LIno - Iccd
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forme derivate dal repertorio greco<br />
Soprattutto all'inizio del periodo orienralizzanre viene riprodotto con tecnica indigena<br />
Wl certo numero di fornle tipicamente greche, che saranno sostituite assai per tempo<br />
dai prodotti di importazione greca o coloniale. Le forme più imitare nei corredi più<br />
amichi sono, oltre alle piccole oinochoai a collo largo, le coppe biansate, le tazze e i<br />
cmteri su piede di derivazione euboico-cicladica; meno comuni sono le imitazioni delle<br />
korylai o dei kantaroi.<br />
L'influsso della ceramica greca, in queste come nelle altre forme, è evidente soprattutto<br />
nella decorazione, quasi sempre dipinta; rara è ormai la tradizionale decorazione incisa,<br />
limitata a gruppi di linee e solo eccezionalmente utilizzata per decorare tutto il vaso<br />
come negli scodelloru triansati. I motivi geometrici dipinti a fascia larga di tradizione<br />
egea vengono sostituiti da Wla decorazione di tipo subgeometrico a linee sottili, in<br />
cui predomina la ripartizione metopale, all'interno delle quali vengono riproposti motivi<br />
(uccelli, diaboloi, elementi vegetali, ecc.) tipici del repertorio greco.<br />
MassÙno Frasca<br />
Sicilia occidentale<br />
In età orienralizzante la Sicilia occidentale produce due diverse classi ceramiche<br />
d'impasto, l'una caratterizzata da decorazione incisa e impressa, l'altra da decorazione<br />
dipinta; i centri che hanno restituito maggiore quantità di materiale e che risultano<br />
pertanto di riferimento sono Polizzeilo e Sant'Angelo Muxaro.<br />
Ceramica incisa e impressa<br />
La tecnica e i motivi decorativi della ceramica incisa e impressa rientrano nella tra·<br />
dizione indigena che risale al Neolitico di Stentinello, ma si sviluppano in modi<br />
complessi e varian1ente articolati, in cui confluiscono anche schemi e motivi della<br />
ceramica dipinta coeva (come ad esempio l'elemento ad angoli multipli); non man·<br />
cano spunti provenienti dall'apporto della cultura greca, come la falsa spirale continua,<br />
lo schema metopale, il meandro.<br />
In questa classe ceramica si possono distinguere almeno due tipi di impasto diffe·<br />
l'enti. TI primo presenta una tessitura poco uniforme, pasta molto porosa e granulosa,<br />
talora con tracce di inclusi combusti, in genere poco cotta. Il nucleo è sempre<br />
grigiastro con superfici di colore vario dal grigio all'arancio. li secondo impasto è<br />
caratterizzato da una tessitura uniforme, grana anche molto sottile, pasta comunque<br />
porosa e granulosa, in genere ben cotta. TI nucleo è sempre grigiastro; diverse<br />
sono le sfumature delJe superfici. La varietà degli inclusi suggerisce la presenza di<br />
diversi centri eli produzione. È attestata sia la lavorazione a mano che al tornio; fre·<br />
quentemenre le superfici sono lisciate e decorate a incisione con punteruolo acuminato<br />
o arrotondato, oppure ad impressione mediante punzoni, semplici o compositi;<br />
più raramente, e solo nella Sicilia centro-meridionale, si riscontra una decorazione<br />
a elementi plastici che formano una stilizzazione di protome taurina o umana.<br />
È presente l'ingubbiatura e lisciarura o la lustratura; talora i motivi sono evidenziati<br />
tramite una sostanza biancastra.<br />
fonne<br />
Numerose forme di questa classe sono collegate al tradizionale repertorio indige·<br />
no e contribuiscono, con l'arcaicità della tecnica decorativa, ad accentuare il carattere<br />
conservativo di questa produzione.<br />
Scodelle - Tra le forme aperte sono presenri nell'area centro-occidentale, le scodelle si<br />
ricolJegano alle coeve forme del Finocchiro.<br />
Coppe su piede - Le coppe, carenate o emisferiche, su alto piede troncoconico cavo e<br />
lavo LXV, 9<br />
LA SICILIA<br />
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