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raccolta rassegna storica dei comuni vol. 3 - Istituto studi atellani

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infatti, una facciata laterale, risalente al 1283, finemente intarsiata da un non meglio<br />

identificato Leorio da Taranto, un interno a tre navate scavato tutto nella roccia ed<br />

un’abside adornata da un affresco del ‘400, raffigurante un grande Cristo Pantocràtore<br />

con Santi.<br />

In buono stato di conservazione si presenta, invece, il santuario di S. Maria della<br />

Palomba che si erge sulla strada di Laterza, non molto distante da S. Barbara che in<br />

precedenza abbiamo ricordato. Tale santuario si presenta diviso in due parti, fra loro<br />

inter<strong>comuni</strong>canti: la prima presenta un ipogeo a pianta rettangolare ed ha le pareti<br />

arricchite di affreschi, di epoca recente, raffiguranti la Crocefissione e vari Santi. La<br />

seconda parte consta, invece, di un’ardita costruzione del 1588 di puro stile lombardo:<br />

nel suo interno si conserva un artistico bassorilievo rappresentante la Sacra Famiglia,<br />

opera probabilmente di Giulio Persio; noteremo, per inciso, che il poeta Giuseppe<br />

Lipparini non esitò a definire questo bassorilievo degno dello scalpello di Desiderio da<br />

Settignano.<br />

Continuando in questa specie di rapido pellegrinaggio artistico nel Materano, è quanto<br />

mai utile ed interessante spostarci in qualche centro della provincia e, innanzi tutto, a<br />

Miglionico. Questa cittadina, immortalata dalla storia per la Congiura <strong>dei</strong> Baroni,<br />

conserva nella chiesa di S. Maria Maggiore, oggi accuratamente restaurata, un<br />

magnifico polittico di Giambattista Cima da Conegliano. Nella stessa Miglionico due<br />

visite sono d’obbligo per un turista non troppo frettoloso: quella alla chiesa di San<br />

Francesco, ove si ammira un prezioso confessionale ligneo di ottima fattura pur nel<br />

pesante barocco e l’altra alla Cappella delle Grazie ove si può ammirare un affresco<br />

monocolore, che richiama subito alla mente la tecnica adoperata da Michelangelo nella<br />

Cappella Sistina.<br />

Proseguendo nel nostro itinerario artistico, lasciando alle spalle Miglionico e seguendo<br />

una lunga strada fiancheggiata da fitti alberi, giungiamo a Montescaglioso. Qui si può<br />

ammirare la Badia <strong>dei</strong> Benedettini dedicata a San Michele Arcangelo; essa, oltre a<br />

costituire una vera oasi di pace, lontana come è dal fragore e dal ritmo della vita<br />

moderna, merita un’attenta visita per i marmi preziosi che adornano la chiesina, ed in<br />

modo particolare l’altare maggiore.<br />

Panorama di Pisticci.<br />

Continuando il cammino ascendiamo il colle di natura argillosa e giungiamo a Pisticci,<br />

divenuta oggi località di richiamo turistico grazie ai suoi numerosi monumenti. Tra<br />

questi spicca la cosiddetta chiesa Madre, stupenda e luminosa costruzione barocca la cui<br />

immensa cupola domina tutto l’abitato. Nell’interno si possono ammirare degli altari<br />

lignei di prege<strong>vol</strong>e fattura seicentesca, oltre ad un’artistica statua della Vergine di scuola<br />

di Niccolò Pisano.<br />

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