Leggi il capitolo inedito - Karen Maitland § La bambina delle rune

Alla fine fu Margaret a mettere il bambino sul tavolo e
a spogliarlo, mentre la figlia si aggiustava la veste sul seno
e sui fianchi tentando di incrociare lo sguardo del novizio,
rosso come un papavero.
Il canonico estrasse dalla tonaca una strisciolina di cuoio
da cui pendeva una minuscola volpe d’argento e la mise
davanti a Carwyn, mentre con l’altra mano gli mostrava il
crocifisso di legno nero. Il piccolo osservò attentamente
entrambi gli oggetti, poi allungò la manina verso la volpe
d’argento che scintillava davanti ai suoi occhi.
Margaret esclamò, in tono trionfante: «Visto? Ha allungato
la mano verso il simbolo del diavolo!» e si fece il
segno della croce.
«Che dite!» esclamò Adela. «Ha solo allungato la mano
verso l’oggetto più brillante, come avrebbe fatto qualsiasi
bambino.»
«Se fosse una creatura innocente, Nostro Signore gli
indicherebbe la scelta giusta» sentenziò il canonico.
«Tuttavia, se avete ancora dei dubbi, dimostriamo che la
vedova dice la verità.»
Aprì l’ampolla d’acqua e vi intinse il ramoscello di issopo,
per poi scuoterlo sopra il corpicino nudo del mostriciattolo,
che si mise subito a strillare.
«Acqua santa. Guardate come la teme. Non vi è più
alcun dubbio.»
Accese il cero e lo sistemò accanto al bambino, che si
volse a guardare la fiamma e smise lentamente di piangere.
Poi prese il crocifisso e poggiò una mano sulla testa di
Carwyn.
«Io, padre Gregorio, ti ordino, demone, di manifestare
la tua presenza. Se ti nascondi nel corpo di questa creatura,
dimmi il tuo nome.»
Carwyn si limitò a fare una smorfia e a battere le palpebre
di fronte alla luce guizzante del cero.
Allora il canonico lo prese in braccio. Per un attimo pen-
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