALE HA PORTATO A UNA PRIMA VITTORIA...<br />
BALLARD POWER SYSTEMS<br />
Tecno<br />
Gigafactory a stelle e strisce<br />
PER LA PRODUZIONE DI COMPONENTI E SISTEMI FUEL CELL<br />
Parafrasando Alessandro Manzoni,<br />
‘questa guida driverless non s’ha da<br />
fare’. No, non siamo nei Promessi<br />
Sposi, ma negli Stati Uniti d’America e a<br />
dirlo non sono i ‘bravi’ su ordine di Don<br />
Rodrigo, bensì gli autisti di bus&coach<br />
a stelle e strisce, che hanno iniziato una<br />
rivolta per ottenere tutele di fronte alla<br />
proliferazione di veicoli a guida autonoma<br />
in tutto il Paese.<br />
Spieghiamo. Il sindacato dei conducenti<br />
Transport workers union (Twu) ha negoziato<br />
un accordo con l’autorità di trasporti<br />
dell’Ohio (Cota) che gli conferisce il potere<br />
di veto sui veicoli autonomi: il nuovo<br />
contratto collettivo di lavoro stipulato con<br />
l’ente è unico nel suo genere e prevede<br />
il consenso del sindacato degli autisti per<br />
implementare qualsiasi forma di tecnologia<br />
di guida autonoma.<br />
Molto interessante la storia oltre Atlantico<br />
riportata e approfondita da Joann Muller<br />
per Axios, una storia che ci fa ulteriormente<br />
rendere conto di come tutto il mondo sia<br />
Paese e che il caso della carenza di autisti<br />
sia tematica e problematica non solo italiana<br />
ed europea, ma anche americana e<br />
mondiale. Sì, perché c’è ovviamente un<br />
nesso, un filo rosso che lega le due questioni:<br />
il fatto che gli autisti osteggino la<br />
tecnologia driverless è un modo per pro-<br />
teggere la professione – anche dalla tecnologia<br />
– che sta vivendo a tutte le latitudini<br />
una crisi senza precedenti.<br />
Ma è (anche) colpa della tecnologia? La<br />
tecnologia driverless è un nemico, una<br />
minaccia per chi fa questo mestiere? Si<br />
legge: «Se la guida autonoma viene utilizzata,<br />
a bordo deve essere presente un<br />
operatore sindacale qualificato».<br />
Il contratto prevede inoltre che «gli autisti<br />
di autobus e i meccanici non possano essere<br />
licenziati o subire riduzioni di stipendio<br />
a causa di una nuova tecnologica».<br />
E il caso Ohio potrebbe fare scuola in<br />
tutto il Paese, visto che i vertici del sindacato<br />
puntano a negoziare tutele simili<br />
anche con operatori di altre città, come<br />
Houston, Philadelphia e San Francisco.<br />
Ma non solo, dato che la Twu è presente<br />
anche a Miami, New York, Akron, Ann<br />
Arbor, Omaha e Winston-Salem.<br />
Ma è (anche) colpa della<br />
tecnologia? La guida<br />
autonoma driverless è un<br />
nemico, una minaccia per<br />
chi fa questo mestiere?<br />
«Quasi tutte le aziende di trasporto saranno<br />
oggetto di contrattazione nei prossimi<br />
18 mesi. Stiamo negoziando questo accordo<br />
in ogni città. Noi e gli autisti non<br />
siamo contro la tecnologia; per esempio<br />
siamo a favore di funzioni come i sistemi<br />
di rilevamento dei pedoni. Vogliamo<br />
solo un operatore al volante. Ma siamo<br />
disposti a discutere di come la tecnologia<br />
possa aiutare l’operatore a svolgere<br />
le sue mansioni, a migliorare la sicurezza<br />
e l’erogazione del servizio per l’utenza»,<br />
ha dichiarato ad Axios il presidente della<br />
Twu, John Samuelsen. Che, a seguire, ha<br />
aggiunto: «I conducenti non si limitano<br />
a guidare un autobus tutto il giorno: aiutano<br />
anziani, riuniscono bambini smarriti<br />
con i loro genitori, hanno praticato la<br />
rianimazione cardiopolmonare in caso di<br />
emergenze, avvisato i primi soccorritori<br />
di crimini in corso e persino aiutato donne<br />
incinta in travaglio».<br />
E l’altra campana cosa dice? «Alla Cota<br />
abbiamo sempre creduto nel perseguire<br />
le nuove tecnologie come un modo per<br />
rendere la mobilità più sicura ed efficiente<br />
per i dipendenti e i clienti, non come un<br />
mezzo per sostituire la nostra eccellente<br />
forza lavoro», ha dichiarato ad Axios il<br />
portavoce della Central Ohio Transit Authority<br />
Jeff Pullin.<br />
B<br />
allard Power Systems sta progettando<br />
una nuova gigafactory a<br />
Rockwall, Texas, destinata alla<br />
produzione di componenti e sistemi a<br />
celle a combustibile. La fine dei lavori<br />
è prevista entro la fine del 2027, per cui<br />
l’inagurazione - salvo ritardi nei lavori<br />
e intoppi burocratici - dovrebbe essere<br />
fissata per l’inizio del 2028.<br />
Ballard, che vede attualmente in servizio<br />
in tutto il mondo oltre 1.700 autobus dotati<br />
dei propri moduli fuel cell, ha ottenuto<br />
una sovvenzione di 40 milioni di dollari<br />
dal Dipartimento dell’Energia (Doe) degli<br />
Stati Uniti per la fase preliminare del pro-<br />
IL ‘FINE VITA’ DI ARRIVAL<br />
Secondo i piani di<br />
Ballard, la fabbrica avrà<br />
una capacità produttiva<br />
annuale di 3 gigawatt di<br />
celle a combustibile<br />
getto; il Doe, infatti, ha visto nel colosso<br />
tecnologico un soggetto con tutte le carte<br />
in regola per partecipare al programma<br />
governativo di elettrolisi, produzione e<br />
riciclaggio di idrogeno pulito. Al finanziamento<br />
statale, l’azienda aggiungerà<br />
160 milioni di dollari di tasca propria<br />
per portare avanti e ultimare l’impianto,<br />
che nei progetti aziendali avrà una capacità<br />
produttiva annua di otto milioni di<br />
gruppi elettrodi a membrana, otto milioni<br />
di piastre bipolari, 20.000 pile di celle a<br />
combustibile e fino a 20.000 moduli fuel<br />
cell all’anno, ovvero l’equivalente di 3<br />
gigawatt di celle a combustibile. Gli step<br />
futuri dovrebbero aumentare ulteriormente<br />
la scala di produzione e l’espansione<br />
della capacità, per cui a pieno regime la<br />
gigafactory garantirà numeri ancora più<br />
alti.<br />
Canoo, azienda automobilistica californiana<br />
dedicata allo sviluppo e alla produzione<br />
di veicoli elettrici, ha annunciato<br />
l’acquisizione delle attività produttive appartenenti<br />
al fu produttore Arrival, acquisendole<br />
peraltro – come dichiarato dalla<br />
stessa Canoo – per pochi dollari.<br />
I beni saranno raccolti in oltre 20 container<br />
e spediti via mare agli impianti di produzione,<br />
basati in Oklahoma. Canoo dichiara di<br />
avere ora a disposizione tutte le attrezzature<br />
produttive necessarie per implementare<br />
la produzione del <strong>2024</strong> e che il servirsi<br />
delle attività e strumentazioni produttive di<br />
Arrival – come robot, attrezzature di controllo<br />
avanzate e per il collaudo dinamico<br />
dei veicoli ad alta tecnologia – incrementerà<br />
in modo significativo le sue capacità<br />
di operare meglio nel prossimo futuro a<br />
costi, peraltro, significativamente inferiori.<br />
Gli asset acquisiti accelereranno la transizione<br />
di Canoo verso i processi automatizzati,<br />
accorciando i tempi di consegna,<br />
riducendo le spese e i costi.<br />
4<br />
5
KEMPOWER PER TPER<br />
Reti & energia<br />
Ricarica alla bolognese<br />
IL PRIMO DEPOSITO PER E-BUS IN ITALIA DEL PLAYER FINLANDESE<br />
AMBURGO, LA FLOTTA E-BUS DI HOCHBAHN CRESCE<br />
Mappamondo<br />
20 milioni di chilometri<br />
ENTRO FINE ANNO SARÀ ELETTRICO UN QUARTO DELLA FLOTTA<br />
HITACHI E<br />
Il pr<br />
LA PRIMA<br />
È<br />
finalmente arrivata la tanto attesa prima<br />
volta in Italia di Kempower, che ha inaugurato<br />
a Bologna, in via Ferrarese, il suo<br />
primo deposito tricolore per autobus elettrici.<br />
Era maggio 2022 quando vi davamo notizia,<br />
per la prima volta, di come il fornitore finlandese<br />
di sistemi di ricarica avesse puntato<br />
con decisione il mercato tricolore, mettendoci<br />
fisicamente piede, con il debutto nel Belpaese<br />
di una società ad hoc, basata a Milano, per<br />
operare al meglio nello Stivale. Costituita ad<br />
<strong>aprile</strong> 2022, Kempower Italia ha messo nel<br />
mirino il mondo dei veicoli commerciali ed<br />
è guidata, per quanto concerne il segmento<br />
truck&bus, da Marco Bettega, in veste di Se-<br />
6<br />
LA RICARICA DEI 400 (KW)<br />
Nel nuovo deposito,<br />
Tper potrà ricaricare<br />
contemporaneamente 28<br />
autobus elettrici, da 12 e<br />
18 metri di lunghezza<br />
nior Sales Manager Italy Commercial Fleet.<br />
E ora è arrivato il primo colpo messo a segno,<br />
o meglio il taglio del nastro a un progetto<br />
partito da lontano, da Lathi, Finlandia,<br />
headquarter della società scandinava. Peraltro,<br />
si tratta di uno dei depositi di autobus<br />
più grandi d’Europa, capace di ospitare fino a<br />
cinquecento veicoli. In questo sito Tper potrà<br />
ricaricare contemporaneamente 20 e-bus attraverso<br />
altrettanti pantografi, ognuno dei quali<br />
offre fino a 300 kW di potenza. Inoltre, sono<br />
presenti satelliti a uscita singola, che offrono<br />
fino a 130 kW ciascuno per la ricarica di ulteriori<br />
8 bus in modalità plug-in. Nel momento<br />
in cui Tper avesse la necessità di ingrandire<br />
ulteriormente la flotta di elettrici, aumenterà<br />
anche la capacità di ricarica presso il sito: le<br />
soluzioni modulari e scalabili di Kempower<br />
permetterenno infatti, al bisogno, di accrescere<br />
facilmente la capacità di ricarica.<br />
Siemens amplia il proprio portafoglio prodotti<br />
per la ricarica dei veicoli elettrici, presentando<br />
Si-Charge D da 400 kW per il mercato degli<br />
e-bus (ma anche per quello degli e-truck).<br />
Si tratta di un’ulteriore variante della sua colonnina<br />
di ricarica rapida per veicoli elettrici<br />
SiCharge. Il prodotto è in linea con gli standard,<br />
i protocolli e le norme di riferimento e<br />
può adattarsi alle esigenze di ricarica attuali e<br />
future: con la colonnina è possibile ricaricare<br />
fino a quattro veicoli contemporaneamente<br />
con una sola connessione alla rete, ottimizzando<br />
i tempi di ricarica e garantendo risparmi<br />
economici e di spazio per i gestori dei punti<br />
di ricarica; è adattabile e diversi casi d’uso,<br />
come la ricarica a destinazione, la ricarica rapida<br />
in stazioni pubbliche o quella autostradale,<br />
e può offrire una potenza continua e stabile<br />
di 400 kW a 40 gradi centigradi di temperatura.<br />
Inoltre, il sistema, dotato di touchscreen<br />
multilingue e interfaccia intuitiva fornisce una<br />
gestione semplice dei cavi sia sul caricatore<br />
che sull’erogatore, rendendo la ricarica il più<br />
comoda possibile per i conducenti.<br />
La flotta di autobus elettrici dell’operatore<br />
Hochbahn ad Amburgo, in<br />
Germania, ha coperto superato i 20<br />
milioni di chilometri di percorrenza. Attualmente<br />
sono in esercizio 242 e-bus ed<br />
entro la metà del <strong>2024</strong> il numero salirà a<br />
260 veicoli (199 autobus da 12 metri e<br />
61 articolati) e la componente zero emission<br />
coprirà a quel punto più di un quarto<br />
della flotta totale di quasi 1.100 autobus.<br />
Spingendosi ancora oltre, entro la fine<br />
dell’anno dovrebbero essere 315 i veicoli<br />
a zero emissioni in circolazione. Pertanto,<br />
nel corso di quest’anno è prevista<br />
l’introduzione di 73 e-bus.<br />
L’operatore avrà in funzione un nuovo<br />
deposito dedicato ai bus elettrici nel<br />
2026. Secondo<br />
i piani, il<br />
sito Hochbahn<br />
di Meiedorf o-<br />
spiterà 130 e-<br />
bus che serviranno<br />
la zona<br />
nord-est della<br />
città. A metà<br />
del 2023 l’azienda<br />
ha raccolto<br />
300 milioni<br />
di euro<br />
da investitori<br />
istituzionali<br />
e li utilizzerà<br />
L<br />
’operatore di trasporto pubblico Keolis,<br />
sede in Francia e raggio d’azione globale,<br />
ha raggiunto un fatturato di 7,0 miliardi<br />
di euro nel 2023, in crescita del 6,6 per cento.<br />
L’Ebit del gruppo ammonta a 164 milioni di<br />
euro. L’utile netto è positivo per il terzo anno<br />
consecutivo e si attesta a 10 milioni di euro,<br />
secondo i dati diramati dal gruppo.<br />
Keolis. Tuttavia, quest’ultimo parametro<br />
è in forte calo rispetto al 2022 e al<br />
2021, dove era stato valutato a 48 e 28<br />
milioni di euro, in quanto «fortemente<br />
impattato dall’aumento dei costi energetici»,<br />
afferma Keolis.<br />
L’indebitamento finanziario è diminuito<br />
di 104 milioni di euro, attestandosi<br />
a 870 milioni di euro al 31 dicembre<br />
2023.<br />
Inoltre, passando al capitolo tecnologico,<br />
nel 2023 le emissioni di gas<br />
per finanziare la transizione energetica<br />
della flotta.<br />
Dal 2020, Hochbahn ha iniziato ad acquistare<br />
esclusivamente autobus a emissioni<br />
zero, attualmente utilizzati in tre<br />
località (Alsterdorf, Hummelsbüttel e<br />
Langenfelde). Il deposito di Harburg II<br />
seguirà all’inizio di <strong>aprile</strong>.<br />
Da quando il primo e-bus pronto per la<br />
produzione è entrato in servizio nel 2019<br />
(era un eCitaro), la crescente flotta di<br />
Hochbahn ha percorso più di 20 milioni<br />
di chilometri in modo silenzioso e senza<br />
emissioni. Questo ha permesso di risparmiare<br />
più di 22.000 tonnellate di Co2, in<br />
base al calcolo reso noto dall’operatore<br />
tedesco.<br />
Keolis, una fotografia del 2023<br />
serra relative alla trazione sono state ridotte<br />
del 5 per cento rispetto al 2022. Inoltre, la<br />
percentuale di chilometri percorsi su strada<br />
utilizzando combustibili non fossili è raddoppiata<br />
tra il 2019 e il 2023.<br />
Il trasporto on-demand è un altro tema: sono<br />
80, ad oggi, i progetti gestiti da Keolis.<br />
G enov<br />
sere d<br />
Sarà<br />
2025. Hitach<br />
un ordine da<br />
del sistema<br />
linea Val Bis<br />
Assi di Forza<br />
che opereran<br />
L’autobus elettrico per diverse tecno<br />
l’America Latina<br />
Hitachi Ene<br />
per l’acquist<br />
di un tender<br />
Ci pensa Volkswagen e bus) è stato r<br />
si chiama e-Volksbus fatto che «la<br />
mercato di r<br />
Volkswagen Truck & Bus ha in<br />
L’accordo co<br />
programma l’avvio della produzione<br />
di un modello di bus elettrico<br />
piano del Co<br />
completame<br />
per l’America Latina nella seconda<br />
2025, introd<br />
metà del <strong>2024</strong>. Il modello, chiamato<br />
e-Volksbus, è in fase di sviluppo<br />
l’uso di veic<br />
mezzi pubbl<br />
presso il centro di ingegneria mondiale<br />
di Vwtb a Resende (Brasile)<br />
bilità efficien<br />
anche grazie<br />
e si basa sulle comptenze acquisite<br />
riservate e p<br />
tramite lo sviluppo ed esercizio del<br />
di preferenzi<br />
camion elettrico prodotto in Brasile,<br />
l’e-Delivery, con cui condivide tecnologie<br />
e componenti.<br />
Il modello utilizza un’architettura<br />
KEMPO<br />
modulare per e-bus dai nove ai 23<br />
metri (con doppia articolazione).<br />
Fino a 300 e-bus<br />
per Seattle<br />
Stati Uniti, maxi<br />
commessa per Gillig<br />
Il costruttore americano Gillig fornirà<br />
89 autobus elettrici a batteria<br />
all’operatore King County Metro<br />
per l’area di Seattle (Stato di Washington),<br />
nell’ambito di un nuovo<br />
contratto quinquennale che prevede<br />
un massimale di 306 veicoli a emissioni<br />
zero.<br />
A metà del 2023 King County Metro<br />
si è assicurata un finanziamento<br />
federale di 33,5 milioni di dollari<br />
per sostenere l’acquisto di autobus<br />
a zero emissioni, e ha l’obiettivo<br />
di convertire l’intera flotta entro il<br />
2035. Il modello low floor di Gillig<br />
prevede una capacità della batteria<br />
di ben 686 kWh.<br />
7<br />
ENEL X
l’Autobus<br />
che si legge<br />
abbonati a<br />
LA CRISI AZIENDALE<br />
Periscopio<br />
Van Hool sta fallendo<br />
VDL E DUMAREY SAREBBERO PRONTE A SUBENTRARE<br />
Il fallimento di Van Hool, al momento<br />
di andare in stampa con questo numero,<br />
sembra essere ormai inevitabile, come<br />
dichiarato peraltro dal crisis manager Marc<br />
Zwaaneveld (nominato all’inizio del <strong>2024</strong>,<br />
per gestire appunto la crisi dell’azienda),<br />
in un’intervista pubblicata da De Standaard<br />
a fine marzo. Al quotidiano belga, Zwaaneveld<br />
ha rilasciato pesanti recriminazioni<br />
nei confronti della famiglia di Van Hool.<br />
L’11 marzo Van Hool ha annunciato l’intenzione<br />
di interrompere la produzione di<br />
autobus urbani (e di trasferire l’attività in<br />
Macedonia). Nei giorni seguenti, l’azienda<br />
ha chiesto protezione dai creditori per<br />
continuare le trattative con le banche e il<br />
governo in modo da mettere a punto e farsi<br />
approvare il piano di risanamento aziendale.<br />
«L’unica possibilità di salvare i posti di lavoro<br />
e il know-how è quello di trovare un<br />
acquirente dopo il fallimento», ha insistito<br />
Zwaaneveld. Ecco, ma quale acquirente? I<br />
rumors parlano di due parti interessate: una<br />
è Vdl (insieme a Schmitz Cargobull), mentre<br />
il secondo candidato sarebbe il gruppo<br />
Dumarey (che alla fine del 2023 ha rilevato<br />
WN VTech, che controlla Mellor).<br />
Secondo il quotidiano fiammingo De Tijd,<br />
il debito di Van Hool ammonterebbe a<br />
quasi 400 milioni di euro. E come riportato<br />
dallo stesso media, l’onere del debito<br />
è esclusivamente a carico della società a<br />
responsabilità limitata Van Hool. Tuttavia,<br />
Van Hool viaggia spedita<br />
verso la bancarotta: Vdl<br />
e Dumarey sarebbero<br />
interessate a subentrare per<br />
‘salvare’ il marchio<br />
L’obiettivo del<br />
crisis manager<br />
era quello<br />
di rilanciare<br />
l’azienda con un<br />
Recovery Plan.<br />
«Le banche<br />
e il governo<br />
avrebbero<br />
dovuto fare da<br />
ponte. Solo<br />
dopo qualche<br />
anno, quando<br />
l’azienda<br />
sarebbe tornata<br />
sana, si sarebbe<br />
dovuto trovare<br />
un soggetto<br />
esterno».<br />
Qualcosa però<br />
è andato storto<br />
e Zwaaneveld<br />
punta il<br />
dito contro<br />
la famiglia<br />
Van Hool,<br />
che avrebbe<br />
bocciato in toto<br />
la sua idea.<br />
una parte della famiglia, con la holding di<br />
familiare Immoroc, possiede ancora gli e-<br />
difici e i siti produttivi di Lier (vicino ad<br />
Anversa, in Belgio) e in Macedonia. Questi<br />
immobili non sono coperti dall’imminente<br />
fallimento e questo aspetto complica - non<br />
poco - l’acquisizione e il rilancio aziendale.<br />
Lecito chiedersi, tra le tante cose, quale<br />
sarà il destino dei trambus per Parigi (presentati<br />
al Busworld 2023), la cui consegna<br />
è appena iniziata. Ecco, Zwaaneveld<br />
su questo punto risponde e le sue parole<br />
lasciano poco, pochissimo spazio a interpretazioni:<br />
«Penso che questi trambus siano<br />
bellissimi, ma costa troppo produrli.<br />
Quindi, come per gli altri autobus urbani,<br />
penso che non guadagniamo abbastanza da<br />
questi mezzi, per cui è meglio interrompere<br />
la produzione. Spetterà all’acquirente decidere<br />
se adottare questa strategia».<br />
Insomma, staremo a vedere quale sarà il<br />
destino di Van Hool...<br />
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EBUSCO PROVA A RIALZARSI<br />
Il 2023 è stato un anno ‘deludente’ per<br />
Ebusco, parola del fondatore e co-Ceo Peter<br />
Bijvelds, anche se il portafoglio ordini è<br />
cresciuto da 1.474 a 1.719 autobus: al momento,<br />
il costruttore ha più di 125 autobus<br />
in consegna, di cui oltre 80 Ebusco 3.0. Ma<br />
a fronte di un incremento delle commesse,<br />
la perdita netta nel 2023 è stata di 120,1<br />
milioni di euro (contro i 32,2 milioni di euro<br />
del 2022...).<br />
L’azienda olandese fa sapere che ora si concentrerà<br />
sulla nuova strategia di assemblaggio<br />
per conto terzi con il modello 3.0 (quello<br />
di punta) costruito in Cina. Negli ultimi mesi,<br />
alla guida di Ebusco si è insediato un nuovo<br />
gruppo dirigente per accelerare il cambio di<br />
rotta e di passo: il Cfo Jurjen Jongma, l’interim-co<br />
Ceo Frank Meurs e il Coo Roald<br />
Dogge. Ebusco ha recentemente modificato<br />
il suo modello di business verso una strategia<br />
di assemblaggio adattata per scalare la<br />
produzione con il supporto di partner terzi. Il<br />
nome del partner di assemblaggio non è stato<br />
menzionato finora menzionato, ma è cinese.<br />
9
Periscopio<br />
Periscopio<br />
È NATA KMOBILITY<br />
PUBBLICATO IL BANDO<br />
LA MAXI COMMESSA DI IVECO BUS IN AFRICA<br />
Si chiama KMobility, è figlia di Maurelli, e<br />
sarà la concessionaria unica italiana per gli<br />
autobus elettrici e a idrogeno di Karsan. A<br />
darne notizia Eduardo Maurelli in persona<br />
(in foto), Board Member del gruppo Maurelli<br />
che per primo ha annunciato la nascita<br />
della società, designata come importatore<br />
unico per il Belpaese dei Bev e Fcev del<br />
costruttore di Bursa, Turchia.<br />
La compagine sociale di KMobility ricalcherà<br />
quella di Ford Trucks Italia che, ad<br />
oggi, vede Maurelli Group, Trasporti Pesanti,<br />
VFM Company ed Edoardo Gorlero<br />
come soci.<br />
AT DIVENTA CONTACTLESS<br />
Sali a bordo e fai ‘tap’. Su tutte le linee di bus<br />
di Autolinee Toscane e sulla tramvia di Firenze<br />
si potrà acquistare e convalidare il biglietto con<br />
un solo gesto: un semplice ‘tap’.<br />
La novità è il sistema di pagamento contactless<br />
attivo (dal 28 marzo) su tutte le linee del trasporto<br />
pubblico della Toscana, una modalità di<br />
acquisto che rende più accessibile il trasporto<br />
pubblico, anche ai milioni di turisti in visita<br />
che non conoscono le regole del tpl.<br />
Per effettuare il pagamento contactless è sufficiente<br />
avvicinare la carta di pagamento o il dispositivo,<br />
su cui è digitalizzata la propria carta,<br />
al validatore. Si possono usare le carte di debito,<br />
le carte di credito e le carte prepagate dei<br />
circuiti Mastercard, Visa e American Express,<br />
oppure lo smartphone e i gli smartwatch abilitati<br />
al pagamento. Se il viaggio prevede l’utilizzo<br />
di più autobus o di autobus+tramvia, si<br />
dovrà ‘tappare’ ogni volta che si sale a bordo<br />
sia sul bus che sulla tramvia: il sistema riconoscerà<br />
automaticamente la carta o il dispositivo<br />
utilizzato e la validità del biglietto.<br />
MILANO E ATM PER L’UCRAINA<br />
Il gruppo Atm, in collaborazione con il Comune<br />
di Milano, ha avviato un’ iniziativa<br />
umanitaria per aiutare le comunità ucraine<br />
messe in ginocchio dalla guerra contro la<br />
Russia. Nell’ambito di questa missione, 37<br />
autobus dell’Azienda Trasporti Milanesi saranno<br />
donati a diverse città dell’Ucraina,<br />
per sostenere il trasporto e la mobilità urbana<br />
del Paese. Un primo accordo è stato<br />
firmato con la città di Dnipro per la donazione<br />
di 9 autobus, mentre saranno presto<br />
prese intese con altre municipalità ucraine.<br />
Umbria, la gara si fa (così)<br />
NONOSTANTE I DUBBI DELL’ART E DEI SINDACATI<br />
Ora ci siamo: Umbria Mobilità<br />
ha pubblicato la ‘Procedura per<br />
l’affidamento del Servizio di<br />
Trasporto Pubblico Locale della Regione<br />
Umbria’. Nonostante i dubbi dell’Autorità<br />
di regolazione dei trasporti e anche<br />
quelli delle single sindacali.<br />
Per questi ultimi - che su questo fronte<br />
stanno battagliando da mesi - sarebbe<br />
stato molto meglio suddividere la gara<br />
in due lotti anziché i 4 proposti dalla<br />
Regione: uno per il trasporto su gomma,<br />
urbano ed extraurbano, per impianti<br />
fissi e mobilità alternativa, navigazione<br />
e percorsi ciclabili; l’altro per il ferro,<br />
comprensivo anche delle rispettive manutenzioni<br />
del materiale rotabile e su<br />
gomma. Come detto, anche l’Autorità di<br />
Regolazione dei Trasporti ha sollevato<br />
Busitalia goes green<br />
A inizio gennaio<br />
Busitalia Veneto ha<br />
tagliato il nastro,<br />
inaugurando il<br />
deposito per e-bus a<br />
Padova.<br />
L’investimento per<br />
la realizzazione del<br />
deposito di via del<br />
Pescarotto è stato di<br />
oltre 1,4 milioni di<br />
euro; costi interamente<br />
sostenuti da Busitalia<br />
Veneto. L’infrastruttura<br />
è stata progettata per<br />
garantire 14 postazioni<br />
di ricarica compatibili<br />
con i più recenti<br />
standard tecnologici<br />
e ogni autobus avrà<br />
a disposizione fino<br />
a 180 kW di potenza<br />
che vengono modulati<br />
tramite un sistema di<br />
controllo intelligente e<br />
flessibile che consente<br />
di ridurre i tempi di<br />
ricarica ed i costi<br />
connessi.<br />
Prossimamente,<br />
saranno realizzati<br />
altri due impianti:<br />
uno presso il sito di<br />
Goldoni (sempre a<br />
Padova) e l’altro a<br />
Rovigo, per un totale<br />
di 120 postazioni.<br />
175 autobus ecologici<br />
(112 a metano<br />
e 63 elettrici) e 50<br />
autisti: Busitalia Padova<br />
rinnova la propria flotta<br />
urbana ed extraurbana, e<br />
rafforza anche l’organico<br />
di conducenti (di cui, come<br />
ben sappiamo, c’è un<br />
Dovendo fare i conti<br />
con i tempi dilatati<br />
di consegna delle<br />
aziende produttrici,<br />
i nuovi autobus<br />
saranno in servizio<br />
entro i prossimi<br />
due anni<br />
tutta una serie di dubbi sull’eventuale<br />
spezzettamento in 4 lotti. L’Art avanza<br />
richieste di approfondimento sul percorso<br />
di riorganizzazione del tpl che la<br />
Regione ha intrapreso e scrive testualmente<br />
che «le motivazioni addotte da<br />
Umbria Tpl e Mobilità e dalla Regione<br />
a sostegno della necessità di suddividere<br />
il tpl umbro in 4 lotti, con un limite<br />
di aggiudicazione massimo di due lotti<br />
per singolo partecipante, non paiono del<br />
tutto condivisibili».<br />
Il bando di gara ora pubblicato prevede<br />
una suddivisione appunto in quattro lotti<br />
(Perugia 1, Perugia 2, Spoleto e Terni)<br />
per un valore totale di 749 milioni di euro,<br />
566 dei quali a titolo di corrispettivo,<br />
e una durata di 96 mesi, ovvero 8 anni.<br />
La scadenza è fissata al 27 maggio.<br />
grande, grandissimo bisogno),<br />
grazie a 76 milioni<br />
di euro di finanziamenti<br />
ministeriali ed europei.<br />
Il programma di ammodernamento<br />
della flotta<br />
di Busitalia Veneto prevede<br />
l’inserimento di ulteriori<br />
164 nuovi autobus,<br />
che si aggiungono ai 33<br />
già entrati in esercizio<br />
nell’ultimo anno. Per un<br />
totale dunque di 197 nuovi<br />
autobus a basse e zero<br />
emissioni. Sul fronte degli<br />
autisti, in questo mese di<br />
<strong>aprile</strong> scatta l’Academy<br />
per formare e assumere<br />
nuovi autisti: 54 i partecipanti,<br />
pronti a mettersi<br />
al volante a settembre.<br />
Preziosa come l’avorio<br />
CROSSWAY, EVADYS E DAILY, PER UN TOTALE DI 410 PEZZI<br />
300 Crossway Low Entry, 50 coach<br />
Evadys e 60 minibus Daily, per un<br />
totale di 410 pezzi. Questi i numeri<br />
della maxi commessa di Iveco Bus in<br />
Costa d’Avorio per Sotra, l’azienda di<br />
trasporto pubblico di Abidjan. Tutte le<br />
consegne saranno completate tra la fine<br />
del <strong>2024</strong> e l’inizio del 2025.<br />
Questo accordo è l’ultimo della lunga collaborazione<br />
tra Iveco Bus e Sotra, che si<br />
aggiunge ai 900 autobus Crossway LE e<br />
Crealis forniti nel 2018 e nel 2019 (i primi<br />
autobus alimentati a gas naturale a essere<br />
consegnati nel continente africano).<br />
Ricordiamo peraltro come Iveco, a inizio<br />
2022, abbia inaugurato una fabbrica<br />
in Costa d’Avorio dove viene prodotto il<br />
Daily Ivoire (in foto).<br />
I coach Evadys - i primi della flotta di<br />
Sotra - possono ospitare 49 passeggeri,<br />
garantendo un ambiente confortevole, e<br />
offrono servizi come cucina e toilette;<br />
gli Evadys saranno utilizzati per fornire<br />
servizi di trasporto turistico sul territorio<br />
ivoriano e su rotte internazionali in tutto<br />
il continente africano.<br />
I minibus Daily saranno utilizzati per i trasferimenti<br />
all’interno della città di Abidjan<br />
e per i collegamenti interurbani con Bouaké,<br />
Yamoussokro, San Pedro e Korhogo.<br />
Industria Italiana Autobus fornirà 200 Citymood<br />
12 Cng Euro VI ad Atene. I mezzi<br />
contribuiranno a raggiungere così il triplice<br />
obiettivo fissato dal Ministero delle Infrastrutture<br />
e dei Trasporti greco di potenziare<br />
il trasporto urbano, migliorare la mobilità<br />
sostenibile e raggiungere un elevato livello<br />
di servizio pubblico, contribuendo così alla<br />
transizione green della capitale. Il tender in-<br />
Molto apprezzato dagli operatori del trasporto<br />
urbano e interurbano, grazie alla<br />
sua versatilità, affidabilità e redditività o-<br />
perativa, il Crossway Low Entry completerà<br />
la flotta già in funzione e contribuirà<br />
ad ampliare la rete di trasporto pubblico<br />
IIA alla conquista della Grecia<br />
ternazionale a cui hanno partecipato diversi<br />
competitor ha visto l’affermazione di IIA con<br />
il suo Citymood 12 a gas naturale compresso,<br />
veicolo dotato di pianale ribassato e di rampa<br />
per l’accesso dei disabili, in grado di trasportare<br />
88 passeggeri. La consegna dei mezzi,<br />
completi di assistenza full service per 5 anni,<br />
sarà effettuata in lotti progressivi per completarsi<br />
entro il primo semestre del 2025.<br />
di Abidjan.<br />
Sotra beneficerà della soluzione completa<br />
offerta da Iveco Bus, che comprende<br />
formazione, ricambi e assistenza tecnica<br />
professionale per garantire che i veicoli<br />
funzionino sempre al meglio.<br />
Motus-E<br />
Fabio Pressi eletto<br />
presidente<br />
Questo<br />
accordo<br />
è l’ultimo<br />
della lunga<br />
collaborazione<br />
tra Iveco Bus<br />
e Sotra, che<br />
si aggiunge ai<br />
900 autobus<br />
Crossway LE e<br />
Crealis forniti<br />
nel 2018 e<br />
nel 2019 (i<br />
primi autobus<br />
alimentati a<br />
gas naturale<br />
a essere<br />
consegnati nel<br />
continente<br />
africano). E a<br />
inizio 2022<br />
Iveco ha aperto<br />
una fabbrica<br />
nel Paese.<br />
Fabio Pressi è il nuovo presidente<br />
di Motus-E. Il manager torinese,<br />
Ceo di A2a E-Mobility, è stato<br />
eletto dall’assemblea dei soci che<br />
si è tenuta a Roma e raccoglie<br />
il testimone di Massimo Nordio,<br />
Vice President Group Government<br />
Relations & Public Affairs<br />
di Volkswagen Group Italia, seguendo<br />
un principio di rotazione<br />
dei vertici associativi.<br />
Entrato nel Gruppo A2a nel gennaio<br />
2021 e componente del Consiglio<br />
direttivo di Motus-E dallo<br />
stesso anno, Pressi ha maturato<br />
un’esperienza ventennale in società<br />
di rilievo nazionale attive<br />
nei settori delle tecnologie al<br />
servizio della mobilità sostenibile.<br />
Pressi è docente della Luiss<br />
Business School.<br />
10<br />
11
Next Mobility Exhibition 8-10 maggio - Fiera di Milano<br />
AGORÀ DELLA MOBILITÀ<br />
12<br />
nextmobilityexhibition.com<br />
Tre giorni per mettere al centro l’innovazione tecnologica di<br />
veicoli e sistemi di trasporto chiamati a rispondere alle sfide<br />
poste dall’Unione Europea: transizione energetica, transizione<br />
digitale e la conseguente riorganizzazione delle strutture<br />
organizzativa, con il fine ultimo di spostare una quota modale<br />
dalla mobilità privata al trasporto pubblico locale. Missione<br />
difficile, ma tutt’altro che impossibile...<br />
Una tre giorni per fare il punto su<br />
nuovi mezzi, servizi, tecnologie e<br />
soluzioni che offrono un’alternativa<br />
concreta all’auto privata. Motorizzazioni<br />
alternative, nuove infrastrutture di rifornimento<br />
e di ricarica, applicazioni digitali e<br />
di intelligenza artificiale costruite intorno<br />
alle esigenze dell’utenza: il mondo del<br />
trasporto passeggeri sta vivendo una profonda<br />
evoluzione e trasformazione (non<br />
solo energetica) che sarà al centro della<br />
seconda edizione di NME-Next Mobility<br />
Exhibition, la manifestazione dedicata a<br />
mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie<br />
per un sistema di mobilità sostenibile,<br />
che si terrà a Fiera Milano dall’8 al 10<br />
maggio <strong>2024</strong>, in parallelo al Transpotec.<br />
Organizzata da Fiera Milano, NME gode<br />
del supporto di Agens, Anav e Asstra, le<br />
tre associazioni che insieme rappresentano<br />
L’evento internazionale<br />
biennale<br />
dedicato a<br />
soluzioni,<br />
tecnologie,<br />
mezzi e politiche<br />
per<br />
un sistema<br />
di mobilità<br />
delle persone<br />
integrato,<br />
innovativo e<br />
sostenibile,<br />
torna dall’8<br />
al 10 maggio<br />
a Milano,<br />
con novità<br />
di prodotto,<br />
momenti di<br />
formazione,<br />
convegni...<br />
il 95 per cento del mercato italiano del trasporto<br />
pubblico. Una collaborazione che<br />
aggiunge autorevolezza al progetto espositivo<br />
e rafforza la kermesse come punto di<br />
riferimento nel settore in qualità di agorà<br />
della mobilità sostenibile.<br />
Il ruolo di industria e operatori<br />
A raccontare l’innovazione dei mezzi<br />
in fiera ci saranno costruttori leader di<br />
mercato, come Iveco Bus, MAN Truck &<br />
Bus Italia e player come Otokar (giusto<br />
per citarne qualcuno, la lista è lunga...),<br />
ma anche allestitori, produttori di componentistica<br />
e numerose realtà che racconteranno<br />
l’evoluzione della elettronica di<br />
bordo. L’elettrico nel trasporto passeggeri,<br />
infatti, sta prendendo sempre più piede:<br />
per questo in fiera, accanto ai mezzi, ci<br />
sarà spazio per infrastrutture e sistemi di<br />
ricarica. Inoltre, la manifestazione, grazie<br />
alla presenza di operatori come Atm e<br />
Flixbus, racconterà l’evoluzione dei servizi,<br />
che oggi sempre più sono costruiti<br />
intorno alle esigenze del passeggero.<br />
La formazione al centro<br />
Milano è sesta città al mondo per mobilità<br />
green e sede del Centro nazionale per la<br />
mobilità sostenibile e per questa ragione<br />
NME non è solo un momento espositivo:<br />
la formazione, fondamentale in un settore<br />
asempre più ad alto contenuto tecnologico,<br />
è uno dei grandi pilastri del progetto. Il ricco<br />
palinsesto convegnistico, che animerà le<br />
tre giornate di fiera, è condiviso dal Comitato<br />
tecnico scientifico, di cui fanno parte<br />
stakeholder, realtà associative, università e<br />
rappresentanti istituzionali che hanno scelto<br />
di condividere know-how e visioni per elaborare<br />
una proposta in grado di rispondere<br />
alle concrete esigenze del mercato.<br />
A tal proposito, sottolineiamo tre appuntamenti<br />
che ci vedono protagonisti, a partire<br />
(a ritroso) dal convegno che chiuderà la<br />
kermesse meneghina: ‘Transizione energetica<br />
in Classe III. Un futuro a biogas,<br />
batterie e idrogeno’, tappa del Mobility<br />
Innovation Tour.<br />
Se il Mit chiude il palinsesto convegnistico<br />
dell’ultimo giorno di fiera (10 maggio), ad<br />
aprirlo sarà invece un approfondimento a<br />
cura di Motus-E sull’elettrificazione delle<br />
città e l’innovazione come driver di sostenibilità:<br />
un’occasione per presentare i progetti<br />
più innovativi di elettrificazione del<br />
trasporto pubblico in Italia. Dati alla mano.<br />
Il giorno prima, il 9 maggio, si terrà invece<br />
una delle due tappe dell’anno del Sustainable<br />
Bus Tour (a cura di Sustainable<br />
Bus, parte della nostra stessa scuderia editoriale):<br />
il convegno, in lingua inglese, si<br />
dedicherà ai nuovi equilibri nel trasporto<br />
pubblico: ‘Operatori e industria nell’era<br />
della transizione energetica. Internazionalizzazione,<br />
modelli di business e strategie’.<br />
Insomma, il piatto - tra autobus, coach,<br />
componentistica e convegni - è davvero<br />
ricco.<br />
13
PRESENTAZIONE Rampini Eltron per Tper Bologna<br />
Nella foto<br />
d’apertura, in<br />
livrea rossa,<br />
nera e bianca<br />
(colori sociali<br />
di Rampini) uno<br />
dei 5 Eltron full<br />
electric dotati<br />
di pantografo<br />
(destra) per<br />
Tper Bologna.<br />
Il costruttore di Passignano sul Trasimeno ha consegnato i<br />
primi quattro midibus a batteria con sistema di ricarica a<br />
pantografo bottom-up, nell’ambito di una fornitura totale<br />
di 11 unità, sei delle quali con sistema di ricarica ‘classico’<br />
plug-in. I vantaggi dell’opportunitiy charging sono noti:<br />
qualora necessario, sono infatti sufficienti pochi minuti per<br />
ricaricare parzialmente le batterie, così da consentire ai<br />
mezzi di proseguire un lungo esercizio<br />
14PANTOGRAFATI<br />
Quale miglior cornice se non piazza<br />
Maggiore per presentare alla città<br />
di Bologna i nuovi autobus elettrici<br />
che rinforzeranno la flotta di Tper? Peraltro,<br />
non si tratta di e-bus tanto comuni,<br />
vuoi per la lunghezza degli stessi, vuoi per<br />
il sistema di ricarica. Parliamo infatti di<br />
quattro Rampini Eltron a batteria, lunghi<br />
8 metri e dotati di sistema di ricarica a<br />
pantografo bottom-up. Entro la primavera<br />
del 2025 ne seguiranno altri sette: un<br />
gemello dei quattro già arrivati all’ombra<br />
della Torre degli Asinelli e sei fratelli, con<br />
la differenza di avere il sistema di ricarica<br />
‘standard’ plug-in.<br />
Rampini Eltron sotto la lente<br />
Prima di addentrarci nel fantastico mondo<br />
del sistema di ricarica a pantografo,<br />
rinfraschiamoci un attimo la memoria sul<br />
Rampini Eltron, midibus elettrico a batteria<br />
a pianale interamente ribassato, che<br />
nella versione consegnata a Tper presenta<br />
tre porte. Con una lunghezza di 8 metri<br />
e una larghezza di soli 2,20 metri, offre<br />
un raggio di sterzata di 14,8 metri, ideale<br />
per districarsi in centro città: l’operatore<br />
li impiegherà infatti sui collegamenti tra il<br />
centro storico e le zone collinari, linee che<br />
per le caratteristiche delle strade richiedono<br />
mezzi di dimensioni ridotte.<br />
La disposizione dei sei moduli batteria -<br />
di nuova generazione per un totale di 210<br />
kWh - e della maggior parte dei componenti<br />
elettrici sul tetto del veicolo libera spazio<br />
all’interno del mezzo, che può ospitare fino<br />
a 48 passeggeri, a riprova che la compattezza<br />
non compromette la capacità di carico.<br />
I vantaggi del pantografo<br />
La presenza del pantografo a tetto di tipologia<br />
bottom-up (con meccanismo di<br />
sollevamento in corrispondenza dei punti<br />
di ricarica) permette l’approvvigionamento<br />
energetico in corrente continua.<br />
La ricarica avviene ad una potenza fino<br />
a 100 kW, il che garantisce un ‘pieno’<br />
completo della batteria in appena di due<br />
ore. Sono sufficienti venti minuti, qualora<br />
necessario, per effettuare una ricarica<br />
cosiddetta di ‘biberonaggio’, in grado di<br />
rifornire parzialmente le batterie per consentire<br />
la continuazione del servizio.<br />
La presenza di pantografo per la ricarica<br />
rapida si traduce in una minore esigenza<br />
di accumulo, proprio per la maggiore<br />
facilità e velocità della procedure di ricarica.<br />
Le batterie sono governate da un<br />
Battery management system sviluppato<br />
in-house da Rampini. Altro elemento di<br />
originalità dei nuovi Eltron consegnati a<br />
Bologna è l’utilizzo di convertitore integrato<br />
alla stazione di ricarica (e non a<br />
bordo dell’autobus), il che consente di<br />
ridurre le masse del veicolo e di conseguenza<br />
aumentare il numero massimo di<br />
passeggeri trasportabili.<br />
F.F.<br />
Grazie al<br />
pantografo,<br />
la ricarica<br />
avviene in<br />
corrente continua<br />
per una<br />
potenza fino<br />
a 100 kW,<br />
che garantisce<br />
un ‘pieno’<br />
completo<br />
della batteria<br />
nell’arco di<br />
2 ore. Sono<br />
sufficienti 20<br />
minuti, se<br />
necessario,<br />
per effettuare<br />
una ricarica<br />
cosiddetta di<br />
‘biberonaggio’,<br />
in grado di<br />
rifornire parzialmente<br />
le<br />
batterie per<br />
consentire la<br />
continuazione<br />
del servizio<br />
di tpl.<br />
15
INCHIESTA Abbiamo visitato lo stabilimento Forsee Power di Poitiers<br />
La fabbrica francese ha una capacità<br />
installata di 2 GWh, con l’obiettivo di<br />
espandersi a 4 nel 2028. Il settore autobus<br />
copre i due terzi delle vendite. Profitti?<br />
Quest’anno si prospetta l’equilibrio a livello<br />
di Ebitda. Cronaca di una visita<br />
Il <strong>2024</strong> sarà l’anno dell’equilibrio a livello<br />
di Ebitda per Forsee Power, costruttore<br />
di moduli batteria ‘made in France’ che<br />
ha nel trasporto pubblico il suo core business<br />
(due terzi delle vendite sono ascrivibili<br />
al mondo autobus). A fine febbraio abbiamo<br />
avuto l’opportunità di visitare, in esclusiva i-<br />
taliana, lo stabilimento produttivo di Poitiers,<br />
dove l’azienda punta a raddoppiare la capacità<br />
produttiva per toccare quota 4 GWh nel 2028.<br />
La fabbrica francese, inaugurata nel 2022, è<br />
il perno di un network globale di cui fa parte<br />
un secondo stabilimento europeo a Breslavia<br />
(Polonia), un plant negli Stati Uniti, in Ohio,<br />
e due fabbriche asiatiche: a Pune, in India, e<br />
a Zhongshan, Cina.<br />
Lo stabilimento di Poitiers sorge sulle ceneri<br />
di un complesso industriale in cui il gruppo<br />
americano Federal Mogul produceva pistoni<br />
per veicoli diesel prima di cessare le attività<br />
nel 2014. Quella realizzata da Forsee Power<br />
è insomma un’operazione brownfield realizzata<br />
con il sostanzioso aiuto delle istituzioni<br />
(governo, agglomerato della Grand Poitiers,<br />
regione Nouvelle-Aquitaine), che hanno contribuito<br />
a finanziare la ristrutturazione e riqualificazione<br />
della fabbrica in modo da attrarre<br />
nuovi player della sfera tech. Forsee Power<br />
è di fatto in affitto a Poitiers per un totale<br />
di dodici anni. Interamente a carico del gruppo<br />
(che nel 2021 è stato beneficiato da un<br />
prestito di 50 milioni da parte della Bei, la<br />
Banca europea per gli investimenti), invece, è<br />
l’equipaggiamento tecnologico distribuito sui<br />
10mila metri quadri dedicati alla produzione,<br />
ai quali si aggiungono 2,5 chilometri quadrati<br />
consacrati alla componentistica, alloggiati in<br />
un edificio realizzato da zero. Per concludere<br />
il quadro degli spazi, ecco altri 2mila metri<br />
quadri dedicati alle operazioni di spedizione.<br />
CON IL BUS<br />
NEL CUORE<br />
17<br />
Dentro lo stabilimento<br />
Il nostro viaggio sulle linee produttive dell’azienda<br />
parte dal locale dedicato alla sicurezza.<br />
Un drappello di lavoratori dell’azienda<br />
è infatti formato per intervenire in caso di<br />
incendio, compresa l’abilitazione a guidare<br />
il carrello elevatore in modo da spostare con<br />
rapidità eventuali componenti critici. Tra gli<br />
edifici trova posto una vasca d’acqua dove<br />
eventualmente gettare ‘pezzi’ sospetti. Una<br />
precauzione, quella della formazione ai lavoratori<br />
addetti a gestire il rischio incendio, che<br />
dall’azienda assicurano essere stata adottata in<br />
ESCLUSIVA<br />
via del tutto volontaria, senza che sia richiesta<br />
(incredibile ma vero) dalle normative.<br />
Industria 4.0 per le batterie<br />
Le linee produttive, cinque in tutto, presentano<br />
un alto livello di automazione. Il controllo<br />
tecnico sull’integrità e buono stato delle celle,<br />
primo step del processo di produzione, è appannaggio<br />
di un robot, così come la disposizione<br />
delle celle in ‘stack’ (sorta di colonna<br />
di celle) e di quest’ultimi in moduli e pacchi<br />
batteria. È appannaggio invece della forza<br />
lavoro dell’impianto francese l’installazione<br />
della componentistica elettrica ed elettronica:<br />
dai fili alla Pdu (Power distribution unit), l’infrastruttura<br />
elettrica viene assemblata e controllata<br />
manualmente. Il medesimo approccio<br />
è attuato negli stabilimenti Forsee Power in<br />
Cina e Stati Uniti.<br />
Lo stabilimento impiega circa 200 lavoratori<br />
e ha una capacità installata tale da rendere<br />
possibile toccare quota 2 GWh annui in caso<br />
di operatività massima (tre turni). Attualmente<br />
la fabbrica lavora su due turni e nel 2023<br />
è stato ‘sfornato’ 1 gigawattora di batteries<br />
(equivalente a oltre 2.500 batterie per e-bus,<br />
assumendo per postulato una verosimile dotazione<br />
di 400 kWh per bus).<br />
Celle? Lg, Toshiba, Calb (e non solo)<br />
Il focus di Forsee Power non è solamente<br />
nello sviluppo e realizzazione di batterie per<br />
la cosiddetta ‘prima vita’, vale a dire l’utilizzo<br />
come accumulatori di trazione per veicoli<br />
elettrici, ma si allarga alla gestione di applicazioni<br />
di ‘seconda vita’. Fuori dal perimetro<br />
dell’azienda francese rimangono la produzione<br />
delle celle (di cui l’azienda<br />
si approvvigiona<br />
da una serie di partner tra<br />
cui Lg, Toshiba e Calb<br />
hanno una posizione di<br />
preminenza, in aggiunta a<br />
nomi noti come Samsung<br />
Sdi, Northvolt, Panasonic,<br />
Blue Solutions) e la gestione<br />
del riciclaggio.<br />
Forsee Power è un gruppo<br />
che ha nell’autobus,<br />
al momento, il suo vero<br />
core business: il trasporto<br />
pubblico copre i due terzi<br />
delle vendite. In Europa<br />
ci sono oggi oltre 3mila<br />
A fine febbraio<br />
abbiamo avuto<br />
l’opportunità<br />
di visitare,<br />
in esclusiva<br />
italiana, lo<br />
stabilimento<br />
produttivo di<br />
Poitiers. La<br />
fabbrica francese,<br />
inaugurata<br />
nel 2022, è<br />
il perno di un<br />
network globale<br />
di cui fa parte<br />
un secondo<br />
stabilimento<br />
europeo a<br />
Breslavia (Polonia),<br />
un plant<br />
negli Stati Uniti,<br />
in Ohio, e<br />
due fabbriche<br />
asiatiche: a<br />
Pune, in India,<br />
e a Zhongshan,<br />
Cina.<br />
16
e-bus equipaggiati con moduli Forsee Power.<br />
Certo, secondo i dati forniti dalla stessa azienda,<br />
sono 135mila i veicoli equipaggiati in tutto<br />
il mondo, un dato complessivo ‘drogato’ da<br />
ingenti volumi di scooter e 3-wheeler per il<br />
mercato asiatico. Dall’export fuori dai confini<br />
europei proviene circa il 50 per cento del<br />
business Forsee Power.<br />
Il peso dei veicoli commerciali<br />
La strategia del gruppo non prevede spazio<br />
per il segmento auto e punta tutto su veicoli<br />
pesanti (non solo autobus e camion ma anche<br />
movimento terra e ferroviario) e leggeri<br />
(i summenzionati scooter e tuk-tuk di cui sono<br />
voraci i mercati dell’estremo oriente).<br />
I veicoli commerciali hanno rappresentato<br />
l’85 per cento delle vendite nel 2023, in crescita<br />
rispetto al 79 per cento del 2022.<br />
È una strategia che di fatto si articola su mercati<br />
ad alto valore aggiunto e ampia potenzialità<br />
di profitto (i pesanti, esclusi i truck) e applicazioni<br />
foriere di grandi volumi e margini<br />
più risicati (i leggeri), con il truck nel mezzo.<br />
Dicevamo, l’autobus è l’applicazione di maggior<br />
successo per il business di Forsee, partner<br />
di marchi come Wrightbus (che si è piazzato<br />
al quarto posto nel mercato europeo degli e-<br />
bus 2023), Van Hool, Iveco Bus (che però<br />
affiancherà, sulla nuova gamma, i moduli realizzati<br />
in-house), CaetanoBus, Mcv.<br />
Dal punto di vista dell’andamento del business,<br />
la crescita dei ricavi registrata nel 2023<br />
è stata del 54 per cento. Fatturato? 171 milioni<br />
di euro. Come anticipato in apertura, il <strong>2024</strong><br />
è atteso come il primo anno con Ebitda in<br />
positivo nella storia di Forsee Power, che ha<br />
nella sua struttura azionaria la società di inve-<br />
STRATEGIE, MERCATO, SUPPLY CHAIN: PAROLA AL CEO<br />
Christophe Gurtner, gli e-bus<br />
oggi coprono una grossa fetta<br />
delle vendite di Forsee Power…<br />
«I bus urbani sono i candidati<br />
ideali per le applicazioni a batteria,<br />
se si considera che hanno una<br />
percorrenza quotidiana media sotto i<br />
stimento giapponese Mitsui & Co (azionista<br />
di maggioranza col 26 per cento delle quote)<br />
e l’omologa francese Eurazeo (24 per cento).<br />
Presente anche una partecipazione del 7 per<br />
cento da parte del gigante canadese delle fuel<br />
cell Ballard Power Systems. L’obiettivo ambizioso<br />
del gruppo è di toccare quota 7 per<br />
cento di margine Ebitda nel 2028.<br />
Guardando al dipanarsi delle strategie aziendali<br />
a livello globale, la fabbrica cinese,<br />
operativa dal 2003, ha un analogo target di<br />
capacità produttiva di 4 GWh annui nell’arco<br />
di quattro anno, anch’esso su cinque linee<br />
produttive articolate su 10mila metri quadri<br />
di fabbrica. India? Due linee su 2mila metri<br />
quadri, focus su veicoli leggeri (il mercato dei<br />
tuk-tuk elettrici è assai promettente), obiettivo<br />
2 GWh nel 2028, in significativa crescita dallo<br />
0,4 del 2022. Il plant statunitense, medesima<br />
estensione della fabbrica francese, ha iniziato<br />
le attività alla fine del 2023 e quest’anno<br />
dovrebbe ‘partorire’ 1 gigawattora di moduli,<br />
per traguardare il 2028 a quota 3. In Polonia<br />
Forsee Power mantiene la produzione di circa<br />
un milione di piccoli pacchi batteria per vari<br />
usi, tra cui quello dei service center.<br />
Ampio il portafoglio prodotti: Nmc ed Lto<br />
(quest’ultima riservata principalmente ai<br />
mezzi fuel cell o agli elettrici a pantografo,<br />
dove è richiesta un’elevata potenza di ricarica)<br />
sono da tempo in listino, l’ultima novità<br />
è l’incursione nel litio-ferro-fosfato, introdotto<br />
a listino dalla seconda metà del 2023. Una<br />
news che risponde a un trend generale che<br />
vede l’Lfp guadagnare pesantemente terreno<br />
(analoga mossa ha compiuto recentemente<br />
BorgWarner). Gli analisti di BloombergNef<br />
lo scrivevano nero su bianco due anni fa («Le<br />
200 km. Per il segmento interurbano,<br />
dove le distanze sono maggiori, la<br />
fattibilità dipende dalla disponibilità<br />
di infrastrutture di ricarica. Se è<br />
possibile ricaricare ogni giorno, le<br />
batterie possono essere un’opzione<br />
percorribile. Tuttavia, per i coach a<br />
lunga percorrenza che coprono 500-<br />
800 chilometri per volta, sebbene<br />
sia tecnicamente possibile montare<br />
un volume sufficiente di batterie,<br />
la sostenibilità economica diventa<br />
problematica. La trazione a fuel<br />
cell, con impiego di batterie per il<br />
buffering, si prospetta come la più<br />
adatta. Tuttavia, il mercato degli<br />
autobus urbani e del trasporto<br />
suburbano di corto raggio (sia<br />
autobus che camion) è talmente<br />
grande da sostenere il nostro<br />
business per i prossimi dieci anni»<br />
Qual è il vostro approccio nei<br />
confronti della supply chain?<br />
«Abbiamo bisogno di fornitori<br />
collaudati e qualificati; per<br />
scegliere un prodotto da un<br />
fornitore occorre un processo<br />
di validazione da uno a tre anni.<br />
Il nostro approccio prevede la<br />
creazione di rapporti stretti e<br />
a lungo termine con i fornitori<br />
attraverso accordi quadro, almeno<br />
per cinque anni. Abbiamo<br />
qualificato diversi fornitori, ma<br />
abbiamo dei partner preferenziali<br />
che possono fornirci la giusta<br />
tecnologia al giusto costo e in<br />
volumi sufficienti. Questi fornitori<br />
preferenziali sono parte integrante<br />
della nostra supply chain e<br />
manteniamo con loro relazioni<br />
strette per molti anni, per garantire<br />
continuità e affidabilità. Nonostante<br />
le crisi globali, come il conflitto<br />
in Ucraina nel 2022, siamo riusciti<br />
a mantenere una fornitura stabile<br />
grazie a queste solide partnership»<br />
Cosa pensa dei progetti in essere<br />
a livello europeo per la creazione<br />
di un’industria delle celle per<br />
batterie?<br />
Forsee Power è<br />
un gruppo che<br />
ha nell’autobus,<br />
al momento,<br />
il suo vero<br />
core business:<br />
il trasporto<br />
pubblico copre<br />
i due terzi<br />
delle vendite.<br />
In Europa ci<br />
sono oggi oltre<br />
3mila e-bus<br />
equipaggiati<br />
con moduli<br />
Forsee Power.<br />
Certo, secondo<br />
i dati forniti<br />
dalla stessa<br />
azienda, sono<br />
135mila i veicoli<br />
equipaggiati in<br />
tutto il mondo.<br />
batterie Lfp hanno aumentato significativamente<br />
il proprio market share negli ultimi tre<br />
anni e si prospetta copriranno il 40 per cento<br />
delle vendite Ev nel 2022»). Tra i ‘gioiellini’<br />
«Siamo attivamente impegnati<br />
con diverse aziende che stanno<br />
creando gigafactory europee<br />
per la produzione di celle. Ci<br />
auguriamo sinceramente che queste<br />
aziende siano in grado di produrre<br />
nei prossimi anni, poiché ciò<br />
semplificherebbe la nostra catena di<br />
approvvigionamento. Tuttavia, queste<br />
aziende devono affrontare una forte<br />
concorrenza da parte di operatori<br />
già affermati. Lo stesso vale per gli<br />
Stati Uniti: siamo in contatto con le<br />
future gigafactory nordamericane<br />
che potrebbero rifornire il nostro<br />
business nella regione»<br />
Avete condiviso dati di vendita<br />
incoraggianti e il mercato della<br />
mobilità elettrica è chiaramente<br />
in crescita. Tuttavia, l’andamento<br />
di Forsee Power in borsa mostra<br />
una diminuzione del valore delle<br />
azioni... il mercato sta crescendo<br />
a un ritmo più lento del previsto?<br />
O è una questione di trend<br />
macroeconomici?<br />
dell’azienda spiccano i moduli Zen Slim, caratterizzati<br />
dal design extra sottile e pensati<br />
per l’integrazione diretta nel telaio. La scelta<br />
adottata da Wrightbus, quasi un must per un<br />
«Dalla nostra Ipo nel 2021<br />
abbiamo sempre realizzato le<br />
performance che annunciate.<br />
Purtroppo, nonostante ciò, il<br />
valore delle azioni della società<br />
sta effettivamente diminuendo.<br />
Paghiamo lo scotto di un contesto<br />
nuovo: oggi gli investitori finanziari<br />
non investono nelle piccole e<br />
medie imprese tecnologiche in<br />
Europa. Stiamo affrontando questo<br />
trend e dobbiamo essere pazienti,<br />
continuando a fare quello che<br />
stiamo facendo. Le tendenze<br />
cambiano e noi ne trarremo<br />
vantaggio»<br />
Teme che il prossimo Parlamento<br />
europeo possa ritardare il phase<br />
out dai veicoli a combustione?<br />
«Al netto dei commenti politici,<br />
posso dire che, nel concreto, gli<br />
obiettivi definiti dai politici europei<br />
non sono raggiungibili dall’industria.<br />
Dobbiamo guardare in faccia la<br />
realtà. Potrebbero esserci dei rinvii<br />
double-decker, risponde a un trend ben definito<br />
che vede sempre più costruttori puntare<br />
a spostare i pesanti moduli dal tetto alla parte<br />
inferiore del veicolo. Riccardo Schiavo<br />
degli obiettivi, dato che sono così<br />
drastici. Ma anche se alcuni obiettivi<br />
saranno rinviati, non pensiamo di<br />
subire un impatto da questo, perché<br />
c’è così tanto lavoro da fare. Si tratta<br />
solo di far coincidere le decisioni<br />
con la realtà del settore»<br />
Fronte R&S: quali sono le<br />
priorità?<br />
«Stiamo lavorando su quattro<br />
fronti. Il primo è la produzione di<br />
batterie con una densità di energia<br />
sempre più elevata, il secondo<br />
è l’allungamento della vita delle<br />
batterie in modo che il Tco dei<br />
veicoli ne tragga beneficio. La terza<br />
battaglia è ovviamente la riduzione<br />
dei costi. La quarta battaglia riguarda<br />
i dati: è fondamentale sfruttare i<br />
dati provenienti dall’impiego delle<br />
batterie sui veicoli per imparare e<br />
ottimizzare, condividendo questi<br />
dati con gli utenti. Le batterie sono il<br />
cuore dei veicoli elettrici, dalla loro<br />
salute dipende tutto».<br />
+54 per cento<br />
di ricavi e fatturato<br />
a 171<br />
milioni di euro<br />
nel 2023: il<br />
<strong>2024</strong> è atteso<br />
come il primo<br />
anno con Ebitda<br />
in positivo<br />
nella storia di<br />
Forsee Power,<br />
che ha come<br />
azionista di<br />
maggioranza la<br />
società di investimento<br />
giapponese<br />
Mitsui<br />
& Co, seguita<br />
dall’omologa<br />
francese Eurazeo;<br />
presente<br />
anche il gigante<br />
canadese<br />
delle fuel cell<br />
Ballard Power<br />
Systems.<br />
18<br />
19
PRESENTAZIONE Volvo 8900 Electric<br />
In grande, il<br />
pre serie Volvo<br />
8900 Electric<br />
con telaio Bzr e<br />
carrozzeria Volvo<br />
Buses (la gamma<br />
di serie sarà<br />
carrozzata da<br />
Mcv). A destra,<br />
un rendering<br />
della piattaforma<br />
Bzr in versione<br />
Low Entry da<br />
12 metri di<br />
lunghezza.<br />
Due lanci in uno: Volvo Buses ha presentato il nuovo telaio<br />
elettrico Low Entry e High Floor, denominato Bzr. Il primo<br />
modello sviluppato sulla base della nuova piattaforma (che<br />
condivide le batterie con il truck elettrico del gruppo) è<br />
l’intercity 8900 Electric, che sarà carrozzato da Mcv<br />
Aun anno esatto di distanza dall’annuncio<br />
del cambio strategico di<br />
business model europeo (stop alla<br />
produzione di bus completi, focus su collaborazioni<br />
con i carrozzieri), Volvo Buses<br />
rilancia presentando una nuova piattaforma<br />
elettrica per bus Low Entry e High Floor,<br />
sancendo di fatto il debutto della casa nel<br />
segmento degli elettrici interurbani.<br />
Una proiezione che vedrà nel Volvo 8900<br />
Electric il suo primo ‘alfiere’: il nuovo modello,<br />
basato appunto sul telaio Bzr (che va<br />
ad aggiungersi alla piattaforma a pianale<br />
ribassato Bzl), sarà lanciato su «mercati<br />
europei selezionati» nel 2025. Terza notizia,<br />
laterale ma non povera di significato:<br />
il gruppo abbandona la Germania. Tanto<br />
autobus per trasporto pubblico che coach<br />
Volvo non saranno d’ora in poi offerti sul<br />
mercato teutonico, come conseguenza di<br />
scelte di tipo strategico. In Germania, del<br />
resto, lo share Volvo sull’immatricolato degli<br />
ultimi anni si è sempre assestato al di<br />
sotto dell’1 per cento.<br />
E l’Italia? La presenza a Göteborg, per<br />
l’evento di lancio, di una delegazione di<br />
clienti e stampa di settore dallo Stivale induce<br />
a non escludere la possibilità che il<br />
momento dello sbarco di Volvo sul mercato<br />
del finanziato italiano non tardi ad arrivare.<br />
La strategia non è ancora definita, ma le<br />
valutazioni in tal senso sono in corso.<br />
Benvenuto Volvo 8900 Electric<br />
Un primo concept del futuro 8900 Electric<br />
è stato anticipato alla stampa specializzata a<br />
metà marzo nell’ambito di un evento organizzato<br />
dal costruttore in quel di Göteborg,<br />
nel contesto del nuovissimo centro convegni<br />
ed eventi World of Volvo (inaugurazione<br />
ufficiale a metà <strong>aprile</strong>). Il veicolo mostrato<br />
ai giornalisti presenta carrozzeria Volvo, e<br />
si candida ad essere di fatto un esemplare<br />
unico: come noto, l’azienda ha siglato un<br />
accordo di partnership con Mcv che prevede<br />
la realizzazione in Egitto delle carrozzerie<br />
per bus da tpl, a partire dal 7900 Electric.<br />
Una collaborazione che, già al momento della<br />
firma, contemplava anche lo «sviluppo di<br />
Ora Volvo<br />
Buses rilancia<br />
presentando<br />
una nuova<br />
piattaforma<br />
elettrica per<br />
bus Low Entry<br />
e High<br />
Floor, sancendo<br />
di fatto il<br />
debutto della<br />
casa nel segmento<br />
degli<br />
elettrici interurbani.<br />
Una<br />
proiezione<br />
che vedrà nel<br />
Volvo 8900<br />
Electric il suo<br />
primo ‘alfiere’:<br />
il nuovo modello,<br />
basato<br />
appunto sul<br />
telaio Bzr<br />
(che va ad<br />
aggiungersi<br />
alla piattaforma<br />
a pianale<br />
ribassato Bzl),<br />
sarà lanciato<br />
nel 2025.<br />
20COPPIA DI ASSI<br />
21
PRESENTAZIONE Volvo 8900 Electric<br />
una piattaforma intercity elettrica». Parole<br />
che hanno ora acquisito concretezza.<br />
Intercity elettrico dal 2025<br />
Dicevamo, il Volvo 8900 Electric, omologabile<br />
in Classe I e II, sbarcherà sul mercato<br />
europeo non prima del 2025. Dimensioni?<br />
Due: 12.296 e 14.896 mm (ma il telaio<br />
si presta anche a versioni da 9,5 metri e<br />
articolate o bi-articolate, mentre il 13 metri<br />
arricchirà presto la gamma). Il mezzo, in<br />
configurazione Low Entry, sarà offerto in<br />
versione a due e tre assi, con una capacità<br />
di 110 passeggeri sulla versione più lunga,<br />
dove possono essere montati fino a 57 sedili.<br />
Sul 12 metri, la capacità è di 88 persone<br />
(43 delle quali sedute).<br />
A livello di design, spicca la somiglianza,<br />
nel frontale, con l’urbano 7900 Electric<br />
(cambia soltanto l’altezza del fascione sopra<br />
il parabrezza, più pronunciata nell’intercity),<br />
laddove il posteriore è invece il<br />
medesimo dell’8900 con motore a combustione.<br />
L’autobus presenta tutti gli elementi<br />
della piattaforma di sicurezza attiva Volvo,<br />
tra cui spiccano i sensori laterali per il monitoraggio<br />
dell’angolo cieco, ben visibili a<br />
ridosso delle ruote anteriori. L’ottemperanza<br />
alle normative di sicurezza R29 e R93 è<br />
opzionale e sarà di serie solo in determinati<br />
mercati. Su richiesta anche le mirrorcam.<br />
Al tetto, come visivamente evidente, sono<br />
posizionate una parte delle batterie. Nello<br />
specifico, due moduli, mentre i rimanenti<br />
sono alloggiati al posteriore, sotto i sedili<br />
della parte rialzata del bus.<br />
La roadmap elettrica parte dall’Le<br />
Nello specifico, due o tre moduli sul 12<br />
metri, tre o quattro sul 15 metri, per una<br />
dotazione complessiva rispettivamente di<br />
quattro-cinque e cinque-sei moduli (anche<br />
se la piattaforma consente future possibilità<br />
Il telaio Bzr,<br />
disponibile in<br />
versione Low<br />
Entry e High<br />
Floor, a due<br />
o tre assi, è<br />
progettato per<br />
allestire bus a<br />
partire da 9.5<br />
metri fino agli<br />
articolati o biarticolati.<br />
Una<br />
versione da 13<br />
metri arricchirà<br />
presto la gamma.<br />
di customizzazione e spazio per collocare<br />
fino a otto moduli, garantiscono i tecnici di<br />
Göteborg). Considerando una capacità per<br />
singolo modulo di 90 kWh, due le capacità<br />
disponibili per ogni ‘taglia’: 360 o 450 kWh<br />
sul dodecametrico, 450 o 540 sul tre assi.<br />
Certo, in caso di dotazioni di batteria inferiori<br />
al massimo disponibile, si libera spazio<br />
per un minimo di bagagliera: fino a 0,9<br />
metri cubi sul 15 metri. Due o tre le porte:<br />
VOLVO 8900 ELECTRIC<br />
Lunghezza mm 12.296 14.896<br />
Larghezza mm 2.550 2.550<br />
Altezza mm 3.625 3.625<br />
Passo mm 6.100 7.000 - 1.400<br />
Sbalzo anteriore mm 2.899 2.899<br />
Sbalzo posteriore mm 3.297 3.597<br />
Sedute max n 43 57<br />
Posti complessivi max n 88 110<br />
Pneumatici 305/70 R22.5 - 295/80 R22.5 305/70 R22.5 - 295/80 R22.5<br />
Motore marca modello Volvo Volvo<br />
Potenza max / cont. kW 2x200 / 2x167 2x200 / 2x167<br />
Coppia max / cont. Nm (alla ruota) 31,000 31,000<br />
Assale anteriore Volvo Rfs-L Volvo Rfs-L<br />
Assale posteriore Volvo Rs1228C Volvo Rs1228C<br />
Batteria marca / modello Volvo Penta Volvo Penta<br />
Formula batterie Nca Nca<br />
Capacità batteria max kWh 450 540<br />
Densità energetica Wh/kg 168 168<br />
Tecnologia di ricarica Plug-in / OppCharge Plug-in / OppCharge<br />
la frontale singola a scorrimento o doppia a<br />
rotazione verso l’interno, la centrale doppia<br />
o singola (nel ‘lungo’) a scorrimento, per la<br />
terza, disponibile su richiesta, solo singola<br />
sliding. L’8900 si presta a montare tanto<br />
pneumatici 305/70 quanto 295/80.<br />
Connettori di ricarica? A scelta del cliente<br />
se uno o due, sul lato destro appena dietro<br />
la porta anteriore o a sinistra alla medesima<br />
altezza. Possibile anche la ricarica al tetto,<br />
in questo caso Volvo continua a sposare il<br />
paradigma OppCharge, con pantografo a discesa<br />
dalla colonnina. La potenza di ricarica<br />
in questo caso può raggiungere 450 kW. La<br />
driveline presenta possibilità di scelta: uno o<br />
due propulsori, sviluppati internamente, collegati<br />
all’assale motore tramite trasmissione<br />
a due marce, per una potenza di picco fino<br />
a 400 kW. Si tratta del medesimo powertrain<br />
adottato sul 7900 elettrico articolato.<br />
Il motore lavora in tandem con una dotazione<br />
modulare di pacchi batteria in grado<br />
di toccare, come già anticipato, quota 450<br />
kWh sul 12 metri (540 sulla versione da 15<br />
metri). Fornitore? In house.<br />
Una piattaforma comune<br />
La piattaforma Bzr è stata presentata come<br />
la prima realizzata tramite larga condivisione<br />
di componentistica all’interno del<br />
gruppo. E infatti, laddove sul telaio urbano<br />
Bzl (e sulla gamma 9700 Electric) i moduli<br />
recano logo BorgWarner (fu Akasol), il<br />
Bzr presenta moduli batteria a forma cubica<br />
firmati Volvo Penta, abbinati a un nuovo<br />
sistema di cooling a 600 Volt. Formula?<br />
Nca, imparentata con la più comune Nmc:<br />
l’unica differenza è l’impiego di alluminio<br />
al posto del manganese.<br />
In ogni caso, il futuro apre a interrogativi<br />
interessanti, dal momento che, a livello di<br />
gruppo, Volvo ha in programma l’apertura<br />
di uno stabilimento produttivo per celle di<br />
batterie (non è un refuso: non si tratterà<br />
di assemblaggio moduli a partire da celle<br />
acquistate esternamente, la modalità ad<br />
oggi prevalente in Europa). Nel frattempo,<br />
il business batterie di Proterra è stato ufficialmente<br />
rilevato dal gruppo svedese, che<br />
però, in base alle informazioni trapelate,<br />
ha in programma di servirsene solo per il<br />
mercato americano.<br />
Il Volvo 8900 Electric è equipaggiabile con<br />
un’ampia suite di sistemi di sicurezza attiva,<br />
arrivata alla terza generazione, sviluppata<br />
internamente da Volvo, le cui notifiche<br />
sono integrate interamente nel cockpit: dal<br />
Forward collision warning all’Intelligent<br />
speed assist, dal sistema di monitoraggio<br />
dell’angolo cieco al Lane keeping support,<br />
fino al monitoraggio della pressione dei<br />
pneumatici. Capitolo clima. Il grosso del<br />
lavoro lo svolge l’impianto Valeo Revo-E-<br />
Hp R744 capace di 28 kW in raffreddamento<br />
e 25 in riscaldamento. In caso di<br />
necessità in riscaldamento, gli si possono<br />
aggiungere due unità di Thermo Hv, sempre<br />
Valeo, per un totale di ulteriori 24 kW.<br />
Per i climi più rigidi, rimane a disposizione<br />
un impianto a combustione da 23 kW.<br />
La piattaforma<br />
Bzr è stata<br />
presentata<br />
come la prima<br />
realizzata tramite<br />
condivisione<br />
di componentistica<br />
all’interno del<br />
gruppo. E<br />
infatti, laddove<br />
sul telaio<br />
urbano Bzl (e<br />
sulla gamma<br />
9700 Electric)<br />
i moduli<br />
recano logo<br />
BorgWarner<br />
(fu Akasol), il<br />
Bzr presenta<br />
moduli batteria<br />
a forma<br />
cubica firmati<br />
Volvo Penta.<br />
22<br />
23
Finora nota come<br />
ElekBu, la fiera<br />
tedesca dedicata<br />
all'elettromobilità nel<br />
tpl intraprende da<br />
quest'anno un nuovo<br />
cammino come<br />
Mobility Move.<br />
A Berlino si sono<br />
dati appuntamento<br />
i big (Iveco, Daimler<br />
Buses, Solaris,<br />
MAN, BYD, Otokar,<br />
Ebusco...) e qualche<br />
new entry, a partire<br />
dai cinesi di Cambell<br />
e gli indiani di Jbm.<br />
Molto interessante<br />
il focus sulla guida<br />
autonoma<br />
A Berlino si<br />
sono dati<br />
appuntamento<br />
1.400<br />
partecipanti<br />
paganti (chi è<br />
arrivato tardi<br />
non ha potuto<br />
accreditarsi per<br />
raggiungimento<br />
del numero<br />
massimo), una<br />
ventina di<br />
veicoli e 90<br />
espositori, tra<br />
costruttori e<br />
la foltamente<br />
rappresentata<br />
filiera<br />
(infrastrutture<br />
di ricarica,<br />
telematica,<br />
batterie,<br />
componenti…).<br />
Tema<br />
dell'edizione?<br />
Il driverless. E<br />
inevitabilmente<br />
lo stop ai<br />
sussidi deciso<br />
dal governo<br />
federale<br />
poco prima<br />
dell’inizio della<br />
kermesse ha<br />
monopolizzato<br />
le conversazioni.<br />
Mobility Move L'appuntamento tedesco per l'elettrico<br />
UNA FIERA CHE<br />
DÀ LA CARICA<br />
Nuovo anno, nuovo brand per la<br />
fiera promossa dall’associazione<br />
tedesca delle imprese di tpl, la<br />
potente Vdv. Fino al 2023 noto come<br />
ElekBu, il salone organizzato a cadenza<br />
annuale nei padiglioni dell’hotel Estrel a<br />
Berlino ha intrapreso quest’anno una nuova<br />
vita sotto la denominazione Mobility<br />
Move. Che, non a caso, strizza l’occhio<br />
a una dimensione internazionale sempre<br />
più pronunciata, seppure ancora distante.<br />
Resta il fatto che, per rilevanza locale<br />
nel mondo del tpl teutonico, l’evento di<br />
Berlino (nato come una conferenza con<br />
piccolo ‘contorno’ espositivo, cresciuto<br />
nel tempo) non ha eguali, cosa che gli ha<br />
permesso di ritagliarsi un posto di primo<br />
piano anche in un contesto come quello<br />
tedesco che negli anni dispari risulta<br />
assurdamente affollato: ad <strong>aprile</strong> il Bus2Bus;<br />
nella seconda metà di settembre,<br />
in successione serrata, la Iaa Transportation<br />
di Hannover, che quest’anno rilancia<br />
sul trasporto persone consacrando all’au-<br />
tobus un’area dedicata, e InnoTrans, vero<br />
benchmark della mobilità di massa con il<br />
focus sul ferro.<br />
Un format che funziona<br />
A Berlino si sono dati appuntamento 1.400<br />
partecipanti paganti (e chi è arrivato tardi<br />
non ha potuto accreditarsi per raggiungimento<br />
del numero massimo), una ventina<br />
di veicoli e 90 espositori (78 nel 2023)<br />
tra costruttori e la foltamente rappresentata<br />
filiera (infrastrutture di ricarica, telematica,<br />
batterie, componenti…). Tema<br />
dell’edizione <strong>2024</strong>? Da programma: guida<br />
autonoma. Inevitabilmente lo stop ai<br />
sussidi deciso dal governo federale poco<br />
prima dell’inizio della kermesse ha monopolizzato<br />
le conversazioni. Un cambio<br />
di rotta dovuto alla necessità di rivedere<br />
i bilanci alla luce di uno stanziamento<br />
riconosciuto come incostituzionale. Sebbene<br />
restino in essere altri schemi di<br />
finanziamento a livello metropolitano o<br />
statale, lo stop ai finanziamenti federali<br />
apre a uno scenario che potrebbe portare<br />
a un'espansione dei modelli di leasing e<br />
a potenziali innovazioni nei meccanismi<br />
di acquisto dei bus.<br />
In fiera era presente all’appello anche Van<br />
Hool con un urbano a idrogeno nella livrea<br />
dell’operatore Bbg (Barnimer Busgesellschaft),<br />
che opera nel quartiere di Berlino<br />
Barnim e a metà 2023 ha messo in<br />
esercizio una flotta di sei bus fuel cell realizzati<br />
dall’azienda belga, sul cui futuro<br />
però ora pendono imponenti interrogativi<br />
(la bancarotta, al momento di andare in<br />
stampa, pare cosa pressoché fatta).<br />
Irizar e-mobility ha esposto un ie bus da<br />
12 metri, mentre i britannici di Mellor<br />
hanno timbrato il cartellino con un mini<br />
elettrico. La divisione tedesca di Mcv si<br />
è aggiudicata all’inizio di quest’anno il<br />
suo primo ordine per il modello C127<br />
Ev, dedicato proprio al mercato teutonico.<br />
Presente all’appello anche Daimler<br />
Buses con l’eCitaro fuel cell G. Nuova<br />
apparizione fieristica per Arthur Bus,<br />
debuttante al Busworld dell’anno scorso.<br />
Focus: idrogeno. Il 12 metri del newcomer<br />
tedesco è in corso di restyling (da cui<br />
l’assenza di un prodotto sotto i riflettori<br />
di Berlino) e sarà pronto nel corso della<br />
primavera con specifiche aggiornate ai<br />
Irizar e-mobility<br />
ha esposto<br />
un ie bus da<br />
12 metri.<br />
Mellor un mini<br />
elettrico. Mcv<br />
ha portato<br />
il 12 metri<br />
C127 Ev, dedicato<br />
al mercato<br />
teutonico.<br />
Presente<br />
all’appello<br />
anche Daimler<br />
con l’eCitaro<br />
fuel cell G.<br />
24<br />
25
AUTONOMIA STRATEGICA<br />
Assai popolato il segmento delle navette autonome. Interessante<br />
il caso di Holon, divisione del gruppo Benteler,<br />
che ha esposto a Berlino un pre serie dello shuttle che<br />
verrà impiegato in grandi numeri ad Amburgo (in foto).<br />
Prime consegne? Fine <strong>2024</strong>. La tecnologia è Mobileye.<br />
Easymile ha mostrato il suo solito shuttle, per il quale<br />
il tempo è tuttavia contato: come noto, i lavori sono in<br />
corso per la creazione di una nuova piattaforma firmata<br />
in collaborazione con Renault. La compagine azionaria<br />
di Easymile abbraccia realtà come Alstom e Continental.<br />
Vdl ha esposto un veicolo dimostrativo frutto della partnership<br />
con il gruppo automotive Schaeffler.<br />
Da sinistra<br />
a destra:<br />
il 12 metri<br />
Mcv C 127<br />
Ev, Irizar ie<br />
bus 12, Iveco<br />
Crossway<br />
LE Elec,<br />
Mercedes<br />
eCitaro fuel<br />
cell G, il 12<br />
metri Cambell.<br />
requisiti Vdv. In fiera anche Zhongtong,<br />
Ebusco, e, senza autobus, Hess.<br />
BYD<br />
La punta di diamante di BYD, al momento,<br />
è la piattaforma B2 già vista al<br />
Busworld, con batterie ‘blade’ integrate<br />
nello chassis. L’urbano B2 sostituirà mano<br />
a mano il 12 metri attualmente sul<br />
mercato europeo. Il telaio sarà realizzato<br />
in Ungheria, con la possibilità di ricevere<br />
il lavoro di carrozzeria da parte di un partner<br />
carrozziere su specifici mercati (vedi<br />
la collaborazione lanciata con Castrosua<br />
per il contesto spagnolo). Il focus sulla<br />
collaborazione con i bodybuilder implica<br />
un cambio di strategia significativo per la<br />
casa cinese, che finora ha adottato questo<br />
approccio (proficuamente) in Regno Unito<br />
con Alexander Dennis. I primi BYD<br />
B2 saranno in consegna a fine <strong>2024</strong>.<br />
CAMBELL<br />
Qui si tratta di una new entry, per quanto<br />
afferente a una schema già visto: quello<br />
del grande gruppo cinese che apre una<br />
filiale locale (Cambell Motor GmbH)<br />
per penetrare uno specifico mercato europeo<br />
con un prodotto ‘made in China’,<br />
La neonata Cambell ha sede a Bottrop,<br />
in Renania Settentrionale-Vestfalia, ed<br />
è controllata dal gruppo Guantong<br />
New Energy Automobile, con sede<br />
nella regione del Gansu, forte di una<br />
produzione annuale di 10mila veicoli<br />
arricchito da componentistica europea<br />
(in questo caso: assali Zf, porte Ventura,<br />
sedute Isri…) e omologato per le normative<br />
continentale. La neonata Cambell ha<br />
sede a Bottrop, in Renania Settentrionale-Vestfalia,<br />
ed è controllata dal gruppo<br />
Guantong New Energy Automobile, con<br />
sede nella regione del Gansu, forte di<br />
una produzione annuale di 10mila veicoli<br />
(briscola). Nel 2021 i cinesi hanno<br />
acquisito i resti e gli stabilimenti del costruttore<br />
serbo, insolvente, Ikarbus (da<br />
non confondersi con il quasi omonimo<br />
ungherese Ikarus).<br />
L'e-bus esposto in fiera è un 12 metri<br />
con un massimo di 30 sedute, con assali<br />
Zf e batteria Lto con capacità 101,8 kWh<br />
(sic). Il motore è sincrono a magneti permanenti<br />
con 245 kW di potenza di picco<br />
(145 continua).<br />
La roadmap Jbm prevede, una prima<br />
fase con produzione in India e invio<br />
dei mezzi completi in Europa, per<br />
poi passare a una presenza produttiva<br />
direttamente in Europa, inizialmente<br />
tramite un partner<br />
L’urbano B2 sostituirà<br />
mano a<br />
mano il 12 metri<br />
attualmente sul<br />
mercato europeo.<br />
Il telaio<br />
sarà realizzato<br />
in Ungheria, con<br />
la possibilità di<br />
ricevere il lavoro<br />
di carrozzeria<br />
da partner su<br />
specifici mercati<br />
(vedi la collaborazione<br />
lanciata<br />
con Castrosua<br />
per il contesto<br />
spagnolo). I primi<br />
B2 saranno in<br />
consegna a fine<br />
<strong>2024</strong>.<br />
IVECO BUS<br />
Il Crossway Low Entry a batteria rimane<br />
al centro della proposta di Iveco. Il<br />
Classe II monta motore elettrico centrale<br />
da 310 kW firmato Siemens (oggi gruppo<br />
Cummins) alimentato da batterie Nmc<br />
assemblate a Torino da Fpt Industrial.<br />
Può essere equipaggiato con un massimo<br />
di 485 kWh. È omologabile anche<br />
in Classe I.<br />
JBM<br />
Gli indiani di Jbm, parte di un conglomerato<br />
da 2,6 miliardi di fatturato, hanno<br />
debuttato sulla scena europea al Busworld<br />
dell’anno scorso con due veicoli elettrici:<br />
l’urbano Ecolife e il turistico Galaxy.<br />
Quest’anno l’azienda ha in programma di<br />
sfornare 1.300 autobus, per passare a 5mila<br />
già dall’anno prossimo (la capacità installata<br />
viene quantificata in 20mila ‘macchine’<br />
anno). Il tutto su due o tre turni, a seconda<br />
delle esigenze produttive. La roadmap<br />
Jbm prevede una prima fase con produzione<br />
in India e invio dei mezzi completi<br />
in Europa, per poi passare a una presenza<br />
produttiva direttamente in Europa, inizialmente<br />
tramite un partner.Hanno partecipato<br />
a Mobility Move privi di veicolo, in arrivo<br />
dal subcontinente ma impantananto in una<br />
circumnavigazione dell’Africa resa obbligata<br />
dai pericoli posti dall’attraversamento<br />
del mar Rosso. A caratterizzare Jbm c’è<br />
l’alta quota di componentistica realizzata<br />
in house: dalle batterie, alle infrastrutture<br />
di ricarica, dall’elettronica di potenza alla<br />
tecnologia Adas.<br />
MAN<br />
Nei padiglioni dell’hotel Estrel il gruppo<br />
MAN ha messo in mostra il Lion’s City<br />
E equipaggiato per la guida autonoma.<br />
Si tratta di un veicolo sviluppato per<br />
circolare su un percorso di test digitalizzato<br />
nel centro di Berlino nel contesto<br />
del progetto BeIntelli, in partenza questa<br />
primavera. La tecnologia driverless<br />
è sviluppata dalla Technical university<br />
di Berlino.<br />
OTOKAR<br />
Unico tra gli storici costruttori turchi<br />
ad aver partecipato come espositore a<br />
Mobility Move, Otokar ha nuovamente<br />
messo in mostra il 6,6 metri a batteria<br />
e-Centro C, caratterizzato dalla larghezza<br />
di 2,18 metri e dal raggio di sterzata di<br />
7,6 metri tra i muri. A bordo c’è posto per<br />
un massimo di 32 passeggeri. Motore e<br />
batteria offrono rispettivamente 140 kW<br />
e 110 kWh.<br />
SOLARIS<br />
Il costruttore polacco ha colto l’occasione<br />
di Mobility Move per presentare la<br />
versione aggiornata dell’Urbino elettrico,<br />
a cui dedichiamo un servizio ad hoc. Ora<br />
tanto il 12 che il 18 metri a batteria di<br />
Solaris presentano layout rinnovato (eliminata<br />
la torre motore sul posteriore) e<br />
possibilità di montare fino a 600 e 800<br />
kWh di batteria, rispettivamente.<br />
ZF<br />
Presenza incentrata sul lancio dell’assale<br />
elettrificato di nuova generazione<br />
AxTrax, per il gigante di Friedrichshafen.<br />
L’altro filone di attività di Zf, la<br />
guida autonoma, è stato oggetto di una<br />
retromarcia. Zf non apporrà più, infatti,<br />
il proprio brand su un modello di shuttle,<br />
ma si limiterà a fungere come partner e<br />
servizio di consulenza nelle fasi di sviluppo,<br />
testing, omologazione e quadro<br />
normativo. Oltre naturalmente a portare<br />
a compimento i progetti già partiti, come<br />
quello in essere con la texana Oceaneering,<br />
con la quale Zf realizza uno shuttle<br />
pensato per circolare in corsie segregate<br />
sul mercato statunitense (con l’obiettivo<br />
di consegnare migliaia di veicoli).<br />
26<br />
27
PRESENTAZIONE Solaris Urbino 12 Electric<br />
Il palcoscenico scelto<br />
per il lancio è stato<br />
quello del Mobility<br />
Move di Berlino, dove<br />
Solaris ha svelato il<br />
‘nuovo’ Urbino da 12<br />
metri elettrico, il bestseller<br />
di casa, con<br />
driveline modulare<br />
e nuove batterie<br />
fino a 600 kWh, tutte<br />
allocate al tetto, che,<br />
parola del costruttore,<br />
«garantiranno<br />
un’autonomia<br />
impressionante»<br />
Il new Solaris Urbino, modello di grande<br />
successo lanciato ormai otto anni fa, ha<br />
previsto fin da subito anche la versione<br />
elettrica (mentre l’Urbino elettrico di generazione<br />
precedente era stato presentato già nel<br />
2011), consentendo al dinamico costruttore<br />
polacco di maturare grande esperienza in<br />
questo tipo di trazione alternativa. Con oltre<br />
2.500 e-bus consegnati, infatti, Solaris è ad<br />
oggi il principale player europeo in ambito di<br />
bus a zero emissioni, con la precisa volontà di<br />
continuare ad aggiornare tecnicamente il prodotto,<br />
incrementando le possibilità di scelta e<br />
di personalizzazione.<br />
Per tutti i gusti<br />
In quest’ottica, già da qualche anno sono disponibili,<br />
in alternativa all’assale motorizzato<br />
Zf AxTrax, un motore centrale della austria-<br />
Cambia la<br />
struttura<br />
posteriore:<br />
sparisce la torre<br />
motore ereditata<br />
dalla gamma a<br />
combustione,<br />
che ospitava<br />
parte delle<br />
batterie,<br />
l’inverter e<br />
i gruppi di<br />
raffreddamento.<br />
La sempre<br />
più forte collaborazione<br />
con Impact<br />
Clean Power<br />
Technology,<br />
azienda di<br />
Varsavia specializzata<br />
in<br />
batterie e sistemi<br />
di ricarica,<br />
ha portato<br />
alla realizzazione<br />
dei moduli<br />
batteria<br />
High Energy<br />
100 Nmc,<br />
dalla capacità<br />
di 102,9 kWh.<br />
Identica la dimensione<br />
e il<br />
peso rispetto<br />
alla gamma<br />
precedente<br />
(che alloggiava<br />
88 kWh),<br />
portando un<br />
beneficio del<br />
14 per cento<br />
in termini di<br />
capacità<br />
energetica.<br />
28(R)INNOVARE, SEMPRE<br />
29
PRESENTAZIONE Solaris Urbino 12 Electric<br />
L’ANNO TRICOLORE DI SOLARIS<br />
Nel corso del 2023,<br />
in Italia, Solaris ha<br />
immatricolato 162 autobus,<br />
29 in meno rispetto<br />
al 2022, quando con<br />
191 unità si ‘mangiava’<br />
una quota di mercato<br />
dell’8,12 per cento:<br />
l’anno passato, invece,<br />
il costruttore polacco si<br />
è dovuto accontentare<br />
di un 4 per cento tondo<br />
tondo. Ma con tutte le<br />
consegne in programma<br />
prossimamente, è lecito<br />
ca Tsa (modello TMF35-28-4) o il CeTrax<br />
Cx220 110B di ZF, così da accontentare<br />
anche i sostenitori di una o dell’altra soluzione.<br />
Le prestazioni delle tre varianti vanno<br />
dai 160 kW di potenza del Tsa, ai 220 del<br />
CeTrax e fino ai 2x125 kW delle ‘motoruote’<br />
Zf (con ben 22.000 Nm di coppia massima<br />
complessiva a valle della riduzione integrata<br />
nei mozzi). Nel caso di scelta di uno dei motori<br />
centrali si può logicamente intervenire sul<br />
rapporto di trasmissione al ponte, optando per<br />
una riduzione maggiore o minore a seconda<br />
del profilo di missione richiesto. La posizione<br />
del motore centrale è, curiosamente, davanti<br />
al ponte posteriore, sul lato sinistro; soluzione<br />
che richiede un prolungamento in avanti del<br />
podeste in prossimità delle ruote ed il posizionamento<br />
di un biposto contro marcia dietro<br />
il posto disabili. In quanto alla scelta della<br />
trazione, entrambe le soluzioni hanno i loro<br />
pro e i loro contro. Tra i vantaggi dell’assale<br />
motorizzato c’è sicuramente quello del minore<br />
ingombro interno, così come la possibilità<br />
di installarlo facilmente su uno snodato anche<br />
all’asse centrale. A favore del motore centrale,<br />
invece, c’è una maggiore silenziosità ed<br />
una manutenibilità decisamente più semplice,<br />
oltre a (sembra) una maggiore efficienza in<br />
fase di recupero di energia in fase di frenata.<br />
In ogni caso, già il fatto di lasciar scegliere<br />
al cliente la catena cinematica preferita pone<br />
Solaris in posizione di vantaggio rispetto alla<br />
concorrenza che ‘tira dritto’, ognuna per<br />
la sua strada, senza la certezza di quale sia<br />
effettivamente la migliore.<br />
La nuova generazione<br />
Ma veniamo agli aggiornamenti introdotti in<br />
occasione del Mobility Move di Berlino.<br />
La sempre più forte collaborazione con Impact<br />
Clean Power Technology, azienda di<br />
Varsavia specializzata in batterie e sistemi di<br />
ricarica, ha portato alla realizzazione di nuove<br />
batterie High Energy 100, con chimica Nmc<br />
e capacità di 102,9 kWh per modulo. Modulo<br />
che mantiene le dimensioni della gamma<br />
montata precedentemente, capace di 88 kWh.<br />
Analogo anche il peso (appena una decina di<br />
chili in più), per un beneficio del 14 per cento<br />
in termini di capacità energetica. Le nuove<br />
aspettarsi una crescita di<br />
Solaris nel Bel paese sia<br />
nel <strong>2024</strong> che nel 2025. E<br />
oltre…<br />
Nel 2023 Solaris ha infatti<br />
firmato contratti importanti<br />
in Italia, come quello per<br />
130 Urbino a idrogeno<br />
per Tper Bologna, il più<br />
grande ordine di veicoli<br />
a idrogeno in Europa<br />
ad oggi, con le prime<br />
consegne previste nel<br />
corso dell’anno. Dunque<br />
un ordine per 98 Urbino<br />
elettrici per Ctm Cagliari e<br />
90 Urbino H2 (ancora) per<br />
Venezia, con questi ultimi<br />
che saranno consegnati<br />
però a partire da novembre<br />
2025. E sempre nel 2025<br />
saranno consegnati ad<br />
Amts Catania 42 Urbino<br />
a batteria. Finita qui?<br />
Macché: arriveranno a<br />
Milano – dove Solaris è<br />
già di casa – 105 ebus, a<br />
Genova 112 filobus, e 244<br />
mezzi a Roma (Tar del<br />
Lazio permettendo…).<br />
batterie permettono anche l’upgrade dei veicoli<br />
nati con i moduli Impact da 88 kWh o,<br />
addirittura, con quelli di prima generazione<br />
da 40, portando in questo caso a più che raddoppiare<br />
l’autonomia. Inoltre, la kermesse di<br />
Berlino è stata l’occasione di ufficializzare<br />
anche la nuova disposizione dei componenti<br />
destinati alla trazione, come già anticipato al<br />
Busworld di Bruxelles sul 18 metri.<br />
In sostanza, cambia completamente la struttura<br />
posteriore del veicolo. Sparisce la torre<br />
motore ereditata dai veicoli termici, che<br />
ospitava una parte delle batterie, l’inverter e i<br />
gruppi di raffreddamento. Le batterie, quindi,<br />
vengono tutte trasferite sul tetto, distribuite<br />
tra zona anteriore e zona posteriore, analogamente<br />
a quanto già fatto da altri costruttori.<br />
Tale disposizione, decisamente più ordinata,<br />
permette di sistemare fino a 6 moduli da 100<br />
kWh sul 12 metri e fino a 8 sul 18 metri,<br />
facendo raggiungere all’Urbino capacità (e<br />
quindi autonomie) di tutto rispetto, anche<br />
tenendo conto di un DoD (= depth of discharge,<br />
cioè l’energia effettivamente utilizzabile)<br />
pari all’80 per cento. I maggiori benefici<br />
del nuovo layout si vedono all’interno,<br />
dove trovano posto da quattro a sette sedili<br />
passeggeri in più nella zona precedentemente<br />
occupata da una parte delle batterie. L’intero<br />
vano passeggeri, inoltre, risulta circondato da<br />
finestrini, senza più armadi o pannellature<br />
di chiusura.<br />
Parola d’ordine flessibilità<br />
Rimangono comunque a listino tutte le altre<br />
tipologie di accumulatori: quelle Lfp da 140<br />
kWh (le più economiche) destinate alla ricarica<br />
plug-in, e quelle Lto da 30 kWh per le<br />
ricariche flash e opportunity mediante pantografo<br />
diretto o inverso. Anche su questo punto,<br />
massima flessibilità. La posizione standard<br />
della presa Ccs2 è in prossimità della ruota<br />
anteriore destra, cui può essere abbinato un<br />
secondo punto di ricarica speculare a sinistra,<br />
frontale centrale o posteriore destro.<br />
Fatta salva qualche piccola ottimizzazione su<br />
componenti e costi di produzione, l’Urbino<br />
per il resto mantiene tutte le caratteristiche<br />
che lo hanno portato sul terzo gradino del<br />
podio del mercato europeo dei veicoli Classe<br />
I maggiori<br />
benefici del<br />
nuovo layout<br />
si vedono<br />
soprattutto<br />
all’interno, più<br />
spazioso, dove<br />
trovano posto<br />
da quattro a<br />
sette sedili<br />
passeggeri in<br />
più nella zona<br />
precedentemente<br />
occupata dalla<br />
torre motore.<br />
L’intero vano<br />
passeggeri,<br />
inoltre, risulta<br />
circondato<br />
da finestrini,<br />
senza più<br />
armadi o<br />
pannellature<br />
di chiusura.<br />
I. La struttura reticolare autoportante è sempre<br />
realizzata con profili e tubolari in acciaio<br />
inossidabile saldati tra loro, sulla quale vengono<br />
incollate le testate in vetroresina rinforzata,<br />
la lamiera di rivestimento del tetto,<br />
i finestrini. Ad incastro ed avvitati, invece, i<br />
pannelli modulari delle fiancate, di facile e<br />
rapida sostituzione. In alluminio gli sportelli,<br />
tutti dotati di specifiche cerniere che permettono<br />
una rotazione quasi totale, contenendo<br />
al massimo gli ingombri in posizione aperta.<br />
Saliamo a bordo<br />
Di impostazione abbastanza tradizionale<br />
il posto guida, con cruscotto regolabile e<br />
solidale al volante e conforme alle norme<br />
Vdv, integrato da una pratica plancia<br />
posta a sinistra del conducente e da spazi<br />
per ulteriori comandi e centraline sopra la<br />
testa dell’autista. Il sedile di marca Isri o<br />
Grammer è di tipo pneumatico con regolazione<br />
lombare, cui possono essere abbinate<br />
le funzioni di riscaldamento del cuscino e<br />
ventilazione dello schienale. Il vano passeggeri,<br />
anche grazie alla nuova disposizione<br />
Rimangono a listino tutte le altre tipologie<br />
di accumulatori: moduli Lfp da 140<br />
kWh (i più economici) per la ricarica<br />
plug-in, e Lto da 30 kWh per le ricariche<br />
flash e di opportunità mediante<br />
pantografo diretto o inverso.<br />
delle batterie, risulta molto spazioso e solo<br />
parzialmente condizionato dalla presenza<br />
dell’eventuale motore centrale. I finestrini<br />
possono essere tutti dotati di apertura a vasistas<br />
o scorrevole, a scelta tra due livelli di<br />
trasparenza, singoli o a vetrocamera. L’illuminazione<br />
serale viene assicurata da due file<br />
di lampade a led disposte longitudinalmente<br />
e rivolte verso il basso a circa 45 gradi, con<br />
coperture in plastica trasparente dall’estetica<br />
piuttosto classica. Corrimano e mancorrenti<br />
sono in acciaio verniciato o in inox, con un<br />
intelligente sistema di montaggio modulare. I<br />
sedili base sono i Kiel Ideo o gli Ster 8Mu, in<br />
materiale plastico con o senza rivestimento in<br />
velluto; in alternativa, soprattutto per il nostro<br />
mercato, i Ruspa Citipro. Ennesimo esempio<br />
della flessibilità Solaris.<br />
Fatta salva<br />
qualche piccola<br />
ottimizzazione<br />
su<br />
componenti<br />
e costi di<br />
produzione,<br />
l’Urbino<br />
mantiene<br />
tutte le caratteristiche<br />
che lo hanno<br />
portato sul<br />
terzo gradino<br />
del podio<br />
del mercato<br />
europeo dei<br />
veicoli Classe<br />
I.<br />
30<br />
31
PRESENTAZIONE La nuova suite Adas Daimler Buses<br />
A luglio entrano in vigore le nuove<br />
norme di sicurezza Ue. Daimler Buses<br />
rilancia con una suite aggiornata di<br />
tecnologie, a partire dalla sesta edizione<br />
dell’Aba. Li abbiamo provati tutti<br />
(insieme all’eCitaro Fuel Cell)<br />
La drastica riduzione del numero<br />
e delle conseguenze<br />
degli incidenti stradali è un<br />
obiettivo dichiarato dell’Unione<br />
Europea, che ha fissato due date:<br />
per il 2030 si vuole vedere dimezzato<br />
il numero di vittime rispetto<br />
al 2018; nel 2050 si punta ad azzerare<br />
questo triste dato. In questa<br />
direzione, una grande attenzione<br />
viene riservata al veicolo, con<br />
un progressivo, costante miglioramento<br />
delle prestazioni in termini<br />
di sicurezza attiva e passiva.<br />
La disponibilità di strumenti<br />
tecnologici sempre più sofisticati<br />
è un alleato fondamentale nel<br />
miglioramento delle prestazioni<br />
in termini di sicurezza, intervenendo<br />
con sistemi di ausilio al<br />
conducente. La Ue già dal 2015<br />
impone la presenza, sui bus di<br />
nuova immatricolazione, di frenatura<br />
automatica e di avviso in<br />
caso di uscita dalla corsia; con il<br />
regolamento 2019/2144 noto come<br />
General Safety Regulation (o,<br />
più in breve, Gsr) ha alzato notevolmente<br />
l’asticella prevedendo,<br />
a partire da luglio <strong>2024</strong>, una serie<br />
di ulteriori sistemi di sicurezza<br />
obbligatori per i mezzi di nuova<br />
immatricolazione (vedi box).<br />
È la Gsr, bellezza<br />
Per vocazione all’avanguardia<br />
della tecnologia e della sicurezza,<br />
Daimler Buses ha recentemente<br />
introdotto una serie di<br />
nuovi sistemi di assistenza, che<br />
vanno dal sistema di frenatura<br />
automatica Aba 6 al sistema di<br />
Daimler<br />
Buses ha<br />
introdotto<br />
una batteria<br />
di nuovi<br />
Adas:<br />
dall’Aba<br />
6 all’Ada<br />
2, oltre al<br />
Frontguard<br />
assist, alla<br />
MirrorCam e<br />
al sistema di<br />
telecamere<br />
a 360 gradi,<br />
Abbiamo<br />
provato<br />
questi<br />
sistemi in<br />
una serie di<br />
esperienze<br />
reali sul<br />
circuito di<br />
Jarama,<br />
Madrid.<br />
32ADAS REVOLUTION<br />
33
PRESENTAZIONE La nuova suite Adas Daimler Buses<br />
assistenza attiva alla guida Ada 2, oltre al<br />
Frontguard assist, alla MirrorCam e al sistema<br />
di telecamere a 360 gradi, in grado<br />
non solo di soddisfare i requisiti previsti<br />
dalla Gsr per il <strong>2024</strong>, ma di ottemperare già<br />
alle successive fasi previste per i prossimi<br />
anni a partire dal 2026. Abbiamo avuto la<br />
possibilità di provare questi sistemi in una<br />
serie di esperienze reali sul circuito di Jarama,<br />
vicino a Madrid, prendendo anche<br />
contatto con i diversi sistemi di trazione<br />
previsti dalla casa tedesca, compreso lo<br />
snodato eCitaro fuel cell, dove la presenza<br />
di cinque bombole di idrogeno permette di<br />
estendere l’autonomia, grazie alla ‘combo’<br />
di cella a combustibile e batterie, oltre i 400<br />
km in condizioni operative normali.<br />
Ecco l’Aba 6<br />
Il sistema di frenatura automatica Aba 6 si<br />
basa sull’impiego contemporaneo di radar a<br />
corto e a lungo raggio e di una telecamera<br />
che riescono a monitorare gli eventi nella<br />
zona frontale del mezzo, riuscendo anche a<br />
coprire le corsie limitrofe fino ai 250 metri<br />
successivi. La combinazione dei dati ricevuti<br />
dai vari sistemi permette di effettuare<br />
una frenata di emergenza a velocità fino a<br />
60 km/h, arrivando ad arrestarsi completamente<br />
in presenza di un ostacolo fisso,<br />
laddove il precedente sistema Aba 5 era<br />
efficace fino a 50 km/h. Il sistema Aba 6 è<br />
in grado di intervenire non solo per ostacoli<br />
di grandi dimensioni come un’autovettura,<br />
ma anche in presenza di pedoni e ciclisti,<br />
sebbene questo sia un requisito non ancora<br />
richiesto dal regolamento Gsr, ma solo previsto<br />
per gli anni successivi. Il sistema si<br />
dimostra efficace anche a velocità superiori<br />
ai 60 km/h: Daimler Buses dichiara che, in<br />
condizioni ottimali, anche a velocità vicine<br />
UNA SGAMBATA CON L’ECITARO FUEL CELL<br />
Tra i 14 veicoli offerti in<br />
test drive alla stampa in<br />
occasione dell’evento di<br />
Madrid, la gamma per il<br />
trasporto pubblico è stata<br />
rappresentata dal duo a<br />
zero emissioni composto<br />
dall’eCitaro a batteria e<br />
dall’eCitaro fuel cell in<br />
versione articolata (G).<br />
Un mezzo, quest’ultimo,<br />
a prima vista identico<br />
al suo omologo Bev.<br />
Tuttavia, a tracciare un<br />
confine tra i due pensano<br />
i serbatoi di idrogeno<br />
e il modulo a cella a<br />
combustibile montati sullo<br />
snodato. Fungono da<br />
‘estensore di autonomia’<br />
(laddove l’anglicismo<br />
‘range extender’ è ben più<br />
immediato) trasformando<br />
l’eCitaro a idrogeno in una<br />
sorta di fusione di due<br />
tecnologie all’interno di<br />
un’architettura progettuale<br />
peculiare. Gli dedicheremo<br />
un servizio<br />
ad hoc sul<br />
prossimo<br />
numero di<br />
<strong>AUTOBUS</strong>,<br />
quello di<br />
giugno. Mentre<br />
i principali<br />
competitor<br />
hanno in listino<br />
autobus a<br />
idrogeno dove la cella a<br />
combustibile è abbinata<br />
a una piccola batteria<br />
che funge solamente<br />
da ‘buffer’ per l’energia<br />
in eccesso generata<br />
dalla fuel cell, l’eCitaro<br />
a idrogeno prevede una<br />
batteria in dotazione<br />
standard (quattro pacchi<br />
per 392 kWh nel caso<br />
del veicolo di Jarama).<br />
Obiettivi? Massimizzare<br />
l’autonomia e consentire<br />
di ottemperare ai profili<br />
di missione più sfidanti,<br />
compresi quelli finora<br />
preclusi alla controparte<br />
Bev. Nonché consentire<br />
una gestione oculata del<br />
Tco e delle performance,<br />
consentendo al driver di<br />
prediligere la marcia a<br />
batteria o a idrogeno a<br />
seconda dei contesti.<br />
ai 90 km/h la tecnologia è in grado di evitare<br />
un tamponamento. La sua attivazione<br />
segue una progressiva intensificazione: in<br />
una situazione potenzialmente a rischio si<br />
attivano un segnale luminoso e la vibrazione<br />
del sedile. Se il conducente non interviene,<br />
si attiva una prima frenatura parziale a cui<br />
segue la frenata di emergenza vera e propria.<br />
Concettualmente simile, ma sviluppato<br />
Il sistema Aba<br />
6 è in grado di<br />
intervenire non<br />
solo per ostacoli<br />
di grandi<br />
dimensioni<br />
come un’auto,<br />
ma anche in<br />
presenza di<br />
pedoni e ciclisti,<br />
sebbene questo<br />
sia un requisito<br />
non ancora<br />
richiesto dal<br />
regolamento<br />
Gsr, ma solo<br />
previsto per gli<br />
anni successivi.<br />
per applicazione in ambito urbano con<br />
passeggeri in piedi, è il sistema Preventive<br />
Brake Assist 2, in questo caso l’avviso al<br />
conducente e l’impostazione della frenata<br />
sono ulteriormente anticipate, in modo<br />
tale da ottenere l’arresto in condizioni di<br />
sicurezza con una frenata decisamente più<br />
dolce, prevenendo lesioni per i viaggiatori<br />
in piedi. Poiché il sistema è destinato ad essere<br />
impiegato prevalentemente in ambito<br />
urbano, particolare attenzione è posta nel<br />
rilevamento degli utenti vulnerabili, pedoni<br />
e ciclisti in primo luogo.<br />
La tutela di pedoni e ciclisti è incrementata<br />
grazie alla tecnologia Active Sideguard<br />
Assist 2: l’evoluzione rispetto al sistema<br />
precedente risiede nell’equipaggiamento del<br />
veicolo con sei sensori, in modo da ampliare<br />
l’area di copertura ed estenderla anche<br />
sul lato del guidatore. Viaggiando fino a 30<br />
km/h, una fascia di 4,25 metri di larghezza<br />
viene monitorata fino ai 30 metri prima del<br />
veicolo e 7 metri davanti ad esso, sul lato<br />
del passeggero. Dal lato del conducente, la<br />
fascia osservata è di 3,75 metri. Integrata<br />
nel sistema è anche l’ausilio nel cambio di<br />
corsia, con segnalazioni luminose e vibrazione<br />
del sedile in caso di criticità.<br />
L’area frontale viene monitorata mediante<br />
il Frontguard Assist, finalizzato a proteggere<br />
pedoni e ciclisti che si trovino nelle<br />
immediate vicinanze del frontale del<br />
mezzo, dove la visione diretta da parte<br />
del conducente è impossibile. Il sistema è<br />
operativo fino a 15 km/h e copre un tratto<br />
che si estende da 80 cm a 4 metri davanti<br />
al veicolo. In questo modo, il conducente<br />
arriva ad avere una copertura sui tre lati<br />
nella marcia in avanti.<br />
Ada 2: verso la guida automatizzata<br />
Un passo importante verso una guida semiautomatizzata<br />
è consentito dal sistema<br />
Ada 2 (Active drive assist) che interviene<br />
sul mantenimento della distanza dal veicolo<br />
che precede e della posizione sulla corsia,<br />
agendo anche sullo sterzo per correggere la<br />
traiettoria. In generale, tutti i sistemi Adas<br />
collaborano nel gestire il mezzo: un ruolo<br />
importante è rivestito dal Predictive Powertrain<br />
Control, per mantenere lo stile di<br />
guida più economico ed ecologico possibile<br />
interagendo con il cruise control adattivo<br />
Acc. Sebbene il sistema sia in condizione<br />
di gestire in maniera quasi autonoma<br />
il veicolo, è comunque necessaria, logicamente,<br />
la presenza dell’autista e, qualora<br />
questi togliesse le mani dal volante per più<br />
di 15 secondi, si attiverebbe una procedura<br />
di emergenza che, entro i 60 secondi, porterebbe<br />
ad un progressivo arresto del mezzo.<br />
34<br />
35
PRESENTAZIONE La nuova suite Adas Daimler Buses<br />
Continuiamo. Il Traffic Sign Assist è un<br />
sistema di nuova adozione che permette di<br />
riconoscere i segnali di limite di velocità,<br />
comparandoli con la velocità effettiva del<br />
veicolo e avvisando il conducente in caso di<br />
superamento del limite, riducendo i rischi<br />
dovuti a velocità eccessiva e contribuendo<br />
ad evitare multe. Il sistema è in grado di<br />
riconoscere i diversi segnali previsti dalle<br />
normative di tutti i Paesi europei.<br />
Il futuro è delle mirrorcam<br />
In luogo dei tradizionali specchi retrovisori<br />
esterni, l’intera gamma Mercedes-Benz e<br />
Setra può oggi essere equipaggiata opzionalmente<br />
con il sistema MirrorCam. Oltre<br />
a rendere più snello l’aspetto del veicolo,<br />
questa possibilità ha numerosi vantaggi<br />
in termini di funzionalità e sicurezza: il<br />
campo visivo dell’autista è più esteso e la<br />
luminosità viene regolata in funzione della<br />
visibilità e dell’illuminazione esterna.<br />
Le telecamere sono protette dalla sporcizia<br />
e dagli agenti atmosferici, all’interno di<br />
un apposito guscio. L’assenza di elementi<br />
aggettanti semplifica le manovre, riduce il<br />
rischio di danni e diminuisce la superficie<br />
frontale e la turbolenza, con effetti benefici<br />
in termini di consumo di carburante.<br />
L’immagine che riceve l’autista è elaborata<br />
con la sovrimpressione di alcuni indicatori,<br />
tra cui la posizione dell’asse posteriore e la<br />
distanza dall’estremità posteriore del mezzo.<br />
Daimler Buses ha messo a disposizione,<br />
nell’ambito dell’evento stampa di Madrid,<br />
ben 14 mezzi, le cui caratteristiche sono<br />
rappresentative dell’intera gamma, con i<br />
quali è stato possibile testare tutte le funzionalità<br />
disponibili. La sensazione complessiva<br />
è di un sistema integrato, capace di<br />
COSA C’È NELLA GSR?<br />
I sistemi di sicurezza<br />
che da luglio saranno<br />
resi obbligatori dalla<br />
Gsr comprendono,<br />
innanzitutto, tecnologie<br />
di informazione sugli<br />
angoli ciechi, per<br />
avvisare l’autista della<br />
presenza di pedoni,<br />
ciclisti e ostacoli presenti<br />
all’interno delle aree non<br />
visibili in maniera diretta<br />
o indiretta dal posto di<br />
guida. A seguire, diventa<br />
obbligatorio il sistema<br />
di informazione alla<br />
partenza, finalizzato a<br />
segnalare al conducente<br />
la presenza di ostacoli<br />
in movimento nella parte<br />
anteriore prima della<br />
partenza o nella marcia<br />
a bassa velocità. Ma<br />
non solo: la normativa<br />
comprende sistemi di<br />
segnalazione di arresto<br />
di emergenza, con le<br />
luci di stop che, in caso<br />
di frenata di emergenza,<br />
lampeggiano segnalando<br />
un arresto rapido e<br />
repentino; rilevamento<br />
degli ostacoli in<br />
retromarcia, con funzioni<br />
di allerta all’autista della<br />
presenza di oggetti e<br />
persone nella parte<br />
posteriore durante la<br />
retromarcia; monitoraggio<br />
della pressione degli<br />
pneumatici (Tpm) che<br />
monitora in maniera<br />
costante la pressione e<br />
avvisa il conducente in<br />
caso di abbassamento<br />
della stessa. E ancora:<br />
assistenza intelligente<br />
per la velocità, che rileva<br />
il limite di velocità sul<br />
tratto stradale percorso e<br />
avvisa il guidatore se la<br />
velocità massima viene<br />
superata; predisposizione<br />
per l’installazione di<br />
sistemi di monitoraggio<br />
dell’assunzione di<br />
alcol da parte del<br />
conducente, con<br />
conseguente inibizione<br />
dell’avviamento,<br />
con un’interfaccia<br />
standardizzata;<br />
rilevamento della<br />
sonnolenza e<br />
dell’attenzione, che<br />
controlla, attraverso<br />
diversi parametri,<br />
la stanchezza e la<br />
reattività del guidatore<br />
e lo avvisano laddove<br />
si renda necessaria una<br />
pausa.<br />
coordinare numerose informazioni e di elaborare<br />
in maniera olistica il comportamento<br />
del mezzo: non si tratta di ausili slegati<br />
tra loro, con differenti funzioni, ma ogni<br />
azione è supportata da un diverso aspetto<br />
tecnologico. La presenza di apparati esterni<br />
al conducente non risulta, tuttavia, fastidiosa:<br />
le funzionalità più ‘invasive’ come il<br />
controllo del volante nell’Ada 2, possono<br />
La sensazione<br />
è di un sistema<br />
integrato,<br />
capace di<br />
coordinare<br />
numerose<br />
informazioni<br />
e di elaborare<br />
in maniera<br />
olistica il<br />
comportamento<br />
del mezzo: non<br />
si tratta di ausili<br />
slegati tra loro,<br />
con differenti<br />
funzioni, ma<br />
ogni azione è<br />
supportata da un<br />
diverso aspetto<br />
tecnologico.<br />
essere disattivate in caso di bisogno e se<br />
il conducente preferisce non avvalersene.<br />
La sensazione di un volante che agisce in<br />
maniera autonoma è indubbiamente una<br />
novità a cui l’autista tradizionale non è<br />
abituato ma, dopo un minimo di assuefazione,<br />
l’interazione con il sistema diventa<br />
naturale. Allo stesso modo, l’utilizzo della<br />
MirrorCam, specie in manovra se integrata<br />
con le telecamere a 360 gradi, richiede uno<br />
sforzo per abituarsi a indirizzare lo sguardo<br />
in direzioni che, per chi è abituato da<br />
anni a fare manovra contando solo sugli<br />
specchi esterni, sono del tutto innaturali.<br />
Anche in questo caso, dopo qualche minuto<br />
di iniziale difficoltà, il passaggio al<br />
nuovo sistema è rapido e i vantaggi nella<br />
visibilità sono evidenti.<br />
L’assistenza alla frenata è, di contro,<br />
qualcosa che normalmente l’autista non<br />
percepisce, idealmente saranno rarissime<br />
le occasioni nella sua carriera in cui l’intervento<br />
sarà completo. In questo caso,<br />
la velocità e l’intensità della frenatura<br />
sono impressionanti, così come l’esiguità<br />
degli spazi in cui si gioca la differenza<br />
tra un tamponamento e una frenata<br />
d’emergenza. L’esperienza di un arresto<br />
repentino controllato automaticamente<br />
dal veicolo andrebbe fatta provare a tutti<br />
coloro che sostengono che la cintura di<br />
sicurezza per i passeggeri di un autobus<br />
sia inutile: in questo caso, diventa<br />
tassativo allacciarla e farla allacciare a<br />
tutti i passeggeri, impostando un cambio<br />
di paradigma urgente rispetto al passato.<br />
Durante la conferenza di presentazione,<br />
sono stati evidenziati da Till Oberwörder,<br />
Ceo di Daimler Buses, i notevoli risultati<br />
che il mercato dell’autobus in generale,<br />
e i brand del gruppo in particolare, stanno<br />
ottenendo in questi anni successivi<br />
al drammatico stallo del 2020. Questo<br />
si prepara ad essere il decennio dell’autobus,<br />
dichiarano dalla casa. I risultati<br />
lusinghieri in termini commerciali e industriali<br />
rischiano, però, di essere depotenziati<br />
dalla grave crisi nel reperimento<br />
di autisti, problema che ormai è presente<br />
non più solo in Europa ma su scala globale.<br />
Mirko Sgodda, responsabile marketing<br />
e vendite del gruppo, a questa osservazione<br />
ha risposto evidenziando come un<br />
contesto di maggiore sicurezza, minore<br />
stress e maggiore divertimento alla guida<br />
potrà contribuire, in una visione ad ampio<br />
respiro, a rendere nuovamente appetibile<br />
questa professione.<br />
Alessandro Razze<br />
36<br />
37
La crescita<br />
delle commesse<br />
di e-bus ha<br />
portato a un<br />
conseguente e<br />
ovvio aumento<br />
delle vendite<br />
della relativa<br />
componentistica.<br />
E così, in<br />
Ue e Uk, i dati<br />
parziali sul<br />
2023 parlano<br />
di vendite di<br />
componenti<br />
per powertrain<br />
elettrici pari a<br />
730 milioni di<br />
dollari, di 1,03<br />
miliardi previsti<br />
per il 2026 e di<br />
1,38 miliardi per<br />
il 2030.<br />
Interact Analysis è una società<br />
di ricerche di mercato con un<br />
reparto specifico che si occupa<br />
dell’elettrificazione di camion,<br />
autobus e veicoli off-road. Qui su<br />
<strong>AUTOBUS</strong> ospitiamo un contributo<br />
dell’analista Jamie Fox<br />
Europa stanno diventando più comuni che<br />
in molte altre parti del mondo.<br />
Sul totale delle vendite di autobus all’anno<br />
in Europa (tra 40/50.000 mezzi considerando<br />
tutte le categorie: dall’urbano all’intercity,<br />
passando per il coach), prevediamo che<br />
oltre 14.000 pezzi saranno elettrici nel 2030<br />
(un volume analogo al cento per cento del<br />
mercato Classe I). Ciò è dovuto principalmente<br />
alla scarsa penetrazione dell’elettrico<br />
nei segmenti intercity e turistico.<br />
Gli urbani, invece, saranno prevalentemente<br />
elettrici a batteria entro il 2030, in linea<br />
con le trattative a livello europeo (non ancora<br />
concluse al momento della stampa di<br />
questo numero della rivista) per un mercato<br />
degli autobus urbani completamente a zero<br />
emissioni nel 2035 con un obiettivo intermedio<br />
del 90 per cento nel 2030.<br />
INCHIESTA Quanto valgono i powertrain elettrici...<br />
VERSO IL MILIARDO<br />
E OLTRE...<br />
I ricavi da motori e batterie per autobus elettrici<br />
sono destinati a crescere rapidamente fino al<br />
2025. E poi? E poi, secondo Interact Analysis, il<br />
combinato disposto tra l’aspetto economico e il<br />
passaggio alla produzione in house potrebbe dare<br />
un (ulteriore) forte scossone al comparto...<br />
Secondo l’ultima ricerca di Interact A-<br />
nalysis, il fatturato di componenti,<br />
motori e batterie per e-bus dovrebbe<br />
raggiungere un miliardo di dollari nel<br />
2026 in Europa (e un miliardo di euro nel<br />
2027, al cambio attuale).<br />
Il lasso di tempo a crescita più rapida è<br />
quella compreso tra il 2023 e il 2025,<br />
durante il quale gli e-bus diventeranno la<br />
tecnologia preponderante (rispetto al diesel)<br />
in alcuni Paesi europei. Negli Stati<br />
che godono di un forte sostegno da parte<br />
dei governi, gli autobus elettrici a batteria<br />
hanno raggiunto una posizione di forza, in<br />
quanto la disponibilità del prodotto, i bassi<br />
costi di esercizio e gli obiettivi climatici<br />
rappresentano un mix perfetto per spianare<br />
loro la strada. In alcuni Paesi, come<br />
Olanda e gran parte della Scandinavia, l’elettrico<br />
a batteria è già la scelta obbligata<br />
per i bus: ci aspettiamo che nei prossimi<br />
anni questo trend diventi la regola un po’<br />
ovunque, a partire da Francia, Germania,<br />
Italia, Spagna e Regno Unito.<br />
Europa sempre più elettrica<br />
Ma l’elettrificazione delle flotte non sta avvenendo<br />
solo in Europa occidentale: anche<br />
all’Est si sono visti alcuni movimenti molto<br />
significativi in questo senso. Quindi, per<br />
capire dove la crescita sarà più rapida e<br />
dove, invece, sarà più lenta, è probabilmente<br />
necessario analizzare Paese per Paese e<br />
città per città piuttosto che guardare alle regioni<br />
all’interno dell’Europa. A partire dal<br />
2026 prevediamo una trend di crescita più<br />
lento per gli autobus elettrici, poiché alcune<br />
città e Paesi avranno già un’alta percentuale<br />
di e-bus a regime. L’Europa, definita<br />
come l’Ue dei 27 più il Regno Unito, ha<br />
previsto vendite di componenti per drivetrain<br />
a zero emissioni pari a 0,73 miliardi<br />
di dollari nel 2023 (dati preliminari), con<br />
1,03 miliardi di dollari previsti per il 2026<br />
e 1,38 miliardi di dollari per il 2030.<br />
L’Europa insegue il Dragone<br />
La Cina ha già un mercato di componenti<br />
per catene cinematiche di autobus elettrici<br />
forte di oltre 3 miliardi di dollari all’anno<br />
(il dato si riferisce ai componenti venduti<br />
per i bus immatricolati in Cina e non conteggia<br />
i volumi di autobus o componenti<br />
cinesi in Europa). Si prevede che l’Europa<br />
sia ancora, nel 2026, molto indietro rispetto<br />
alla Cina. Tuttavia, gli elettrici a batteria in<br />
La supply chain che viene da Est<br />
Se le aziende cinesi riusciranno a penetrare<br />
nel mercato europeo dei pacchi batteria<br />
completi (anziché delle sole celle), dei motori<br />
e di altri prodotti, i prezzi potrebbero<br />
scendere. Insomma, a lungo termine, le<br />
aziende cinesi potrebbero essere in grado<br />
di conquistare una quota di primo piano.<br />
Tuttavia, al momento, il quadro politico, le<br />
tempistiche necessarie per avviare le produzioni<br />
e il fatto che alcune aziende non siano<br />
ancora molto conosciute fanno sì che nei<br />
prossimi anni la quota di fatturato agguantata<br />
delle aziende cinesi rimanga bassa per<br />
molti prodotti. Ciò nonostante, il divario<br />
di prezzo è molto ampio: man mano che i<br />
‘decision maker’ si renderanno conto che<br />
i prodotti cinesi possono avere talvolta un<br />
prezzo equivalente alla metà della controparte<br />
occidentale (piuttosto che un mero<br />
dieci per cento in meno), questi prodotti<br />
potrebbero iniziare ad attirare l’attenzione.<br />
E a essere comprati. Ovviamente, però,<br />
equivale al 50 per cento il prezzo per il<br />
mercato cinese: dal momento che i gruppi<br />
devono sostenere le spese di vendita e<br />
marketing all’estero, la spedizione e i costi<br />
di adeguamento alle normative europee, il<br />
vantaggio di prezzo si riduce notevolmente.<br />
Ma anche così i prodotti cinesi rimarranno<br />
probabilmente e significativamente<br />
meno costosi di quelli provenienti dalla<br />
maggior parte degli altri Paesi, compresi<br />
quelli europei.<br />
Tra i principali fornitori di pacchi batteria<br />
per veicoli elettrici (compresi i camion e i<br />
mercati extraeuropei) classificati nel rapporto<br />
‘Componenti per camion e autobus<br />
elettrici 2023’ di Interact Analysis figurano<br />
BorgWarner (Akasol), Bmz, Byd, Catl, For-<br />
38<br />
39
Ricavi (miliardi di $)<br />
IL RADDOPPIO DEI RICAVI<br />
2,5<br />
2<br />
1,5<br />
1<br />
0,5<br />
0<br />
2019<br />
I ricavi dei powertrain per bus elettrici<br />
Fonte: Interact Analysis<br />
2021 2023 2025 2027 2029 2031 2033 2035<br />
see Power, Northvolt, Saft e Xalt Energy.<br />
Per quanto riguarda gli altri componenti, Zf<br />
ha primeggiato per diversi anni con i suoi<br />
assali a portale con motori ai mozzi, anche<br />
se attualmente deve affrontare una forte<br />
concorrenza negli autobus da parte dei fornitori<br />
di motore centrale (che tuttavia anche<br />
Zf ha a listino). Bosch è un’altra azienda<br />
ben posizionata per affrontare il mercato<br />
dei componenti per la propulsione dei veicoli<br />
elettrici. Inoltre, c’è ancora tempo per<br />
il debutto di nuovi entranti...<br />
In-house, un trend che avanza<br />
Inoltre, ci sono anche alcuni costruttori<br />
che già oggi producono i componenti internamente.<br />
Interact Analysis prevede una<br />
crescita di questa tendenza: inverter, pacchi<br />
batterie e Pdu sono alcuni dei ‘pezzi’ che in<br />
futuro saranno sempre più oggetto di produzione<br />
interna. Nel 2030, è possibile che<br />
la quota di produzione in house rappresenti<br />
una fetta di mercato simile a quella dei<br />
prodotti acquistati da terzi, in quanto gli<br />
Oem cercheranno di rimpiazzare i mancati<br />
introiti del settore diesel e di ridurre al minimo<br />
la perdita di posti di lavoro, dato che<br />
i veicoli elettrici hanno meno parti mobili<br />
e possono richiedere meno manutenzione.<br />
Una volta considerato questo aspetto, non<br />
è chiaro se la crescita dei fornitori di componenti<br />
continuerà dopo il 2030.<br />
È più probabile che il passaggio alla produzione<br />
interna di componenti avvenga nelle<br />
aziende più grandi, dove le vendite sono<br />
elevate, come i costruttori di autobus&truck<br />
che hanno anche altre divisioni che vendono<br />
altri tipi di veicoli. Le aziende più<br />
piccole continueranno presumibilmente ad<br />
acquistare la maggior parte dei prodotti<br />
esternamente, anche se potrebbero, a tendere,<br />
approvvigionarsi di celle e confezionarle<br />
‘in casa’ anziché acquistare un pacco<br />
batteria completo.<br />
Il ruolo ‘pesante’ della batteria<br />
Il 71 per cento del fatturato previsto per<br />
il 2026, o addirittura l’87 per cento se in-<br />
cludiamo nel totale il battery management<br />
system, è appannaggio dei pacchi batteria.<br />
Si tratta di una quota più elevata rispetto<br />
a quanto si verifica in altri segmenti: per i<br />
camion e il settore off-road il valore relativo<br />
al pacco batteria è inferiore. Perché?<br />
Le ragioni principali sono due.<br />
In primo luogo, gli autobus devono avere<br />
una lunga autonomia, in modo da poter<br />
ripetere lo stesso percorso più volte, con<br />
una sola ricarica, o preferibilmente senza,<br />
durante il giorno. Ciò significa che è necessaria,<br />
a spanne, un’autonomia di 250 km,<br />
il che comporta una dimensione minima<br />
di batteria, per non rischiare, di 400 kWh.<br />
La dimensione della batteria scelta per<br />
un autobus deve anche tenere conto della<br />
richiesta di raffreddamento e/o riscaldamento<br />
dell’abitacolo.<br />
In secondo luogo, la potenza richiesta dai<br />
bus non è così elevata come quella dei<br />
camion o dei macchinari off-highway, in<br />
quanto generalmente operano a basse velocità<br />
in città e non devono superare zone<br />
IL PREZZO ‘SPACCHETTATO’ DI UN E-BUS<br />
BMS, gestione termica<br />
16%<br />
Pacco batteria<br />
71%<br />
Nel 2030 è<br />
possibile che<br />
la quota di<br />
produzione<br />
interna<br />
rappresenti<br />
una quota di<br />
mercato simile<br />
a quella dei<br />
prodotti reperiti<br />
da terzi, in<br />
quanto gli Oem<br />
cercheranno<br />
di rimpiazzare<br />
i mancati<br />
introiti del<br />
segmento diesel<br />
e di ridurre la<br />
perdita di posti<br />
di lavoro, dato<br />
che i Bev hanno<br />
meno parti in<br />
movimento<br />
e richiedono<br />
meno<br />
manutenzione.<br />
Quota di ricavi da powertrain degli autobus elettrici a batteria 2026<br />
Fonte: Interact Analysis<br />
montuose. Pertanto, il valore dei motori e<br />
degli inverter è più modesto rispetto a quello<br />
degli altri segmenti.<br />
A prima vista, quindi, gli autobus rappresentano<br />
un’opportunità migliore per i<br />
produttori di batterie piuttosto che per altri<br />
componenti come motori e inverter. Tuttavia,<br />
un margine di profitto elevato è più<br />
difficile da ottenere nel mercato altamen-<br />
Motore, inverter, DC-DC,<br />
Trasmissione, caricatore di bordo, Pdu<br />
13%<br />
te competitivo dei pacchi batteria, mentre<br />
alcuni altri componenti hanno un numero<br />
inferiore di fornitori e rappresentano<br />
perciò un’opportunità per i produttori di<br />
ritagliarsi una posizione forte. Ciò può essere<br />
ottenuto grazie ad alcune innovazioni<br />
tecnologiche, o semplicemente grazie a<br />
un’azienda ben gestita, con un forte sviluppo<br />
del prodotto e un buon marketing.<br />
Prezzi, il picco della componentistica<br />
I prezzi dei componenti, tra cui pacchi<br />
batterie, motori e inverter, sono aumentati<br />
dal 2020 al 2022/2023 a causa dell’aumento<br />
dei costi delle materie prime<br />
e delle strozzature della ca-<br />
tena di fornitura. Tuttavia, i costi delle<br />
materie prime sono tornati alla normalità<br />
nel 2023 e ci aspettiamo<br />
di vedere i prezzi diminuire<br />
nuovamente nel <strong>2024</strong>, come<br />
ci si aspetterebbe in un mercato<br />
innovativo e in crescita<br />
come questo.<br />
La crescita unitaria dei veicoli<br />
elettrici sarà però più rapida del<br />
calo dei prezzi, per cui si prevede<br />
che i ricavi dei componenti continueranno<br />
ad aumentare. Alcune<br />
aziende stanno<br />
cercando di evitare<br />
di tagliare i<br />
prezzi, poiché il<br />
difficile contesto<br />
del 2022 ha reso<br />
più complicato<br />
realizzare profitti<br />
e la speranza è di<br />
tornare alla redditività<br />
mantenendo<br />
i prezzi allo stesso<br />
livello nel <strong>2024</strong>.<br />
Ciò detto, mantenere<br />
i prezzi costanti<br />
sarà difficile, dato che le<br />
pressioni competitive, probabilmente,<br />
torneranno nel <strong>2024</strong>.<br />
Jamie Fox (Interact Analysis)<br />
Il fatturato<br />
correlato ai powertrain<br />
elettrici<br />
per e- bus<br />
è dominato dal<br />
pacco batterie:<br />
71 per cento<br />
previsto per<br />
il 2026, 87<br />
se includiamo<br />
il battery<br />
management<br />
system. Si<br />
tratta di una<br />
quota più elevata<br />
rispetto ai<br />
segmenti truck<br />
e off-road.<br />
La potenza<br />
richiesta dai<br />
bus non è così<br />
elevata come<br />
quella dei<br />
camion o del<br />
segmento<br />
off-road.<br />
40<br />
41
Manutenzione oggi<br />
IL NUOVO CONTESTO NORMATIVO ANSFISA<br />
Sicurezza, cambia (quasi) tutto<br />
ECCO LE NOVITÀ PER METRO, TRAM, BUS E FILOBUS<br />
Il nuovo contesto normativo definito da<br />
Ansfisa (Agenzia Nazionale per la Sicurezza<br />
delle Ferrovie e delle Infrastrutture<br />
Stradali e Autostradali) è destinato a cambiare<br />
in maniera significativa l’approccio<br />
alla sicurezza da parte di numerose aziende<br />
di trasporto pubblico locale. Per il tpl il decreto<br />
più importante è sicuramente quello<br />
che, emanato il 18 dicembre 2023, regola<br />
la «disciplina dei requisiti per il rilascio<br />
dell’autorizzazione di sicurezza relativa ai<br />
sistemi di trasporto pubblico a guida vincolata,<br />
ai sensi dell’articolo 6, comma 1,<br />
lettera b), del decreto-legge 10 settembre<br />
2021, n. 121, convertito con modificazioni<br />
in legge 9 novembre 2021, n. 156».<br />
In linea generale, si tratta del passaggio in<br />
atto fra un sistema prescrittivo (regole da<br />
seguire imposte con dispositivi di legge e,<br />
in difetto, eventuali sanzioni erogate) e uno<br />
basato sull’analisi dei rischi (responsabilità<br />
È in atto il<br />
passaggio da<br />
un sistema<br />
prescrittivo<br />
(regole imposte<br />
con dispositivi<br />
di legge e,<br />
in difetto,<br />
eventuali<br />
sanzioni<br />
erogate) e<br />
uno basato<br />
sull’analisi<br />
dei rischi:<br />
responsabilità<br />
dei soggetti<br />
interessati<br />
rispetto alla<br />
definizione<br />
delle regole<br />
e controlli<br />
di metodo<br />
e di merito<br />
rispetto alla<br />
loro effettiva<br />
applicazione.<br />
dei soggetti interessati rispetto alla definizione<br />
delle regole e controlli di metodo e<br />
di merito rispetto alla loro effettiva applicazione).<br />
L’esperienza condotta in altri contesti<br />
analoghi nei quali tale passaggio è già<br />
avvenuto può aiutare i soggetti coinvolti,<br />
ma non sarà facile: a partire dal sistema<br />
ferroviario nazionale, le competenze della<br />
ex Ansf (oggi, appunto, Ansfsisa) si sono<br />
gradualmente estese alle ferrovie interconnesse<br />
alla rete nazionale e successivamente<br />
alle ‘ferrovie isolate’, contesti apparentemente<br />
simili a quelli delle metropolitane<br />
e, in parte, delle tranvie oggi oggetto di<br />
riforma, ma molto differenti nel caso degli<br />
impianti filoviari, nei quali il numero<br />
di soggetti che influiscono sulla sicurezza<br />
del sistema è estremamente più elevato.<br />
Si tratta peraltro di un passaggio molto interessante<br />
e un’occasione per l’intero sistema<br />
del tpl che può rivedere l’approccio alla<br />
sicurezza sfruttando quanto dovrà fare per<br />
gli impianti fissi estendendolo, con i dovuti<br />
adattamenti, all’esercizio con autobus<br />
elettrici, a idrogeno o con alimentazione a<br />
gas naturale.<br />
Quali passi occorre fare?<br />
Per l’esercizio dei sistemi a guida vincolata<br />
è previsto di adottare un ‘Sistema di<br />
Gestione della Sicurezza’ (SGS) che rappresenta<br />
lo strumento principale attraverso<br />
il quale ciascun soggetto competente riceve<br />
il certificato di sicurezza da parte di Ansfisa<br />
senza il quale, dopo un periodo fissato in<br />
18 mesi dalla pubblicazione del decreto,<br />
non sarà possibile operare.<br />
L’SGS deve comprendere a sua volta un<br />
‘Sistema di Gestione delle Competenze’<br />
(SGC) nell’ambito del quale, a valle di<br />
un’analisi dei rischi specifica per ciascun<br />
sottosistema considerato (guida/condotta,<br />
manutenzione veicoli, manutenzione impianti),<br />
sono individuate le competenze<br />
necessarie. Come per le ferrovie, occorrerà<br />
familiarizzare con alcuni concetti formalizzati<br />
dal citato decreto:<br />
• I sistemi di trasporto pubblico a guida<br />
vincolata<br />
• L’esercente (riferito all’intero sistema<br />
di trasporto, ossia infrastrutture, veicoli e<br />
servizi)<br />
• Il direttore dell’esercizio<br />
• Il veicolo (ci si riferisce qui al solo servizio<br />
viaggiatori)<br />
• Il soggetto responsabile della manutenzione<br />
(SRM), vera novità per il trasporto<br />
filoviario<br />
• Il sistema di gestione della sicurezza<br />
(SGS), comprendente organizzazione,<br />
provvedimenti e procedure<br />
È un’opportunità anche per<br />
riorganizzare i parchi autobus,<br />
le cui peculiarità tecnologiche<br />
li avvicinano sempre più ai<br />
mezzi filotranviari<br />
Si tratta di un passaggio<br />
molto interessante e<br />
un’occasione per l’intero<br />
sistema del tpl di rivedere<br />
l’approccio alla sicurezza<br />
• Il responsabile del sistema di gestione<br />
della sicurezza (RSGS)<br />
• L’autorizzazione di sicurezza: provvedimento<br />
in assenza del quale non è consentito<br />
il pubblico esercizio del sistema di<br />
trasporto<br />
Le conseguenza per la manutenzione<br />
Come per il contesto ferroviario, anche in<br />
questi nuovi ambiti di applicazione i cambiamenti<br />
più rilevanti si registreranno nel medio<br />
periodo nel settore della manutenzione,<br />
soprattutto per i veicoli.<br />
L’introduzione del soggetto responsabile della<br />
manutenzione comporterà che per ciascun<br />
veicolo sia indicato un referente primo che,<br />
analogamente a quanto già attuato in ferrovia,<br />
potrà essere il proprietario dei veicoli (azienda<br />
titolare di contratto di servizio pubblico)<br />
o un costruttore dotato di idonea rete di assistenza<br />
(per contratti di full service).<br />
In generale, si evidenzierà il classico modello<br />
a quattro funzioni tipico dei sistemi strutturati:<br />
• Prima funzione: sistema di gestione, oggi<br />
tipicamente in capo alle aziende di trasporto<br />
pubblico locale<br />
• Seconda funzione: ingegneria di manutenzione,<br />
attuata tendenzialmente solo dai gruppi<br />
che possiedono numerosi veicoli e, in parte,<br />
dai maggiori costruttori<br />
• Terza funzione: gestione della manutenzione,<br />
classica interfaccia fra esercizio e “officine”,<br />
la cui attuazione è oggi molto diversificata<br />
a seconda del modello organizzativo<br />
adottato<br />
• Quarta funzione: esecuzione della manutenzione,<br />
a cura di officine interne o esterne<br />
all’azienda di trasporto ma in ogni caso iscritte<br />
alla CCIAA per l’attività di autoriparazione<br />
ex lege 224/2012<br />
Una complicazione? Sicuramente un modo<br />
diverso per ‘leggere’ il contesto e organizzare<br />
lo stesso all’insegna di un maggior controllo<br />
interno (SGS) ed esterno (gli audit di<br />
Ansfisa), ma anche l’occasione per estendere<br />
concetti che hanno già mostrato la loro<br />
validità ad ulteriori ambiti, riorganizzando<br />
anche i parchi autobus (seppure non strettamente<br />
necessario), le cui peculiarità tecnologiche<br />
sempre più li avvicinano ai veicoli<br />
filotranviari. L’estensione di sedi riservate o<br />
addirittura corridoi ‘bus rapid transit’ spinge<br />
in questa direzione.<br />
Alessandro Sasso, presidente ManTra<br />
42<br />
43
Motore anteriore<br />
Linea<br />
INDCAR<br />
Mobi<br />
Lunghezza mm 8.000* / 8.500**<br />
Posti n. 31 - 41 / 33***<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo euro<br />
Classe I: 170.000 / 180.000<br />
scuolabus: 124.000 / 126.000<br />
linea: 140.000 / 142.000<br />
* disponibile in versione Classe I, scuolabus,<br />
linea<br />
** disponibile in versione Classe I low<br />
entry, scuolabus, linea<br />
*** 45 / 50 su scuolabus<br />
Wing<br />
Lunghezza mm 7.700<br />
Posti n. 28 / 24 / 21*<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 148.000/145.000/158.000<br />
* versione Turismo Th, con sollevatore<br />
su porta d’emergenza posteriore<br />
Mago2<br />
Lunghezza mm 8.800<br />
Posti n. 30 / 32 / 34*<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 220<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 180.000/182.000/178.000<br />
* versione Cabrio<br />
Next L8/L9/10<br />
Lunghezza mm 8.700/9.400/10.000<br />
Posti n. 30/34 ; 38*; 42<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238<br />
Trasmissione mecc. 6 marce<br />
Prezzo € 190.000/192.000; 210.000<br />
* 36 con sollevatore (predisposto montaggio<br />
su porta emergenza centrale)<br />
ISUZU<br />
Novo Ultra<br />
Lunghezza mm 7.305<br />
Posti n. 29* / 33**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro Classe II: 108.000<br />
Classe III: 115.000<br />
scuolabus***: 88.000<br />
* versione Classe III<br />
** versione ClasseII<br />
*** modello Novo Scuolabus, 45 posti<br />
Turquoise scuolabus<br />
Lunghezza mm 7.720<br />
Posti n. 50<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro 98.000<br />
Novo Citi*<br />
Lunghezza mm 7.502<br />
Posti n. 54<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />
Trasmissione<br />
automatica<br />
Prezzo euro 110.000<br />
* Classe I<br />
MERCEDES<br />
Sprinter City 45 - 75<br />
Lunghezza mm 7.400 / 8.500<br />
Posti n. 28 / 38<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 140 - 160<br />
Trasmissione aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo euro 190.000 / 270.000<br />
Sprinter Basic 45 - Mobility<br />
45 - Transfer 45<br />
Lunghezza mm 7.400<br />
Posti n. - / 18 / 22<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 140<br />
Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo € 115.000/170.000/160.000<br />
Sprinter Travel 75<br />
Lunghezza mm 8.500<br />
Posti n. 21<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 651 / 160<br />
Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />
Prezzo euro 240.000<br />
TEMSA<br />
Prestij Sx<br />
Classe. III - Cl. II - Scuolabus<br />
Lunghezza mm 7.168<br />
Posti n. 29 / 35 / 45<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 150<br />
Trasmissione<br />
manuale<br />
Prezzo € 112.000 / 205.000 / 90.000<br />
Motore elettrico<br />
TECNOBUS<br />
Gulliver<br />
Lunghezza mm 5.320<br />
Posti n. 24 / 25 / 31<br />
Motore/kW Amre / 32.3<br />
Batterie FZSoNick ; Ni/NaCI<br />
Capacità max kWh 2 x 71,2<br />
Prezzo € 290.000/330.000<br />
AYATS<br />
Horizon intercity<br />
Lunghezza mm 13.350 / 14.350<br />
Posti n. 96 / 106<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore<br />
Mercedes<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 532.000 / 540.000<br />
IRIZAR<br />
i4 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 10.700* / 11.480**<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 266.500 / 269.100<br />
* disponibile in versione L<br />
** disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 12.200*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320 / 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 270.400 / 274.300<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 12.920*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 320 / 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 276.900 / 280.800<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania 410<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 309.400<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
i4 integrale<br />
Lunghezza mm 10.700*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 273.000<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 12.200*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 278.200 / 282.100<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 12.920*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 284.700 / 289.900<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 328.900 / 332.800<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Astronic<br />
Prezzo euro 339.300 / 343.200<br />
* disponibile in versione H ed M. Versione<br />
L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />
€ in più rispetto al prezzo riportato<br />
i3 integrale<br />
Lunghezza mm 10.800 / 12.050<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 296.400 / 306.800*<br />
* 302.900 € per i3 12.05 con 341 cv<br />
Lunghezza mm 12.750<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 312.000 / 315.900<br />
Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 365.300 / 370.500<br />
* disponibile in versione H, M ed L<br />
IVECO BUS<br />
Crossway<br />
Lungh. mm 10,8 / 12 / 13<br />
Posti n. 47 / 55 /59<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Fpt / 360<br />
Trasm. man. / aut. / aut. 4 o 6 marce<br />
Prezzo € 260.700/266.600/277.300<br />
MAN<br />
Lion’s Intercity<br />
Lungh. mm 12 / 13<br />
Posti n. 70 / 74<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Man / 290<br />
Trasm. man. / aut. / a 4 o 6 marce<br />
Prezzo euro 345.000 / 373.000<br />
Lion’s City LE / U<br />
Lungh. mm 12 / 12<br />
Posti n. 83<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Man 290 / 320<br />
Trasmissione aut. / a 4 o 6 marce<br />
Prezzo euro 355.000 / 397.000<br />
44<br />
45
Linea<br />
Linea<br />
Linea<br />
Turismo<br />
MERCEDES<br />
Intouro - Intouro M - Intouro L<br />
Lungh. mm 12.100 / 12.600 / 13.300<br />
Posti n. 51 / 55 / 59<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasm. manuale Go 190<br />
Prezzo € 308.750/321.750/338.000<br />
Sollevatore Prm a 31.500 euro<br />
Citaro Ü - LE Ü - LE MÜ*<br />
Lungh. mm 12.100 / 12.200 / 13.200<br />
Posti n. 82 / 84 / 88**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel***<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />
Prezzo € 422.500/419.250/448.500<br />
* in versione 2 o 3 porte<br />
** 83 su versione 3 porte (da 461.500 €)<br />
*** modulo mild hybrid a 24.800 euro<br />
Citaro GÜ<br />
Lungh. mm 18.100<br />
Posti n. 127<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 470 / 355<br />
Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />
Prezzo € 598.000<br />
Tutti i Citaro Classe II prevedono rampa<br />
Prm a 2.500 euro<br />
SCANIA<br />
Interlink Ld<br />
Lunghezza mm<br />
10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />
Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />
Motorizzazione<br />
Diesel**<br />
Motore/cv Scania Dc09 / 320***<br />
Trasmissione<br />
aut. / Zf Ecolife<br />
Prezzo euro<br />
327.611/338.428/344.867/379.637<br />
* tre assi<br />
** anche Cng su versione da 12.190 mm.<br />
Prezzo 422.907€<br />
*** opzionale motore Scania Dc09 da<br />
360 cavalli<br />
Interlink Md<br />
Lunghezza. mm<br />
10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />
Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Scania Dc09 / 360**<br />
Trasmissione<br />
aut. / Zf Ecolife<br />
Prezzo €<br />
343.580/357.488/366.244/402.096<br />
* tre assi<br />
** opzionale motore Dc13 da 410 cavalli<br />
sul 13.990 mm<br />
SETRA<br />
415 - 416 - 418 Le Business<br />
Lungh. mm 12.300 / 13.000 / 14.600*<br />
Posti seduti n. 49 / 53 / 61<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Om 936 / 295<br />
Trasmissione manuale Go 190<br />
Prezzo € 370.500/384.750/432.250<br />
* tre assi<br />
Rampa Prm 2.500 euro<br />
SOLARIS<br />
Interurbino<br />
Lunghezza mm 12<br />
Posti n. Fino a 65<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Daf Mx-11/ 341<br />
Trasmissione Zf Ecolife - Voith Diwa<br />
Prezzo euro 401.000<br />
TEMSA<br />
Ld* 12 - 13<br />
Lunghezza mm 12.365 / 13.080<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-11 / 367<br />
Trasmissione Zf aut. - manuale<br />
Prezzo euro 326.000 / 342.000<br />
Omologabile anche in Classe III<br />
* versione Sb Plus con motore Fpt da<br />
320 cavalli e cambio automatico Allison<br />
T350R o meccanico Zf. Prezzi: 308.000<br />
per il 12 metri, 326.000 per il 13<br />
Md9* - Md9 Le**<br />
Lunghezza mm 9.480 / 9.536<br />
Posti n. 39 / 36<br />
Motore/cv Fpt N67 / 320***<br />
Trasm.<br />
man. Zf - aut. Allison<br />
Prezzo euro 233.000 / 226.000<br />
* omologabile anche in Classe III<br />
** omologabile anche in Classe I<br />
*** Cummins Isb 6.7 250 cv per Md9 Le<br />
Md7 Plus<br />
Lunghezza mm 7.745<br />
Posti n. 33<br />
Motore/cv Fpt / 186<br />
Trasm.<br />
man. Zf - aut. Allison<br />
Prezzo euro 205.000<br />
Omologabile anche in Classe III<br />
Prestij SxMd7 Plus<br />
Lunghezza mm 7.168<br />
Posti n. 35*<br />
Motore/cv Fpt / 150<br />
Trasm.<br />
man. M038S5<br />
Prezzo euro 178.000**<br />
Omologabile anche in Classe III e scuolabus<br />
*29 in Classe III e 45 nella versione<br />
scuolabus<br />
***185.000 per il Classe III e 147.000 per<br />
lo scuolabus<br />
VOLVO<br />
8908R<br />
Lunghezza mm 12.300 / 13.200<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift*<br />
Prezzo euro 309.000 / 329.000<br />
* con cambio Zf 6AP1400B a 315.000 /<br />
335.000 €<br />
Lungh. mm 14.000 / 14.900 (6x2)<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 350<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo euro 339.000 / 357.000<br />
8908Rle<br />
Lungh. mm 10.800* / 12.000 / 13.000<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift**<br />
Prezzo € 289.000/299.000/319.000<br />
* anche con motore 280 cv e cambio Zf<br />
a 285.000 €<br />
** con cambio Zf 6AP1400B a<br />
295.000/305.000/325.000 €<br />
Lungh. mm 13.700 / 14.700 (6x2)<br />
Posti n. -<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore/cv Volvo D8K 350<br />
Trasmissione<br />
Zf Ecolife<br />
Prezzo € 335.000 / 345.000<br />
VDL<br />
Futura Fmd2<br />
Lungh. mm 12.900 / 13.500 / 14.800*<br />
Posti n. 57 / 61 / 67<br />
Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 317.000/327.000/350.000<br />
* tre assi<br />
Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />
anche con pedana disabili e cambio<br />
automatico<br />
Futura Fdd2<br />
Lungh. mm 13.100 / 14.100 (6x2)<br />
Posti n. 79 / 91<br />
Motore/cv Daf / 530<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 645.000 / 655.000<br />
Disponibile anche con rampa disabili e<br />
cambio automatico<br />
IVECO BUS<br />
EVADYS<br />
Lunghezza mm 12.000<br />
Posti n. 49*/53**<br />
Motorizzazione<br />
Diesel<br />
Motore marca/cv Fpt Cursor 9/400<br />
Trasmissione mec./auto/automatiz.<br />
Prezzo euro 312.900/302.200<br />
*Porta doppia con rampa. **Porta singola<br />
con rampa<br />
IRIZAR<br />
i8 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />
Posti n. 50 / 55<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 368.750 / 416.250<br />
Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Scania 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 422.500 / 431.250<br />
i8 integrale<br />
Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />
Posti n. 51 / 55<br />
Motore/cv Daf Mx11/13 449 / 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 371.250 / 413.750<br />
Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Daf Mx13 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 426.360 / 435.000**<br />
* disponibile anche i8 Integral 14.38 con<br />
Daf 482 cv a 421.250 €<br />
i6 su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 10.800/12.350<br />
Posti n. 47 / 55*<br />
Motore/cv Scania 410**<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 303.750 / 306.250*<br />
*50 con pedana<br />
**disponibile anche i6 10,80 con Scania<br />
410 cv a 312.500 €<br />
Lunghezza mm 12.370<br />
Posti n. 53<br />
Motore/cv Scania 450*<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 342.500<br />
Lunghezza mm<br />
13.350 (6x2)<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Scania 410<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 312.500 / 321.200*<br />
* disponibile anche i6 13.35 con motore<br />
450 cv a 330.330 €<br />
Lunghezza mm<br />
13.370 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 383.750 / 390.000<br />
Lungh. mm 14.350/14.370 (6x2)<br />
Posti n. 63 / 63<br />
Motore/cv Scania 450 / 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 362.500 / 393.750<br />
Lunghezza mm<br />
15.370 (6x2)<br />
Posti n. 69<br />
Motore/cv Scania 490<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 401.250<br />
i6 integrale<br />
Lunghezza mm 10.800<br />
Posti n. 47<br />
Motore/cv Daf Mx11 408<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 307.500 / 316.250<br />
46<br />
45 47
Turismo<br />
Turismo<br />
Lunghezza mm 12.350 / 12.370<br />
Posti n. 55* / 53<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 315.750 / 347.500<br />
* 53 con pedana<br />
Lunghezza mm 13.350<br />
Posti n. 59*<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 322.500** / 333.750<br />
* 52 con pedana<br />
** anche versione a 328.750 €, sempre<br />
408 cv<br />
Lunghezza mm<br />
13.370 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Daf Mx13 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 388.750<br />
Lungh. mm 14.350 / 14.370 (6x2)<br />
Posti n. 63<br />
Motore/cv Daf Mx13 482 / 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 371.250* / 413.750<br />
* anche versione a 396.250 €, sempre<br />
482 cv<br />
Lunghezza mm<br />
15.370 (6x2)<br />
Posti n. 69<br />
Motore/cv Daf Mx13 530<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 410.000<br />
i6S su telaio Scania<br />
Lunghezza mm 12.350<br />
Posti n. 55*<br />
Motore/cv Scania 410 / 450<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 315.000 / 323.750<br />
*50 con pedana<br />
Lunghezza mm<br />
15.350 (6x2)<br />
Posti n. 71<br />
Motore/cv Scania 450<br />
Trasmissione Scania automatizzato<br />
Prezzo euro 370.000<br />
i6S integrale<br />
Lunghezza mm 12.350<br />
Posti n. 55*<br />
Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 321.250 / 326.250<br />
* 53 con pedana<br />
Lunghezza mm<br />
15.350 (6x2)<br />
Posti n. 71<br />
Motore/cv Daf Mx11 482<br />
Trasmissione -<br />
Prezzo euro 378.750<br />
MAN<br />
Lion’s Coach<br />
Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />
Posti n. 55 / 57<br />
Motore/cv Man / 420<br />
Trasm. mec. / automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 392.000 / 416.000<br />
Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 432.000 / 440.000<br />
MERCEDES<br />
Tourismo Rhd - M/2 Rhd<br />
Lunghezza mm 12.300 / 13.100<br />
Posti n. 51 / 55<br />
Motore/cv Om 470 / 422<br />
Trasm. mecc. Go 210 / rob. Go 250<br />
Prezzo euro 488.500 / 512.300<br />
Tourismo M/3 Rhd - L<br />
Lungh. mm 14.100 / 15.100 (6x2)<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Om 470 / 422<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo euro 530.100 / 546.000<br />
Su tutti i Tourismo, sollevatore Prm a<br />
29.700 €. Toilette a 11.800 €<br />
NEOPLAN<br />
Tourliner<br />
Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />
Posti n. 55 / 57<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 424.000 / 448.000<br />
Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />
Posti n. 59 / 65<br />
Motore/cv Man / 460<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 464.000 / 472.000<br />
Cityliner<br />
Lungh. mm 12.240/12.990*/13.990*<br />
Posti n. 55 / 59 / 65<br />
Motore/cv Man 460 / 500 / 500<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo € 480.000/512.000/520.000<br />
* tre assi<br />
Skyliner<br />
Lunghezza mm<br />
14.000 (6x2)<br />
Posti n. 85<br />
Motore/cv Man / 500<br />
Trasmissione automatizz. 12 marce<br />
Prezzo euro 720.000<br />
SCANIA<br />
Touring Hd<br />
Lunghezza mm 12.090<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Scania Dc13 / 410*<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 326.667<br />
* opzionale motore Scania Dc13 450 cv<br />
Lunghezza mm<br />
12.070 (6x2)<br />
Posti n. 63<br />
Motore/cv Scania Dc13 / 450<br />
Trasmissione Scania Opticruise<br />
Prezzo euro 375.000<br />
SETRA<br />
S 511 Hd - S 515 Hd<br />
Lunghezza mm 10.500 / 12.300<br />
Posti n. 43 / 51<br />
Motore/cv Om 470 / 388 - 422<br />
Trasmissione<br />
mecc. Go-210<br />
Prezzo euro 452.000 / 500.600<br />
S 516 Hd/2 - Hd/3* - Hdh*<br />
Lungh. mm 13.100/13.100/13.300<br />
Posti n. 55<br />
Motore/cv Om 470 / 422 - 422- 470<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo € 521.600/548.600/608.900<br />
* tre assi<br />
S 517 Hd - Hdh<br />
Lungh. mm 13.900 / 14.200 (6x2)<br />
Posti n. 59<br />
Motore/cv Om 470 / 422 - 470<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo € 556.300 / 625.700<br />
S 531 Dt<br />
Lungh. mm<br />
14.000 (6x2)<br />
Posti n. 83<br />
Motore/cv Om 471 / 510<br />
Trasmissione robotizzato Go 250<br />
Prezzo euro 736.800<br />
Su tutti i Setra (esclusi S 511 Hd, S 531<br />
Dt e gli Hdh) sollevatore Prm a 26.500 €.<br />
Su tutti i Setra (esclusi S 531 Dt e gli<br />
Hdh), toilette a 11.300 euro.<br />
TEMSA<br />
Hd 12 - 13<br />
Lungh. mm 12.276 / 13.076<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />
Trasmissione Zf Astronic - man.<br />
Prezzo € 296.000 / 325.000<br />
Maraton 12 - 13<br />
Lungh. mm 12.365 / 13.080<br />
Posti n. 53 / 57<br />
Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />
Trasmissione<br />
Zf - man.<br />
Prezzo € 337.000 / 344.000<br />
VAN HOOL<br />
Ex11* - Ex15**<br />
Lunghezza mm 10.700 / 12.480<br />
Posti n. 39 / 51<br />
Motore/cv Daf Mx11 / 341 - 408<br />
Trasm. Daimler Go / Zf Traxon<br />
Prezzo €<br />
Ex11L 230.000<br />
Ex11H 252.500<br />
Ex15L 231.000<br />
Ex15M 252.500<br />
Ex15H 255.000<br />
* disponibile in versione L ed H<br />
** disponibile in versione L, M ed H<br />
Ex16* - Ex17H<br />
Lungh. mm 13.260** / 14.220***<br />
Posti n. 63 / 65<br />
Motore/cv Daf Mx11-13 / 341 - 483<br />
Trasm.<br />
Prezzo €<br />
Daimler Go / Zf Traxon<br />
Ex16L 232.000<br />
Ex16M 255.000<br />
Ex16H 279.500<br />
Ex17H 284.500<br />
* disponibile in versione L, M ed H<br />
** Ex16H lungo 13.385 su tre assi (59<br />
posti)<br />
*** tre assi<br />
Astron Tx16 - Tx17 (6x2)<br />
Lunghezza mm 13.200 / 14.040<br />
Posti n. 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 353.200 / 359.000<br />
Astronef Tx15-Tx16-Tx17 (6x2)<br />
Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />
Posti n. 51 / 55 / 59<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 351.000/356.800/362.400<br />
48<br />
49
Altano Tx17-Tx18-Tx19 (6x2)<br />
Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />
Posti n. 59 / 63 / 67<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 376.000/382.300/388.500<br />
Altano Tdx20-Tdx21 (6x2)<br />
Lungh. mm 13.560 / 14.590<br />
Posti n. 63 / 67<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 394.100 / 401.800<br />
Astromega Tdx25-Tdx27 (6x2)<br />
Lungh. mm 13.150 / 14.105<br />
Posti n. 81 / 89<br />
Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 440.000 / 451.700<br />
VDL<br />
Futura Fmd2<br />
Lungh. mm 12.875 / 13.475 / 14.845*<br />
Posti n. 57 / 61 / 67<br />
Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 349.000 / 360.000 / 352.000<br />
* tre assi<br />
Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />
anche con pedana disabili e cambio<br />
automatico<br />
Futura Fhd2<br />
Lunghezza mm<br />
10.605 / 12.195* / 12.875* / 13.475<br />
Posti n. 43 / 53 / 57 / 61<br />
Motore/cv Daf 370 / 410 / 410 / 410<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo €<br />
352.000 / 374.000 / 380.000 / 386.000<br />
* disponibili anche con pedana disabili.<br />
Da 1 a 6 posti per carrozzine a bordo<br />
Lunghezza mm 13.945 / 14.845 (6x2)<br />
Posti n. 63 / 67<br />
Motore/cv Daf / 450<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 418.000 / 429.000<br />
Disponibili anche con pedana disabili e<br />
cambio automatico<br />
50<br />
Turismo<br />
Futura Fdd2<br />
Lunghezza mm 13.085 / 14.145 (6x2)<br />
Posti n. 79 / 91<br />
Motore/cv Daf / 530<br />
Trasmissione<br />
Zf Traxon<br />
Prezzo € 710.000 / 721.000<br />
Disponibile anche con rampa disabili e<br />
cambio automatico<br />
VOLVO<br />
9700<br />
Lunghezza mm 12.400 / 13.100<br />
Posti n. 55 / 57<br />
Motore/cv Volvo D13K 430 / 420<br />
Trasmissione<br />
-Volvo I-Shift<br />
Prezzo euro 368.000 / 377.000<br />
Lungh. mm 13.100/13.900/15.000 (6x2)<br />
Posti n. 59 / 63 / 65<br />
Motore/cv Volvo D13K 460<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift<br />
Prezzo € 390.000 / 398.000 / 407.000<br />
9900<br />
Lunghezza mm 12.400<br />
Posti n. 53<br />
Motore/cv Volvo D13K 460<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift<br />
Prezzo euro 382.000<br />
Lungh. mm 13.100 / 13.900 (6X2)<br />
Posti n. 57 / 61<br />
Motore/cv Volvo D13K 460<br />
Trasmissione<br />
Volvo I-Shift<br />
Prezzo euro 402.000 / 415.000<br />
periodico di cultura,<br />
economia e tecnica<br />
fondato nel 1991<br />
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Fabrizio Dalle Nogare,<br />
Stefano Eliseo, Fabio Franchini,<br />
Cristina Scuteri, Luca Vitali<br />
Hanno collaborato<br />
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Ferrari, Claudio Frutti, Ivan Poli,<br />
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