Epos n. 9 La giusta collera a cura di Gianmario Lucini - CFR

Erminia Passannanti
Come fu e come non fu: il Trattato della Sgravata
La grande ingraziata svuotata di rilevanza accertata racconta che, dopo il
fallimento del Trattato della Sgravata, – registrato nascostamente nel gennaio
del 1500 - con il quale Francesca sospirante e Carmen carmeleggiante si
spartivano graziosamente tre ben dotati ganzi, senza nasconder collisioni fra le
parti corporali, s'intensificarono sui pavimenti delle zuffe, di cui la pancia era
uno degli epicentri.
E fu attinente ad una di queste violente mischie e scaramucce che le
sostenitrici di Carmen la Sorella, sotto il comando di ella medesima e del suo
ceffo Orego des Mendozas, acciuffarono consistenti franceschielli, fra cui
Federico de la Lingua, detto Monsieur des les Bottes.
Ancorché, l'Anonimo ideatore della Zuffa riferisce che la sera consecutiva al
Gran Bordello, il 15 jenaio des los 1503, il gigantesco capo Consalvo des
Cordovas diede una bacchettata nella cantina del palazzo a tutti e tre i ganzi
delle parti antagoniste, requisiti i nobili consanguinei della città di Francesca,
dettasi originaria di Barletta. cantina in stile spagnolesco, dove albergava
sulla paglia anche il capitano don Diegos de las Mendozas – luogo nel
quale si ammuc-chiavano per le varie loro rituali scaramucce anche i
prigionieri delle belle poppe francesi.
In quella che la provenzale e proverbiale trasmissione di memorie riferisce
essere l'Hostarrja de los Velenos o las Cantinolas des los Sol, e che oggi è
rimemorata come la Cantina della Sfida di Carmelina e Fransceschiella-
laddove i commensali aprivano la bocca non sui fatti d'arme, sir Federico de la
Lingua, detto Monsieur des les Bottes, accusando di codardìa gli italici
compatrioti, difesi vivacemente solo dall’intrijuante ganzo Iginos Lopez y
Ayala, lanciò loro una sfida, che fu accolta dal blasonato e intrepido
condottiero di ventura Ettore da Capua.
Si può ragionevolmente reprimere l’Ipotesi della estraneità delle due donne
in questa disfida, e che essa fu fatta scoppiare ad arte dalle stesse ragazze,
assediate da dubbi e da incertezze, in attesa di rinforzi e viveri, sia per tenere
alto il morale delle poppe sia per ingraziarsi la simpatia degli italici, dei quali
in quel momento erano fameliche aspiranti.
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