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CERAMICHE DlIMPA$TO DELL'ETA OIUENTALIZZANTE IN ITALIA<br />
larga misu l'a, e il riscontro di caratteristiche peculiari proprie di determinate<br />
aree hanno portato alla redazione di capitoli introduttivi specifici.<br />
TI lavoro è basato prevalentemente sulla documentazione proveniente dalle<br />
necropoli ed ha privilegiato, pertanto, il repertorio dell'impasto fine.<br />
Questa selezione è stata dettata, in primo luogo, dalla difficoltà di utilizzazione<br />
della documentazione proveniente da contesti di abitato che restituiscono<br />
reperti in stato frammentario e di cronologia non sempre certa,<br />
difficilmente adoperabili nell'ambito di un lavoro diretto alla creazione<br />
di un dizionario tern1inologico.<br />
I corredi tombali di età orientalizzante infatti, molto diversi l'uno dall'altro<br />
per qualità e quantità degli oggetti che ne fanno parte, sono composti<br />
ancora essenzialmente da ceramica d'impasto di produzione locale e tuttavia<br />
il repertorio è del tutto trasformato: il mutamento si produce in maniera<br />
repentina nella seconda metà dell'VIII secolo a.c.; il nuovo patrimonio<br />
di ceramica ha salde radici nella tradizione locale, ma le forme sono<br />
più organiche e più armoniosamente articolate.<br />
Forma, din1ensione e articolazione dei pezzi sono state le dlscriminanti<br />
principali per individuare le singole classi che sono state quindi descritte<br />
nei tratti essenziali, seguendo l'otdinamento da forme chiuse a forme aperte.<br />
Successivamente sono state evidenziate le singole parti del vaso chiarendo<br />
le differenze di forma e quindi di terminologia riscontrate rispetto<br />
ai materiali del periodo precedente della prima età del Ferro.<br />
Il catalogo che segue, come le tavole, sono stati ordinati in base a una sequenza<br />
"tipologica" (a maglie larghe; forme chiuse e forme aperte), che<br />
non ha trascurato nello stesso tempo criteri geografici e cronologici.<br />
Ogni classe, nel catalogo, è stata descritta con l'aggiunta di un aggettivo<br />
riferito alla forma particolare. Si è escluso quindi ogni riferimento alla funzione<br />
dei pezzi, per la maggior parte dei casi non individuabili; laddove è<br />
stato possibile è stata specificata nelle singole relazioni introduttive.<br />
Il catalogo è stato elaborato con l'aiuto di un programma software appositamente<br />
studiato dall'ICCD per il presente lavoro, sulla base di altre<br />
esperienze già realizzate dall'Istituto. Esso comprende per ogni singola<br />
forma, il riferimento alla tavola, la descrizione dell'oggetto e della sua decorazione,<br />
le dimensioni (altezza e diametro, punto di massima espansione),<br />
la localizzazione an11ninistrativa (provincia, comune, frazione, località)<br />
e archeologica (insediamento antico, località specifica, specifiche di<br />
riferimento), i dati cronologici e la relativa bibliografia.<br />
I disegni sono riprodotti generalmente in scala 1:3 all'80%. Ove vi siano<br />
variazioni, esse vengono specificate nelle tavole stesse.<br />
Alla fine del volume si trovano gli indici topografici generali.<br />
Il discrimine tra ceramiche di impasto e quelle di argilla figulina di bucchero<br />
è stato stabilito su "basi empiriche" (osservazioni della superficie,<br />
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