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AUTOBUS aprile 2024

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VADO E TORNO EDIZIONI<br />

www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />

Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />

in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

APRILE N. 4 - <strong>2024</strong><br />

ANNO 33°- euro 5,00<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

ECCO L’INTERCITY ELETTRICO VOLVO,<br />

FOCUS SULL’URBINO 12 ELECTRIC<br />

RINNOVATO, I NUOVI ADAS DI DAIMLER<br />

BUSES, DENTRO LA FABBRICA FORSEE<br />

POWER, MOBILITY MOVE, VERSO NME<br />

Il meglio<br />

dei<br />

due mondi


RUBRICHE<br />

POST-IT<br />

Usa: vittoria (sindacale)<br />

contro la guida autonoma<br />

4<br />

RETI & ENERGIA<br />

La prima di Kempower in<br />

Italia, ecco il deposito Tper<br />

6<br />

IL PUNTO<br />

Autobus n° 4 - <strong>2024</strong> - anno 33°<br />

TECNO<br />

La ‘gigafactory’<br />

texana di Ballard<br />

5<br />

MAPPAMOND<br />

20 milioni di chilometri<br />

elettrici ad Amburgo<br />

7<br />

Sommario<br />

5<br />

Periscopio<br />

La crisi di Van Hool:<br />

due realtà interessate<br />

a rilevare parti del<br />

business (una è Vdl)<br />

9<br />

In Umbria prende<br />

il via l’iter della<br />

gara di trasporto<br />

pubblico regionale<br />

10<br />

Oltre 400 autobus<br />

Iveco verso la Costa<br />

d’Avorio. Un legame<br />

sempre più stretto<br />

11<br />

Saloni<br />

12<br />

VERSO NEXT MOBILITY<br />

EXHIBITION<br />

Cosa aspettarsi dalla<br />

seconda edizione<br />

della fiera della<br />

mobilità meneghina<br />

Presentazione<br />

14<br />

RAMPINI A<br />

BOLOGNA<br />

Un quartetto di Rampini<br />

Eltron è entrato in servizio<br />

per Tper. Con qualche<br />

particolarità tecnica...<br />

Inchiesta<br />

38<br />

COMPONENTISTICA<br />

PER BUS ELETTRICI<br />

I trend di un mercato<br />

in evoluzione, tra<br />

volumi in crescita e<br />

strettoie produttive<br />

FORSEE POWER<br />

Abbiamo visitato la fabbrica di moduli<br />

batteria di Forsee Power a Poitiers (Francia).<br />

I bus coprono due terzi delle vendite<br />

16<br />

VOLVO BUSES<br />

Stoppata la produzione di bus completi, Volvo rilancia<br />

sull’offerta di telai: presentato uno chassis per e-bus low<br />

entry e a pianale alto. Su il velo sul concept dell’8900 Electric<br />

16 20<br />

MOBILITY MOVE<br />

Uno sguardo alla fiera tedesca Mobility<br />

Move (ex ElekBu), promossa dalla Vdv e<br />

interamente focalizzata sull’elettrico<br />

24<br />

TEST DRIVE<br />

Daimler Buses ha aggiornato la suite di tecnologie Adas in<br />

vista dell’entrata in vigore dello standard Gsr a luglio. Ada 2,<br />

Aba 6 e molto altro: li abbiamo provati su strada<br />

32<br />

ABBONATI<br />

SUBITO<br />

Rubriche<br />

Manutenzione<br />

42. Listini 44.<br />

Il Crossway Low Entry ELETTRICO segna un ulteriore passo in avanti nell’offerta di<br />

IVECO BUS, volta sempre di più alla mobilità sostenibile:<br />

Versione da 12m e 13m in Classe I & Classe II<br />

Motore elettrico centrale da 290 kW e una coppia massima da 3000 Nm<br />

Batterie NMC al litio assemblate da FPT<br />

Diverse modalità di ricarica, compresa la doppia versione di pantografo:<br />

“a bordo” per ricarica Bottom – up o barre per ricarica Top – down.<br />

PRESENTAZIONE<br />

28<br />

SOLARIS URBINO<br />

ELECTRIC 12<br />

Rinnovato nel<br />

layout (via<br />

l’ingombro della<br />

torre motore) e<br />

nelle specifiche<br />

tecniche (nuove<br />

batterie), il 12<br />

metri elettrico<br />

Solaris alza<br />

l’asticella della<br />

versatilità<br />

IL SONDAGGIO DEL MESE<br />

Negli Stati Uniti il sindacato degli autisti ha ottenuto<br />

una prima vittoria sulla guida autonoma (vedi Post-it<br />

a pagina 4). La lotta sindacale è il modo giusto per<br />

tutelare i posti di lavoro?<br />

Rispondi su<br />

www.vadoetorno.com<br />

Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate<br />

su un campione scientifico<br />

LE RISPOSTE<br />

DEL MESE SCORSO<br />

Il Consiglio di Stato ha dato ragione a<br />

Milano sull’angolo cieco: il Comune ha la<br />

competenza necessaria per conformare la<br />

zona traffico limitato. Il caso meneghino<br />

farà scuola?<br />

56%<br />

sì<br />

44%<br />

no<br />

3


Post-it<br />

USA, GLI AUTISTI CONTRO LA TECNOLOGIA DRIVERLESS<br />

Guida autonoma? “Non s’ha da fare”<br />

E LA LOTTA SINDACALE HA PORTATO A UNA PRIMA VITTORIA...<br />

BALLARD POWER SYSTEMS<br />

Tecno<br />

Gigafactory a stelle e strisce<br />

PER LA PRODUZIONE DI COMPONENTI E SISTEMI FUEL CELL<br />

Parafrasando Alessandro Manzoni,<br />

‘questa guida driverless non s’ha da<br />

fare’. No, non siamo nei Promessi<br />

Sposi, ma negli Stati Uniti d’America e a<br />

dirlo non sono i ‘bravi’ su ordine di Don<br />

Rodrigo, bensì gli autisti di bus&coach<br />

a stelle e strisce, che hanno iniziato una<br />

rivolta per ottenere tutele di fronte alla<br />

proliferazione di veicoli a guida autonoma<br />

in tutto il Paese.<br />

Spieghiamo. Il sindacato dei conducenti<br />

Transport workers union (Twu) ha negoziato<br />

un accordo con l’autorità di trasporti<br />

dell’Ohio (Cota) che gli conferisce il potere<br />

di veto sui veicoli autonomi: il nuovo<br />

contratto collettivo di lavoro stipulato con<br />

l’ente è unico nel suo genere e prevede<br />

il consenso del sindacato degli autisti per<br />

implementare qualsiasi forma di tecnologia<br />

di guida autonoma.<br />

Molto interessante la storia oltre Atlantico<br />

riportata e approfondita da Joann Muller<br />

per Axios, una storia che ci fa ulteriormente<br />

rendere conto di come tutto il mondo sia<br />

Paese e che il caso della carenza di autisti<br />

sia tematica e problematica non solo italiana<br />

ed europea, ma anche americana e<br />

mondiale. Sì, perché c’è ovviamente un<br />

nesso, un filo rosso che lega le due questioni:<br />

il fatto che gli autisti osteggino la<br />

tecnologia driverless è un modo per pro-<br />

teggere la professione – anche dalla tecnologia<br />

– che sta vivendo a tutte le latitudini<br />

una crisi senza precedenti.<br />

Ma è (anche) colpa della tecnologia? La<br />

tecnologia driverless è un nemico, una<br />

minaccia per chi fa questo mestiere? Si<br />

legge: «Se la guida autonoma viene utilizzata,<br />

a bordo deve essere presente un<br />

operatore sindacale qualificato».<br />

Il contratto prevede inoltre che «gli autisti<br />

di autobus e i meccanici non possano essere<br />

licenziati o subire riduzioni di stipendio<br />

a causa di una nuova tecnologica».<br />

E il caso Ohio potrebbe fare scuola in<br />

tutto il Paese, visto che i vertici del sindacato<br />

puntano a negoziare tutele simili<br />

anche con operatori di altre città, come<br />

Houston, Philadelphia e San Francisco.<br />

Ma non solo, dato che la Twu è presente<br />

anche a Miami, New York, Akron, Ann<br />

Arbor, Omaha e Winston-Salem.<br />

Ma è (anche) colpa della<br />

tecnologia? La guida<br />

autonoma driverless è un<br />

nemico, una minaccia per<br />

chi fa questo mestiere?<br />

«Quasi tutte le aziende di trasporto saranno<br />

oggetto di contrattazione nei prossimi<br />

18 mesi. Stiamo negoziando questo accordo<br />

in ogni città. Noi e gli autisti non<br />

siamo contro la tecnologia; per esempio<br />

siamo a favore di funzioni come i sistemi<br />

di rilevamento dei pedoni. Vogliamo<br />

solo un operatore al volante. Ma siamo<br />

disposti a discutere di come la tecnologia<br />

possa aiutare l’operatore a svolgere<br />

le sue mansioni, a migliorare la sicurezza<br />

e l’erogazione del servizio per l’utenza»,<br />

ha dichiarato ad Axios il presidente della<br />

Twu, John Samuelsen. Che, a seguire, ha<br />

aggiunto: «I conducenti non si limitano<br />

a guidare un autobus tutto il giorno: aiutano<br />

anziani, riuniscono bambini smarriti<br />

con i loro genitori, hanno praticato la<br />

rianimazione cardiopolmonare in caso di<br />

emergenze, avvisato i primi soccorritori<br />

di crimini in corso e persino aiutato donne<br />

incinta in travaglio».<br />

E l’altra campana cosa dice? «Alla Cota<br />

abbiamo sempre creduto nel perseguire<br />

le nuove tecnologie come un modo per<br />

rendere la mobilità più sicura ed efficiente<br />

per i dipendenti e i clienti, non come un<br />

mezzo per sostituire la nostra eccellente<br />

forza lavoro», ha dichiarato ad Axios il<br />

portavoce della Central Ohio Transit Authority<br />

Jeff Pullin.<br />

B<br />

allard Power Systems sta progettando<br />

una nuova gigafactory a<br />

Rockwall, Texas, destinata alla<br />

produzione di componenti e sistemi a<br />

celle a combustibile. La fine dei lavori<br />

è prevista entro la fine del 2027, per cui<br />

l’inagurazione - salvo ritardi nei lavori<br />

e intoppi burocratici - dovrebbe essere<br />

fissata per l’inizio del 2028.<br />

Ballard, che vede attualmente in servizio<br />

in tutto il mondo oltre 1.700 autobus dotati<br />

dei propri moduli fuel cell, ha ottenuto<br />

una sovvenzione di 40 milioni di dollari<br />

dal Dipartimento dell’Energia (Doe) degli<br />

Stati Uniti per la fase preliminare del pro-<br />

IL ‘FINE VITA’ DI ARRIVAL<br />

Secondo i piani di<br />

Ballard, la fabbrica avrà<br />

una capacità produttiva<br />

annuale di 3 gigawatt di<br />

celle a combustibile<br />

getto; il Doe, infatti, ha visto nel colosso<br />

tecnologico un soggetto con tutte le carte<br />

in regola per partecipare al programma<br />

governativo di elettrolisi, produzione e<br />

riciclaggio di idrogeno pulito. Al finanziamento<br />

statale, l’azienda aggiungerà<br />

160 milioni di dollari di tasca propria<br />

per portare avanti e ultimare l’impianto,<br />

che nei progetti aziendali avrà una capacità<br />

produttiva annua di otto milioni di<br />

gruppi elettrodi a membrana, otto milioni<br />

di piastre bipolari, 20.000 pile di celle a<br />

combustibile e fino a 20.000 moduli fuel<br />

cell all’anno, ovvero l’equivalente di 3<br />

gigawatt di celle a combustibile. Gli step<br />

futuri dovrebbero aumentare ulteriormente<br />

la scala di produzione e l’espansione<br />

della capacità, per cui a pieno regime la<br />

gigafactory garantirà numeri ancora più<br />

alti.<br />

Canoo, azienda automobilistica californiana<br />

dedicata allo sviluppo e alla produzione<br />

di veicoli elettrici, ha annunciato<br />

l’acquisizione delle attività produttive appartenenti<br />

al fu produttore Arrival, acquisendole<br />

peraltro – come dichiarato dalla<br />

stessa Canoo – per pochi dollari.<br />

I beni saranno raccolti in oltre 20 container<br />

e spediti via mare agli impianti di produzione,<br />

basati in Oklahoma. Canoo dichiara di<br />

avere ora a disposizione tutte le attrezzature<br />

produttive necessarie per implementare<br />

la produzione del <strong>2024</strong> e che il servirsi<br />

delle attività e strumentazioni produttive di<br />

Arrival – come robot, attrezzature di controllo<br />

avanzate e per il collaudo dinamico<br />

dei veicoli ad alta tecnologia – incrementerà<br />

in modo significativo le sue capacità<br />

di operare meglio nel prossimo futuro a<br />

costi, peraltro, significativamente inferiori.<br />

Gli asset acquisiti accelereranno la transizione<br />

di Canoo verso i processi automatizzati,<br />

accorciando i tempi di consegna,<br />

riducendo le spese e i costi.<br />

4<br />

5


KEMPOWER PER TPER<br />

Reti & energia<br />

Ricarica alla bolognese<br />

IL PRIMO DEPOSITO PER E-BUS IN ITALIA DEL PLAYER FINLANDESE<br />

AMBURGO, LA FLOTTA E-BUS DI HOCHBAHN CRESCE<br />

Mappamondo<br />

20 milioni di chilometri<br />

ENTRO FINE ANNO SARÀ ELETTRICO UN QUARTO DELLA FLOTTA<br />

HITACHI E<br />

Il pr<br />

LA PRIMA<br />

È<br />

finalmente arrivata la tanto attesa prima<br />

volta in Italia di Kempower, che ha inaugurato<br />

a Bologna, in via Ferrarese, il suo<br />

primo deposito tricolore per autobus elettrici.<br />

Era maggio 2022 quando vi davamo notizia,<br />

per la prima volta, di come il fornitore finlandese<br />

di sistemi di ricarica avesse puntato<br />

con decisione il mercato tricolore, mettendoci<br />

fisicamente piede, con il debutto nel Belpaese<br />

di una società ad hoc, basata a Milano, per<br />

operare al meglio nello Stivale. Costituita ad<br />

<strong>aprile</strong> 2022, Kempower Italia ha messo nel<br />

mirino il mondo dei veicoli commerciali ed<br />

è guidata, per quanto concerne il segmento<br />

truck&bus, da Marco Bettega, in veste di Se-<br />

6<br />

LA RICARICA DEI 400 (KW)<br />

Nel nuovo deposito,<br />

Tper potrà ricaricare<br />

contemporaneamente 28<br />

autobus elettrici, da 12 e<br />

18 metri di lunghezza<br />

nior Sales Manager Italy Commercial Fleet.<br />

E ora è arrivato il primo colpo messo a segno,<br />

o meglio il taglio del nastro a un progetto<br />

partito da lontano, da Lathi, Finlandia,<br />

headquarter della società scandinava. Peraltro,<br />

si tratta di uno dei depositi di autobus<br />

più grandi d’Europa, capace di ospitare fino a<br />

cinquecento veicoli. In questo sito Tper potrà<br />

ricaricare contemporaneamente 20 e-bus attraverso<br />

altrettanti pantografi, ognuno dei quali<br />

offre fino a 300 kW di potenza. Inoltre, sono<br />

presenti satelliti a uscita singola, che offrono<br />

fino a 130 kW ciascuno per la ricarica di ulteriori<br />

8 bus in modalità plug-in. Nel momento<br />

in cui Tper avesse la necessità di ingrandire<br />

ulteriormente la flotta di elettrici, aumenterà<br />

anche la capacità di ricarica presso il sito: le<br />

soluzioni modulari e scalabili di Kempower<br />

permetterenno infatti, al bisogno, di accrescere<br />

facilmente la capacità di ricarica.<br />

Siemens amplia il proprio portafoglio prodotti<br />

per la ricarica dei veicoli elettrici, presentando<br />

Si-Charge D da 400 kW per il mercato degli<br />

e-bus (ma anche per quello degli e-truck).<br />

Si tratta di un’ulteriore variante della sua colonnina<br />

di ricarica rapida per veicoli elettrici<br />

SiCharge. Il prodotto è in linea con gli standard,<br />

i protocolli e le norme di riferimento e<br />

può adattarsi alle esigenze di ricarica attuali e<br />

future: con la colonnina è possibile ricaricare<br />

fino a quattro veicoli contemporaneamente<br />

con una sola connessione alla rete, ottimizzando<br />

i tempi di ricarica e garantendo risparmi<br />

economici e di spazio per i gestori dei punti<br />

di ricarica; è adattabile e diversi casi d’uso,<br />

come la ricarica a destinazione, la ricarica rapida<br />

in stazioni pubbliche o quella autostradale,<br />

e può offrire una potenza continua e stabile<br />

di 400 kW a 40 gradi centigradi di temperatura.<br />

Inoltre, il sistema, dotato di touchscreen<br />

multilingue e interfaccia intuitiva fornisce una<br />

gestione semplice dei cavi sia sul caricatore<br />

che sull’erogatore, rendendo la ricarica il più<br />

comoda possibile per i conducenti.<br />

La flotta di autobus elettrici dell’operatore<br />

Hochbahn ad Amburgo, in<br />

Germania, ha coperto superato i 20<br />

milioni di chilometri di percorrenza. Attualmente<br />

sono in esercizio 242 e-bus ed<br />

entro la metà del <strong>2024</strong> il numero salirà a<br />

260 veicoli (199 autobus da 12 metri e<br />

61 articolati) e la componente zero emission<br />

coprirà a quel punto più di un quarto<br />

della flotta totale di quasi 1.100 autobus.<br />

Spingendosi ancora oltre, entro la fine<br />

dell’anno dovrebbero essere 315 i veicoli<br />

a zero emissioni in circolazione. Pertanto,<br />

nel corso di quest’anno è prevista<br />

l’introduzione di 73 e-bus.<br />

L’operatore avrà in funzione un nuovo<br />

deposito dedicato ai bus elettrici nel<br />

2026. Secondo<br />

i piani, il<br />

sito Hochbahn<br />

di Meiedorf o-<br />

spiterà 130 e-<br />

bus che serviranno<br />

la zona<br />

nord-est della<br />

città. A metà<br />

del 2023 l’azienda<br />

ha raccolto<br />

300 milioni<br />

di euro<br />

da investitori<br />

istituzionali<br />

e li utilizzerà<br />

L<br />

’operatore di trasporto pubblico Keolis,<br />

sede in Francia e raggio d’azione globale,<br />

ha raggiunto un fatturato di 7,0 miliardi<br />

di euro nel 2023, in crescita del 6,6 per cento.<br />

L’Ebit del gruppo ammonta a 164 milioni di<br />

euro. L’utile netto è positivo per il terzo anno<br />

consecutivo e si attesta a 10 milioni di euro,<br />

secondo i dati diramati dal gruppo.<br />

Keolis. Tuttavia, quest’ultimo parametro<br />

è in forte calo rispetto al 2022 e al<br />

2021, dove era stato valutato a 48 e 28<br />

milioni di euro, in quanto «fortemente<br />

impattato dall’aumento dei costi energetici»,<br />

afferma Keolis.<br />

L’indebitamento finanziario è diminuito<br />

di 104 milioni di euro, attestandosi<br />

a 870 milioni di euro al 31 dicembre<br />

2023.<br />

Inoltre, passando al capitolo tecnologico,<br />

nel 2023 le emissioni di gas<br />

per finanziare la transizione energetica<br />

della flotta.<br />

Dal 2020, Hochbahn ha iniziato ad acquistare<br />

esclusivamente autobus a emissioni<br />

zero, attualmente utilizzati in tre<br />

località (Alsterdorf, Hummelsbüttel e<br />

Langenfelde). Il deposito di Harburg II<br />

seguirà all’inizio di <strong>aprile</strong>.<br />

Da quando il primo e-bus pronto per la<br />

produzione è entrato in servizio nel 2019<br />

(era un eCitaro), la crescente flotta di<br />

Hochbahn ha percorso più di 20 milioni<br />

di chilometri in modo silenzioso e senza<br />

emissioni. Questo ha permesso di risparmiare<br />

più di 22.000 tonnellate di Co2, in<br />

base al calcolo reso noto dall’operatore<br />

tedesco.<br />

Keolis, una fotografia del 2023<br />

serra relative alla trazione sono state ridotte<br />

del 5 per cento rispetto al 2022. Inoltre, la<br />

percentuale di chilometri percorsi su strada<br />

utilizzando combustibili non fossili è raddoppiata<br />

tra il 2019 e il 2023.<br />

Il trasporto on-demand è un altro tema: sono<br />

80, ad oggi, i progetti gestiti da Keolis.<br />

G enov<br />

sere d<br />

Sarà<br />

2025. Hitach<br />

un ordine da<br />

del sistema<br />

linea Val Bis<br />

Assi di Forza<br />

che opereran<br />

L’autobus elettrico per diverse tecno<br />

l’America Latina<br />

Hitachi Ene<br />

per l’acquist<br />

di un tender<br />

Ci pensa Volkswagen e bus) è stato r<br />

si chiama e-Volksbus fatto che «la<br />

mercato di r<br />

Volkswagen Truck & Bus ha in<br />

L’accordo co<br />

programma l’avvio della produzione<br />

di un modello di bus elettrico<br />

piano del Co<br />

completame<br />

per l’America Latina nella seconda<br />

2025, introd<br />

metà del <strong>2024</strong>. Il modello, chiamato<br />

e-Volksbus, è in fase di sviluppo<br />

l’uso di veic<br />

mezzi pubbl<br />

presso il centro di ingegneria mondiale<br />

di Vwtb a Resende (Brasile)<br />

bilità efficien<br />

anche grazie<br />

e si basa sulle comptenze acquisite<br />

riservate e p<br />

tramite lo sviluppo ed esercizio del<br />

di preferenzi<br />

camion elettrico prodotto in Brasile,<br />

l’e-Delivery, con cui condivide tecnologie<br />

e componenti.<br />

Il modello utilizza un’architettura<br />

KEMPO<br />

modulare per e-bus dai nove ai 23<br />

metri (con doppia articolazione).<br />

Fino a 300 e-bus<br />

per Seattle<br />

Stati Uniti, maxi<br />

commessa per Gillig<br />

Il costruttore americano Gillig fornirà<br />

89 autobus elettrici a batteria<br />

all’operatore King County Metro<br />

per l’area di Seattle (Stato di Washington),<br />

nell’ambito di un nuovo<br />

contratto quinquennale che prevede<br />

un massimale di 306 veicoli a emissioni<br />

zero.<br />

A metà del 2023 King County Metro<br />

si è assicurata un finanziamento<br />

federale di 33,5 milioni di dollari<br />

per sostenere l’acquisto di autobus<br />

a zero emissioni, e ha l’obiettivo<br />

di convertire l’intera flotta entro il<br />

2035. Il modello low floor di Gillig<br />

prevede una capacità della batteria<br />

di ben 686 kWh.<br />

7<br />

ENEL X


l’Autobus<br />

che si legge<br />

abbonati a<br />

LA CRISI AZIENDALE<br />

Periscopio<br />

Van Hool sta fallendo<br />

VDL E DUMAREY SAREBBERO PRONTE A SUBENTRARE<br />

Il fallimento di Van Hool, al momento<br />

di andare in stampa con questo numero,<br />

sembra essere ormai inevitabile, come<br />

dichiarato peraltro dal crisis manager Marc<br />

Zwaaneveld (nominato all’inizio del <strong>2024</strong>,<br />

per gestire appunto la crisi dell’azienda),<br />

in un’intervista pubblicata da De Standaard<br />

a fine marzo. Al quotidiano belga, Zwaaneveld<br />

ha rilasciato pesanti recriminazioni<br />

nei confronti della famiglia di Van Hool.<br />

L’11 marzo Van Hool ha annunciato l’intenzione<br />

di interrompere la produzione di<br />

autobus urbani (e di trasferire l’attività in<br />

Macedonia). Nei giorni seguenti, l’azienda<br />

ha chiesto protezione dai creditori per<br />

continuare le trattative con le banche e il<br />

governo in modo da mettere a punto e farsi<br />

approvare il piano di risanamento aziendale.<br />

«L’unica possibilità di salvare i posti di lavoro<br />

e il know-how è quello di trovare un<br />

acquirente dopo il fallimento», ha insistito<br />

Zwaaneveld. Ecco, ma quale acquirente? I<br />

rumors parlano di due parti interessate: una<br />

è Vdl (insieme a Schmitz Cargobull), mentre<br />

il secondo candidato sarebbe il gruppo<br />

Dumarey (che alla fine del 2023 ha rilevato<br />

WN VTech, che controlla Mellor).<br />

Secondo il quotidiano fiammingo De Tijd,<br />

il debito di Van Hool ammonterebbe a<br />

quasi 400 milioni di euro. E come riportato<br />

dallo stesso media, l’onere del debito<br />

è esclusivamente a carico della società a<br />

responsabilità limitata Van Hool. Tuttavia,<br />

Van Hool viaggia spedita<br />

verso la bancarotta: Vdl<br />

e Dumarey sarebbero<br />

interessate a subentrare per<br />

‘salvare’ il marchio<br />

L’obiettivo del<br />

crisis manager<br />

era quello<br />

di rilanciare<br />

l’azienda con un<br />

Recovery Plan.<br />

«Le banche<br />

e il governo<br />

avrebbero<br />

dovuto fare da<br />

ponte. Solo<br />

dopo qualche<br />

anno, quando<br />

l’azienda<br />

sarebbe tornata<br />

sana, si sarebbe<br />

dovuto trovare<br />

un soggetto<br />

esterno».<br />

Qualcosa però<br />

è andato storto<br />

e Zwaaneveld<br />

punta il<br />

dito contro<br />

la famiglia<br />

Van Hool,<br />

che avrebbe<br />

bocciato in toto<br />

la sua idea.<br />

una parte della famiglia, con la holding di<br />

familiare Immoroc, possiede ancora gli e-<br />

difici e i siti produttivi di Lier (vicino ad<br />

Anversa, in Belgio) e in Macedonia. Questi<br />

immobili non sono coperti dall’imminente<br />

fallimento e questo aspetto complica - non<br />

poco - l’acquisizione e il rilancio aziendale.<br />

Lecito chiedersi, tra le tante cose, quale<br />

sarà il destino dei trambus per Parigi (presentati<br />

al Busworld 2023), la cui consegna<br />

è appena iniziata. Ecco, Zwaaneveld<br />

su questo punto risponde e le sue parole<br />

lasciano poco, pochissimo spazio a interpretazioni:<br />

«Penso che questi trambus siano<br />

bellissimi, ma costa troppo produrli.<br />

Quindi, come per gli altri autobus urbani,<br />

penso che non guadagniamo abbastanza da<br />

questi mezzi, per cui è meglio interrompere<br />

la produzione. Spetterà all’acquirente decidere<br />

se adottare questa strategia».<br />

Insomma, staremo a vedere quale sarà il<br />

destino di Van Hool...<br />

offerte speciali online<br />

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EBUSCO PROVA A RIALZARSI<br />

Il 2023 è stato un anno ‘deludente’ per<br />

Ebusco, parola del fondatore e co-Ceo Peter<br />

Bijvelds, anche se il portafoglio ordini è<br />

cresciuto da 1.474 a 1.719 autobus: al momento,<br />

il costruttore ha più di 125 autobus<br />

in consegna, di cui oltre 80 Ebusco 3.0. Ma<br />

a fronte di un incremento delle commesse,<br />

la perdita netta nel 2023 è stata di 120,1<br />

milioni di euro (contro i 32,2 milioni di euro<br />

del 2022...).<br />

L’azienda olandese fa sapere che ora si concentrerà<br />

sulla nuova strategia di assemblaggio<br />

per conto terzi con il modello 3.0 (quello<br />

di punta) costruito in Cina. Negli ultimi mesi,<br />

alla guida di Ebusco si è insediato un nuovo<br />

gruppo dirigente per accelerare il cambio di<br />

rotta e di passo: il Cfo Jurjen Jongma, l’interim-co<br />

Ceo Frank Meurs e il Coo Roald<br />

Dogge. Ebusco ha recentemente modificato<br />

il suo modello di business verso una strategia<br />

di assemblaggio adattata per scalare la<br />

produzione con il supporto di partner terzi. Il<br />

nome del partner di assemblaggio non è stato<br />

menzionato finora menzionato, ma è cinese.<br />

9


Periscopio<br />

Periscopio<br />

È NATA KMOBILITY<br />

PUBBLICATO IL BANDO<br />

LA MAXI COMMESSA DI IVECO BUS IN AFRICA<br />

Si chiama KMobility, è figlia di Maurelli, e<br />

sarà la concessionaria unica italiana per gli<br />

autobus elettrici e a idrogeno di Karsan. A<br />

darne notizia Eduardo Maurelli in persona<br />

(in foto), Board Member del gruppo Maurelli<br />

che per primo ha annunciato la nascita<br />

della società, designata come importatore<br />

unico per il Belpaese dei Bev e Fcev del<br />

costruttore di Bursa, Turchia.<br />

La compagine sociale di KMobility ricalcherà<br />

quella di Ford Trucks Italia che, ad<br />

oggi, vede Maurelli Group, Trasporti Pesanti,<br />

VFM Company ed Edoardo Gorlero<br />

come soci.<br />

AT DIVENTA CONTACTLESS<br />

Sali a bordo e fai ‘tap’. Su tutte le linee di bus<br />

di Autolinee Toscane e sulla tramvia di Firenze<br />

si potrà acquistare e convalidare il biglietto con<br />

un solo gesto: un semplice ‘tap’.<br />

La novità è il sistema di pagamento contactless<br />

attivo (dal 28 marzo) su tutte le linee del trasporto<br />

pubblico della Toscana, una modalità di<br />

acquisto che rende più accessibile il trasporto<br />

pubblico, anche ai milioni di turisti in visita<br />

che non conoscono le regole del tpl.<br />

Per effettuare il pagamento contactless è sufficiente<br />

avvicinare la carta di pagamento o il dispositivo,<br />

su cui è digitalizzata la propria carta,<br />

al validatore. Si possono usare le carte di debito,<br />

le carte di credito e le carte prepagate dei<br />

circuiti Mastercard, Visa e American Express,<br />

oppure lo smartphone e i gli smartwatch abilitati<br />

al pagamento. Se il viaggio prevede l’utilizzo<br />

di più autobus o di autobus+tramvia, si<br />

dovrà ‘tappare’ ogni volta che si sale a bordo<br />

sia sul bus che sulla tramvia: il sistema riconoscerà<br />

automaticamente la carta o il dispositivo<br />

utilizzato e la validità del biglietto.<br />

MILANO E ATM PER L’UCRAINA<br />

Il gruppo Atm, in collaborazione con il Comune<br />

di Milano, ha avviato un’ iniziativa<br />

umanitaria per aiutare le comunità ucraine<br />

messe in ginocchio dalla guerra contro la<br />

Russia. Nell’ambito di questa missione, 37<br />

autobus dell’Azienda Trasporti Milanesi saranno<br />

donati a diverse città dell’Ucraina,<br />

per sostenere il trasporto e la mobilità urbana<br />

del Paese. Un primo accordo è stato<br />

firmato con la città di Dnipro per la donazione<br />

di 9 autobus, mentre saranno presto<br />

prese intese con altre municipalità ucraine.<br />

Umbria, la gara si fa (così)<br />

NONOSTANTE I DUBBI DELL’ART E DEI SINDACATI<br />

Ora ci siamo: Umbria Mobilità<br />

ha pubblicato la ‘Procedura per<br />

l’affidamento del Servizio di<br />

Trasporto Pubblico Locale della Regione<br />

Umbria’. Nonostante i dubbi dell’Autorità<br />

di regolazione dei trasporti e anche<br />

quelli delle single sindacali.<br />

Per questi ultimi - che su questo fronte<br />

stanno battagliando da mesi - sarebbe<br />

stato molto meglio suddividere la gara<br />

in due lotti anziché i 4 proposti dalla<br />

Regione: uno per il trasporto su gomma,<br />

urbano ed extraurbano, per impianti<br />

fissi e mobilità alternativa, navigazione<br />

e percorsi ciclabili; l’altro per il ferro,<br />

comprensivo anche delle rispettive manutenzioni<br />

del materiale rotabile e su<br />

gomma. Come detto, anche l’Autorità di<br />

Regolazione dei Trasporti ha sollevato<br />

Busitalia goes green<br />

A inizio gennaio<br />

Busitalia Veneto ha<br />

tagliato il nastro,<br />

inaugurando il<br />

deposito per e-bus a<br />

Padova.<br />

L’investimento per<br />

la realizzazione del<br />

deposito di via del<br />

Pescarotto è stato di<br />

oltre 1,4 milioni di<br />

euro; costi interamente<br />

sostenuti da Busitalia<br />

Veneto. L’infrastruttura<br />

è stata progettata per<br />

garantire 14 postazioni<br />

di ricarica compatibili<br />

con i più recenti<br />

standard tecnologici<br />

e ogni autobus avrà<br />

a disposizione fino<br />

a 180 kW di potenza<br />

che vengono modulati<br />

tramite un sistema di<br />

controllo intelligente e<br />

flessibile che consente<br />

di ridurre i tempi di<br />

ricarica ed i costi<br />

connessi.<br />

Prossimamente,<br />

saranno realizzati<br />

altri due impianti:<br />

uno presso il sito di<br />

Goldoni (sempre a<br />

Padova) e l’altro a<br />

Rovigo, per un totale<br />

di 120 postazioni.<br />

175 autobus ecologici<br />

(112 a metano<br />

e 63 elettrici) e 50<br />

autisti: Busitalia Padova<br />

rinnova la propria flotta<br />

urbana ed extraurbana, e<br />

rafforza anche l’organico<br />

di conducenti (di cui, come<br />

ben sappiamo, c’è un<br />

Dovendo fare i conti<br />

con i tempi dilatati<br />

di consegna delle<br />

aziende produttrici,<br />

i nuovi autobus<br />

saranno in servizio<br />

entro i prossimi<br />

due anni<br />

tutta una serie di dubbi sull’eventuale<br />

spezzettamento in 4 lotti. L’Art avanza<br />

richieste di approfondimento sul percorso<br />

di riorganizzazione del tpl che la<br />

Regione ha intrapreso e scrive testualmente<br />

che «le motivazioni addotte da<br />

Umbria Tpl e Mobilità e dalla Regione<br />

a sostegno della necessità di suddividere<br />

il tpl umbro in 4 lotti, con un limite<br />

di aggiudicazione massimo di due lotti<br />

per singolo partecipante, non paiono del<br />

tutto condivisibili».<br />

Il bando di gara ora pubblicato prevede<br />

una suddivisione appunto in quattro lotti<br />

(Perugia 1, Perugia 2, Spoleto e Terni)<br />

per un valore totale di 749 milioni di euro,<br />

566 dei quali a titolo di corrispettivo,<br />

e una durata di 96 mesi, ovvero 8 anni.<br />

La scadenza è fissata al 27 maggio.<br />

grande, grandissimo bisogno),<br />

grazie a 76 milioni<br />

di euro di finanziamenti<br />

ministeriali ed europei.<br />

Il programma di ammodernamento<br />

della flotta<br />

di Busitalia Veneto prevede<br />

l’inserimento di ulteriori<br />

164 nuovi autobus,<br />

che si aggiungono ai 33<br />

già entrati in esercizio<br />

nell’ultimo anno. Per un<br />

totale dunque di 197 nuovi<br />

autobus a basse e zero<br />

emissioni. Sul fronte degli<br />

autisti, in questo mese di<br />

<strong>aprile</strong> scatta l’Academy<br />

per formare e assumere<br />

nuovi autisti: 54 i partecipanti,<br />

pronti a mettersi<br />

al volante a settembre.<br />

Preziosa come l’avorio<br />

CROSSWAY, EVADYS E DAILY, PER UN TOTALE DI 410 PEZZI<br />

300 Crossway Low Entry, 50 coach<br />

Evadys e 60 minibus Daily, per un<br />

totale di 410 pezzi. Questi i numeri<br />

della maxi commessa di Iveco Bus in<br />

Costa d’Avorio per Sotra, l’azienda di<br />

trasporto pubblico di Abidjan. Tutte le<br />

consegne saranno completate tra la fine<br />

del <strong>2024</strong> e l’inizio del 2025.<br />

Questo accordo è l’ultimo della lunga collaborazione<br />

tra Iveco Bus e Sotra, che si<br />

aggiunge ai 900 autobus Crossway LE e<br />

Crealis forniti nel 2018 e nel 2019 (i primi<br />

autobus alimentati a gas naturale a essere<br />

consegnati nel continente africano).<br />

Ricordiamo peraltro come Iveco, a inizio<br />

2022, abbia inaugurato una fabbrica<br />

in Costa d’Avorio dove viene prodotto il<br />

Daily Ivoire (in foto).<br />

I coach Evadys - i primi della flotta di<br />

Sotra - possono ospitare 49 passeggeri,<br />

garantendo un ambiente confortevole, e<br />

offrono servizi come cucina e toilette;<br />

gli Evadys saranno utilizzati per fornire<br />

servizi di trasporto turistico sul territorio<br />

ivoriano e su rotte internazionali in tutto<br />

il continente africano.<br />

I minibus Daily saranno utilizzati per i trasferimenti<br />

all’interno della città di Abidjan<br />

e per i collegamenti interurbani con Bouaké,<br />

Yamoussokro, San Pedro e Korhogo.<br />

Industria Italiana Autobus fornirà 200 Citymood<br />

12 Cng Euro VI ad Atene. I mezzi<br />

contribuiranno a raggiungere così il triplice<br />

obiettivo fissato dal Ministero delle Infrastrutture<br />

e dei Trasporti greco di potenziare<br />

il trasporto urbano, migliorare la mobilità<br />

sostenibile e raggiungere un elevato livello<br />

di servizio pubblico, contribuendo così alla<br />

transizione green della capitale. Il tender in-<br />

Molto apprezzato dagli operatori del trasporto<br />

urbano e interurbano, grazie alla<br />

sua versatilità, affidabilità e redditività o-<br />

perativa, il Crossway Low Entry completerà<br />

la flotta già in funzione e contribuirà<br />

ad ampliare la rete di trasporto pubblico<br />

IIA alla conquista della Grecia<br />

ternazionale a cui hanno partecipato diversi<br />

competitor ha visto l’affermazione di IIA con<br />

il suo Citymood 12 a gas naturale compresso,<br />

veicolo dotato di pianale ribassato e di rampa<br />

per l’accesso dei disabili, in grado di trasportare<br />

88 passeggeri. La consegna dei mezzi,<br />

completi di assistenza full service per 5 anni,<br />

sarà effettuata in lotti progressivi per completarsi<br />

entro il primo semestre del 2025.<br />

di Abidjan.<br />

Sotra beneficerà della soluzione completa<br />

offerta da Iveco Bus, che comprende<br />

formazione, ricambi e assistenza tecnica<br />

professionale per garantire che i veicoli<br />

funzionino sempre al meglio.<br />

Motus-E<br />

Fabio Pressi eletto<br />

presidente<br />

Questo<br />

accordo<br />

è l’ultimo<br />

della lunga<br />

collaborazione<br />

tra Iveco Bus<br />

e Sotra, che<br />

si aggiunge ai<br />

900 autobus<br />

Crossway LE e<br />

Crealis forniti<br />

nel 2018 e<br />

nel 2019 (i<br />

primi autobus<br />

alimentati a<br />

gas naturale<br />

a essere<br />

consegnati nel<br />

continente<br />

africano). E a<br />

inizio 2022<br />

Iveco ha aperto<br />

una fabbrica<br />

nel Paese.<br />

Fabio Pressi è il nuovo presidente<br />

di Motus-E. Il manager torinese,<br />

Ceo di A2a E-Mobility, è stato<br />

eletto dall’assemblea dei soci che<br />

si è tenuta a Roma e raccoglie<br />

il testimone di Massimo Nordio,<br />

Vice President Group Government<br />

Relations & Public Affairs<br />

di Volkswagen Group Italia, seguendo<br />

un principio di rotazione<br />

dei vertici associativi.<br />

Entrato nel Gruppo A2a nel gennaio<br />

2021 e componente del Consiglio<br />

direttivo di Motus-E dallo<br />

stesso anno, Pressi ha maturato<br />

un’esperienza ventennale in società<br />

di rilievo nazionale attive<br />

nei settori delle tecnologie al<br />

servizio della mobilità sostenibile.<br />

Pressi è docente della Luiss<br />

Business School.<br />

10<br />

11


Next Mobility Exhibition 8-10 maggio - Fiera di Milano<br />

AGORÀ DELLA MOBILITÀ<br />

12<br />

nextmobilityexhibition.com<br />

Tre giorni per mettere al centro l’innovazione tecnologica di<br />

veicoli e sistemi di trasporto chiamati a rispondere alle sfide<br />

poste dall’Unione Europea: transizione energetica, transizione<br />

digitale e la conseguente riorganizzazione delle strutture<br />

organizzativa, con il fine ultimo di spostare una quota modale<br />

dalla mobilità privata al trasporto pubblico locale. Missione<br />

difficile, ma tutt’altro che impossibile...<br />

Una tre giorni per fare il punto su<br />

nuovi mezzi, servizi, tecnologie e<br />

soluzioni che offrono un’alternativa<br />

concreta all’auto privata. Motorizzazioni<br />

alternative, nuove infrastrutture di rifornimento<br />

e di ricarica, applicazioni digitali e<br />

di intelligenza artificiale costruite intorno<br />

alle esigenze dell’utenza: il mondo del<br />

trasporto passeggeri sta vivendo una profonda<br />

evoluzione e trasformazione (non<br />

solo energetica) che sarà al centro della<br />

seconda edizione di NME-Next Mobility<br />

Exhibition, la manifestazione dedicata a<br />

mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie<br />

per un sistema di mobilità sostenibile,<br />

che si terrà a Fiera Milano dall’8 al 10<br />

maggio <strong>2024</strong>, in parallelo al Transpotec.<br />

Organizzata da Fiera Milano, NME gode<br />

del supporto di Agens, Anav e Asstra, le<br />

tre associazioni che insieme rappresentano<br />

L’evento internazionale<br />

biennale<br />

dedicato a<br />

soluzioni,<br />

tecnologie,<br />

mezzi e politiche<br />

per<br />

un sistema<br />

di mobilità<br />

delle persone<br />

integrato,<br />

innovativo e<br />

sostenibile,<br />

torna dall’8<br />

al 10 maggio<br />

a Milano,<br />

con novità<br />

di prodotto,<br />

momenti di<br />

formazione,<br />

convegni...<br />

il 95 per cento del mercato italiano del trasporto<br />

pubblico. Una collaborazione che<br />

aggiunge autorevolezza al progetto espositivo<br />

e rafforza la kermesse come punto di<br />

riferimento nel settore in qualità di agorà<br />

della mobilità sostenibile.<br />

Il ruolo di industria e operatori<br />

A raccontare l’innovazione dei mezzi<br />

in fiera ci saranno costruttori leader di<br />

mercato, come Iveco Bus, MAN Truck &<br />

Bus Italia e player come Otokar (giusto<br />

per citarne qualcuno, la lista è lunga...),<br />

ma anche allestitori, produttori di componentistica<br />

e numerose realtà che racconteranno<br />

l’evoluzione della elettronica di<br />

bordo. L’elettrico nel trasporto passeggeri,<br />

infatti, sta prendendo sempre più piede:<br />

per questo in fiera, accanto ai mezzi, ci<br />

sarà spazio per infrastrutture e sistemi di<br />

ricarica. Inoltre, la manifestazione, grazie<br />

alla presenza di operatori come Atm e<br />

Flixbus, racconterà l’evoluzione dei servizi,<br />

che oggi sempre più sono costruiti<br />

intorno alle esigenze del passeggero.<br />

La formazione al centro<br />

Milano è sesta città al mondo per mobilità<br />

green e sede del Centro nazionale per la<br />

mobilità sostenibile e per questa ragione<br />

NME non è solo un momento espositivo:<br />

la formazione, fondamentale in un settore<br />

asempre più ad alto contenuto tecnologico,<br />

è uno dei grandi pilastri del progetto. Il ricco<br />

palinsesto convegnistico, che animerà le<br />

tre giornate di fiera, è condiviso dal Comitato<br />

tecnico scientifico, di cui fanno parte<br />

stakeholder, realtà associative, università e<br />

rappresentanti istituzionali che hanno scelto<br />

di condividere know-how e visioni per elaborare<br />

una proposta in grado di rispondere<br />

alle concrete esigenze del mercato.<br />

A tal proposito, sottolineiamo tre appuntamenti<br />

che ci vedono protagonisti, a partire<br />

(a ritroso) dal convegno che chiuderà la<br />

kermesse meneghina: ‘Transizione energetica<br />

in Classe III. Un futuro a biogas,<br />

batterie e idrogeno’, tappa del Mobility<br />

Innovation Tour.<br />

Se il Mit chiude il palinsesto convegnistico<br />

dell’ultimo giorno di fiera (10 maggio), ad<br />

aprirlo sarà invece un approfondimento a<br />

cura di Motus-E sull’elettrificazione delle<br />

città e l’innovazione come driver di sostenibilità:<br />

un’occasione per presentare i progetti<br />

più innovativi di elettrificazione del<br />

trasporto pubblico in Italia. Dati alla mano.<br />

Il giorno prima, il 9 maggio, si terrà invece<br />

una delle due tappe dell’anno del Sustainable<br />

Bus Tour (a cura di Sustainable<br />

Bus, parte della nostra stessa scuderia editoriale):<br />

il convegno, in lingua inglese, si<br />

dedicherà ai nuovi equilibri nel trasporto<br />

pubblico: ‘Operatori e industria nell’era<br />

della transizione energetica. Internazionalizzazione,<br />

modelli di business e strategie’.<br />

Insomma, il piatto - tra autobus, coach,<br />

componentistica e convegni - è davvero<br />

ricco.<br />

13


PRESENTAZIONE Rampini Eltron per Tper Bologna<br />

Nella foto<br />

d’apertura, in<br />

livrea rossa,<br />

nera e bianca<br />

(colori sociali<br />

di Rampini) uno<br />

dei 5 Eltron full<br />

electric dotati<br />

di pantografo<br />

(destra) per<br />

Tper Bologna.<br />

Il costruttore di Passignano sul Trasimeno ha consegnato i<br />

primi quattro midibus a batteria con sistema di ricarica a<br />

pantografo bottom-up, nell’ambito di una fornitura totale<br />

di 11 unità, sei delle quali con sistema di ricarica ‘classico’<br />

plug-in. I vantaggi dell’opportunitiy charging sono noti:<br />

qualora necessario, sono infatti sufficienti pochi minuti per<br />

ricaricare parzialmente le batterie, così da consentire ai<br />

mezzi di proseguire un lungo esercizio<br />

14PANTOGRAFATI<br />

Quale miglior cornice se non piazza<br />

Maggiore per presentare alla città<br />

di Bologna i nuovi autobus elettrici<br />

che rinforzeranno la flotta di Tper? Peraltro,<br />

non si tratta di e-bus tanto comuni,<br />

vuoi per la lunghezza degli stessi, vuoi per<br />

il sistema di ricarica. Parliamo infatti di<br />

quattro Rampini Eltron a batteria, lunghi<br />

8 metri e dotati di sistema di ricarica a<br />

pantografo bottom-up. Entro la primavera<br />

del 2025 ne seguiranno altri sette: un<br />

gemello dei quattro già arrivati all’ombra<br />

della Torre degli Asinelli e sei fratelli, con<br />

la differenza di avere il sistema di ricarica<br />

‘standard’ plug-in.<br />

Rampini Eltron sotto la lente<br />

Prima di addentrarci nel fantastico mondo<br />

del sistema di ricarica a pantografo,<br />

rinfraschiamoci un attimo la memoria sul<br />

Rampini Eltron, midibus elettrico a batteria<br />

a pianale interamente ribassato, che<br />

nella versione consegnata a Tper presenta<br />

tre porte. Con una lunghezza di 8 metri<br />

e una larghezza di soli 2,20 metri, offre<br />

un raggio di sterzata di 14,8 metri, ideale<br />

per districarsi in centro città: l’operatore<br />

li impiegherà infatti sui collegamenti tra il<br />

centro storico e le zone collinari, linee che<br />

per le caratteristiche delle strade richiedono<br />

mezzi di dimensioni ridotte.<br />

La disposizione dei sei moduli batteria -<br />

di nuova generazione per un totale di 210<br />

kWh - e della maggior parte dei componenti<br />

elettrici sul tetto del veicolo libera spazio<br />

all’interno del mezzo, che può ospitare fino<br />

a 48 passeggeri, a riprova che la compattezza<br />

non compromette la capacità di carico.<br />

I vantaggi del pantografo<br />

La presenza del pantografo a tetto di tipologia<br />

bottom-up (con meccanismo di<br />

sollevamento in corrispondenza dei punti<br />

di ricarica) permette l’approvvigionamento<br />

energetico in corrente continua.<br />

La ricarica avviene ad una potenza fino<br />

a 100 kW, il che garantisce un ‘pieno’<br />

completo della batteria in appena di due<br />

ore. Sono sufficienti venti minuti, qualora<br />

necessario, per effettuare una ricarica<br />

cosiddetta di ‘biberonaggio’, in grado di<br />

rifornire parzialmente le batterie per consentire<br />

la continuazione del servizio.<br />

La presenza di pantografo per la ricarica<br />

rapida si traduce in una minore esigenza<br />

di accumulo, proprio per la maggiore<br />

facilità e velocità della procedure di ricarica.<br />

Le batterie sono governate da un<br />

Battery management system sviluppato<br />

in-house da Rampini. Altro elemento di<br />

originalità dei nuovi Eltron consegnati a<br />

Bologna è l’utilizzo di convertitore integrato<br />

alla stazione di ricarica (e non a<br />

bordo dell’autobus), il che consente di<br />

ridurre le masse del veicolo e di conseguenza<br />

aumentare il numero massimo di<br />

passeggeri trasportabili.<br />

F.F.<br />

Grazie al<br />

pantografo,<br />

la ricarica<br />

avviene in<br />

corrente continua<br />

per una<br />

potenza fino<br />

a 100 kW,<br />

che garantisce<br />

un ‘pieno’<br />

completo<br />

della batteria<br />

nell’arco di<br />

2 ore. Sono<br />

sufficienti 20<br />

minuti, se<br />

necessario,<br />

per effettuare<br />

una ricarica<br />

cosiddetta di<br />

‘biberonaggio’,<br />

in grado di<br />

rifornire parzialmente<br />

le<br />

batterie per<br />

consentire la<br />

continuazione<br />

del servizio<br />

di tpl.<br />

15


INCHIESTA Abbiamo visitato lo stabilimento Forsee Power di Poitiers<br />

La fabbrica francese ha una capacità<br />

installata di 2 GWh, con l’obiettivo di<br />

espandersi a 4 nel 2028. Il settore autobus<br />

copre i due terzi delle vendite. Profitti?<br />

Quest’anno si prospetta l’equilibrio a livello<br />

di Ebitda. Cronaca di una visita<br />

Il <strong>2024</strong> sarà l’anno dell’equilibrio a livello<br />

di Ebitda per Forsee Power, costruttore<br />

di moduli batteria ‘made in France’ che<br />

ha nel trasporto pubblico il suo core business<br />

(due terzi delle vendite sono ascrivibili<br />

al mondo autobus). A fine febbraio abbiamo<br />

avuto l’opportunità di visitare, in esclusiva i-<br />

taliana, lo stabilimento produttivo di Poitiers,<br />

dove l’azienda punta a raddoppiare la capacità<br />

produttiva per toccare quota 4 GWh nel 2028.<br />

La fabbrica francese, inaugurata nel 2022, è<br />

il perno di un network globale di cui fa parte<br />

un secondo stabilimento europeo a Breslavia<br />

(Polonia), un plant negli Stati Uniti, in Ohio,<br />

e due fabbriche asiatiche: a Pune, in India, e<br />

a Zhongshan, Cina.<br />

Lo stabilimento di Poitiers sorge sulle ceneri<br />

di un complesso industriale in cui il gruppo<br />

americano Federal Mogul produceva pistoni<br />

per veicoli diesel prima di cessare le attività<br />

nel 2014. Quella realizzata da Forsee Power<br />

è insomma un’operazione brownfield realizzata<br />

con il sostanzioso aiuto delle istituzioni<br />

(governo, agglomerato della Grand Poitiers,<br />

regione Nouvelle-Aquitaine), che hanno contribuito<br />

a finanziare la ristrutturazione e riqualificazione<br />

della fabbrica in modo da attrarre<br />

nuovi player della sfera tech. Forsee Power<br />

è di fatto in affitto a Poitiers per un totale<br />

di dodici anni. Interamente a carico del gruppo<br />

(che nel 2021 è stato beneficiato da un<br />

prestito di 50 milioni da parte della Bei, la<br />

Banca europea per gli investimenti), invece, è<br />

l’equipaggiamento tecnologico distribuito sui<br />

10mila metri quadri dedicati alla produzione,<br />

ai quali si aggiungono 2,5 chilometri quadrati<br />

consacrati alla componentistica, alloggiati in<br />

un edificio realizzato da zero. Per concludere<br />

il quadro degli spazi, ecco altri 2mila metri<br />

quadri dedicati alle operazioni di spedizione.<br />

CON IL BUS<br />

NEL CUORE<br />

17<br />

Dentro lo stabilimento<br />

Il nostro viaggio sulle linee produttive dell’azienda<br />

parte dal locale dedicato alla sicurezza.<br />

Un drappello di lavoratori dell’azienda<br />

è infatti formato per intervenire in caso di<br />

incendio, compresa l’abilitazione a guidare<br />

il carrello elevatore in modo da spostare con<br />

rapidità eventuali componenti critici. Tra gli<br />

edifici trova posto una vasca d’acqua dove<br />

eventualmente gettare ‘pezzi’ sospetti. Una<br />

precauzione, quella della formazione ai lavoratori<br />

addetti a gestire il rischio incendio, che<br />

dall’azienda assicurano essere stata adottata in<br />

ESCLUSIVA<br />

via del tutto volontaria, senza che sia richiesta<br />

(incredibile ma vero) dalle normative.<br />

Industria 4.0 per le batterie<br />

Le linee produttive, cinque in tutto, presentano<br />

un alto livello di automazione. Il controllo<br />

tecnico sull’integrità e buono stato delle celle,<br />

primo step del processo di produzione, è appannaggio<br />

di un robot, così come la disposizione<br />

delle celle in ‘stack’ (sorta di colonna<br />

di celle) e di quest’ultimi in moduli e pacchi<br />

batteria. È appannaggio invece della forza<br />

lavoro dell’impianto francese l’installazione<br />

della componentistica elettrica ed elettronica:<br />

dai fili alla Pdu (Power distribution unit), l’infrastruttura<br />

elettrica viene assemblata e controllata<br />

manualmente. Il medesimo approccio<br />

è attuato negli stabilimenti Forsee Power in<br />

Cina e Stati Uniti.<br />

Lo stabilimento impiega circa 200 lavoratori<br />

e ha una capacità installata tale da rendere<br />

possibile toccare quota 2 GWh annui in caso<br />

di operatività massima (tre turni). Attualmente<br />

la fabbrica lavora su due turni e nel 2023<br />

è stato ‘sfornato’ 1 gigawattora di batteries<br />

(equivalente a oltre 2.500 batterie per e-bus,<br />

assumendo per postulato una verosimile dotazione<br />

di 400 kWh per bus).<br />

Celle? Lg, Toshiba, Calb (e non solo)<br />

Il focus di Forsee Power non è solamente<br />

nello sviluppo e realizzazione di batterie per<br />

la cosiddetta ‘prima vita’, vale a dire l’utilizzo<br />

come accumulatori di trazione per veicoli<br />

elettrici, ma si allarga alla gestione di applicazioni<br />

di ‘seconda vita’. Fuori dal perimetro<br />

dell’azienda francese rimangono la produzione<br />

delle celle (di cui l’azienda<br />

si approvvigiona<br />

da una serie di partner tra<br />

cui Lg, Toshiba e Calb<br />

hanno una posizione di<br />

preminenza, in aggiunta a<br />

nomi noti come Samsung<br />

Sdi, Northvolt, Panasonic,<br />

Blue Solutions) e la gestione<br />

del riciclaggio.<br />

Forsee Power è un gruppo<br />

che ha nell’autobus,<br />

al momento, il suo vero<br />

core business: il trasporto<br />

pubblico copre i due terzi<br />

delle vendite. In Europa<br />

ci sono oggi oltre 3mila<br />

A fine febbraio<br />

abbiamo avuto<br />

l’opportunità<br />

di visitare,<br />

in esclusiva<br />

italiana, lo<br />

stabilimento<br />

produttivo di<br />

Poitiers. La<br />

fabbrica francese,<br />

inaugurata<br />

nel 2022, è<br />

il perno di un<br />

network globale<br />

di cui fa parte<br />

un secondo<br />

stabilimento<br />

europeo a<br />

Breslavia (Polonia),<br />

un plant<br />

negli Stati Uniti,<br />

in Ohio, e<br />

due fabbriche<br />

asiatiche: a<br />

Pune, in India,<br />

e a Zhongshan,<br />

Cina.<br />

16


e-bus equipaggiati con moduli Forsee Power.<br />

Certo, secondo i dati forniti dalla stessa azienda,<br />

sono 135mila i veicoli equipaggiati in tutto<br />

il mondo, un dato complessivo ‘drogato’ da<br />

ingenti volumi di scooter e 3-wheeler per il<br />

mercato asiatico. Dall’export fuori dai confini<br />

europei proviene circa il 50 per cento del<br />

business Forsee Power.<br />

Il peso dei veicoli commerciali<br />

La strategia del gruppo non prevede spazio<br />

per il segmento auto e punta tutto su veicoli<br />

pesanti (non solo autobus e camion ma anche<br />

movimento terra e ferroviario) e leggeri<br />

(i summenzionati scooter e tuk-tuk di cui sono<br />

voraci i mercati dell’estremo oriente).<br />

I veicoli commerciali hanno rappresentato<br />

l’85 per cento delle vendite nel 2023, in crescita<br />

rispetto al 79 per cento del 2022.<br />

È una strategia che di fatto si articola su mercati<br />

ad alto valore aggiunto e ampia potenzialità<br />

di profitto (i pesanti, esclusi i truck) e applicazioni<br />

foriere di grandi volumi e margini<br />

più risicati (i leggeri), con il truck nel mezzo.<br />

Dicevamo, l’autobus è l’applicazione di maggior<br />

successo per il business di Forsee, partner<br />

di marchi come Wrightbus (che si è piazzato<br />

al quarto posto nel mercato europeo degli e-<br />

bus 2023), Van Hool, Iveco Bus (che però<br />

affiancherà, sulla nuova gamma, i moduli realizzati<br />

in-house), CaetanoBus, Mcv.<br />

Dal punto di vista dell’andamento del business,<br />

la crescita dei ricavi registrata nel 2023<br />

è stata del 54 per cento. Fatturato? 171 milioni<br />

di euro. Come anticipato in apertura, il <strong>2024</strong><br />

è atteso come il primo anno con Ebitda in<br />

positivo nella storia di Forsee Power, che ha<br />

nella sua struttura azionaria la società di inve-<br />

STRATEGIE, MERCATO, SUPPLY CHAIN: PAROLA AL CEO<br />

Christophe Gurtner, gli e-bus<br />

oggi coprono una grossa fetta<br />

delle vendite di Forsee Power…<br />

«I bus urbani sono i candidati<br />

ideali per le applicazioni a batteria,<br />

se si considera che hanno una<br />

percorrenza quotidiana media sotto i<br />

stimento giapponese Mitsui & Co (azionista<br />

di maggioranza col 26 per cento delle quote)<br />

e l’omologa francese Eurazeo (24 per cento).<br />

Presente anche una partecipazione del 7 per<br />

cento da parte del gigante canadese delle fuel<br />

cell Ballard Power Systems. L’obiettivo ambizioso<br />

del gruppo è di toccare quota 7 per<br />

cento di margine Ebitda nel 2028.<br />

Guardando al dipanarsi delle strategie aziendali<br />

a livello globale, la fabbrica cinese,<br />

operativa dal 2003, ha un analogo target di<br />

capacità produttiva di 4 GWh annui nell’arco<br />

di quattro anno, anch’esso su cinque linee<br />

produttive articolate su 10mila metri quadri<br />

di fabbrica. India? Due linee su 2mila metri<br />

quadri, focus su veicoli leggeri (il mercato dei<br />

tuk-tuk elettrici è assai promettente), obiettivo<br />

2 GWh nel 2028, in significativa crescita dallo<br />

0,4 del 2022. Il plant statunitense, medesima<br />

estensione della fabbrica francese, ha iniziato<br />

le attività alla fine del 2023 e quest’anno<br />

dovrebbe ‘partorire’ 1 gigawattora di moduli,<br />

per traguardare il 2028 a quota 3. In Polonia<br />

Forsee Power mantiene la produzione di circa<br />

un milione di piccoli pacchi batteria per vari<br />

usi, tra cui quello dei service center.<br />

Ampio il portafoglio prodotti: Nmc ed Lto<br />

(quest’ultima riservata principalmente ai<br />

mezzi fuel cell o agli elettrici a pantografo,<br />

dove è richiesta un’elevata potenza di ricarica)<br />

sono da tempo in listino, l’ultima novità<br />

è l’incursione nel litio-ferro-fosfato, introdotto<br />

a listino dalla seconda metà del 2023. Una<br />

news che risponde a un trend generale che<br />

vede l’Lfp guadagnare pesantemente terreno<br />

(analoga mossa ha compiuto recentemente<br />

BorgWarner). Gli analisti di BloombergNef<br />

lo scrivevano nero su bianco due anni fa («Le<br />

200 km. Per il segmento interurbano,<br />

dove le distanze sono maggiori, la<br />

fattibilità dipende dalla disponibilità<br />

di infrastrutture di ricarica. Se è<br />

possibile ricaricare ogni giorno, le<br />

batterie possono essere un’opzione<br />

percorribile. Tuttavia, per i coach a<br />

lunga percorrenza che coprono 500-<br />

800 chilometri per volta, sebbene<br />

sia tecnicamente possibile montare<br />

un volume sufficiente di batterie,<br />

la sostenibilità economica diventa<br />

problematica. La trazione a fuel<br />

cell, con impiego di batterie per il<br />

buffering, si prospetta come la più<br />

adatta. Tuttavia, il mercato degli<br />

autobus urbani e del trasporto<br />

suburbano di corto raggio (sia<br />

autobus che camion) è talmente<br />

grande da sostenere il nostro<br />

business per i prossimi dieci anni»<br />

Qual è il vostro approccio nei<br />

confronti della supply chain?<br />

«Abbiamo bisogno di fornitori<br />

collaudati e qualificati; per<br />

scegliere un prodotto da un<br />

fornitore occorre un processo<br />

di validazione da uno a tre anni.<br />

Il nostro approccio prevede la<br />

creazione di rapporti stretti e<br />

a lungo termine con i fornitori<br />

attraverso accordi quadro, almeno<br />

per cinque anni. Abbiamo<br />

qualificato diversi fornitori, ma<br />

abbiamo dei partner preferenziali<br />

che possono fornirci la giusta<br />

tecnologia al giusto costo e in<br />

volumi sufficienti. Questi fornitori<br />

preferenziali sono parte integrante<br />

della nostra supply chain e<br />

manteniamo con loro relazioni<br />

strette per molti anni, per garantire<br />

continuità e affidabilità. Nonostante<br />

le crisi globali, come il conflitto<br />

in Ucraina nel 2022, siamo riusciti<br />

a mantenere una fornitura stabile<br />

grazie a queste solide partnership»<br />

Cosa pensa dei progetti in essere<br />

a livello europeo per la creazione<br />

di un’industria delle celle per<br />

batterie?<br />

Forsee Power è<br />

un gruppo che<br />

ha nell’autobus,<br />

al momento,<br />

il suo vero<br />

core business:<br />

il trasporto<br />

pubblico copre<br />

i due terzi<br />

delle vendite.<br />

In Europa ci<br />

sono oggi oltre<br />

3mila e-bus<br />

equipaggiati<br />

con moduli<br />

Forsee Power.<br />

Certo, secondo<br />

i dati forniti<br />

dalla stessa<br />

azienda, sono<br />

135mila i veicoli<br />

equipaggiati in<br />

tutto il mondo.<br />

batterie Lfp hanno aumentato significativamente<br />

il proprio market share negli ultimi tre<br />

anni e si prospetta copriranno il 40 per cento<br />

delle vendite Ev nel 2022»). Tra i ‘gioiellini’<br />

«Siamo attivamente impegnati<br />

con diverse aziende che stanno<br />

creando gigafactory europee<br />

per la produzione di celle. Ci<br />

auguriamo sinceramente che queste<br />

aziende siano in grado di produrre<br />

nei prossimi anni, poiché ciò<br />

semplificherebbe la nostra catena di<br />

approvvigionamento. Tuttavia, queste<br />

aziende devono affrontare una forte<br />

concorrenza da parte di operatori<br />

già affermati. Lo stesso vale per gli<br />

Stati Uniti: siamo in contatto con le<br />

future gigafactory nordamericane<br />

che potrebbero rifornire il nostro<br />

business nella regione»<br />

Avete condiviso dati di vendita<br />

incoraggianti e il mercato della<br />

mobilità elettrica è chiaramente<br />

in crescita. Tuttavia, l’andamento<br />

di Forsee Power in borsa mostra<br />

una diminuzione del valore delle<br />

azioni... il mercato sta crescendo<br />

a un ritmo più lento del previsto?<br />

O è una questione di trend<br />

macroeconomici?<br />

dell’azienda spiccano i moduli Zen Slim, caratterizzati<br />

dal design extra sottile e pensati<br />

per l’integrazione diretta nel telaio. La scelta<br />

adottata da Wrightbus, quasi un must per un<br />

«Dalla nostra Ipo nel 2021<br />

abbiamo sempre realizzato le<br />

performance che annunciate.<br />

Purtroppo, nonostante ciò, il<br />

valore delle azioni della società<br />

sta effettivamente diminuendo.<br />

Paghiamo lo scotto di un contesto<br />

nuovo: oggi gli investitori finanziari<br />

non investono nelle piccole e<br />

medie imprese tecnologiche in<br />

Europa. Stiamo affrontando questo<br />

trend e dobbiamo essere pazienti,<br />

continuando a fare quello che<br />

stiamo facendo. Le tendenze<br />

cambiano e noi ne trarremo<br />

vantaggio»<br />

Teme che il prossimo Parlamento<br />

europeo possa ritardare il phase<br />

out dai veicoli a combustione?<br />

«Al netto dei commenti politici,<br />

posso dire che, nel concreto, gli<br />

obiettivi definiti dai politici europei<br />

non sono raggiungibili dall’industria.<br />

Dobbiamo guardare in faccia la<br />

realtà. Potrebbero esserci dei rinvii<br />

double-decker, risponde a un trend ben definito<br />

che vede sempre più costruttori puntare<br />

a spostare i pesanti moduli dal tetto alla parte<br />

inferiore del veicolo. Riccardo Schiavo<br />

degli obiettivi, dato che sono così<br />

drastici. Ma anche se alcuni obiettivi<br />

saranno rinviati, non pensiamo di<br />

subire un impatto da questo, perché<br />

c’è così tanto lavoro da fare. Si tratta<br />

solo di far coincidere le decisioni<br />

con la realtà del settore»<br />

Fronte R&S: quali sono le<br />

priorità?<br />

«Stiamo lavorando su quattro<br />

fronti. Il primo è la produzione di<br />

batterie con una densità di energia<br />

sempre più elevata, il secondo<br />

è l’allungamento della vita delle<br />

batterie in modo che il Tco dei<br />

veicoli ne tragga beneficio. La terza<br />

battaglia è ovviamente la riduzione<br />

dei costi. La quarta battaglia riguarda<br />

i dati: è fondamentale sfruttare i<br />

dati provenienti dall’impiego delle<br />

batterie sui veicoli per imparare e<br />

ottimizzare, condividendo questi<br />

dati con gli utenti. Le batterie sono il<br />

cuore dei veicoli elettrici, dalla loro<br />

salute dipende tutto».<br />

+54 per cento<br />

di ricavi e fatturato<br />

a 171<br />

milioni di euro<br />

nel 2023: il<br />

<strong>2024</strong> è atteso<br />

come il primo<br />

anno con Ebitda<br />

in positivo<br />

nella storia di<br />

Forsee Power,<br />

che ha come<br />

azionista di<br />

maggioranza la<br />

società di investimento<br />

giapponese<br />

Mitsui<br />

& Co, seguita<br />

dall’omologa<br />

francese Eurazeo;<br />

presente<br />

anche il gigante<br />

canadese<br />

delle fuel cell<br />

Ballard Power<br />

Systems.<br />

18<br />

19


PRESENTAZIONE Volvo 8900 Electric<br />

In grande, il<br />

pre serie Volvo<br />

8900 Electric<br />

con telaio Bzr e<br />

carrozzeria Volvo<br />

Buses (la gamma<br />

di serie sarà<br />

carrozzata da<br />

Mcv). A destra,<br />

un rendering<br />

della piattaforma<br />

Bzr in versione<br />

Low Entry da<br />

12 metri di<br />

lunghezza.<br />

Due lanci in uno: Volvo Buses ha presentato il nuovo telaio<br />

elettrico Low Entry e High Floor, denominato Bzr. Il primo<br />

modello sviluppato sulla base della nuova piattaforma (che<br />

condivide le batterie con il truck elettrico del gruppo) è<br />

l’intercity 8900 Electric, che sarà carrozzato da Mcv<br />

Aun anno esatto di distanza dall’annuncio<br />

del cambio strategico di<br />

business model europeo (stop alla<br />

produzione di bus completi, focus su collaborazioni<br />

con i carrozzieri), Volvo Buses<br />

rilancia presentando una nuova piattaforma<br />

elettrica per bus Low Entry e High Floor,<br />

sancendo di fatto il debutto della casa nel<br />

segmento degli elettrici interurbani.<br />

Una proiezione che vedrà nel Volvo 8900<br />

Electric il suo primo ‘alfiere’: il nuovo modello,<br />

basato appunto sul telaio Bzr (che va<br />

ad aggiungersi alla piattaforma a pianale<br />

ribassato Bzl), sarà lanciato su «mercati<br />

europei selezionati» nel 2025. Terza notizia,<br />

laterale ma non povera di significato:<br />

il gruppo abbandona la Germania. Tanto<br />

autobus per trasporto pubblico che coach<br />

Volvo non saranno d’ora in poi offerti sul<br />

mercato teutonico, come conseguenza di<br />

scelte di tipo strategico. In Germania, del<br />

resto, lo share Volvo sull’immatricolato degli<br />

ultimi anni si è sempre assestato al di<br />

sotto dell’1 per cento.<br />

E l’Italia? La presenza a Göteborg, per<br />

l’evento di lancio, di una delegazione di<br />

clienti e stampa di settore dallo Stivale induce<br />

a non escludere la possibilità che il<br />

momento dello sbarco di Volvo sul mercato<br />

del finanziato italiano non tardi ad arrivare.<br />

La strategia non è ancora definita, ma le<br />

valutazioni in tal senso sono in corso.<br />

Benvenuto Volvo 8900 Electric<br />

Un primo concept del futuro 8900 Electric<br />

è stato anticipato alla stampa specializzata a<br />

metà marzo nell’ambito di un evento organizzato<br />

dal costruttore in quel di Göteborg,<br />

nel contesto del nuovissimo centro convegni<br />

ed eventi World of Volvo (inaugurazione<br />

ufficiale a metà <strong>aprile</strong>). Il veicolo mostrato<br />

ai giornalisti presenta carrozzeria Volvo, e<br />

si candida ad essere di fatto un esemplare<br />

unico: come noto, l’azienda ha siglato un<br />

accordo di partnership con Mcv che prevede<br />

la realizzazione in Egitto delle carrozzerie<br />

per bus da tpl, a partire dal 7900 Electric.<br />

Una collaborazione che, già al momento della<br />

firma, contemplava anche lo «sviluppo di<br />

Ora Volvo<br />

Buses rilancia<br />

presentando<br />

una nuova<br />

piattaforma<br />

elettrica per<br />

bus Low Entry<br />

e High<br />

Floor, sancendo<br />

di fatto il<br />

debutto della<br />

casa nel segmento<br />

degli<br />

elettrici interurbani.<br />

Una<br />

proiezione<br />

che vedrà nel<br />

Volvo 8900<br />

Electric il suo<br />

primo ‘alfiere’:<br />

il nuovo modello,<br />

basato<br />

appunto sul<br />

telaio Bzr<br />

(che va ad<br />

aggiungersi<br />

alla piattaforma<br />

a pianale<br />

ribassato Bzl),<br />

sarà lanciato<br />

nel 2025.<br />

20COPPIA DI ASSI<br />

21


PRESENTAZIONE Volvo 8900 Electric<br />

una piattaforma intercity elettrica». Parole<br />

che hanno ora acquisito concretezza.<br />

Intercity elettrico dal 2025<br />

Dicevamo, il Volvo 8900 Electric, omologabile<br />

in Classe I e II, sbarcherà sul mercato<br />

europeo non prima del 2025. Dimensioni?<br />

Due: 12.296 e 14.896 mm (ma il telaio<br />

si presta anche a versioni da 9,5 metri e<br />

articolate o bi-articolate, mentre il 13 metri<br />

arricchirà presto la gamma). Il mezzo, in<br />

configurazione Low Entry, sarà offerto in<br />

versione a due e tre assi, con una capacità<br />

di 110 passeggeri sulla versione più lunga,<br />

dove possono essere montati fino a 57 sedili.<br />

Sul 12 metri, la capacità è di 88 persone<br />

(43 delle quali sedute).<br />

A livello di design, spicca la somiglianza,<br />

nel frontale, con l’urbano 7900 Electric<br />

(cambia soltanto l’altezza del fascione sopra<br />

il parabrezza, più pronunciata nell’intercity),<br />

laddove il posteriore è invece il<br />

medesimo dell’8900 con motore a combustione.<br />

L’autobus presenta tutti gli elementi<br />

della piattaforma di sicurezza attiva Volvo,<br />

tra cui spiccano i sensori laterali per il monitoraggio<br />

dell’angolo cieco, ben visibili a<br />

ridosso delle ruote anteriori. L’ottemperanza<br />

alle normative di sicurezza R29 e R93 è<br />

opzionale e sarà di serie solo in determinati<br />

mercati. Su richiesta anche le mirrorcam.<br />

Al tetto, come visivamente evidente, sono<br />

posizionate una parte delle batterie. Nello<br />

specifico, due moduli, mentre i rimanenti<br />

sono alloggiati al posteriore, sotto i sedili<br />

della parte rialzata del bus.<br />

La roadmap elettrica parte dall’Le<br />

Nello specifico, due o tre moduli sul 12<br />

metri, tre o quattro sul 15 metri, per una<br />

dotazione complessiva rispettivamente di<br />

quattro-cinque e cinque-sei moduli (anche<br />

se la piattaforma consente future possibilità<br />

Il telaio Bzr,<br />

disponibile in<br />

versione Low<br />

Entry e High<br />

Floor, a due<br />

o tre assi, è<br />

progettato per<br />

allestire bus a<br />

partire da 9.5<br />

metri fino agli<br />

articolati o biarticolati.<br />

Una<br />

versione da 13<br />

metri arricchirà<br />

presto la gamma.<br />

di customizzazione e spazio per collocare<br />

fino a otto moduli, garantiscono i tecnici di<br />

Göteborg). Considerando una capacità per<br />

singolo modulo di 90 kWh, due le capacità<br />

disponibili per ogni ‘taglia’: 360 o 450 kWh<br />

sul dodecametrico, 450 o 540 sul tre assi.<br />

Certo, in caso di dotazioni di batteria inferiori<br />

al massimo disponibile, si libera spazio<br />

per un minimo di bagagliera: fino a 0,9<br />

metri cubi sul 15 metri. Due o tre le porte:<br />

VOLVO 8900 ELECTRIC<br />

Lunghezza mm 12.296 14.896<br />

Larghezza mm 2.550 2.550<br />

Altezza mm 3.625 3.625<br />

Passo mm 6.100 7.000 - 1.400<br />

Sbalzo anteriore mm 2.899 2.899<br />

Sbalzo posteriore mm 3.297 3.597<br />

Sedute max n 43 57<br />

Posti complessivi max n 88 110<br />

Pneumatici 305/70 R22.5 - 295/80 R22.5 305/70 R22.5 - 295/80 R22.5<br />

Motore marca modello Volvo Volvo<br />

Potenza max / cont. kW 2x200 / 2x167 2x200 / 2x167<br />

Coppia max / cont. Nm (alla ruota) 31,000 31,000<br />

Assale anteriore Volvo Rfs-L Volvo Rfs-L<br />

Assale posteriore Volvo Rs1228C Volvo Rs1228C<br />

Batteria marca / modello Volvo Penta Volvo Penta<br />

Formula batterie Nca Nca<br />

Capacità batteria max kWh 450 540<br />

Densità energetica Wh/kg 168 168<br />

Tecnologia di ricarica Plug-in / OppCharge Plug-in / OppCharge<br />

la frontale singola a scorrimento o doppia a<br />

rotazione verso l’interno, la centrale doppia<br />

o singola (nel ‘lungo’) a scorrimento, per la<br />

terza, disponibile su richiesta, solo singola<br />

sliding. L’8900 si presta a montare tanto<br />

pneumatici 305/70 quanto 295/80.<br />

Connettori di ricarica? A scelta del cliente<br />

se uno o due, sul lato destro appena dietro<br />

la porta anteriore o a sinistra alla medesima<br />

altezza. Possibile anche la ricarica al tetto,<br />

in questo caso Volvo continua a sposare il<br />

paradigma OppCharge, con pantografo a discesa<br />

dalla colonnina. La potenza di ricarica<br />

in questo caso può raggiungere 450 kW. La<br />

driveline presenta possibilità di scelta: uno o<br />

due propulsori, sviluppati internamente, collegati<br />

all’assale motore tramite trasmissione<br />

a due marce, per una potenza di picco fino<br />

a 400 kW. Si tratta del medesimo powertrain<br />

adottato sul 7900 elettrico articolato.<br />

Il motore lavora in tandem con una dotazione<br />

modulare di pacchi batteria in grado<br />

di toccare, come già anticipato, quota 450<br />

kWh sul 12 metri (540 sulla versione da 15<br />

metri). Fornitore? In house.<br />

Una piattaforma comune<br />

La piattaforma Bzr è stata presentata come<br />

la prima realizzata tramite larga condivisione<br />

di componentistica all’interno del<br />

gruppo. E infatti, laddove sul telaio urbano<br />

Bzl (e sulla gamma 9700 Electric) i moduli<br />

recano logo BorgWarner (fu Akasol), il<br />

Bzr presenta moduli batteria a forma cubica<br />

firmati Volvo Penta, abbinati a un nuovo<br />

sistema di cooling a 600 Volt. Formula?<br />

Nca, imparentata con la più comune Nmc:<br />

l’unica differenza è l’impiego di alluminio<br />

al posto del manganese.<br />

In ogni caso, il futuro apre a interrogativi<br />

interessanti, dal momento che, a livello di<br />

gruppo, Volvo ha in programma l’apertura<br />

di uno stabilimento produttivo per celle di<br />

batterie (non è un refuso: non si tratterà<br />

di assemblaggio moduli a partire da celle<br />

acquistate esternamente, la modalità ad<br />

oggi prevalente in Europa). Nel frattempo,<br />

il business batterie di Proterra è stato ufficialmente<br />

rilevato dal gruppo svedese, che<br />

però, in base alle informazioni trapelate,<br />

ha in programma di servirsene solo per il<br />

mercato americano.<br />

Il Volvo 8900 Electric è equipaggiabile con<br />

un’ampia suite di sistemi di sicurezza attiva,<br />

arrivata alla terza generazione, sviluppata<br />

internamente da Volvo, le cui notifiche<br />

sono integrate interamente nel cockpit: dal<br />

Forward collision warning all’Intelligent<br />

speed assist, dal sistema di monitoraggio<br />

dell’angolo cieco al Lane keeping support,<br />

fino al monitoraggio della pressione dei<br />

pneumatici. Capitolo clima. Il grosso del<br />

lavoro lo svolge l’impianto Valeo Revo-E-<br />

Hp R744 capace di 28 kW in raffreddamento<br />

e 25 in riscaldamento. In caso di<br />

necessità in riscaldamento, gli si possono<br />

aggiungere due unità di Thermo Hv, sempre<br />

Valeo, per un totale di ulteriori 24 kW.<br />

Per i climi più rigidi, rimane a disposizione<br />

un impianto a combustione da 23 kW.<br />

La piattaforma<br />

Bzr è stata<br />

presentata<br />

come la prima<br />

realizzata tramite<br />

condivisione<br />

di componentistica<br />

all’interno del<br />

gruppo. E<br />

infatti, laddove<br />

sul telaio<br />

urbano Bzl (e<br />

sulla gamma<br />

9700 Electric)<br />

i moduli<br />

recano logo<br />

BorgWarner<br />

(fu Akasol), il<br />

Bzr presenta<br />

moduli batteria<br />

a forma<br />

cubica firmati<br />

Volvo Penta.<br />

22<br />

23


Finora nota come<br />

ElekBu, la fiera<br />

tedesca dedicata<br />

all'elettromobilità nel<br />

tpl intraprende da<br />

quest'anno un nuovo<br />

cammino come<br />

Mobility Move.<br />

A Berlino si sono<br />

dati appuntamento<br />

i big (Iveco, Daimler<br />

Buses, Solaris,<br />

MAN, BYD, Otokar,<br />

Ebusco...) e qualche<br />

new entry, a partire<br />

dai cinesi di Cambell<br />

e gli indiani di Jbm.<br />

Molto interessante<br />

il focus sulla guida<br />

autonoma<br />

A Berlino si<br />

sono dati<br />

appuntamento<br />

1.400<br />

partecipanti<br />

paganti (chi è<br />

arrivato tardi<br />

non ha potuto<br />

accreditarsi per<br />

raggiungimento<br />

del numero<br />

massimo), una<br />

ventina di<br />

veicoli e 90<br />

espositori, tra<br />

costruttori e<br />

la foltamente<br />

rappresentata<br />

filiera<br />

(infrastrutture<br />

di ricarica,<br />

telematica,<br />

batterie,<br />

componenti…).<br />

Tema<br />

dell'edizione?<br />

Il driverless. E<br />

inevitabilmente<br />

lo stop ai<br />

sussidi deciso<br />

dal governo<br />

federale<br />

poco prima<br />

dell’inizio della<br />

kermesse ha<br />

monopolizzato<br />

le conversazioni.<br />

Mobility Move L'appuntamento tedesco per l'elettrico<br />

UNA FIERA CHE<br />

DÀ LA CARICA<br />

Nuovo anno, nuovo brand per la<br />

fiera promossa dall’associazione<br />

tedesca delle imprese di tpl, la<br />

potente Vdv. Fino al 2023 noto come<br />

ElekBu, il salone organizzato a cadenza<br />

annuale nei padiglioni dell’hotel Estrel a<br />

Berlino ha intrapreso quest’anno una nuova<br />

vita sotto la denominazione Mobility<br />

Move. Che, non a caso, strizza l’occhio<br />

a una dimensione internazionale sempre<br />

più pronunciata, seppure ancora distante.<br />

Resta il fatto che, per rilevanza locale<br />

nel mondo del tpl teutonico, l’evento di<br />

Berlino (nato come una conferenza con<br />

piccolo ‘contorno’ espositivo, cresciuto<br />

nel tempo) non ha eguali, cosa che gli ha<br />

permesso di ritagliarsi un posto di primo<br />

piano anche in un contesto come quello<br />

tedesco che negli anni dispari risulta<br />

assurdamente affollato: ad <strong>aprile</strong> il Bus2Bus;<br />

nella seconda metà di settembre,<br />

in successione serrata, la Iaa Transportation<br />

di Hannover, che quest’anno rilancia<br />

sul trasporto persone consacrando all’au-<br />

tobus un’area dedicata, e InnoTrans, vero<br />

benchmark della mobilità di massa con il<br />

focus sul ferro.<br />

Un format che funziona<br />

A Berlino si sono dati appuntamento 1.400<br />

partecipanti paganti (e chi è arrivato tardi<br />

non ha potuto accreditarsi per raggiungimento<br />

del numero massimo), una ventina<br />

di veicoli e 90 espositori (78 nel 2023)<br />

tra costruttori e la foltamente rappresentata<br />

filiera (infrastrutture di ricarica, telematica,<br />

batterie, componenti…). Tema<br />

dell’edizione <strong>2024</strong>? Da programma: guida<br />

autonoma. Inevitabilmente lo stop ai<br />

sussidi deciso dal governo federale poco<br />

prima dell’inizio della kermesse ha monopolizzato<br />

le conversazioni. Un cambio<br />

di rotta dovuto alla necessità di rivedere<br />

i bilanci alla luce di uno stanziamento<br />

riconosciuto come incostituzionale. Sebbene<br />

restino in essere altri schemi di<br />

finanziamento a livello metropolitano o<br />

statale, lo stop ai finanziamenti federali<br />

apre a uno scenario che potrebbe portare<br />

a un'espansione dei modelli di leasing e<br />

a potenziali innovazioni nei meccanismi<br />

di acquisto dei bus.<br />

In fiera era presente all’appello anche Van<br />

Hool con un urbano a idrogeno nella livrea<br />

dell’operatore Bbg (Barnimer Busgesellschaft),<br />

che opera nel quartiere di Berlino<br />

Barnim e a metà 2023 ha messo in<br />

esercizio una flotta di sei bus fuel cell realizzati<br />

dall’azienda belga, sul cui futuro<br />

però ora pendono imponenti interrogativi<br />

(la bancarotta, al momento di andare in<br />

stampa, pare cosa pressoché fatta).<br />

Irizar e-mobility ha esposto un ie bus da<br />

12 metri, mentre i britannici di Mellor<br />

hanno timbrato il cartellino con un mini<br />

elettrico. La divisione tedesca di Mcv si<br />

è aggiudicata all’inizio di quest’anno il<br />

suo primo ordine per il modello C127<br />

Ev, dedicato proprio al mercato teutonico.<br />

Presente all’appello anche Daimler<br />

Buses con l’eCitaro fuel cell G. Nuova<br />

apparizione fieristica per Arthur Bus,<br />

debuttante al Busworld dell’anno scorso.<br />

Focus: idrogeno. Il 12 metri del newcomer<br />

tedesco è in corso di restyling (da cui<br />

l’assenza di un prodotto sotto i riflettori<br />

di Berlino) e sarà pronto nel corso della<br />

primavera con specifiche aggiornate ai<br />

Irizar e-mobility<br />

ha esposto<br />

un ie bus da<br />

12 metri.<br />

Mellor un mini<br />

elettrico. Mcv<br />

ha portato<br />

il 12 metri<br />

C127 Ev, dedicato<br />

al mercato<br />

teutonico.<br />

Presente<br />

all’appello<br />

anche Daimler<br />

con l’eCitaro<br />

fuel cell G.<br />

24<br />

25


AUTONOMIA STRATEGICA<br />

Assai popolato il segmento delle navette autonome. Interessante<br />

il caso di Holon, divisione del gruppo Benteler,<br />

che ha esposto a Berlino un pre serie dello shuttle che<br />

verrà impiegato in grandi numeri ad Amburgo (in foto).<br />

Prime consegne? Fine <strong>2024</strong>. La tecnologia è Mobileye.<br />

Easymile ha mostrato il suo solito shuttle, per il quale<br />

il tempo è tuttavia contato: come noto, i lavori sono in<br />

corso per la creazione di una nuova piattaforma firmata<br />

in collaborazione con Renault. La compagine azionaria<br />

di Easymile abbraccia realtà come Alstom e Continental.<br />

Vdl ha esposto un veicolo dimostrativo frutto della partnership<br />

con il gruppo automotive Schaeffler.<br />

Da sinistra<br />

a destra:<br />

il 12 metri<br />

Mcv C 127<br />

Ev, Irizar ie<br />

bus 12, Iveco<br />

Crossway<br />

LE Elec,<br />

Mercedes<br />

eCitaro fuel<br />

cell G, il 12<br />

metri Cambell.<br />

requisiti Vdv. In fiera anche Zhongtong,<br />

Ebusco, e, senza autobus, Hess.<br />

BYD<br />

La punta di diamante di BYD, al momento,<br />

è la piattaforma B2 già vista al<br />

Busworld, con batterie ‘blade’ integrate<br />

nello chassis. L’urbano B2 sostituirà mano<br />

a mano il 12 metri attualmente sul<br />

mercato europeo. Il telaio sarà realizzato<br />

in Ungheria, con la possibilità di ricevere<br />

il lavoro di carrozzeria da parte di un partner<br />

carrozziere su specifici mercati (vedi<br />

la collaborazione lanciata con Castrosua<br />

per il contesto spagnolo). Il focus sulla<br />

collaborazione con i bodybuilder implica<br />

un cambio di strategia significativo per la<br />

casa cinese, che finora ha adottato questo<br />

approccio (proficuamente) in Regno Unito<br />

con Alexander Dennis. I primi BYD<br />

B2 saranno in consegna a fine <strong>2024</strong>.<br />

CAMBELL<br />

Qui si tratta di una new entry, per quanto<br />

afferente a una schema già visto: quello<br />

del grande gruppo cinese che apre una<br />

filiale locale (Cambell Motor GmbH)<br />

per penetrare uno specifico mercato europeo<br />

con un prodotto ‘made in China’,<br />

La neonata Cambell ha sede a Bottrop,<br />

in Renania Settentrionale-Vestfalia, ed<br />

è controllata dal gruppo Guantong<br />

New Energy Automobile, con sede<br />

nella regione del Gansu, forte di una<br />

produzione annuale di 10mila veicoli<br />

arricchito da componentistica europea<br />

(in questo caso: assali Zf, porte Ventura,<br />

sedute Isri…) e omologato per le normative<br />

continentale. La neonata Cambell ha<br />

sede a Bottrop, in Renania Settentrionale-Vestfalia,<br />

ed è controllata dal gruppo<br />

Guantong New Energy Automobile, con<br />

sede nella regione del Gansu, forte di<br />

una produzione annuale di 10mila veicoli<br />

(briscola). Nel 2021 i cinesi hanno<br />

acquisito i resti e gli stabilimenti del costruttore<br />

serbo, insolvente, Ikarbus (da<br />

non confondersi con il quasi omonimo<br />

ungherese Ikarus).<br />

L'e-bus esposto in fiera è un 12 metri<br />

con un massimo di 30 sedute, con assali<br />

Zf e batteria Lto con capacità 101,8 kWh<br />

(sic). Il motore è sincrono a magneti permanenti<br />

con 245 kW di potenza di picco<br />

(145 continua).<br />

La roadmap Jbm prevede, una prima<br />

fase con produzione in India e invio<br />

dei mezzi completi in Europa, per<br />

poi passare a una presenza produttiva<br />

direttamente in Europa, inizialmente<br />

tramite un partner<br />

L’urbano B2 sostituirà<br />

mano a<br />

mano il 12 metri<br />

attualmente sul<br />

mercato europeo.<br />

Il telaio<br />

sarà realizzato<br />

in Ungheria, con<br />

la possibilità di<br />

ricevere il lavoro<br />

di carrozzeria<br />

da partner su<br />

specifici mercati<br />

(vedi la collaborazione<br />

lanciata<br />

con Castrosua<br />

per il contesto<br />

spagnolo). I primi<br />

B2 saranno in<br />

consegna a fine<br />

<strong>2024</strong>.<br />

IVECO BUS<br />

Il Crossway Low Entry a batteria rimane<br />

al centro della proposta di Iveco. Il<br />

Classe II monta motore elettrico centrale<br />

da 310 kW firmato Siemens (oggi gruppo<br />

Cummins) alimentato da batterie Nmc<br />

assemblate a Torino da Fpt Industrial.<br />

Può essere equipaggiato con un massimo<br />

di 485 kWh. È omologabile anche<br />

in Classe I.<br />

JBM<br />

Gli indiani di Jbm, parte di un conglomerato<br />

da 2,6 miliardi di fatturato, hanno<br />

debuttato sulla scena europea al Busworld<br />

dell’anno scorso con due veicoli elettrici:<br />

l’urbano Ecolife e il turistico Galaxy.<br />

Quest’anno l’azienda ha in programma di<br />

sfornare 1.300 autobus, per passare a 5mila<br />

già dall’anno prossimo (la capacità installata<br />

viene quantificata in 20mila ‘macchine’<br />

anno). Il tutto su due o tre turni, a seconda<br />

delle esigenze produttive. La roadmap<br />

Jbm prevede una prima fase con produzione<br />

in India e invio dei mezzi completi<br />

in Europa, per poi passare a una presenza<br />

produttiva direttamente in Europa, inizialmente<br />

tramite un partner.Hanno partecipato<br />

a Mobility Move privi di veicolo, in arrivo<br />

dal subcontinente ma impantananto in una<br />

circumnavigazione dell’Africa resa obbligata<br />

dai pericoli posti dall’attraversamento<br />

del mar Rosso. A caratterizzare Jbm c’è<br />

l’alta quota di componentistica realizzata<br />

in house: dalle batterie, alle infrastrutture<br />

di ricarica, dall’elettronica di potenza alla<br />

tecnologia Adas.<br />

MAN<br />

Nei padiglioni dell’hotel Estrel il gruppo<br />

MAN ha messo in mostra il Lion’s City<br />

E equipaggiato per la guida autonoma.<br />

Si tratta di un veicolo sviluppato per<br />

circolare su un percorso di test digitalizzato<br />

nel centro di Berlino nel contesto<br />

del progetto BeIntelli, in partenza questa<br />

primavera. La tecnologia driverless<br />

è sviluppata dalla Technical university<br />

di Berlino.<br />

OTOKAR<br />

Unico tra gli storici costruttori turchi<br />

ad aver partecipato come espositore a<br />

Mobility Move, Otokar ha nuovamente<br />

messo in mostra il 6,6 metri a batteria<br />

e-Centro C, caratterizzato dalla larghezza<br />

di 2,18 metri e dal raggio di sterzata di<br />

7,6 metri tra i muri. A bordo c’è posto per<br />

un massimo di 32 passeggeri. Motore e<br />

batteria offrono rispettivamente 140 kW<br />

e 110 kWh.<br />

SOLARIS<br />

Il costruttore polacco ha colto l’occasione<br />

di Mobility Move per presentare la<br />

versione aggiornata dell’Urbino elettrico,<br />

a cui dedichiamo un servizio ad hoc. Ora<br />

tanto il 12 che il 18 metri a batteria di<br />

Solaris presentano layout rinnovato (eliminata<br />

la torre motore sul posteriore) e<br />

possibilità di montare fino a 600 e 800<br />

kWh di batteria, rispettivamente.<br />

ZF<br />

Presenza incentrata sul lancio dell’assale<br />

elettrificato di nuova generazione<br />

AxTrax, per il gigante di Friedrichshafen.<br />

L’altro filone di attività di Zf, la<br />

guida autonoma, è stato oggetto di una<br />

retromarcia. Zf non apporrà più, infatti,<br />

il proprio brand su un modello di shuttle,<br />

ma si limiterà a fungere come partner e<br />

servizio di consulenza nelle fasi di sviluppo,<br />

testing, omologazione e quadro<br />

normativo. Oltre naturalmente a portare<br />

a compimento i progetti già partiti, come<br />

quello in essere con la texana Oceaneering,<br />

con la quale Zf realizza uno shuttle<br />

pensato per circolare in corsie segregate<br />

sul mercato statunitense (con l’obiettivo<br />

di consegnare migliaia di veicoli).<br />

26<br />

27


PRESENTAZIONE Solaris Urbino 12 Electric<br />

Il palcoscenico scelto<br />

per il lancio è stato<br />

quello del Mobility<br />

Move di Berlino, dove<br />

Solaris ha svelato il<br />

‘nuovo’ Urbino da 12<br />

metri elettrico, il bestseller<br />

di casa, con<br />

driveline modulare<br />

e nuove batterie<br />

fino a 600 kWh, tutte<br />

allocate al tetto, che,<br />

parola del costruttore,<br />

«garantiranno<br />

un’autonomia<br />

impressionante»<br />

Il new Solaris Urbino, modello di grande<br />

successo lanciato ormai otto anni fa, ha<br />

previsto fin da subito anche la versione<br />

elettrica (mentre l’Urbino elettrico di generazione<br />

precedente era stato presentato già nel<br />

2011), consentendo al dinamico costruttore<br />

polacco di maturare grande esperienza in<br />

questo tipo di trazione alternativa. Con oltre<br />

2.500 e-bus consegnati, infatti, Solaris è ad<br />

oggi il principale player europeo in ambito di<br />

bus a zero emissioni, con la precisa volontà di<br />

continuare ad aggiornare tecnicamente il prodotto,<br />

incrementando le possibilità di scelta e<br />

di personalizzazione.<br />

Per tutti i gusti<br />

In quest’ottica, già da qualche anno sono disponibili,<br />

in alternativa all’assale motorizzato<br />

Zf AxTrax, un motore centrale della austria-<br />

Cambia la<br />

struttura<br />

posteriore:<br />

sparisce la torre<br />

motore ereditata<br />

dalla gamma a<br />

combustione,<br />

che ospitava<br />

parte delle<br />

batterie,<br />

l’inverter e<br />

i gruppi di<br />

raffreddamento.<br />

La sempre<br />

più forte collaborazione<br />

con Impact<br />

Clean Power<br />

Technology,<br />

azienda di<br />

Varsavia specializzata<br />

in<br />

batterie e sistemi<br />

di ricarica,<br />

ha portato<br />

alla realizzazione<br />

dei moduli<br />

batteria<br />

High Energy<br />

100 Nmc,<br />

dalla capacità<br />

di 102,9 kWh.<br />

Identica la dimensione<br />

e il<br />

peso rispetto<br />

alla gamma<br />

precedente<br />

(che alloggiava<br />

88 kWh),<br />

portando un<br />

beneficio del<br />

14 per cento<br />

in termini di<br />

capacità<br />

energetica.<br />

28(R)INNOVARE, SEMPRE<br />

29


PRESENTAZIONE Solaris Urbino 12 Electric<br />

L’ANNO TRICOLORE DI SOLARIS<br />

Nel corso del 2023,<br />

in Italia, Solaris ha<br />

immatricolato 162 autobus,<br />

29 in meno rispetto<br />

al 2022, quando con<br />

191 unità si ‘mangiava’<br />

una quota di mercato<br />

dell’8,12 per cento:<br />

l’anno passato, invece,<br />

il costruttore polacco si<br />

è dovuto accontentare<br />

di un 4 per cento tondo<br />

tondo. Ma con tutte le<br />

consegne in programma<br />

prossimamente, è lecito<br />

ca Tsa (modello TMF35-28-4) o il CeTrax<br />

Cx220 110B di ZF, così da accontentare<br />

anche i sostenitori di una o dell’altra soluzione.<br />

Le prestazioni delle tre varianti vanno<br />

dai 160 kW di potenza del Tsa, ai 220 del<br />

CeTrax e fino ai 2x125 kW delle ‘motoruote’<br />

Zf (con ben 22.000 Nm di coppia massima<br />

complessiva a valle della riduzione integrata<br />

nei mozzi). Nel caso di scelta di uno dei motori<br />

centrali si può logicamente intervenire sul<br />

rapporto di trasmissione al ponte, optando per<br />

una riduzione maggiore o minore a seconda<br />

del profilo di missione richiesto. La posizione<br />

del motore centrale è, curiosamente, davanti<br />

al ponte posteriore, sul lato sinistro; soluzione<br />

che richiede un prolungamento in avanti del<br />

podeste in prossimità delle ruote ed il posizionamento<br />

di un biposto contro marcia dietro<br />

il posto disabili. In quanto alla scelta della<br />

trazione, entrambe le soluzioni hanno i loro<br />

pro e i loro contro. Tra i vantaggi dell’assale<br />

motorizzato c’è sicuramente quello del minore<br />

ingombro interno, così come la possibilità<br />

di installarlo facilmente su uno snodato anche<br />

all’asse centrale. A favore del motore centrale,<br />

invece, c’è una maggiore silenziosità ed<br />

una manutenibilità decisamente più semplice,<br />

oltre a (sembra) una maggiore efficienza in<br />

fase di recupero di energia in fase di frenata.<br />

In ogni caso, già il fatto di lasciar scegliere<br />

al cliente la catena cinematica preferita pone<br />

Solaris in posizione di vantaggio rispetto alla<br />

concorrenza che ‘tira dritto’, ognuna per<br />

la sua strada, senza la certezza di quale sia<br />

effettivamente la migliore.<br />

La nuova generazione<br />

Ma veniamo agli aggiornamenti introdotti in<br />

occasione del Mobility Move di Berlino.<br />

La sempre più forte collaborazione con Impact<br />

Clean Power Technology, azienda di<br />

Varsavia specializzata in batterie e sistemi di<br />

ricarica, ha portato alla realizzazione di nuove<br />

batterie High Energy 100, con chimica Nmc<br />

e capacità di 102,9 kWh per modulo. Modulo<br />

che mantiene le dimensioni della gamma<br />

montata precedentemente, capace di 88 kWh.<br />

Analogo anche il peso (appena una decina di<br />

chili in più), per un beneficio del 14 per cento<br />

in termini di capacità energetica. Le nuove<br />

aspettarsi una crescita di<br />

Solaris nel Bel paese sia<br />

nel <strong>2024</strong> che nel 2025. E<br />

oltre…<br />

Nel 2023 Solaris ha infatti<br />

firmato contratti importanti<br />

in Italia, come quello per<br />

130 Urbino a idrogeno<br />

per Tper Bologna, il più<br />

grande ordine di veicoli<br />

a idrogeno in Europa<br />

ad oggi, con le prime<br />

consegne previste nel<br />

corso dell’anno. Dunque<br />

un ordine per 98 Urbino<br />

elettrici per Ctm Cagliari e<br />

90 Urbino H2 (ancora) per<br />

Venezia, con questi ultimi<br />

che saranno consegnati<br />

però a partire da novembre<br />

2025. E sempre nel 2025<br />

saranno consegnati ad<br />

Amts Catania 42 Urbino<br />

a batteria. Finita qui?<br />

Macché: arriveranno a<br />

Milano – dove Solaris è<br />

già di casa – 105 ebus, a<br />

Genova 112 filobus, e 244<br />

mezzi a Roma (Tar del<br />

Lazio permettendo…).<br />

batterie permettono anche l’upgrade dei veicoli<br />

nati con i moduli Impact da 88 kWh o,<br />

addirittura, con quelli di prima generazione<br />

da 40, portando in questo caso a più che raddoppiare<br />

l’autonomia. Inoltre, la kermesse di<br />

Berlino è stata l’occasione di ufficializzare<br />

anche la nuova disposizione dei componenti<br />

destinati alla trazione, come già anticipato al<br />

Busworld di Bruxelles sul 18 metri.<br />

In sostanza, cambia completamente la struttura<br />

posteriore del veicolo. Sparisce la torre<br />

motore ereditata dai veicoli termici, che<br />

ospitava una parte delle batterie, l’inverter e i<br />

gruppi di raffreddamento. Le batterie, quindi,<br />

vengono tutte trasferite sul tetto, distribuite<br />

tra zona anteriore e zona posteriore, analogamente<br />

a quanto già fatto da altri costruttori.<br />

Tale disposizione, decisamente più ordinata,<br />

permette di sistemare fino a 6 moduli da 100<br />

kWh sul 12 metri e fino a 8 sul 18 metri,<br />

facendo raggiungere all’Urbino capacità (e<br />

quindi autonomie) di tutto rispetto, anche<br />

tenendo conto di un DoD (= depth of discharge,<br />

cioè l’energia effettivamente utilizzabile)<br />

pari all’80 per cento. I maggiori benefici<br />

del nuovo layout si vedono all’interno,<br />

dove trovano posto da quattro a sette sedili<br />

passeggeri in più nella zona precedentemente<br />

occupata da una parte delle batterie. L’intero<br />

vano passeggeri, inoltre, risulta circondato da<br />

finestrini, senza più armadi o pannellature<br />

di chiusura.<br />

Parola d’ordine flessibilità<br />

Rimangono comunque a listino tutte le altre<br />

tipologie di accumulatori: quelle Lfp da 140<br />

kWh (le più economiche) destinate alla ricarica<br />

plug-in, e quelle Lto da 30 kWh per le<br />

ricariche flash e opportunity mediante pantografo<br />

diretto o inverso. Anche su questo punto,<br />

massima flessibilità. La posizione standard<br />

della presa Ccs2 è in prossimità della ruota<br />

anteriore destra, cui può essere abbinato un<br />

secondo punto di ricarica speculare a sinistra,<br />

frontale centrale o posteriore destro.<br />

Fatta salva qualche piccola ottimizzazione su<br />

componenti e costi di produzione, l’Urbino<br />

per il resto mantiene tutte le caratteristiche<br />

che lo hanno portato sul terzo gradino del<br />

podio del mercato europeo dei veicoli Classe<br />

I maggiori<br />

benefici del<br />

nuovo layout<br />

si vedono<br />

soprattutto<br />

all’interno, più<br />

spazioso, dove<br />

trovano posto<br />

da quattro a<br />

sette sedili<br />

passeggeri in<br />

più nella zona<br />

precedentemente<br />

occupata dalla<br />

torre motore.<br />

L’intero vano<br />

passeggeri,<br />

inoltre, risulta<br />

circondato<br />

da finestrini,<br />

senza più<br />

armadi o<br />

pannellature<br />

di chiusura.<br />

I. La struttura reticolare autoportante è sempre<br />

realizzata con profili e tubolari in acciaio<br />

inossidabile saldati tra loro, sulla quale vengono<br />

incollate le testate in vetroresina rinforzata,<br />

la lamiera di rivestimento del tetto,<br />

i finestrini. Ad incastro ed avvitati, invece, i<br />

pannelli modulari delle fiancate, di facile e<br />

rapida sostituzione. In alluminio gli sportelli,<br />

tutti dotati di specifiche cerniere che permettono<br />

una rotazione quasi totale, contenendo<br />

al massimo gli ingombri in posizione aperta.<br />

Saliamo a bordo<br />

Di impostazione abbastanza tradizionale<br />

il posto guida, con cruscotto regolabile e<br />

solidale al volante e conforme alle norme<br />

Vdv, integrato da una pratica plancia<br />

posta a sinistra del conducente e da spazi<br />

per ulteriori comandi e centraline sopra la<br />

testa dell’autista. Il sedile di marca Isri o<br />

Grammer è di tipo pneumatico con regolazione<br />

lombare, cui possono essere abbinate<br />

le funzioni di riscaldamento del cuscino e<br />

ventilazione dello schienale. Il vano passeggeri,<br />

anche grazie alla nuova disposizione<br />

Rimangono a listino tutte le altre tipologie<br />

di accumulatori: moduli Lfp da 140<br />

kWh (i più economici) per la ricarica<br />

plug-in, e Lto da 30 kWh per le ricariche<br />

flash e di opportunità mediante<br />

pantografo diretto o inverso.<br />

delle batterie, risulta molto spazioso e solo<br />

parzialmente condizionato dalla presenza<br />

dell’eventuale motore centrale. I finestrini<br />

possono essere tutti dotati di apertura a vasistas<br />

o scorrevole, a scelta tra due livelli di<br />

trasparenza, singoli o a vetrocamera. L’illuminazione<br />

serale viene assicurata da due file<br />

di lampade a led disposte longitudinalmente<br />

e rivolte verso il basso a circa 45 gradi, con<br />

coperture in plastica trasparente dall’estetica<br />

piuttosto classica. Corrimano e mancorrenti<br />

sono in acciaio verniciato o in inox, con un<br />

intelligente sistema di montaggio modulare. I<br />

sedili base sono i Kiel Ideo o gli Ster 8Mu, in<br />

materiale plastico con o senza rivestimento in<br />

velluto; in alternativa, soprattutto per il nostro<br />

mercato, i Ruspa Citipro. Ennesimo esempio<br />

della flessibilità Solaris.<br />

Fatta salva<br />

qualche piccola<br />

ottimizzazione<br />

su<br />

componenti<br />

e costi di<br />

produzione,<br />

l’Urbino<br />

mantiene<br />

tutte le caratteristiche<br />

che lo hanno<br />

portato sul<br />

terzo gradino<br />

del podio<br />

del mercato<br />

europeo dei<br />

veicoli Classe<br />

I.<br />

30<br />

31


PRESENTAZIONE La nuova suite Adas Daimler Buses<br />

A luglio entrano in vigore le nuove<br />

norme di sicurezza Ue. Daimler Buses<br />

rilancia con una suite aggiornata di<br />

tecnologie, a partire dalla sesta edizione<br />

dell’Aba. Li abbiamo provati tutti<br />

(insieme all’eCitaro Fuel Cell)<br />

La drastica riduzione del numero<br />

e delle conseguenze<br />

degli incidenti stradali è un<br />

obiettivo dichiarato dell’Unione<br />

Europea, che ha fissato due date:<br />

per il 2030 si vuole vedere dimezzato<br />

il numero di vittime rispetto<br />

al 2018; nel 2050 si punta ad azzerare<br />

questo triste dato. In questa<br />

direzione, una grande attenzione<br />

viene riservata al veicolo, con<br />

un progressivo, costante miglioramento<br />

delle prestazioni in termini<br />

di sicurezza attiva e passiva.<br />

La disponibilità di strumenti<br />

tecnologici sempre più sofisticati<br />

è un alleato fondamentale nel<br />

miglioramento delle prestazioni<br />

in termini di sicurezza, intervenendo<br />

con sistemi di ausilio al<br />

conducente. La Ue già dal 2015<br />

impone la presenza, sui bus di<br />

nuova immatricolazione, di frenatura<br />

automatica e di avviso in<br />

caso di uscita dalla corsia; con il<br />

regolamento 2019/2144 noto come<br />

General Safety Regulation (o,<br />

più in breve, Gsr) ha alzato notevolmente<br />

l’asticella prevedendo,<br />

a partire da luglio <strong>2024</strong>, una serie<br />

di ulteriori sistemi di sicurezza<br />

obbligatori per i mezzi di nuova<br />

immatricolazione (vedi box).<br />

È la Gsr, bellezza<br />

Per vocazione all’avanguardia<br />

della tecnologia e della sicurezza,<br />

Daimler Buses ha recentemente<br />

introdotto una serie di<br />

nuovi sistemi di assistenza, che<br />

vanno dal sistema di frenatura<br />

automatica Aba 6 al sistema di<br />

Daimler<br />

Buses ha<br />

introdotto<br />

una batteria<br />

di nuovi<br />

Adas:<br />

dall’Aba<br />

6 all’Ada<br />

2, oltre al<br />

Frontguard<br />

assist, alla<br />

MirrorCam e<br />

al sistema di<br />

telecamere<br />

a 360 gradi,<br />

Abbiamo<br />

provato<br />

questi<br />

sistemi in<br />

una serie di<br />

esperienze<br />

reali sul<br />

circuito di<br />

Jarama,<br />

Madrid.<br />

32ADAS REVOLUTION<br />

33


PRESENTAZIONE La nuova suite Adas Daimler Buses<br />

assistenza attiva alla guida Ada 2, oltre al<br />

Frontguard assist, alla MirrorCam e al sistema<br />

di telecamere a 360 gradi, in grado<br />

non solo di soddisfare i requisiti previsti<br />

dalla Gsr per il <strong>2024</strong>, ma di ottemperare già<br />

alle successive fasi previste per i prossimi<br />

anni a partire dal 2026. Abbiamo avuto la<br />

possibilità di provare questi sistemi in una<br />

serie di esperienze reali sul circuito di Jarama,<br />

vicino a Madrid, prendendo anche<br />

contatto con i diversi sistemi di trazione<br />

previsti dalla casa tedesca, compreso lo<br />

snodato eCitaro fuel cell, dove la presenza<br />

di cinque bombole di idrogeno permette di<br />

estendere l’autonomia, grazie alla ‘combo’<br />

di cella a combustibile e batterie, oltre i 400<br />

km in condizioni operative normali.<br />

Ecco l’Aba 6<br />

Il sistema di frenatura automatica Aba 6 si<br />

basa sull’impiego contemporaneo di radar a<br />

corto e a lungo raggio e di una telecamera<br />

che riescono a monitorare gli eventi nella<br />

zona frontale del mezzo, riuscendo anche a<br />

coprire le corsie limitrofe fino ai 250 metri<br />

successivi. La combinazione dei dati ricevuti<br />

dai vari sistemi permette di effettuare<br />

una frenata di emergenza a velocità fino a<br />

60 km/h, arrivando ad arrestarsi completamente<br />

in presenza di un ostacolo fisso,<br />

laddove il precedente sistema Aba 5 era<br />

efficace fino a 50 km/h. Il sistema Aba 6 è<br />

in grado di intervenire non solo per ostacoli<br />

di grandi dimensioni come un’autovettura,<br />

ma anche in presenza di pedoni e ciclisti,<br />

sebbene questo sia un requisito non ancora<br />

richiesto dal regolamento Gsr, ma solo previsto<br />

per gli anni successivi. Il sistema si<br />

dimostra efficace anche a velocità superiori<br />

ai 60 km/h: Daimler Buses dichiara che, in<br />

condizioni ottimali, anche a velocità vicine<br />

UNA SGAMBATA CON L’ECITARO FUEL CELL<br />

Tra i 14 veicoli offerti in<br />

test drive alla stampa in<br />

occasione dell’evento di<br />

Madrid, la gamma per il<br />

trasporto pubblico è stata<br />

rappresentata dal duo a<br />

zero emissioni composto<br />

dall’eCitaro a batteria e<br />

dall’eCitaro fuel cell in<br />

versione articolata (G).<br />

Un mezzo, quest’ultimo,<br />

a prima vista identico<br />

al suo omologo Bev.<br />

Tuttavia, a tracciare un<br />

confine tra i due pensano<br />

i serbatoi di idrogeno<br />

e il modulo a cella a<br />

combustibile montati sullo<br />

snodato. Fungono da<br />

‘estensore di autonomia’<br />

(laddove l’anglicismo<br />

‘range extender’ è ben più<br />

immediato) trasformando<br />

l’eCitaro a idrogeno in una<br />

sorta di fusione di due<br />

tecnologie all’interno di<br />

un’architettura progettuale<br />

peculiare. Gli dedicheremo<br />

un servizio<br />

ad hoc sul<br />

prossimo<br />

numero di<br />

<strong>AUTOBUS</strong>,<br />

quello di<br />

giugno. Mentre<br />

i principali<br />

competitor<br />

hanno in listino<br />

autobus a<br />

idrogeno dove la cella a<br />

combustibile è abbinata<br />

a una piccola batteria<br />

che funge solamente<br />

da ‘buffer’ per l’energia<br />

in eccesso generata<br />

dalla fuel cell, l’eCitaro<br />

a idrogeno prevede una<br />

batteria in dotazione<br />

standard (quattro pacchi<br />

per 392 kWh nel caso<br />

del veicolo di Jarama).<br />

Obiettivi? Massimizzare<br />

l’autonomia e consentire<br />

di ottemperare ai profili<br />

di missione più sfidanti,<br />

compresi quelli finora<br />

preclusi alla controparte<br />

Bev. Nonché consentire<br />

una gestione oculata del<br />

Tco e delle performance,<br />

consentendo al driver di<br />

prediligere la marcia a<br />

batteria o a idrogeno a<br />

seconda dei contesti.<br />

ai 90 km/h la tecnologia è in grado di evitare<br />

un tamponamento. La sua attivazione<br />

segue una progressiva intensificazione: in<br />

una situazione potenzialmente a rischio si<br />

attivano un segnale luminoso e la vibrazione<br />

del sedile. Se il conducente non interviene,<br />

si attiva una prima frenatura parziale a cui<br />

segue la frenata di emergenza vera e propria.<br />

Concettualmente simile, ma sviluppato<br />

Il sistema Aba<br />

6 è in grado di<br />

intervenire non<br />

solo per ostacoli<br />

di grandi<br />

dimensioni<br />

come un’auto,<br />

ma anche in<br />

presenza di<br />

pedoni e ciclisti,<br />

sebbene questo<br />

sia un requisito<br />

non ancora<br />

richiesto dal<br />

regolamento<br />

Gsr, ma solo<br />

previsto per gli<br />

anni successivi.<br />

per applicazione in ambito urbano con<br />

passeggeri in piedi, è il sistema Preventive<br />

Brake Assist 2, in questo caso l’avviso al<br />

conducente e l’impostazione della frenata<br />

sono ulteriormente anticipate, in modo<br />

tale da ottenere l’arresto in condizioni di<br />

sicurezza con una frenata decisamente più<br />

dolce, prevenendo lesioni per i viaggiatori<br />

in piedi. Poiché il sistema è destinato ad essere<br />

impiegato prevalentemente in ambito<br />

urbano, particolare attenzione è posta nel<br />

rilevamento degli utenti vulnerabili, pedoni<br />

e ciclisti in primo luogo.<br />

La tutela di pedoni e ciclisti è incrementata<br />

grazie alla tecnologia Active Sideguard<br />

Assist 2: l’evoluzione rispetto al sistema<br />

precedente risiede nell’equipaggiamento del<br />

veicolo con sei sensori, in modo da ampliare<br />

l’area di copertura ed estenderla anche<br />

sul lato del guidatore. Viaggiando fino a 30<br />

km/h, una fascia di 4,25 metri di larghezza<br />

viene monitorata fino ai 30 metri prima del<br />

veicolo e 7 metri davanti ad esso, sul lato<br />

del passeggero. Dal lato del conducente, la<br />

fascia osservata è di 3,75 metri. Integrata<br />

nel sistema è anche l’ausilio nel cambio di<br />

corsia, con segnalazioni luminose e vibrazione<br />

del sedile in caso di criticità.<br />

L’area frontale viene monitorata mediante<br />

il Frontguard Assist, finalizzato a proteggere<br />

pedoni e ciclisti che si trovino nelle<br />

immediate vicinanze del frontale del<br />

mezzo, dove la visione diretta da parte<br />

del conducente è impossibile. Il sistema è<br />

operativo fino a 15 km/h e copre un tratto<br />

che si estende da 80 cm a 4 metri davanti<br />

al veicolo. In questo modo, il conducente<br />

arriva ad avere una copertura sui tre lati<br />

nella marcia in avanti.<br />

Ada 2: verso la guida automatizzata<br />

Un passo importante verso una guida semiautomatizzata<br />

è consentito dal sistema<br />

Ada 2 (Active drive assist) che interviene<br />

sul mantenimento della distanza dal veicolo<br />

che precede e della posizione sulla corsia,<br />

agendo anche sullo sterzo per correggere la<br />

traiettoria. In generale, tutti i sistemi Adas<br />

collaborano nel gestire il mezzo: un ruolo<br />

importante è rivestito dal Predictive Powertrain<br />

Control, per mantenere lo stile di<br />

guida più economico ed ecologico possibile<br />

interagendo con il cruise control adattivo<br />

Acc. Sebbene il sistema sia in condizione<br />

di gestire in maniera quasi autonoma<br />

il veicolo, è comunque necessaria, logicamente,<br />

la presenza dell’autista e, qualora<br />

questi togliesse le mani dal volante per più<br />

di 15 secondi, si attiverebbe una procedura<br />

di emergenza che, entro i 60 secondi, porterebbe<br />

ad un progressivo arresto del mezzo.<br />

34<br />

35


PRESENTAZIONE La nuova suite Adas Daimler Buses<br />

Continuiamo. Il Traffic Sign Assist è un<br />

sistema di nuova adozione che permette di<br />

riconoscere i segnali di limite di velocità,<br />

comparandoli con la velocità effettiva del<br />

veicolo e avvisando il conducente in caso di<br />

superamento del limite, riducendo i rischi<br />

dovuti a velocità eccessiva e contribuendo<br />

ad evitare multe. Il sistema è in grado di<br />

riconoscere i diversi segnali previsti dalle<br />

normative di tutti i Paesi europei.<br />

Il futuro è delle mirrorcam<br />

In luogo dei tradizionali specchi retrovisori<br />

esterni, l’intera gamma Mercedes-Benz e<br />

Setra può oggi essere equipaggiata opzionalmente<br />

con il sistema MirrorCam. Oltre<br />

a rendere più snello l’aspetto del veicolo,<br />

questa possibilità ha numerosi vantaggi<br />

in termini di funzionalità e sicurezza: il<br />

campo visivo dell’autista è più esteso e la<br />

luminosità viene regolata in funzione della<br />

visibilità e dell’illuminazione esterna.<br />

Le telecamere sono protette dalla sporcizia<br />

e dagli agenti atmosferici, all’interno di<br />

un apposito guscio. L’assenza di elementi<br />

aggettanti semplifica le manovre, riduce il<br />

rischio di danni e diminuisce la superficie<br />

frontale e la turbolenza, con effetti benefici<br />

in termini di consumo di carburante.<br />

L’immagine che riceve l’autista è elaborata<br />

con la sovrimpressione di alcuni indicatori,<br />

tra cui la posizione dell’asse posteriore e la<br />

distanza dall’estremità posteriore del mezzo.<br />

Daimler Buses ha messo a disposizione,<br />

nell’ambito dell’evento stampa di Madrid,<br />

ben 14 mezzi, le cui caratteristiche sono<br />

rappresentative dell’intera gamma, con i<br />

quali è stato possibile testare tutte le funzionalità<br />

disponibili. La sensazione complessiva<br />

è di un sistema integrato, capace di<br />

COSA C’È NELLA GSR?<br />

I sistemi di sicurezza<br />

che da luglio saranno<br />

resi obbligatori dalla<br />

Gsr comprendono,<br />

innanzitutto, tecnologie<br />

di informazione sugli<br />

angoli ciechi, per<br />

avvisare l’autista della<br />

presenza di pedoni,<br />

ciclisti e ostacoli presenti<br />

all’interno delle aree non<br />

visibili in maniera diretta<br />

o indiretta dal posto di<br />

guida. A seguire, diventa<br />

obbligatorio il sistema<br />

di informazione alla<br />

partenza, finalizzato a<br />

segnalare al conducente<br />

la presenza di ostacoli<br />

in movimento nella parte<br />

anteriore prima della<br />

partenza o nella marcia<br />

a bassa velocità. Ma<br />

non solo: la normativa<br />

comprende sistemi di<br />

segnalazione di arresto<br />

di emergenza, con le<br />

luci di stop che, in caso<br />

di frenata di emergenza,<br />

lampeggiano segnalando<br />

un arresto rapido e<br />

repentino; rilevamento<br />

degli ostacoli in<br />

retromarcia, con funzioni<br />

di allerta all’autista della<br />

presenza di oggetti e<br />

persone nella parte<br />

posteriore durante la<br />

retromarcia; monitoraggio<br />

della pressione degli<br />

pneumatici (Tpm) che<br />

monitora in maniera<br />

costante la pressione e<br />

avvisa il conducente in<br />

caso di abbassamento<br />

della stessa. E ancora:<br />

assistenza intelligente<br />

per la velocità, che rileva<br />

il limite di velocità sul<br />

tratto stradale percorso e<br />

avvisa il guidatore se la<br />

velocità massima viene<br />

superata; predisposizione<br />

per l’installazione di<br />

sistemi di monitoraggio<br />

dell’assunzione di<br />

alcol da parte del<br />

conducente, con<br />

conseguente inibizione<br />

dell’avviamento,<br />

con un’interfaccia<br />

standardizzata;<br />

rilevamento della<br />

sonnolenza e<br />

dell’attenzione, che<br />

controlla, attraverso<br />

diversi parametri,<br />

la stanchezza e la<br />

reattività del guidatore<br />

e lo avvisano laddove<br />

si renda necessaria una<br />

pausa.<br />

coordinare numerose informazioni e di elaborare<br />

in maniera olistica il comportamento<br />

del mezzo: non si tratta di ausili slegati<br />

tra loro, con differenti funzioni, ma ogni<br />

azione è supportata da un diverso aspetto<br />

tecnologico. La presenza di apparati esterni<br />

al conducente non risulta, tuttavia, fastidiosa:<br />

le funzionalità più ‘invasive’ come il<br />

controllo del volante nell’Ada 2, possono<br />

La sensazione<br />

è di un sistema<br />

integrato,<br />

capace di<br />

coordinare<br />

numerose<br />

informazioni<br />

e di elaborare<br />

in maniera<br />

olistica il<br />

comportamento<br />

del mezzo: non<br />

si tratta di ausili<br />

slegati tra loro,<br />

con differenti<br />

funzioni, ma<br />

ogni azione è<br />

supportata da un<br />

diverso aspetto<br />

tecnologico.<br />

essere disattivate in caso di bisogno e se<br />

il conducente preferisce non avvalersene.<br />

La sensazione di un volante che agisce in<br />

maniera autonoma è indubbiamente una<br />

novità a cui l’autista tradizionale non è<br />

abituato ma, dopo un minimo di assuefazione,<br />

l’interazione con il sistema diventa<br />

naturale. Allo stesso modo, l’utilizzo della<br />

MirrorCam, specie in manovra se integrata<br />

con le telecamere a 360 gradi, richiede uno<br />

sforzo per abituarsi a indirizzare lo sguardo<br />

in direzioni che, per chi è abituato da<br />

anni a fare manovra contando solo sugli<br />

specchi esterni, sono del tutto innaturali.<br />

Anche in questo caso, dopo qualche minuto<br />

di iniziale difficoltà, il passaggio al<br />

nuovo sistema è rapido e i vantaggi nella<br />

visibilità sono evidenti.<br />

L’assistenza alla frenata è, di contro,<br />

qualcosa che normalmente l’autista non<br />

percepisce, idealmente saranno rarissime<br />

le occasioni nella sua carriera in cui l’intervento<br />

sarà completo. In questo caso,<br />

la velocità e l’intensità della frenatura<br />

sono impressionanti, così come l’esiguità<br />

degli spazi in cui si gioca la differenza<br />

tra un tamponamento e una frenata<br />

d’emergenza. L’esperienza di un arresto<br />

repentino controllato automaticamente<br />

dal veicolo andrebbe fatta provare a tutti<br />

coloro che sostengono che la cintura di<br />

sicurezza per i passeggeri di un autobus<br />

sia inutile: in questo caso, diventa<br />

tassativo allacciarla e farla allacciare a<br />

tutti i passeggeri, impostando un cambio<br />

di paradigma urgente rispetto al passato.<br />

Durante la conferenza di presentazione,<br />

sono stati evidenziati da Till Oberwörder,<br />

Ceo di Daimler Buses, i notevoli risultati<br />

che il mercato dell’autobus in generale,<br />

e i brand del gruppo in particolare, stanno<br />

ottenendo in questi anni successivi<br />

al drammatico stallo del 2020. Questo<br />

si prepara ad essere il decennio dell’autobus,<br />

dichiarano dalla casa. I risultati<br />

lusinghieri in termini commerciali e industriali<br />

rischiano, però, di essere depotenziati<br />

dalla grave crisi nel reperimento<br />

di autisti, problema che ormai è presente<br />

non più solo in Europa ma su scala globale.<br />

Mirko Sgodda, responsabile marketing<br />

e vendite del gruppo, a questa osservazione<br />

ha risposto evidenziando come un<br />

contesto di maggiore sicurezza, minore<br />

stress e maggiore divertimento alla guida<br />

potrà contribuire, in una visione ad ampio<br />

respiro, a rendere nuovamente appetibile<br />

questa professione.<br />

Alessandro Razze<br />

36<br />

37


La crescita<br />

delle commesse<br />

di e-bus ha<br />

portato a un<br />

conseguente e<br />

ovvio aumento<br />

delle vendite<br />

della relativa<br />

componentistica.<br />

E così, in<br />

Ue e Uk, i dati<br />

parziali sul<br />

2023 parlano<br />

di vendite di<br />

componenti<br />

per powertrain<br />

elettrici pari a<br />

730 milioni di<br />

dollari, di 1,03<br />

miliardi previsti<br />

per il 2026 e di<br />

1,38 miliardi per<br />

il 2030.<br />

Interact Analysis è una società<br />

di ricerche di mercato con un<br />

reparto specifico che si occupa<br />

dell’elettrificazione di camion,<br />

autobus e veicoli off-road. Qui su<br />

<strong>AUTOBUS</strong> ospitiamo un contributo<br />

dell’analista Jamie Fox<br />

Europa stanno diventando più comuni che<br />

in molte altre parti del mondo.<br />

Sul totale delle vendite di autobus all’anno<br />

in Europa (tra 40/50.000 mezzi considerando<br />

tutte le categorie: dall’urbano all’intercity,<br />

passando per il coach), prevediamo che<br />

oltre 14.000 pezzi saranno elettrici nel 2030<br />

(un volume analogo al cento per cento del<br />

mercato Classe I). Ciò è dovuto principalmente<br />

alla scarsa penetrazione dell’elettrico<br />

nei segmenti intercity e turistico.<br />

Gli urbani, invece, saranno prevalentemente<br />

elettrici a batteria entro il 2030, in linea<br />

con le trattative a livello europeo (non ancora<br />

concluse al momento della stampa di<br />

questo numero della rivista) per un mercato<br />

degli autobus urbani completamente a zero<br />

emissioni nel 2035 con un obiettivo intermedio<br />

del 90 per cento nel 2030.<br />

INCHIESTA Quanto valgono i powertrain elettrici...<br />

VERSO IL MILIARDO<br />

E OLTRE...<br />

I ricavi da motori e batterie per autobus elettrici<br />

sono destinati a crescere rapidamente fino al<br />

2025. E poi? E poi, secondo Interact Analysis, il<br />

combinato disposto tra l’aspetto economico e il<br />

passaggio alla produzione in house potrebbe dare<br />

un (ulteriore) forte scossone al comparto...<br />

Secondo l’ultima ricerca di Interact A-<br />

nalysis, il fatturato di componenti,<br />

motori e batterie per e-bus dovrebbe<br />

raggiungere un miliardo di dollari nel<br />

2026 in Europa (e un miliardo di euro nel<br />

2027, al cambio attuale).<br />

Il lasso di tempo a crescita più rapida è<br />

quella compreso tra il 2023 e il 2025,<br />

durante il quale gli e-bus diventeranno la<br />

tecnologia preponderante (rispetto al diesel)<br />

in alcuni Paesi europei. Negli Stati<br />

che godono di un forte sostegno da parte<br />

dei governi, gli autobus elettrici a batteria<br />

hanno raggiunto una posizione di forza, in<br />

quanto la disponibilità del prodotto, i bassi<br />

costi di esercizio e gli obiettivi climatici<br />

rappresentano un mix perfetto per spianare<br />

loro la strada. In alcuni Paesi, come<br />

Olanda e gran parte della Scandinavia, l’elettrico<br />

a batteria è già la scelta obbligata<br />

per i bus: ci aspettiamo che nei prossimi<br />

anni questo trend diventi la regola un po’<br />

ovunque, a partire da Francia, Germania,<br />

Italia, Spagna e Regno Unito.<br />

Europa sempre più elettrica<br />

Ma l’elettrificazione delle flotte non sta avvenendo<br />

solo in Europa occidentale: anche<br />

all’Est si sono visti alcuni movimenti molto<br />

significativi in questo senso. Quindi, per<br />

capire dove la crescita sarà più rapida e<br />

dove, invece, sarà più lenta, è probabilmente<br />

necessario analizzare Paese per Paese e<br />

città per città piuttosto che guardare alle regioni<br />

all’interno dell’Europa. A partire dal<br />

2026 prevediamo una trend di crescita più<br />

lento per gli autobus elettrici, poiché alcune<br />

città e Paesi avranno già un’alta percentuale<br />

di e-bus a regime. L’Europa, definita<br />

come l’Ue dei 27 più il Regno Unito, ha<br />

previsto vendite di componenti per drivetrain<br />

a zero emissioni pari a 0,73 miliardi<br />

di dollari nel 2023 (dati preliminari), con<br />

1,03 miliardi di dollari previsti per il 2026<br />

e 1,38 miliardi di dollari per il 2030.<br />

L’Europa insegue il Dragone<br />

La Cina ha già un mercato di componenti<br />

per catene cinematiche di autobus elettrici<br />

forte di oltre 3 miliardi di dollari all’anno<br />

(il dato si riferisce ai componenti venduti<br />

per i bus immatricolati in Cina e non conteggia<br />

i volumi di autobus o componenti<br />

cinesi in Europa). Si prevede che l’Europa<br />

sia ancora, nel 2026, molto indietro rispetto<br />

alla Cina. Tuttavia, gli elettrici a batteria in<br />

La supply chain che viene da Est<br />

Se le aziende cinesi riusciranno a penetrare<br />

nel mercato europeo dei pacchi batteria<br />

completi (anziché delle sole celle), dei motori<br />

e di altri prodotti, i prezzi potrebbero<br />

scendere. Insomma, a lungo termine, le<br />

aziende cinesi potrebbero essere in grado<br />

di conquistare una quota di primo piano.<br />

Tuttavia, al momento, il quadro politico, le<br />

tempistiche necessarie per avviare le produzioni<br />

e il fatto che alcune aziende non siano<br />

ancora molto conosciute fanno sì che nei<br />

prossimi anni la quota di fatturato agguantata<br />

delle aziende cinesi rimanga bassa per<br />

molti prodotti. Ciò nonostante, il divario<br />

di prezzo è molto ampio: man mano che i<br />

‘decision maker’ si renderanno conto che<br />

i prodotti cinesi possono avere talvolta un<br />

prezzo equivalente alla metà della controparte<br />

occidentale (piuttosto che un mero<br />

dieci per cento in meno), questi prodotti<br />

potrebbero iniziare ad attirare l’attenzione.<br />

E a essere comprati. Ovviamente, però,<br />

equivale al 50 per cento il prezzo per il<br />

mercato cinese: dal momento che i gruppi<br />

devono sostenere le spese di vendita e<br />

marketing all’estero, la spedizione e i costi<br />

di adeguamento alle normative europee, il<br />

vantaggio di prezzo si riduce notevolmente.<br />

Ma anche così i prodotti cinesi rimarranno<br />

probabilmente e significativamente<br />

meno costosi di quelli provenienti dalla<br />

maggior parte degli altri Paesi, compresi<br />

quelli europei.<br />

Tra i principali fornitori di pacchi batteria<br />

per veicoli elettrici (compresi i camion e i<br />

mercati extraeuropei) classificati nel rapporto<br />

‘Componenti per camion e autobus<br />

elettrici 2023’ di Interact Analysis figurano<br />

BorgWarner (Akasol), Bmz, Byd, Catl, For-<br />

38<br />

39


Ricavi (miliardi di $)<br />

IL RADDOPPIO DEI RICAVI<br />

2,5<br />

2<br />

1,5<br />

1<br />

0,5<br />

0<br />

2019<br />

I ricavi dei powertrain per bus elettrici<br />

Fonte: Interact Analysis<br />

2021 2023 2025 2027 2029 2031 2033 2035<br />

see Power, Northvolt, Saft e Xalt Energy.<br />

Per quanto riguarda gli altri componenti, Zf<br />

ha primeggiato per diversi anni con i suoi<br />

assali a portale con motori ai mozzi, anche<br />

se attualmente deve affrontare una forte<br />

concorrenza negli autobus da parte dei fornitori<br />

di motore centrale (che tuttavia anche<br />

Zf ha a listino). Bosch è un’altra azienda<br />

ben posizionata per affrontare il mercato<br />

dei componenti per la propulsione dei veicoli<br />

elettrici. Inoltre, c’è ancora tempo per<br />

il debutto di nuovi entranti...<br />

In-house, un trend che avanza<br />

Inoltre, ci sono anche alcuni costruttori<br />

che già oggi producono i componenti internamente.<br />

Interact Analysis prevede una<br />

crescita di questa tendenza: inverter, pacchi<br />

batterie e Pdu sono alcuni dei ‘pezzi’ che in<br />

futuro saranno sempre più oggetto di produzione<br />

interna. Nel 2030, è possibile che<br />

la quota di produzione in house rappresenti<br />

una fetta di mercato simile a quella dei<br />

prodotti acquistati da terzi, in quanto gli<br />

Oem cercheranno di rimpiazzare i mancati<br />

introiti del settore diesel e di ridurre al minimo<br />

la perdita di posti di lavoro, dato che<br />

i veicoli elettrici hanno meno parti mobili<br />

e possono richiedere meno manutenzione.<br />

Una volta considerato questo aspetto, non<br />

è chiaro se la crescita dei fornitori di componenti<br />

continuerà dopo il 2030.<br />

È più probabile che il passaggio alla produzione<br />

interna di componenti avvenga nelle<br />

aziende più grandi, dove le vendite sono<br />

elevate, come i costruttori di autobus&truck<br />

che hanno anche altre divisioni che vendono<br />

altri tipi di veicoli. Le aziende più<br />

piccole continueranno presumibilmente ad<br />

acquistare la maggior parte dei prodotti<br />

esternamente, anche se potrebbero, a tendere,<br />

approvvigionarsi di celle e confezionarle<br />

‘in casa’ anziché acquistare un pacco<br />

batteria completo.<br />

Il ruolo ‘pesante’ della batteria<br />

Il 71 per cento del fatturato previsto per<br />

il 2026, o addirittura l’87 per cento se in-<br />

cludiamo nel totale il battery management<br />

system, è appannaggio dei pacchi batteria.<br />

Si tratta di una quota più elevata rispetto<br />

a quanto si verifica in altri segmenti: per i<br />

camion e il settore off-road il valore relativo<br />

al pacco batteria è inferiore. Perché?<br />

Le ragioni principali sono due.<br />

In primo luogo, gli autobus devono avere<br />

una lunga autonomia, in modo da poter<br />

ripetere lo stesso percorso più volte, con<br />

una sola ricarica, o preferibilmente senza,<br />

durante il giorno. Ciò significa che è necessaria,<br />

a spanne, un’autonomia di 250 km,<br />

il che comporta una dimensione minima<br />

di batteria, per non rischiare, di 400 kWh.<br />

La dimensione della batteria scelta per<br />

un autobus deve anche tenere conto della<br />

richiesta di raffreddamento e/o riscaldamento<br />

dell’abitacolo.<br />

In secondo luogo, la potenza richiesta dai<br />

bus non è così elevata come quella dei<br />

camion o dei macchinari off-highway, in<br />

quanto generalmente operano a basse velocità<br />

in città e non devono superare zone<br />

IL PREZZO ‘SPACCHETTATO’ DI UN E-BUS<br />

BMS, gestione termica<br />

16%<br />

Pacco batteria<br />

71%<br />

Nel 2030 è<br />

possibile che<br />

la quota di<br />

produzione<br />

interna<br />

rappresenti<br />

una quota di<br />

mercato simile<br />

a quella dei<br />

prodotti reperiti<br />

da terzi, in<br />

quanto gli Oem<br />

cercheranno<br />

di rimpiazzare<br />

i mancati<br />

introiti del<br />

segmento diesel<br />

e di ridurre la<br />

perdita di posti<br />

di lavoro, dato<br />

che i Bev hanno<br />

meno parti in<br />

movimento<br />

e richiedono<br />

meno<br />

manutenzione.<br />

Quota di ricavi da powertrain degli autobus elettrici a batteria 2026<br />

Fonte: Interact Analysis<br />

montuose. Pertanto, il valore dei motori e<br />

degli inverter è più modesto rispetto a quello<br />

degli altri segmenti.<br />

A prima vista, quindi, gli autobus rappresentano<br />

un’opportunità migliore per i<br />

produttori di batterie piuttosto che per altri<br />

componenti come motori e inverter. Tuttavia,<br />

un margine di profitto elevato è più<br />

difficile da ottenere nel mercato altamen-<br />

Motore, inverter, DC-DC,<br />

Trasmissione, caricatore di bordo, Pdu<br />

13%<br />

te competitivo dei pacchi batteria, mentre<br />

alcuni altri componenti hanno un numero<br />

inferiore di fornitori e rappresentano<br />

perciò un’opportunità per i produttori di<br />

ritagliarsi una posizione forte. Ciò può essere<br />

ottenuto grazie ad alcune innovazioni<br />

tecnologiche, o semplicemente grazie a<br />

un’azienda ben gestita, con un forte sviluppo<br />

del prodotto e un buon marketing.<br />

Prezzi, il picco della componentistica<br />

I prezzi dei componenti, tra cui pacchi<br />

batterie, motori e inverter, sono aumentati<br />

dal 2020 al 2022/2023 a causa dell’aumento<br />

dei costi delle materie prime<br />

e delle strozzature della ca-<br />

tena di fornitura. Tuttavia, i costi delle<br />

materie prime sono tornati alla normalità<br />

nel 2023 e ci aspettiamo<br />

di vedere i prezzi diminuire<br />

nuovamente nel <strong>2024</strong>, come<br />

ci si aspetterebbe in un mercato<br />

innovativo e in crescita<br />

come questo.<br />

La crescita unitaria dei veicoli<br />

elettrici sarà però più rapida del<br />

calo dei prezzi, per cui si prevede<br />

che i ricavi dei componenti continueranno<br />

ad aumentare. Alcune<br />

aziende stanno<br />

cercando di evitare<br />

di tagliare i<br />

prezzi, poiché il<br />

difficile contesto<br />

del 2022 ha reso<br />

più complicato<br />

realizzare profitti<br />

e la speranza è di<br />

tornare alla redditività<br />

mantenendo<br />

i prezzi allo stesso<br />

livello nel <strong>2024</strong>.<br />

Ciò detto, mantenere<br />

i prezzi costanti<br />

sarà difficile, dato che le<br />

pressioni competitive, probabilmente,<br />

torneranno nel <strong>2024</strong>.<br />

Jamie Fox (Interact Analysis)<br />

Il fatturato<br />

correlato ai powertrain<br />

elettrici<br />

per e- bus<br />

è dominato dal<br />

pacco batterie:<br />

71 per cento<br />

previsto per<br />

il 2026, 87<br />

se includiamo<br />

il battery<br />

management<br />

system. Si<br />

tratta di una<br />

quota più elevata<br />

rispetto ai<br />

segmenti truck<br />

e off-road.<br />

La potenza<br />

richiesta dai<br />

bus non è così<br />

elevata come<br />

quella dei<br />

camion o del<br />

segmento<br />

off-road.<br />

40<br />

41


Manutenzione oggi<br />

IL NUOVO CONTESTO NORMATIVO ANSFISA<br />

Sicurezza, cambia (quasi) tutto<br />

ECCO LE NOVITÀ PER METRO, TRAM, BUS E FILOBUS<br />

Il nuovo contesto normativo definito da<br />

Ansfisa (Agenzia Nazionale per la Sicurezza<br />

delle Ferrovie e delle Infrastrutture<br />

Stradali e Autostradali) è destinato a cambiare<br />

in maniera significativa l’approccio<br />

alla sicurezza da parte di numerose aziende<br />

di trasporto pubblico locale. Per il tpl il decreto<br />

più importante è sicuramente quello<br />

che, emanato il 18 dicembre 2023, regola<br />

la «disciplina dei requisiti per il rilascio<br />

dell’autorizzazione di sicurezza relativa ai<br />

sistemi di trasporto pubblico a guida vincolata,<br />

ai sensi dell’articolo 6, comma 1,<br />

lettera b), del decreto-legge 10 settembre<br />

2021, n. 121, convertito con modificazioni<br />

in legge 9 novembre 2021, n. 156».<br />

In linea generale, si tratta del passaggio in<br />

atto fra un sistema prescrittivo (regole da<br />

seguire imposte con dispositivi di legge e,<br />

in difetto, eventuali sanzioni erogate) e uno<br />

basato sull’analisi dei rischi (responsabilità<br />

È in atto il<br />

passaggio da<br />

un sistema<br />

prescrittivo<br />

(regole imposte<br />

con dispositivi<br />

di legge e,<br />

in difetto,<br />

eventuali<br />

sanzioni<br />

erogate) e<br />

uno basato<br />

sull’analisi<br />

dei rischi:<br />

responsabilità<br />

dei soggetti<br />

interessati<br />

rispetto alla<br />

definizione<br />

delle regole<br />

e controlli<br />

di metodo<br />

e di merito<br />

rispetto alla<br />

loro effettiva<br />

applicazione.<br />

dei soggetti interessati rispetto alla definizione<br />

delle regole e controlli di metodo e<br />

di merito rispetto alla loro effettiva applicazione).<br />

L’esperienza condotta in altri contesti<br />

analoghi nei quali tale passaggio è già<br />

avvenuto può aiutare i soggetti coinvolti,<br />

ma non sarà facile: a partire dal sistema<br />

ferroviario nazionale, le competenze della<br />

ex Ansf (oggi, appunto, Ansfsisa) si sono<br />

gradualmente estese alle ferrovie interconnesse<br />

alla rete nazionale e successivamente<br />

alle ‘ferrovie isolate’, contesti apparentemente<br />

simili a quelli delle metropolitane<br />

e, in parte, delle tranvie oggi oggetto di<br />

riforma, ma molto differenti nel caso degli<br />

impianti filoviari, nei quali il numero<br />

di soggetti che influiscono sulla sicurezza<br />

del sistema è estremamente più elevato.<br />

Si tratta peraltro di un passaggio molto interessante<br />

e un’occasione per l’intero sistema<br />

del tpl che può rivedere l’approccio alla<br />

sicurezza sfruttando quanto dovrà fare per<br />

gli impianti fissi estendendolo, con i dovuti<br />

adattamenti, all’esercizio con autobus<br />

elettrici, a idrogeno o con alimentazione a<br />

gas naturale.<br />

Quali passi occorre fare?<br />

Per l’esercizio dei sistemi a guida vincolata<br />

è previsto di adottare un ‘Sistema di<br />

Gestione della Sicurezza’ (SGS) che rappresenta<br />

lo strumento principale attraverso<br />

il quale ciascun soggetto competente riceve<br />

il certificato di sicurezza da parte di Ansfisa<br />

senza il quale, dopo un periodo fissato in<br />

18 mesi dalla pubblicazione del decreto,<br />

non sarà possibile operare.<br />

L’SGS deve comprendere a sua volta un<br />

‘Sistema di Gestione delle Competenze’<br />

(SGC) nell’ambito del quale, a valle di<br />

un’analisi dei rischi specifica per ciascun<br />

sottosistema considerato (guida/condotta,<br />

manutenzione veicoli, manutenzione impianti),<br />

sono individuate le competenze<br />

necessarie. Come per le ferrovie, occorrerà<br />

familiarizzare con alcuni concetti formalizzati<br />

dal citato decreto:<br />

• I sistemi di trasporto pubblico a guida<br />

vincolata<br />

• L’esercente (riferito all’intero sistema<br />

di trasporto, ossia infrastrutture, veicoli e<br />

servizi)<br />

• Il direttore dell’esercizio<br />

• Il veicolo (ci si riferisce qui al solo servizio<br />

viaggiatori)<br />

• Il soggetto responsabile della manutenzione<br />

(SRM), vera novità per il trasporto<br />

filoviario<br />

• Il sistema di gestione della sicurezza<br />

(SGS), comprendente organizzazione,<br />

provvedimenti e procedure<br />

È un’opportunità anche per<br />

riorganizzare i parchi autobus,<br />

le cui peculiarità tecnologiche<br />

li avvicinano sempre più ai<br />

mezzi filotranviari<br />

Si tratta di un passaggio<br />

molto interessante e<br />

un’occasione per l’intero<br />

sistema del tpl di rivedere<br />

l’approccio alla sicurezza<br />

• Il responsabile del sistema di gestione<br />

della sicurezza (RSGS)<br />

• L’autorizzazione di sicurezza: provvedimento<br />

in assenza del quale non è consentito<br />

il pubblico esercizio del sistema di<br />

trasporto<br />

Le conseguenza per la manutenzione<br />

Come per il contesto ferroviario, anche in<br />

questi nuovi ambiti di applicazione i cambiamenti<br />

più rilevanti si registreranno nel medio<br />

periodo nel settore della manutenzione,<br />

soprattutto per i veicoli.<br />

L’introduzione del soggetto responsabile della<br />

manutenzione comporterà che per ciascun<br />

veicolo sia indicato un referente primo che,<br />

analogamente a quanto già attuato in ferrovia,<br />

potrà essere il proprietario dei veicoli (azienda<br />

titolare di contratto di servizio pubblico)<br />

o un costruttore dotato di idonea rete di assistenza<br />

(per contratti di full service).<br />

In generale, si evidenzierà il classico modello<br />

a quattro funzioni tipico dei sistemi strutturati:<br />

• Prima funzione: sistema di gestione, oggi<br />

tipicamente in capo alle aziende di trasporto<br />

pubblico locale<br />

• Seconda funzione: ingegneria di manutenzione,<br />

attuata tendenzialmente solo dai gruppi<br />

che possiedono numerosi veicoli e, in parte,<br />

dai maggiori costruttori<br />

• Terza funzione: gestione della manutenzione,<br />

classica interfaccia fra esercizio e “officine”,<br />

la cui attuazione è oggi molto diversificata<br />

a seconda del modello organizzativo<br />

adottato<br />

• Quarta funzione: esecuzione della manutenzione,<br />

a cura di officine interne o esterne<br />

all’azienda di trasporto ma in ogni caso iscritte<br />

alla CCIAA per l’attività di autoriparazione<br />

ex lege 224/2012<br />

Una complicazione? Sicuramente un modo<br />

diverso per ‘leggere’ il contesto e organizzare<br />

lo stesso all’insegna di un maggior controllo<br />

interno (SGS) ed esterno (gli audit di<br />

Ansfisa), ma anche l’occasione per estendere<br />

concetti che hanno già mostrato la loro<br />

validità ad ulteriori ambiti, riorganizzando<br />

anche i parchi autobus (seppure non strettamente<br />

necessario), le cui peculiarità tecnologiche<br />

sempre più li avvicinano ai veicoli<br />

filotranviari. L’estensione di sedi riservate o<br />

addirittura corridoi ‘bus rapid transit’ spinge<br />

in questa direzione.<br />

Alessandro Sasso, presidente ManTra<br />

42<br />

43


Motore anteriore<br />

Linea<br />

INDCAR<br />

Mobi<br />

Lunghezza mm 8.000* / 8.500**<br />

Posti n. 31 - 41 / 33***<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo euro<br />

Classe I: 170.000 / 180.000<br />

scuolabus: 124.000 / 126.000<br />

linea: 140.000 / 142.000<br />

* disponibile in versione Classe I, scuolabus,<br />

linea<br />

** disponibile in versione Classe I low<br />

entry, scuolabus, linea<br />

*** 45 / 50 su scuolabus<br />

Wing<br />

Lunghezza mm 7.700<br />

Posti n. 28 / 24 / 21*<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 148.000/145.000/158.000<br />

* versione Turismo Th, con sollevatore<br />

su porta d’emergenza posteriore<br />

Mago2<br />

Lunghezza mm 8.800<br />

Posti n. 30 / 32 / 34*<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 180.000/182.000/178.000<br />

* versione Cabrio<br />

Next L8/L9/10<br />

Lunghezza mm 8.700/9.400/10.000<br />

Posti n. 30/34 ; 38*; 42<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 190.000/192.000; 210.000<br />

* 36 con sollevatore (predisposto montaggio<br />

su porta emergenza centrale)<br />

ISUZU<br />

Novo Ultra<br />

Lunghezza mm 7.305<br />

Posti n. 29* / 33**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro Classe II: 108.000<br />

Classe III: 115.000<br />

scuolabus***: 88.000<br />

* versione Classe III<br />

** versione ClasseII<br />

*** modello Novo Scuolabus, 45 posti<br />

Turquoise scuolabus<br />

Lunghezza mm 7.720<br />

Posti n. 50<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro 98.000<br />

Novo Citi*<br />

Lunghezza mm 7.502<br />

Posti n. 54<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro 110.000<br />

* Classe I<br />

MERCEDES<br />

Sprinter City 45 - 75<br />

Lunghezza mm 7.400 / 8.500<br />

Posti n. 28 / 38<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 140 - 160<br />

Trasmissione aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo euro 190.000 / 270.000<br />

Sprinter Basic 45 - Mobility<br />

45 - Transfer 45<br />

Lunghezza mm 7.400<br />

Posti n. - / 18 / 22<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 140<br />

Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo € 115.000/170.000/160.000<br />

Sprinter Travel 75<br />

Lunghezza mm 8.500<br />

Posti n. 21<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 160<br />

Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo euro 240.000<br />

TEMSA<br />

Prestij Sx<br />

Classe. III - Cl. II - Scuolabus<br />

Lunghezza mm 7.168<br />

Posti n. 29 / 35 / 45<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 150<br />

Trasmissione<br />

manuale<br />

Prezzo € 112.000 / 205.000 / 90.000<br />

Motore elettrico<br />

TECNOBUS<br />

Gulliver<br />

Lunghezza mm 5.320<br />

Posti n. 24 / 25 / 31<br />

Motore/kW Amre / 32.3<br />

Batterie FZSoNick ; Ni/NaCI<br />

Capacità max kWh 2 x 71,2<br />

Prezzo € 290.000/330.000<br />

AYATS<br />

Horizon intercity<br />

Lunghezza mm 13.350 / 14.350<br />

Posti n. 96 / 106<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore<br />

Mercedes<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 532.000 / 540.000<br />

IRIZAR<br />

i4 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 10.700* / 11.480**<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania 320<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 266.500 / 269.100<br />

* disponibile in versione L<br />

** disponibile in versione H, M ed L<br />

Lunghezza mm 12.200*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania 320 / 410<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 270.400 / 274.300<br />

* disponibile in versione H, M ed L<br />

Lunghezza mm 12.920*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania 320 / 410<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 276.900 / 280.800<br />

* disponibile in versione H, M ed L<br />

Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania 410<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 309.400<br />

* disponibile in versione H, M ed L<br />

i4 integrale<br />

Lunghezza mm 10.700*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 273.000<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

Lunghezza mm 12.200*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 278.200 / 282.100<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

Lunghezza mm 12.920*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 284.700 / 289.900<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

Lunghezza mm 13.640 (6x2)*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 328.900 / 332.800<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />

Trasmissione<br />

Zf Astronic<br />

Prezzo euro 339.300 / 343.200<br />

* disponibile in versione H ed M. Versione<br />

L di serie con cambio Ecolife a 3.000<br />

€ in più rispetto al prezzo riportato<br />

i3 integrale<br />

Lunghezza mm 10.800 / 12.050<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 296.400 / 306.800*<br />

* 302.900 € per i3 12.05 con 341 cv<br />

Lunghezza mm 12.750<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 341 / 367<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 312.000 / 315.900<br />

Lunghezza mm 14.980 (6x2)*<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx11 367 / 408<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 365.300 / 370.500<br />

* disponibile in versione H, M ed L<br />

IVECO BUS<br />

Crossway<br />

Lungh. mm 10,8 / 12 / 13<br />

Posti n. 47 / 55 /59<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 360<br />

Trasm. man. / aut. / aut. 4 o 6 marce<br />

Prezzo € 260.700/266.600/277.300<br />

MAN<br />

Lion’s Intercity<br />

Lungh. mm 12 / 13<br />

Posti n. 70 / 74<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Man / 290<br />

Trasm. man. / aut. / a 4 o 6 marce<br />

Prezzo euro 345.000 / 373.000<br />

Lion’s City LE / U<br />

Lungh. mm 12 / 12<br />

Posti n. 83<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Man 290 / 320<br />

Trasmissione aut. / a 4 o 6 marce<br />

Prezzo euro 355.000 / 397.000<br />

44<br />

45


Linea<br />

Linea<br />

Linea<br />

Turismo<br />

MERCEDES<br />

Intouro - Intouro M - Intouro L<br />

Lungh. mm 12.100 / 12.600 / 13.300<br />

Posti n. 51 / 55 / 59<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 936 / 295<br />

Trasm. manuale Go 190<br />

Prezzo € 308.750/321.750/338.000<br />

Sollevatore Prm a 31.500 euro<br />

Citaro Ü - LE Ü - LE MÜ*<br />

Lungh. mm 12.100 / 12.200 / 13.200<br />

Posti n. 82 / 84 / 88**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel***<br />

Motore/cv Om 936 / 295<br />

Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />

Prezzo € 422.500/419.250/448.500<br />

* in versione 2 o 3 porte<br />

** 83 su versione 3 porte (da 461.500 €)<br />

*** modulo mild hybrid a 24.800 euro<br />

Citaro GÜ<br />

Lungh. mm 18.100<br />

Posti n. 127<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 470 / 355<br />

Trasmissione aut. Voith Diwa.6<br />

Prezzo € 598.000<br />

Tutti i Citaro Classe II prevedono rampa<br />

Prm a 2.500 euro<br />

SCANIA<br />

Interlink Ld<br />

Lunghezza mm<br />

10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />

Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />

Motorizzazione<br />

Diesel**<br />

Motore/cv Scania Dc09 / 320***<br />

Trasmissione<br />

aut. / Zf Ecolife<br />

Prezzo euro<br />

327.611/338.428/344.867/379.637<br />

* tre assi<br />

** anche Cng su versione da 12.190 mm.<br />

Prezzo 422.907€<br />

*** opzionale motore Scania Dc09 da<br />

360 cavalli<br />

Interlink Md<br />

Lunghezza. mm<br />

10.890 / 12.190 / 12.790 / 13.990*<br />

Posti seduti n. 45 / 53 / 57 / 63<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Scania Dc09 / 360**<br />

Trasmissione<br />

aut. / Zf Ecolife<br />

Prezzo €<br />

343.580/357.488/366.244/402.096<br />

* tre assi<br />

** opzionale motore Dc13 da 410 cavalli<br />

sul 13.990 mm<br />

SETRA<br />

415 - 416 - 418 Le Business<br />

Lungh. mm 12.300 / 13.000 / 14.600*<br />

Posti seduti n. 49 / 53 / 61<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 936 / 295<br />

Trasmissione manuale Go 190<br />

Prezzo € 370.500/384.750/432.250<br />

* tre assi<br />

Rampa Prm 2.500 euro<br />

SOLARIS<br />

Interurbino<br />

Lunghezza mm 12<br />

Posti n. Fino a 65<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Daf Mx-11/ 341<br />

Trasmissione Zf Ecolife - Voith Diwa<br />

Prezzo euro 401.000<br />

TEMSA<br />

Ld* 12 - 13<br />

Lunghezza mm 12.365 / 13.080<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 367<br />

Trasmissione Zf aut. - manuale<br />

Prezzo euro 326.000 / 342.000<br />

Omologabile anche in Classe III<br />

* versione Sb Plus con motore Fpt da<br />

320 cavalli e cambio automatico Allison<br />

T350R o meccanico Zf. Prezzi: 308.000<br />

per il 12 metri, 326.000 per il 13<br />

Md9* - Md9 Le**<br />

Lunghezza mm 9.480 / 9.536<br />

Posti n. 39 / 36<br />

Motore/cv Fpt N67 / 320***<br />

Trasm.<br />

man. Zf - aut. Allison<br />

Prezzo euro 233.000 / 226.000<br />

* omologabile anche in Classe III<br />

** omologabile anche in Classe I<br />

*** Cummins Isb 6.7 250 cv per Md9 Le<br />

Md7 Plus<br />

Lunghezza mm 7.745<br />

Posti n. 33<br />

Motore/cv Fpt / 186<br />

Trasm.<br />

man. Zf - aut. Allison<br />

Prezzo euro 205.000<br />

Omologabile anche in Classe III<br />

Prestij SxMd7 Plus<br />

Lunghezza mm 7.168<br />

Posti n. 35*<br />

Motore/cv Fpt / 150<br />

Trasm.<br />

man. M038S5<br />

Prezzo euro 178.000**<br />

Omologabile anche in Classe III e scuolabus<br />

*29 in Classe III e 45 nella versione<br />

scuolabus<br />

***185.000 per il Classe III e 147.000 per<br />

lo scuolabus<br />

VOLVO<br />

8908R<br />

Lunghezza mm 12.300 / 13.200<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift*<br />

Prezzo euro 309.000 / 329.000<br />

* con cambio Zf 6AP1400B a 315.000 /<br />

335.000 €<br />

Lungh. mm 14.000 / 14.900 (6x2)<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Volvo D8K 350<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo euro 339.000 / 357.000<br />

8908Rle<br />

Lungh. mm 10.800* / 12.000 / 13.000<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Volvo D8K 320 / 350<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift**<br />

Prezzo € 289.000/299.000/319.000<br />

* anche con motore 280 cv e cambio Zf<br />

a 285.000 €<br />

** con cambio Zf 6AP1400B a<br />

295.000/305.000/325.000 €<br />

Lungh. mm 13.700 / 14.700 (6x2)<br />

Posti n. -<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Volvo D8K 350<br />

Trasmissione<br />

Zf Ecolife<br />

Prezzo € 335.000 / 345.000<br />

VDL<br />

Futura Fmd2<br />

Lungh. mm 12.900 / 13.500 / 14.800*<br />

Posti n. 57 / 61 / 67<br />

Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 317.000/327.000/350.000<br />

* tre assi<br />

Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />

anche con pedana disabili e cambio<br />

automatico<br />

Futura Fdd2<br />

Lungh. mm 13.100 / 14.100 (6x2)<br />

Posti n. 79 / 91<br />

Motore/cv Daf / 530<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 645.000 / 655.000<br />

Disponibile anche con rampa disabili e<br />

cambio automatico<br />

IVECO BUS<br />

EVADYS<br />

Lunghezza mm 12.000<br />

Posti n. 49*/53**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore marca/cv Fpt Cursor 9/400<br />

Trasmissione mec./auto/automatiz.<br />

Prezzo euro 312.900/302.200<br />

*Porta doppia con rampa. **Porta singola<br />

con rampa<br />

IRIZAR<br />

i8 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />

Posti n. 50 / 55<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 368.750 / 416.250<br />

Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Scania 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 422.500 / 431.250<br />

i8 integrale<br />

Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />

Posti n. 51 / 55<br />

Motore/cv Daf Mx11/13 449 / 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 371.250 / 413.750<br />

Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Daf Mx13 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 426.360 / 435.000**<br />

* disponibile anche i8 Integral 14.38 con<br />

Daf 482 cv a 421.250 €<br />

i6 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 10.800/12.350<br />

Posti n. 47 / 55*<br />

Motore/cv Scania 410**<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 303.750 / 306.250*<br />

*50 con pedana<br />

**disponibile anche i6 10,80 con Scania<br />

410 cv a 312.500 €<br />

Lunghezza mm 12.370<br />

Posti n. 53<br />

Motore/cv Scania 450*<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 342.500<br />

Lunghezza mm<br />

13.350 (6x2)<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Scania 410<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 312.500 / 321.200*<br />

* disponibile anche i6 13.35 con motore<br />

450 cv a 330.330 €<br />

Lunghezza mm<br />

13.370 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 383.750 / 390.000<br />

Lungh. mm 14.350/14.370 (6x2)<br />

Posti n. 63 / 63<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 362.500 / 393.750<br />

Lunghezza mm<br />

15.370 (6x2)<br />

Posti n. 69<br />

Motore/cv Scania 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 401.250<br />

i6 integrale<br />

Lunghezza mm 10.800<br />

Posti n. 47<br />

Motore/cv Daf Mx11 408<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 307.500 / 316.250<br />

46<br />

45 47


Turismo<br />

Turismo<br />

Lunghezza mm 12.350 / 12.370<br />

Posti n. 55* / 53<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 315.750 / 347.500<br />

* 53 con pedana<br />

Lunghezza mm 13.350<br />

Posti n. 59*<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 322.500** / 333.750<br />

* 52 con pedana<br />

** anche versione a 328.750 €, sempre<br />

408 cv<br />

Lunghezza mm<br />

13.370 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Daf Mx13 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 388.750<br />

Lungh. mm 14.350 / 14.370 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Daf Mx13 482 / 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 371.250* / 413.750<br />

* anche versione a 396.250 €, sempre<br />

482 cv<br />

Lunghezza mm<br />

15.370 (6x2)<br />

Posti n. 69<br />

Motore/cv Daf Mx13 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 410.000<br />

i6S su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 12.350<br />

Posti n. 55*<br />

Motore/cv Scania 410 / 450<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 315.000 / 323.750<br />

*50 con pedana<br />

Lunghezza mm<br />

15.350 (6x2)<br />

Posti n. 71<br />

Motore/cv Scania 450<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 370.000<br />

i6S integrale<br />

Lunghezza mm 12.350<br />

Posti n. 55*<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 321.250 / 326.250<br />

* 53 con pedana<br />

Lunghezza mm<br />

15.350 (6x2)<br />

Posti n. 71<br />

Motore/cv Daf Mx11 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 378.750<br />

MAN<br />

Lion’s Coach<br />

Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Man / 420<br />

Trasm. mec. / automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 392.000 / 416.000<br />

Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 432.000 / 440.000<br />

MERCEDES<br />

Tourismo Rhd - M/2 Rhd<br />

Lunghezza mm 12.300 / 13.100<br />

Posti n. 51 / 55<br />

Motore/cv Om 470 / 422<br />

Trasm. mecc. Go 210 / rob. Go 250<br />

Prezzo euro 488.500 / 512.300<br />

Tourismo M/3 Rhd - L<br />

Lungh. mm 14.100 / 15.100 (6x2)<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Om 470 / 422<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo euro 530.100 / 546.000<br />

Su tutti i Tourismo, sollevatore Prm a<br />

29.700 €. Toilette a 11.800 €<br />

NEOPLAN<br />

Tourliner<br />

Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 424.000 / 448.000<br />

Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 464.000 / 472.000<br />

Cityliner<br />

Lungh. mm 12.240/12.990*/13.990*<br />

Posti n. 55 / 59 / 65<br />

Motore/cv Man 460 / 500 / 500<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo € 480.000/512.000/520.000<br />

* tre assi<br />

Skyliner<br />

Lunghezza mm<br />

14.000 (6x2)<br />

Posti n. 85<br />

Motore/cv Man / 500<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 720.000<br />

SCANIA<br />

Touring Hd<br />

Lunghezza mm 12.090<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Scania Dc13 / 410*<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 326.667<br />

* opzionale motore Scania Dc13 450 cv<br />

Lunghezza mm<br />

12.070 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Scania Dc13 / 450<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 375.000<br />

SETRA<br />

S 511 Hd - S 515 Hd<br />

Lunghezza mm 10.500 / 12.300<br />

Posti n. 43 / 51<br />

Motore/cv Om 470 / 388 - 422<br />

Trasmissione<br />

mecc. Go-210<br />

Prezzo euro 452.000 / 500.600<br />

S 516 Hd/2 - Hd/3* - Hdh*<br />

Lungh. mm 13.100/13.100/13.300<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Om 470 / 422 - 422- 470<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo € 521.600/548.600/608.900<br />

* tre assi<br />

S 517 Hd - Hdh<br />

Lungh. mm 13.900 / 14.200 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Om 470 / 422 - 470<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo € 556.300 / 625.700<br />

S 531 Dt<br />

Lungh. mm<br />

14.000 (6x2)<br />

Posti n. 83<br />

Motore/cv Om 471 / 510<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo euro 736.800<br />

Su tutti i Setra (esclusi S 511 Hd, S 531<br />

Dt e gli Hdh) sollevatore Prm a 26.500 €.<br />

Su tutti i Setra (esclusi S 531 Dt e gli<br />

Hdh), toilette a 11.300 euro.<br />

TEMSA<br />

Hd 12 - 13<br />

Lungh. mm 12.276 / 13.076<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />

Trasmissione Zf Astronic - man.<br />

Prezzo € 296.000 / 325.000<br />

Maraton 12 - 13<br />

Lungh. mm 12.365 / 13.080<br />

Posti n. 53 / 57<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />

Trasmissione<br />

Zf - man.<br />

Prezzo € 337.000 / 344.000<br />

VAN HOOL<br />

Ex11* - Ex15**<br />

Lunghezza mm 10.700 / 12.480<br />

Posti n. 39 / 51<br />

Motore/cv Daf Mx11 / 341 - 408<br />

Trasm. Daimler Go / Zf Traxon<br />

Prezzo €<br />

Ex11L 230.000<br />

Ex11H 252.500<br />

Ex15L 231.000<br />

Ex15M 252.500<br />

Ex15H 255.000<br />

* disponibile in versione L ed H<br />

** disponibile in versione L, M ed H<br />

Ex16* - Ex17H<br />

Lungh. mm 13.260** / 14.220***<br />

Posti n. 63 / 65<br />

Motore/cv Daf Mx11-13 / 341 - 483<br />

Trasm.<br />

Prezzo €<br />

Daimler Go / Zf Traxon<br />

Ex16L 232.000<br />

Ex16M 255.000<br />

Ex16H 279.500<br />

Ex17H 284.500<br />

* disponibile in versione L, M ed H<br />

** Ex16H lungo 13.385 su tre assi (59<br />

posti)<br />

*** tre assi<br />

Astron Tx16 - Tx17 (6x2)<br />

Lunghezza mm 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 353.200 / 359.000<br />

Astronef Tx15-Tx16-Tx17 (6x2)<br />

Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 51 / 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 351.000/356.800/362.400<br />

48<br />

49


Altano Tx17-Tx18-Tx19 (6x2)<br />

Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 59 / 63 / 67<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 376.000/382.300/388.500<br />

Altano Tdx20-Tdx21 (6x2)<br />

Lungh. mm 13.560 / 14.590<br />

Posti n. 63 / 67<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 394.100 / 401.800<br />

Astromega Tdx25-Tdx27 (6x2)<br />

Lungh. mm 13.150 / 14.105<br />

Posti n. 81 / 89<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 440.000 / 451.700<br />

VDL<br />

Futura Fmd2<br />

Lungh. mm 12.875 / 13.475 / 14.845*<br />

Posti n. 57 / 61 / 67<br />

Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 349.000 / 360.000 / 352.000<br />

* tre assi<br />

Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />

anche con pedana disabili e cambio<br />

automatico<br />

Futura Fhd2<br />

Lunghezza mm<br />

10.605 / 12.195* / 12.875* / 13.475<br />

Posti n. 43 / 53 / 57 / 61<br />

Motore/cv Daf 370 / 410 / 410 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo €<br />

352.000 / 374.000 / 380.000 / 386.000<br />

* disponibili anche con pedana disabili.<br />

Da 1 a 6 posti per carrozzine a bordo<br />

Lunghezza mm 13.945 / 14.845 (6x2)<br />

Posti n. 63 / 67<br />

Motore/cv Daf / 450<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 418.000 / 429.000<br />

Disponibili anche con pedana disabili e<br />

cambio automatico<br />

50<br />

Turismo<br />

Futura Fdd2<br />

Lunghezza mm 13.085 / 14.145 (6x2)<br />

Posti n. 79 / 91<br />

Motore/cv Daf / 530<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 710.000 / 721.000<br />

Disponibile anche con rampa disabili e<br />

cambio automatico<br />

VOLVO<br />

9700<br />

Lunghezza mm 12.400 / 13.100<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Volvo D13K 430 / 420<br />

Trasmissione<br />

-Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 368.000 / 377.000<br />

Lungh. mm 13.100/13.900/15.000 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 63 / 65<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo € 390.000 / 398.000 / 407.000<br />

9900<br />

Lunghezza mm 12.400<br />

Posti n. 53<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 382.000<br />

Lungh. mm 13.100 / 13.900 (6X2)<br />

Posti n. 57 / 61<br />

Motore/cv Volvo D13K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 402.000 / 415.000<br />

periodico di cultura,<br />

economia e tecnica<br />

fondato nel 1991<br />

Direttore responsabile<br />

Stefano Agnellini<br />

Coordinatore redazionale<br />

Riccardo Schiavo<br />

In redazione<br />

Fabio Butturi, Ornella Cavalli,<br />

Fabrizio Dalle Nogare,<br />

Stefano Eliseo, Fabio Franchini,<br />

Cristina Scuteri, Luca Vitali<br />

Hanno collaborato<br />

Bruno Boni, Mario Bassoli, Dante<br />

Ferrari, Claudio Frutti, Ivan Poli,<br />

Ugo Righi, Fabio Terni<br />

Informazioni sulle gare pubbliche<br />

fornite dalla Roga Italia<br />

Modena<br />

Impaginazione e grafica<br />

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Gestione editoriale<br />

Fabio Zammaretti<br />

VADO E TORNO<br />

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