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CERAt.HCHE DI l!'"lPASTO DELL'ETÀ ORlENTALIZZANTE IN ITALlA
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Nella Campania settentrionale, ancor più che nel periodo precedente, si attenuano
le differenze tra centri di antica estrazione etrusca e insediamenti della cultura
di Cuma-Torre Galli. Emergono ora delle forme a vasta diffusione, come la
tav. LXVI, 8 koryle con la ripica decorazione con fila di grosse bugne aU'altezza deUe anse, o
la scodella carenata con labbro costolato che ora presenta SOtto la bugnetta un
motivo a mezzaluna con cerchietti impressi. Queste forme hanno origine probabilmente
a Capua e che da questa si irradiano in un ambito più vasto, che comprende
centri come Calatia (Donne di età orientaliv:ante 1996), Nola e Avella.
Purtroppo si può dire ben poco degli sviluppi in altre aree della Campania centro-settentrionale:
infatti le tombe dell'Orientalizzante Recente rinvenute nelle
necropoli della Valle del Sarno, quasi tutte scoperte negli ultimi vent'anni, sono
inedite mentre della situazione relativa a Caudiu!11, Nola ed Avella già si è detto
in precedenza.
Gli sviluppi dell'aspetto ripico deUa VaUe del Sarno si colgono con chiarezza nella
penisola sortentina, dai corredi deUa necropoli di Srabia (MINIERa, resi) e di
Vico Equense (BONGHI laVINo 1982). Quesre sono documentare a partire daUa
seconda metà del VII secolo a.c.: nelle tombe del periodo orientaLizzante recente
si notano anforette con spalla baccellata, caratterizzate ora dalla presenza dell'alto
collo rastremato, brocche con il collo troncoconico, coppe a labbro distinto
con decorazione a cerchietti impressi, gli askoi con più coUi.
A partire dalla seconda merà del VII secolo a.c. è documentata unafaeies deUa
Campania settentrionale, che viene associata con 1