raccolta rassegna storica dei comuni vol. 3 - Istituto studi atellani

More documents

Recommendations

Info

ALL’ARA DI VENERE Flessili giunchi fanciulle danzano all’ara di Venere intrecciando bianche parole. Danzano i marmi parii: Saffo canta bianche fanciulle. AMORE Intrecciano rose le dita, le dita di rosa: parole come petali l’amore. FAONE E LA LUNA Si strugge di luna nell’affannato cuore se guarda di notte nel cielo il candido volto di lui navigare lontano. SOLITUDINE Ma Saffo non sa donarsi, Troppo grande l’amplesso dell’amore perché un solo volto lo chiuda. Riflesso del Fiume, le forme rapide passano e vanno: vanno lente le Pleiadi notturne nei cieli inattingibili. Sulla rorida terra Saffo sta sola. SUICIDIO Dalla rupe ferma di morire infine guarda il mare: ha glauchi occhi d’uomo l’Abisso. 47
AVERSA NELLA STORIA LETTERARIA DEL XVI SECOLO DOMENICO COPPOLA Se, oggi, lento e quasi inavvertito è il progresso civile di Aversa, poche città d’Italia possono vantare un patrimonio artistico e, in senso lato, culturale come questa città normanna. Mi limiterò a ricordare l’enorme importanza di essa nel campo dell’antico teatro religioso, la cui esistenza e consistenza fu documentata nelle mie «Sacre Rappresentazioni del sec. XVI», la prima volta edite alcuni anni addietro. Era un luogo comune della critica l’affermazione della nascita del teatro sacro in Firenze, nel quarto decennio del secolo XV, come ultima propaggine delle laudi umbre. Così era stato sancito dal D’Ancona nelle sue «Origini del teatro italiano»; così era stato ripetuto da altri, fra cui il De Bartholomaeis. Spetta a Francesco Torraca il merito di aver segnalato oltre trenta Sacre Rappresentazioni Aversane, contenute in due codici della Biblioteca Nazionale di Napoli col numero di catalogo XIII-D-40 (uno dei quali è però irreperibile), scritte alla fine del sec. XV e trascritte fra il 1561 e il 1575. Opere di scrittori aversani, esse venivano rappresentate nella monumentale chiesa dell’Annunziata da attori pur essi aversani. Di queste trenta Rappresentazioni, circa la metà sono attribuite ad un certo dottor Luca de Calderio, detto Ciarrafello, seppellito nel Duomo di Aversa, «filosofo esimio, poeta e medico valente», come informava l’iscrizione funebre in latino fatta apporre sul suo sepolcro. Altre quattro, fra le più notevoli dal punto di vista letterario, sono di G. A. De Baldariis, «sacrista sanctae Mariae Annuntiatae»; altre ancora di Marco del Vecchio, di Pirro Antonio Lanza, di Fabio Ottinelli; alcune, infine, sono di autore incerto. La prima della silloge manoscritta è una «tragedia» - così pomposamente è detta dall’autore - di Ludovico Serafino. I temi delle Sacre Rappresentazioni Aversane si riferiscono in prevalenza alla Passione di Cristo e ai miracoli da Lui operati, come, ad esempio, la risurrezione di Lazzaro. Il procedimento costruttivo è di una estrema semplicità, drammaticamente rudimentale. A dare aria alla narrazione ed a conferirle un tono più vivace, s’inserivano, fin dai primi tempi, laudi, salmi latini e talora anche canti profani e danze; ma alla fine del sec. XV ed ai primordi del XVI la recitazione cantata si restrinse ad alcune parti, al termine di quelle che noi oggi potremmo chiamare scene. «Hic cantetur»: così, con didascalie in latino, si spezza frequentemente nelle «Opere» aversane (come erano comunemente dette) l’azione drammatica e s’introducono altri personaggi che sono, più che caratteri, tipi raffigurati in modo uniforme, con rara varietà di situazioni e di atteggiamenti. Voler rintracciare, pertanto, in queste «opere» la poesia, che potrebbe agevolmente scaturire dal contrasto fra l’anelito religioso e gli affetti umani, è impresa ardua. E’ pur vero che qua e là emergono dal grigiore e dalla pacata uniformità dei testi piccole gemme liriche, come, per citare un solo esempio, il felice endecasillabo: «sincero più che nitido cristallo», ma nel complesso le Rappresentazioni Aversane hanno un valore prevalentemente storico, quale testimonianza del fervore e dell’interesse per tale genere di spettacoli nel Napoletano, proprio quando altrove in Italia, per le particolari condizioni politiche e per il deciso affermarsi del teatro d’ispirazione classica, le Sacre Rappresentazioni costituivano un genere, come scrive il Vasari, «quasi del tutto dismesso». Resta da dire che l’affermazione del Torraca, per il quale queste «composizioni d’argomento sacro s’han da ricongiungere con le forme drammatiche umbre, anziché con le toscane», fu fatta sotto la pressione della scoperta delle laudi drammatiche umbre per merito di Ernesto Monaci, mentre in realtà le Rappresentazioni Aversane sono 48
Page 1: RACCOLTA RASSEGNA STORICA DEI COMUN
Page 4 and 5: INDICE DEL VOLUME 3 - ANNO 1971 (Fr
Page 7 and 8: SERVIZIO SPECIALE TUSCANIA: 2300 AN
Page 9 and 10: socialmente organizzata. E’, inve
Page 11 and 12: Nel III secolo a.C., allorché Roma
Page 13 and 14: Vitelleschi 4 , braccio destro di p
Page 15 and 16: per le pietre cadute e per quelle c
Page 17 and 18: ove, di fronte alla Fontana Grande
Page 19 and 20: Continuando il nostro giro tra i mo
Page 21 and 22: Da Pisticci si raggiunge agevolment
Page 23 and 24: meridionali, tanto frequentemente p
Page 25 and 26: Il ritorno dei Borboni, nel 1815, s
Page 27 and 28: arricata alla parte di ponente dell
Page 29 and 30: LAINO NELLA STORIA DEI SUOI MARCHES
Page 31 and 32: Virtù civili e domestiche rifulser
Page 33 and 34: Abbiamo ancora una comunicazione de
Page 35 and 36: don Pietro Maestro di Campo, don Lu
Page 37 and 38: Don Carlo morì il 31 luglio 1694 6
Page 39 and 40: Nel settembre di ogni anno faceva c
Page 41 and 42: UN PALAZZO DUCALE NEL CASERTANO ENZ
Page 43 and 44: dell’Ottocento. Il ricordo di que
Page 45 and 46: Per quanto mi riguarda, resto ferma
Page 47: PAGINE LETTERARIE OMAGGIO A BRUNO L
Page 51 and 52: TESTIMONIANZE E DOCUMENTI NICASTRO
Page 53 and 54: FIGURE NEL TEMPO UN ERUDITO CAPUANO
Page 55 and 56: Pasquale Parente fu pure tra i prim
Page 57 and 58: ENZO DI GRAZIA, Un Generale ed un S
Page 59 and 60: mutata, per l'occasione, in un vast
Page 61 and 62: IL PRIMO DUOMO DI NAPOLI AGOSTINO A
Page 63 and 64: I CONTEMPORANEI RICORDO DI VINCENZO
Page 65 and 66: originario di Casoria: l'amore del
Page 67 and 68: Ora la storia di Massalubrense e l
Page 69: Santeramo. I documenti riguardano u
Page 72 and 73: in odore di modernismo; ma preferis
Page 74 and 75: IL CASTRUM DI LANZARA E L’ANTICA
Page 76 and 77: La notizia risulta in parte attendi
Page 78 and 79: VOLTERRA, L’ETRUSCA LUISA BANTI V
Page 80 and 81: quelli dipinti presso la porta di t
Page 82 and 83: Castiglioncello, a nord di Vada, su
Page 84 and 85: ORIGINE E SVILUPPO DELLA CITTA’ D
Page 86 and 87: nel suo ambito non si ebbe né si v
Page 88 and 89: parla di «grancia de Paula cum cas
Page 90 and 91: Universitatis Paule et Fuscaldi».
Page 92 and 93: Napoli. Dopo la canonizzazione del
Page 94 and 95: economico-finanziario. Il ponte sul
Page 96 and 97: Ferdinando IV l’aveva rifatta «d
Page 98 and 99:
sovrimposta sui grani e di un’add
Page 100 and 101:
tra la Basilicata ed il golfo di Po
Page 102 and 103:
di progetto, ma per le quali già s
Page 104 and 105:
Questi dati, desunti da una deliber
Page 106 and 107:
martirio sia avvenuto durante l'imp
Page 108 and 109:
BUONALBERGO E L'ANTICA CLUVIA FRANC
Page 110 and 111:
G. GNOLFO: Storia di Buonalbergo Cl
Page 112 and 113:
Palazzuolo, pp. 24-25 (nota). Egli
Page 114 and 115:
Monumenti d'arte medioevale nell'al
Page 116 and 117:
G. N. CECCAROSI, Ora non è più te
Page 118 and 119:
117
Page 120 and 121:
una grande villa 3 (tale soltanto d
Page 122 and 123:
senza economia alcuna, in tutto il
Page 124 and 125:
NINFEO. - Al termine della lunga «
Page 126 and 127:
voluto distinguerli, ma senza fonda
Page 128 and 129:
vestibolo semicircolare, circondato
Page 130 and 131:
IL PROBLEMA VIARIO NEL MERIDIONE AG
Page 132 and 133:
Vietri - Mercatello era ancora in c
Page 134 and 135:
manutenzione. Si scomodò il «diri
Page 136 and 137:
da altri appaltatori offerte più v
Page 138 and 139:
sufficienti ben quattro prestiti in
Page 140 and 141:
obbliga, l’Italia deve al culto d
Page 142 and 143:
IL PALAZZO CICOGNA A BISUSCHIO LEOP
Page 144 and 145:
stituisce il prolungamento verso me
Page 146 and 147:
agli Sforza da cui i Mozzoni furono
Page 148 and 149:
Né il Conte trascurò il giardino,
Page 150 and 151:
PROBLEMI DELLE "GEMELLE DELL'ADRIAT
Page 152 and 153:
NOTE D'ARTE GIUSEPPE DI MARZO Non
Page 154 and 155:
ascesa, il nostro convincimento che
Page 156 and 157:
alcuni facsimili riprodotti fuori t
Page 158 and 159:
LA SFINGE DELLA VALGANNA MARIO FREC
Page 160 and 161:
«In seguito, dalla parete della ga
Page 162 and 163:
misteriosa sfinge. La Società, all
Page 164 and 165:
Nel 1935 la Rivista di Varese pubbl
Page 166 and 167:
Con tutta verosimiglianza questi re
Page 168 and 169:
maggiore quantità di laminette di
Page 170 and 171:
geografica e geologica migliore di
Page 172 and 173:
consolidato sempre più le nostre c
Page 174 and 175:
BIBLIOGRAFIA Cronaca Varesina, 30-V
Page 176 and 177:
gendarmi borbonici nella nostra cit
Page 178 and 179:
Questi i veri fatti dell’insurrez
Page 180 and 181:
NEL CENTENARIO DELLA NASCITA LA FIG
Page 182 and 183:
D’Ondes Reggio, accendevano il su
Page 184 and 185:
contenuto specifico, per la loro po
Page 186 and 187:
ispirato alla dottrina sociale cris
Page 188 and 189:
Michele Bianchi dichiarò che «i s
Page 190 and 191:
astratti o vagamente intellettualis
Page 192 and 193:
) in prossimità di Montesarchio (R
Page 194 and 195:
La necessità politica di far conti
Page 196 and 197:
Il programma di costruzioni ferrovi
Page 198 and 199:
Le deficienze delle attrezzature po
Page 200 and 201:
contributo statale ed uno provincia
Page 202 and 203:
A FORIO UN'INSIGNE OPERA DI FERDINA
Page 204 and 205:
NOVITA' IN LIBRERIA Ida Zippo e il
Page 206 and 207:
Una condizione umana già disperata
Page 208 and 209:
FIGURE NEL TEMPO RICORDO DI ENRICO
Page 210 and 211:
sulle sanzioni, poiché l'imputabil
Page 212 and 213:
tale fusione nacque una civiltà mi
Page 214 and 215:
INDICE DELL'ANNATA 1971 G. PERUZZI:
show all

raccolta rassegna storica dei comuni vol. 3 - Istituto studi atellani

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?