Diritto internazionale - stefano botti scf

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Fiscalità <strong>internazionale</strong> Monitor di fiscalità <strong>internazionale</strong> con focus sul “far east” Dott. Giuseppe Andrea Giannantonio 1 Dottore commercialista, Tax Partner, dello Studio Legale Chiomenti - Milano 1. Cina: imponibilità delle plusvalenze su partecipazioni realizzate da investitori istituzionali esteri Secondo la legislazione fiscale cinese i dividendi e gli interessi conseguiti in Cina da investitori qualificati esteri (i.e. le società di gestione del risparmio, le società di assicurazione, le “security companies”, i trust e le banche commerciali) sono soggetti, a partire dal 2009, alle imposte sui redditi delle società con una aliquota del 10% (Guo Shui Han [2009] no. 47), mentre, le plusvalenze realizzate in Cina dai medesimi soggetti a seguito della cessione di azioni sono esenti dal reddito d’impresa (Cai Shui [2005] no. 155). Al riguardo, l’autorità fiscale cinese ha avanzato una proposta di modifica di tale regime, in base alla quale le plusvalenze su partecipazioni realizzate in Cina da tali investitori qualificati esteri sarebbero assoggettate all’imposta sui redditi delle società con un’aliquota del 10%, mentre le eventuali minusvalenze sarebbero fiscalmente indeducibili. 2. Cina: chiarimenti in merito al regime di deducibilità degli accantonamenti per la svalutazione dei crediti da parte degli enti finanziari Lo scorso 29 gennaio 2012, il Ministero delle finanze cinese e l’amministrazione fiscale cinese hanno emanato una nota (Cai Shui [2012] no. 5) al fine di chiarire il regime fiscale della deducibilità degli accantonamenti per la svalutazione dei crediti da parte degli enti finanziari. Ai sensi della citata nota le banche centrali, le banche commerciali, le società finanziarie e le società di leasing possono dedurre gli accantonamenti per la svalutazione dei crediti su finanziamenti (inclusi 1 Giuseppe Andrea Giannantonio è Dottore Commercialista, socio dello Studio Legale Chiomenti che è composto da oltre 300 avvocati e dottori commercialisti e ha sedi a Roma, Milano, Torino, Londra, Bruxelles, New York, Pechino, Shanghai e Hong Kong. 40 F i n a n z i a r i a S C F 1 1 2
quelli garantiti da ipoteca e pegno), scoperti di carte di credito, crediti per operazioni di import-export, crediti fiduciari, crediti derivanti da contratti di leasing, finanziamenti internazionali ecc.. L’ammontare massimo annuale della deduzione è pari all’1% del valore di bilancio dei crediti a fine esercizio al netto dell’ammontare degli accantonamenti per svalutazione crediti dedotti fino al termine dell’esercizio precedente. Gli accantonamenti per la svalutazione dei crediti non sono comunque consentiti per certe tipologie di finanziamenti o crediti, tra i quali rientrano, a titolo esemplificativo, i titoli del governo, i crediti per dividendi, i depositi obbligatori alla Banca centrale, nonché altri finanziamenti privi di rischio. Ai fini fiscali, qualora sia realizzata una perdita su crediti, questa deve prioritariamente essere imputata all’ammontare di accantonamenti già dedotto, mentre l’eccedenza potrà essere dedotta dal reddito imponibile dell’anno in cui è stata realizzata. 3. Cina: applicazione della disciplina sul transfer pricing ad una cessione di partecipazione tra società consociate residenti Lo scorso 16 maggio 2012 il China Taxation Newspaper ha riferito di un caso in cui un ufficio fiscale locale cinese ha rettificato l’ammontare di una plusvalenza derivante dalla cessione di una partecipazione tra società consociate residenti. Come riportato dalla rivista, una società quotata cinese ha trasferito delle azioni detenute in una società quotata al proprio azionista per un corrispettivo pari al 50 per cento della media dei prezzi di quotazione delle azioni nei cinque giorni precedenti l’operazione. L’ufficio fiscale ha rettificato la plusvalenza realizzata dalla società in quanto il prezzo di cessione delle azioni non sarebbe stato conforme al valore di mercato delle azioni stesse in applicazione della disciplina sul transfer pricing. Dopo 10 mesi di negoziazione la società cedente ha accettato le rettifiche effettuate dall’ufficio fiscale pagando quanto dovuto. Tale caso merita attenzione in quanto riguarda l’applicazione della disciplina sul transfer pricing ad una cessione di una partecipazione intervenuta tra soggetti residenti nel medesimo Stato e, quindi, nei confronti di un’operazione che non si caratterizza come transfrontaliera. 4. Isola di Man: emanato un documento di consultazione in relazione alla residenza delle società ai fini delle imposte sui redditi Lo scorso 3 aprile 2012 il Dipartimento delle imposte sui redditi dell’Isola di Man ha emanato un documento di consultazione (il periodo di consultazione è terminato il 14 maggio 2012) intitolato “La 41 F i n a n z i a r i a S C F 1 1 2
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Page 56: ISSN: 2240-3299

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