corrispondenze d'amore - Cascina Macondo
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“Eros che scioglie le membra di nuovo mi sconvolge,<br />
dolceamara (υύ creatura invincibile...<br />
Attide, per te è diventata cosa odiosa<br />
il pensarmi, e voli da Andromeda.”<br />
dove l’ossimoro υύappuntosintetizza quel complesso di emozioni comune nei versi greci e nipponici.<br />
Dalla lettura dei 5 libri del Kokinwakashū dedicati al tema erotico si riscontra la mancanza di descrizioni fisiche<br />
della persona amata e, del resto, manca in essi un esplicita trattazione dell'amore fisico. Possiamo dire, pertanto,<br />
che la concezione di Eros presente all'interno del Kokinwakashū dia maggiore risalto all'immaginazione, a ciò<br />
che è visto magari solo di sfuggita, in perfetta fusione, talora, con l'elemento paesaggistico. L'innamoramento<br />
poteva scaturire (o così il poeta vuole farci credere) dalla rapida vista della donna, come è testimoniato da questa<br />
poesia di Ki no Tsurayuki:<br />
La vidi appena, vagamente,<br />
qual fiore di ciliegio di montagna,<br />
attraverso la foschia:<br />
e ora come mi struggo<br />
nel desiderio di lei 11 . (XI, 479)<br />
oppure, più che descrivere un incontro reale, il poeta poteva vagheggiare nel sogno per argomento la presenza<br />
dell'innamorata. Tra questi componimenti sono indubbiamente da menzionare queste due poesie di Ono no<br />
Komachi:<br />
Forse perché mi corico<br />
sospirando per lui,<br />
mi è apparso nel sonno?<br />
Avessi saputo ch'era un sogno,<br />
mai mi sarei svegliata. (XII, 552)<br />
Da quando vidi<br />
nel sonno leggero<br />
il mio adorato,<br />
cominciai a confidare<br />
nel sogno fuggevole. (XII, 553)<br />
e questo componimento anonimo in cui si descrive il tormento causato dal sogno dell'amante:<br />
Vuole, sembra, che io muoia<br />
di questa pena <strong>d'amore</strong>;<br />
la visione adorata<br />
11 Questo waka fu composto traendo spunto dalla visita ad un luogo in cui la gente ammirava e raccoglieva dei fiori. Tra quelle<br />
persone doveva esserci una donna che deve aver colpito l'attenzione del poeta, che le dedica e le invia questi versi.