Diritto internazionale - stefano botti scf

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Economia 1. Cosa sono i NPL . . . . . La cessione dei NPL: incontro tra domanda e offerta a cura di SCF Quando si parla di Non Performing Loans (NPL) si fa riferimento genericamente a crediti problematici e di difficile riscossione e recupero. Si tratta in pratica di crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza che per ammontare recuperabile. La valutazione dei NPL consiste nello stimare il valore di recupero del credito tenendo conto di una serie di elementi oggettivi quantificabili: L’ammontare del credito (Gross Book Value - GBV). Rappresenta l’importo che la banca può esigere dal debitore per il capitale scaduto e gli interessi maturati. La forma tecnica. I crediti sono suddivisi tra GBV Garantito e GBV Chirografario. Le percentuali di recupero delle due categorie sono significativamente diverse. Inoltre, mentre per il credito garantito è solitamente possibile costruire modelli esemplificativi del processo di recupero, tale possibilità è fortemente semplificata per la parte chirografaria, dove la stima del recupero viene spesso effettuata applicando una percentuale al rispettivo ammontare del credito lordo. Attraverso un processo di due diligence sui crediti viene espresso il prezzo che un potenziale investitore è disposto a pagare per acquistare il portafoglio esaminato. Questo prezzo viene generalmente espresso come una percentuale del GBV suddiviso tra la parte garantita e chirografaria. La tipologia di garanzia. Le forme di garanzia più comunemente im- piegate dalle banche sono l’ipoteca, il pegno e la fideiussione: la loro analisi riveste una grande importanza ed ha l’obiettivo di verificare l’ammontare delle stesse, il grado di opponibilità ai terzi e la loro effettiva efficacia. L’identificazione della garanzia. Nei crediti garantiti da immobili è necessario identificare correttamente la consistenza dell’immobile e la sua ubicazione al fine di poter procedere ad un’adeguata valutazione. Il rischio di non identificare correttamente la garanzia è quello di avere un dato di partenza scorretto per la stima del valore di mercato con le inevitabili ripercussioni sulla stima del valore di recupero. Il tipo di procedura e la fase legale. Questa analisi mira ad individuare 4 F i n a n z i a r i a S C F 1 1 2
2. Il mercato dei NPL e il gap tra domanda e offerta la procedura legale, se già incardinata a carico del debitore, e la fase in cui la procedura stessa si trova. Le principali procedure legali per il recupero del credito sono l’azione esecutiva, disciplinata dal Codice di Procedura Civile, e le procedure concorsuali, regolamentate dalla Legge Fallimentare. I NPL rappresentano un grave problema per le banche per diverse ragioni, le principali delle quali sono: 1. Assorbimento del patrimonio di vigilanza: la normativa Banca d’Italia prevede che a fronte di crediti problematici le banche effettuino degli accantonamenti sui crediti che, oltre ad avere un impatto economico negativo sugli utili e sui ratios patrimoniali, assorbono patrimonio di vigilanza e quindi distolgono il capitale della banca da impieghi più redditizi. 2. Efficacia dell’azione di gestione e recupero del credito: la gestione dei crediti problematici richiede un forte sforzo organizzativo e quindi di risorse da parte delle banche. Nonostante le banche siano attrezzate per questa attività attraverso i servizi di contenzioso e recupero crediti, l’esperienza italiana dimostra che non sempre tale azione è stata efficace. È stato stimato che a fine 2011 i bilanci delle banche europee presentavano un portafoglio di NPL di circa 1.700 miliardi di Euro di cui 102 miliardi di Euro solo relativi alle banche italiane (un’analisi ABI di gennaio 2012 ha poi ulteriormente aumentato la stima a 107,4 miliardi di Euro). Il loro progressivo aumento è da attribuire sostanzialmente alla crisi finanziaria iniziata alla fine del 2007. Le banche europee, viste le forti difficoltà sul piano della raccolta e i crescenti timori circa l’adeguatezza patrimoniale, verso al fine del 2011 hanno messo in vendita volumi significativi di attività, soprattutto quelle con ponderazioni di rischio elevate, tra cui rientravano attività cartolarizzate con basso merito di credito, obbligazioni problematiche, mutui per l’acquisto di immobili commerciali ed altri prestiti rischiosi. Gli investitori interessati all’acquisto di importi rilevanti di crediti problematici sono essenzialmente i fondi hedge internazionali che però, secondo le stime più recenti, hanno una disponibilità da investire per circa 150 miliardi di Euro, in confronto al mercato europeo che, come detto, ha una dimensione di circa 1.700 miliardi di Euro. Il mercato europeo dei NPL è quindi sostanzialmente dominato dagli acquirenti, che possono fare un’accurata selezione dei portafogli di crediti in cui investire ed influenzarne il prezzo. I fondi hedge ragionano in termini di IRR di un determinato investimento, che è funzione sostanzialmente del tempo di recupero e dalla differenza tra prezzo di acquisto e valore di recupero. In Paesi in recessione come l’Italia, i tempi di recupero tendono ad allungarsi ed i valori di recupero a diminuire (si pensi ad esempio ai tempi necessari per la vendita di un immobile a 5 F i n a n z i a r i a S C F 1 1 2
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