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Rapture (Italian Edition) - only fantasy

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Daniel le strizzò la vita scherzosamente. «L’idea di stancarmi mentre ti stringo fra<br />

le braccia è assurda.»<br />

E per dimostrarlo Daniel inarcò la schiena, sollevando le ali sopra le spalle per<br />

batterle piano una sola volta. Mentre i loro corpi si libravano eleganti verso l’alto,<br />

aggirando una nuvola, lui allontanò un braccio dalla sua vita per mostrarle che<br />

poteva reggerla facilmente anche con una mano sola. Allungò il braccio libero in<br />

avanti e le premette le dita sulle labbra, in attesa di un suo bacio. Lei rispose<br />

all’invito, e lui le riportò il braccio intorno alla vita e allontanò l’altro, con una<br />

brusca sbandata a sinistra. Lei baciò anche quella mano. Daniel curvò le spalle<br />

intorno alle sue, stringendola in un abbraccio così forte che poté liberare entrambe<br />

le mani, e in qualche modo lei continuò a restare sospesa. La sensazione di gioia e<br />

libertà era così meravigliosa che Luce cominciò a ridere. Daniel tracciò un ampio<br />

cerchio nell’aria. I capelli le piovvero sul viso. Non aveva paura. Stava volando.<br />

Non appena le braccia di Daniel le cinsero di nuovo la vita, lei gli prese le mani.<br />

«È come se fossimo nati per questo» commentò.<br />

«Già.»<br />

Daniel continuò a volare senza posa. Sfrecciarono tra le nuvole e nel cielo<br />

limpido, attraverso brevi scrosci di pioggia scintillante per poi asciugarsi nel vento<br />

un istante dopo. Sorpassarono gli aerei sulla rotta transatlantica a una velocità tale<br />

che Luce immaginò che i passeggeri all’interno non si fossero accorti di nulla,<br />

tranne forse di un lampo argenteo improvviso e abbagliante, e magari di una lieve<br />

turbolenza che aveva prodotto piccole onde concentriche nelle loro bevande.<br />

Le nuvole si diradarono mentre sorvolavano l’oceano. Luce sentì l’odore degli<br />

abissi n lassù, ma sembrava il profumo del mare di un altro pianeta, non gessoso<br />

come quello della Shoreline, né salmastro come quello di casa. L’ombra maestosa<br />

delle ali di Daniel sulla supercie increspata delle onde era una vista in qualche<br />

modo rassicurante, anche se le risultava difficile credere di farne parte anche lei.<br />

«Luce?» la chiamò Daniel.<br />

«Sì?»<br />

«Come ti sei sentita stamattina quando hai rivisto i tuoi genitori?»<br />

Luce scorse un paio di isole solitarie nell’immensa distesa liquida sotto di loro.<br />

Si domandò vagamente quanto fossero lontani da casa.<br />

«È stata dura» ammise. «Immagino di aver provato la stessa sensazione che tu hai<br />

vissuto milioni di volte. Sentirsi distante da coloro che ami perché non puoi essere<br />

sincero con loro.»<br />

«Lo temevo.»<br />

«In un certo senso è più facile stare con te e con gli altri angeli che non con i<br />

miei genitori e la mia migliore amica.»<br />

Daniel rietté un momento. «Non volevo che accadesse. Non dovrebbe essere<br />

così. L’unica cosa che ho mai voluto è amarti.»

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