COMPENDIO DI SOCIOLOGIA GENERALE - World eBook Library

540 CAPITOLO X.
quando sono migliorate le condizioni del i)opolo ed era
anzi lina massima di antiolii governi che i popoli sono
tanto meno docili quanto più sono agiati ; il che è forse
vero fino a un certo punto, ma non del tutto. Una teoria
opposta vorrebbe che la classe governante potesse assi-
curare il proprio potere solo col procacciare il benessere
della classe governata ; e anche in ciò v'è una parte,
ma solo una parte, di vero. Le persone che fanno propria
tale tec»ria sono trascinate, forse a loro insaputa, dal-
Taccogliere una delle soluzioni affermative notate
ai §§ 732 e seg., dal desiderio di mostrare che chi fa il
bene conscie di necessità il premio dell'opera, o dal-
l'intento di procacciare almeno che ciò accada in avve-
nire, se pure non è seguHo Sempre nel passato.
1101. — Riguardo agli effetti dei tentativi di rivolta,
molti sentenziano senz'altro dannosa alla classe soggetta,
o almeno inutile, ogni rivolta vinta e repressa ; e in
ciò avrebbero ragione, ove il fatto potesse considerarsi
separatamente dagli altri e corno azione logica ; poiché
nessuno potrà negare che non sia di danno o jilmeno inu-
tile esporsi a una disfatta. Ma in realtà la faccenda è
diversa. Quei tentativi sfortunati di rivolte si debbono
considerare come manifestazioni di una forza che, da
prima inferiore a quelle che la contrastano, finisco col
superarle quando segue la catastrofe finale. Può darsi
che tali tentativi affievoliscano questa forza, o che su
di essa non operino notevolmente, ma può anche darsi
che ne accrescano l'intensità ;
ciò dipenderà dalle circo-
stanze. Infine può darsi, ed è quanto spessissimo ac-
cade, che i tentativi di rivolta siano una conseguenza
dell'intensitÀ della forza che maìiifestano e che quindi
sia vano il volere che cresca tale intensità, per avvici-
narsi alla catastrofe finale e che i tentativi non seguano.
1102. — Si osserva di frequente che la catastrofe av-
viene non perchè la forza manifestata con i tentativi di