Download AREA 123 - Architetti nell'Altotevere Libera Associazione

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XIII
XIV
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XVI
XVII
XVIII
XIX
XX
XXVII
design
focus
outdoor
essay
Alfonso Morone
Ali Filippini
object
Mia, design Jean Nouvel/Emu
Stilis 500, design Martini staff/Martini
Wire Compact 20, design Simone Micheli/Tagina Ceramiche d’Arte
Twin, design Archirivolto - Claudio Dondoli, Marco Pocci/Brunner
Cicada, design Marco De Luca/Metalcohome
Picnic, design GamFratesi/Ligne Roset
project
Eco StreetLine I Park/Hella
Myrtha Nera/Piscine Castiglione
Wing, Uwf, Tyco 10/Performance in Lighting
Listotech ® stone-decking/Listotech
Iberia Led/GE Lighting
Marmo Grolla/Marmi Faedo
review
factory
BT Group

II design focus essay
dentro e fuori: piccola storia
delle microarchitetture per l’outdoor
inside and outside: a small history
of micro-architectures for natural settings
A un
uomo in vacanza
– diceva Le Corbusier –
non serve molto più di un
letto, servizi, un tetto e la vista
del sole che risplende sul mare.
A man on vacation
– Le Corbusier said –
does not need much more
than a bed, a bathroom,
a roof and the view
of the sun that shines
on the sea.
text by Alfonso Morone

La recente ricostruzione, operata in occasione del Salone del Mobile
2012 da parte di Cassina, del Refuge Tonneau, una casa mobile
per alpinisti che Charlotte Perriand realizzò nel 1938, fa da
spunto per qualche considerazione su quel filone progettuale che,
occupandosi di microarchitetture per esterni, in realtà rappresenta
i cambiamenti che l’abitare ha subito in relazione alla vita all’aria
aperta negli ultimi tre quarti di secolo.
Di Charlotte Perriand, designer, assistente e poi socia di
Le Corbusier, si sa della sua passione per la montagna. Sciatrice,
scalatrice visse la montagna in maniera talmente intensa da
decidere di trascorrere un periodo della sua lunga esistenza di quasi
centenaria, in Alta Savoia. Qui progettò il complesso sciistico di
Les Arc, oltre al suo chalet a Maribel. L’intuizione dell’importanza
sociale che l’uso del tempo libero a contatto con la natura avrebbe
assunto, la spinse a proporre, già nel 1936, delle case prefabbricate
per il weekend, in legno e metallo, pensate per una integrazione
completa con la natura in ambiente fluviale.
Due anni dopo, queste sue motivazioni ed interessi, sfociarono
nel progetto del Refuge Tonneau, svolto assieme a Pierre Jeanneret
ed oggi editato da Cassina. Un progetto che voleva rappresentare
un’irruzione della modernità, attraverso soluzioni strutturali ed
un’estetica esplicitamente industriali, in un mondo come quello
dell’alpinismo di inizi Novecento ancora legato a soluzioni, di natura
artigianali, apparentemente immote. I pochi rifugi allora esistenti,
perpetuavano l’idea di un’architettura di montagna il cui modello
restava la baita tradizionale in legno.
La proposta di Perriand per questa architettura prefabbricata
per escursionisti e studiosi, al posto delle pesanti strutture in legno
inamovibili, prevedeva una leggera struttura in alluminio che poteva
essere montata e smontata con facilità, in linea con l’idea di futuro
che si andava affermando con il modernismo architettonico.
Materiali allora di nuova generazione, come il leggero alluminio,
venivano per la prima volta utilizzati in un ambiente ostile ed
estremo, come quello dell’alta montagna.
Ma l’idea di questa macchina futuribile, restava molto semplice,
ed era stata addirittura ripresa da una giostra girevole per bambini.
Una struttura sfaccettata in dodici spicchi, sorretta da un unico
montante centrale che si eleva come un periscopio sino all’esterno,
e da cui parte una intelaiatura metallica ad ombrello. Il piano
di fondo è sollevato dal suolo, in modo da potersi adattare anche
a terreni impervi come quelli montuosi, attraverso degli snelli piedini
tubolari. Per accedere agli interni si devono superare alcuni gradini
che conducono ad una porta a tenuta stagna.
Al posto delle tradizionali finestre squadrate, vi sono degli oblò
tondi che contribuiscono a dare un tocco futuristico ed industriale
a questa sorta di navicella spaziale precedente di molti decenni,
ma straordinariamente simile al profilo del LEM lunare. Ma questa
navicella spaziale, negli interni, sorprende nuovamente. Il legno
di abete stavolta ricopre, come una seconda pelle che tende
a creare un’utile intercapedine isolante dall’alluminio esterno,
l’intera superficie nelle pareti, il calpestio e il soffitto su due livelli.
Lo spazio interno ha una superficie di 20 metri quadrati, distribuiti
su due livelli, in cui l’ottimizzazione dello spazio permette di ospitare
comodamente 8 persone con relative attrezzature da montagna.
Tutte queste caratteristiche fanno del Refuge Tonneau, un modello
di microarchitettura funzionalista di straordinaria modernità.
La stessa modernità ed attualità che si ritrova in un altro piccolo
progetto legato alla vita all’aria aperta, per tanti un modello
insuperabile.
Stavolta ci riferiamo all’idea di vita a contatto con la natura e all’aria
aperta che Le Corbusier espresse attraverso il suo Cabanon.
A un uomo in vacanza – diceva – non serve molto più di un letto,
servizi, un tetto e la vista del sole che risplende sul mare.
Coerentemente con questa sua convinzione Le Corbusier, partendo
da un piccolo ambiente, che si fece lasciare in uso da un suo amico
che aveva un ristorante L’Etoile de Mer a Roquebrune-Cap-Martin,
realizzò il suo Cabanon, un unico ambiente in legno grezzo di
3,66x3,66 metri in pianta e 2,26 di altezza: in legno di pino per
l’esterno e di quercia all’interno, compensato per le pareti e noce
per il tavolo. L’interno rappresenta un articolato sistema integrato,
finalizzato all’ottimizzazione nell’impiego del poco spazio. I pochi
elementi di arredo, la libreria, il tavolo, i due letti, il lavello e il
servizio, sono pertanto assimilati nella costruzione architettonica.
L’integrazione delle componenti è accentuata dall’inserimento, uno
nell’altro, dei singoli elementi funzionali. Il letto contiene, nel piano
di fondo, dei cassetti. Uno sgabello ruotato funziona anche da
scaletta per raggiungere il piano rialzato, ove é stato ricavato un
piccolo sgabuzzino. Il lavandino è posto in una posizione che gli
assegna anche la funzione di separare due diversi ambienti della
casa. In questa estrema riduzione delle necessità funzionali, non
esiste uno spazio cucina, ma la piccola costruzione resta collegata
direttamente, attraverso una porta sul corridoio, al piccolo ristorante
sul mare da cui era stata precedentemente separata. Lo spazio
in pianta è divisibile in quattro rettangoli uguali che circoscrivono
i diversi ambiti funzionali: camera, soggiorno, toilette divisa da una
tenda e spazio centrale libero. In uno spazio laterale, un piccolo
atelier di 1,50x5m con un tavolo e due casse da whisky come sedie.
Tre finestre su tre livelli con differenti punti di vista, aprono lo spazio
interno sullo spettacolare paesaggio circostante. Ma anche in questa
microarchitettura, trova applicazione la regola proporzionale
del Modulor che, proprio per questo viene disegnato su una parete
del Cabanon.
Qui, in questo piccolo spazio riflessivo, immerso nella natura del
luogo, sono stati elaborati alcuni disegni iniziali dei suoi importanti
progetti poi ripresi in studio a Parigi e qui nel 1965 durante le sue
vacanze estive, Le Corbusier muore a causa di una crisi cardiaca
nuotando in mare.
The recent reconstruction by Cassina – on the occasion of the
Furniture Salon of 2012 – of the Refuge Tonneau, a mobile mountain
shelter realized by Charlotte Perriand in 1938 may serve as starting
point for some considerations on a design genre which, while
dealing in micro-architectures for natural settings, actually exemplifies

IV design focus essay
the changes undergone by the home in relation to open-air life during
the last seventy-five years.
Charlotte Perriand, architect, assistant and then partner of
Le Corbusier, was known as a passionate mountaineer. A skier
and climber, she loved mountains to the point of deciding to spend
a part of her long life – she reached an age of almost a hundred
years – in the Upper Savoy. Here she designed the skiing resort
of Les Arcs, in addition to her chalet in Maribel. Her intuition of the
social importance that recreational activities in contact with nature
was to assume made her propose, already in 1936, prefabricated
weekend houses in wood and metal, designed to merge
harmoniously with nature in a fluvial environment.
Two years later her determination and interest resulted in the project
of the Refuge Tonneau, completed together with Pierre Jeanneret
and today produced by Cassina. This project wanted to represent
an invasion of modernity, through expressly industrial structural
solutions and aesthetics, in a world as that of early 20th-century
mountaineering, still bound to apparently static craftsmanship
solutions. The few mountain shelters that existed at the time
perpetuated the idea of a mountain architecture inspired by the
traditional Alpine wooden hut.
Perriand’s design for a prefabricated architecture for trekkers and
researchers, in replacement of heavy unmoveable wooden structures,
consisted of a light aluminium structure which was easy to assemble
and take apart, in line with the idea of a future that was being
asserted with architectural modernism.
Materials which at that time belonged to a new generation,
as lightweight aluminium, were used for the first time in a hostile
and extreme environment as that of high mountains. But the idea
of this futuristic machine remained very simple; indeed, it had been
borrowed from children’s merry-go-rounds.
A faceted structure made of twelve segments, supported by
a single central upright that like a periscope passes through the roof,
surrounded by a metal frame shaped like an umbrella. The base
is raised from the ground, so it may be adapted even to rugged
grounds as those found in the mountains, by means of thin tubular
feet. To enter the interior one must climb a few steps to reach
a watertight door. The traditional square windows are replaced
by round ones. All this contributes to lend a futuristic and industrial
touch to this kind of spaceship, which even though it precedes
it by several decades, is extraordinarily similar to the profile of the
LEM or lunar excursion module. But when one enters this spaceship,
the interior has yet another surprise in store: all surfaces of the walls,
floors and ceilings of the two floors are covered by spruce wood
which, like a second skin, creates a useful hollow space as insulation
from the outer aluminium.
The area of the interior is of 20 square meters, distributed on two
levels, in which the optimal exploitation of the space makes it possible
to comfortably house 8 persons and their mountaineering equipment.
All these characteristics make the Refuge Tonneau an extraordinarily
modern model of functionalistic micro-architecture.
The same modernity and topicality can also be found in another
small project linked to life in the open, which many see as an
unsurpassable model.
We are this time referring to the idea of life in contact with nature
and open air expressed by Le Corbusier through his Cabanon.
A man on vacation – he said – does not need much more than a bed,
a bathroom, a roof and the view of the sun that shines on the sea.
Coherently with his conviction, Le Corbusier, on the basis of a small
area he was allowed to use by a friend, the owner of the L’Etoile
de Mer restaurant at Roquebrune-Cap-Martin, realized his Cabanon,
a single room in rough wood measuring 3.66 by 3.66 metres in plan

Refuge Tonneau, un’avveniristica
navicella-rifugio di montagna
progettata da Charlotte Perriand
e Pierre Jeanneret nel 1938,
ricostruzione autentica di Cassina,
2012. Dimensioni Ø380xH392cm.
Refuge Tonneau, a futuristic
spaceship-mountain lodge
designed by Charlotte Perriand
and Pierre Jeanneret nel 1938,
authentic reconstruction by Cassina,
2012. Size Ø380xH 392cm.
and 2.26 in height: with pinewood facing on the outside and oak
in the interior, plywood walls and a table in walnut wood.
The interior is an articulated and integrated system, aimed at
an optimal use of limited space. The few furniture elements, the
bookcase, the table, the two beds, the washbasin and the bathroom
are therefore built into the architectural construction. The integration
of the part is emphasized by the dovetailing of the single functional
elements into one another. The base of the bed contains drawers.
A stool can be turned and used as steps to reach the mezzanine,
where a small storage area has been created. The washbasin
is placed in a point where it serves to divide two different areas
of the home. In this extreme reduction of functional necessities there
is no kitchen space; however, the small construction is directly
connected, by a door to the corridor, to the small restaurant on
the sea from which it had previously been separated. The plan
of the space can be divided into four identical rectangles which
circumscribe the different functional environments: bedroom, living
room, toilette divided by a curtain and a free central space. A lateral
space contains a small atelier measuring 1.50x5m with a table and
two whiskey crates as chairs. Three windows on as many levels offer
different views of the spectacular landscape in the surroundings.
But also in this micro-architecture the proportional rule of the Modular
is applied; and a drawing of it appears on one of the walls of
the Cabanon. It is here, in this small space, ideal for meditating,
immersed in the local nature, that many of the preparatory sketches
of important projects, which have then been reworked in his studio in
Paris, have been elaborated. And this is where Le Corbusier died from
a heart attack while swimming, during the summer holidays of 1965.

VI design focus essay
classico moderno per l’esterno
classical modern for the exterior
Nuove
soluzioni e forme
ridisegnano, soprattutto
nei materiali e nei loro
abbinamenti,
le tipologie classiche
New solutions and forms redesign
classical typologies and their
combinations, especially with
reference to their materials
and the way they are
combined
text by Ali Filippini
Park Life, Jasper Morrison, Kettal 2012.

Una concomitanza di fattori ha fatto in modo che, di recente, il settore
degli arredi outdoor conoscesse un incremento d’attenzione. Da un lato
il buon andamento del contract quindi delle forniture per la collettività
come gli alberghi, dall’altro la diffusione del “verde progettato”
in città, con un prolificarsi di spazi aperti spesso a corredo di attività
commerciali, e infine la proposta di tipologie d’arredo pensate per
lo stare indistintamente dentro-fuori le mura domestiche.
Emerge anzitutto come non spetti solo alla plastica dominare la
produzione da esterni, anche se questo materiale continua a giocare
un ruolo chiave, dovuto allo sviluppo delle tecnologie di lavorazione
che non riguardano solo più il roto-moulding. Proprio sulla notevole
libertà consentita dai processi di automazione, che possono garantire
una produzione quasi “su misura”, si basa il sistema di tavolo panca
da giardino con sedie di Extremis disegnato da Bruno Fattorini &
Partners. L’idea è quella di personalizzare il prodotto, estremizzando
il concetto di “estensibilità”, a partire dal rifacimento-traduzione in fibra
di vetro dei tradizionali tavoli con panche integrate in legno da esterni.
Grazie al processo di poltrusione del materiale si possono ottenere
lunghezze praticamente sempre diverse fino a dodici metri. Il materiale
è meno sensibile alle variazioni di temperatura e all’umidità del legno
e ha inoltre un peso relativamente leggero. Nel segno del classico
anche i tavoli di De Padova, Railway, disegnati da Luca Nichetto;
questa volta i piani rotondi o rettangolari sono in doghe di teak
naturale, disposte – di rimando al nome – come traversine ferroviarie
su un telaio che funge da base in acciaio come le gambe.
Nuove soluzioni e forme quindi, ridisegnano, soprattutto nei materiali
e nei loro abbinamenti, le tipologie classiche: quelle senza tempo che
rimandano al moderno, generando oggetti molto sobri in grado di
dialogare indistintamente con gli spazi interni ed esterni.
I pezzi della nuova collezione Park Life di Jasper Morrison per il
brand anglo-spagnolo Kettal sono costati al designer un po’ di anni
di incubazione, e rappresentano il primo progetto outdoor del noto
progettista.
Anche qui si parte con una sorta di re design di una tipologia familiare,
quella della sedia da giardino, che dà luogo a un’intera famiglia di
mobili leggeri, facilmente impilabili disegnati con l’estrema eleganza
e cura dei dettagli, anche di comfort, che si riconoscono da tempo
al loro designer. L’abbondante uso di fibre sintetiche in sostituzione
delle naturali, come il midollino o il rattan, impiegate solitamente nel
processo di lavorazione manuale, sono invece i materiali caratteristici
del trasferimento di tecniche artigianali a pezzi da trattare in serie.
Qui l’intreccio e altre esecuzioni manuali fanno rivivere un gusto
di sapore artigianale declinato nell’uso di cordami di PVC o nella
lavorazione della plastica stessa stampata ad intreccio. Modalità che
affiora nei progetti di Driade Store, come la famiglia di arredi Cape
West di Ludovica e Roberto Palomba, dove la texture della plastica
intrecciata disegna trame quasi tessili esaltate dal bicolore; tecnica
che continua nei lettini Rimini del duo anglo-svedese Fredrikson Stallard
dalla struttura in alluminio verniciato rivestita con intreccio in plastica.
Le forme lineari di questi ultimi sembrano rifarsi proprio a capolavori
del modernismo evidenti in dettagli quali i raggi di curvatura del
tubolare, nel day-bed, o nelle grandi ruote del lettino reclinabile.
Ripensano le forme del lettino tradizionale anche quelli progettati
da Rodolfo Dordoni per Kartell dove materiali come legno o metallo
sono sostituiti dalla plastica, alleggerita nelle sezioni, resa addirittura
più morbida nel suo aspetto pur sempre improntato a grande linearità,
dall’accostamento con il tessuto e i cuscini.
Ancora nel segno della transizione dentro-fuori casa, i complementi
si dividono tra strumenti d’uso per la coltivazione di piante e fiori ed
elementi decorativi che possono, a seconda, servire anche da “arredi”
per terrazze e dehors. Alle “invenzioni” di Serralunga, che ha iniziato
la sua attività proponendo forme alternative a quelle degli archetipi,
interpretando quindi il tema del vaso, si aggiunge da poco il magistero
d’autore di Eero Aarnio, che con il suo Primavera, a forma di grande
coppa, rende un omaggio alla tradizione scultorea dell’azienda.
Due to a concomitance of factors, the outdoor furniture sector has
recently been subject of growing attention. On the one hand contracts,
or in other words supplies for collective facilities as hotels, have enjoyed
a surge; and on the other there are more and more “designed green
areas” in our cities, or in other words open spaces, often created as a
part of commercial activities. Last but not least, more and more furniture
types conceived to be used indifferently both outside and inside the
domestic walls are being launched. Plastic is not the only material to
dominate, even if it still plays an important role, due to the development
of new manufacturing techniques in addition to rotomoulding. It is
precisely the great freedom allowed by automated processes that make
it possible to offer almost “customized” products that is the strong point
of the system with table, benches and chairs of Extremis, designed
by Bruno Fattorini & Partners. The idea is to personalize the product,
radicalizing the concept of “extensibility”, starting with a remake or
reinterpretation in fibre glass of the traditional tables with integrated
benches in wood for outdoor use. Thanks to the poltrusion process, it
is possible to obtain lengths that are practically always different, up to
twelve metres. The material is less sensible to changes in temperature
and humidity than wood, and is moreover relatively light. Classical
forms also seem to be the motto of the Railway tables launched by De
Padova and designed by Luca Nichetto; here the round or rectangular
tops are in natural teak staves, arranged – as the name suggests – like
railway sleepers on a frame that serves as base; both this and the legs
are made in steel. New solutions and forms are therefore being used
to redesign classical typologies and their combinations, especially with
reference to their materials and the way they are combined. Classical
models, forms that remind of modernism and that render the pieces very
sober and suited both to indoor and outdoor use.
The pieces of Jasper Morrison’s collection Park Life for the Anglo-
Spanish brand Kettal have cost the designer some years of incubation;
they represent the famous designer’s first project for outdoor furniture.
Also in this case the design is based on a kind of reinterpretation of
a familiar typology, that of the garden chair, which has resulted in a
whole family of easily stackable furniture items, designed with extreme
lightness and attention to details and comfort, which have always
characterized the work of their author. A widespread use of synthetic
fibres instead of natural ones as wicker and rattan is on the contrary
a typical trait when crafts techniques are transferred to mass-produced
items. Weaving and other manual crafting methods are here used to
create effects that suggest traditional craftsmanship, as for instance by
the use of PVC ropes or plastic moulded to resemble woven tissues. This
trend is witnessed by the designs of Driade Store, as the Cape West
furniture range by Ludovica and Roberto Palomba, where the texture of
the woven plastic forms almost textile plots accentuated by the use of
two colours; this technique is also used in the Rimini sunbeds designed
by the Anglo-Swedish duo Fredrikson Stallard, with structure in painted
aluminium covered by woven plastic. The linear forms of the latter bring
to mind, precisely, the masterpieces of modernism, something that is
also witnessed by details as the radius of curvature of the tubes of the
day-bed, or the large wheels of the inclinable sunbed.
Also the sunbeds designed by Rodolfo Dordoni for Kartell are a
contemporary interpretation of traditional models; here materials as
wood or metal have been replaced by plastic, with lighter sections;
while the main design is clearly linear, the overall impression is softened
by the combination with fabrics and cushions.
Flexibility and adaptability to both indoor and outdoor use also
characterize accessories, which may be distinguished in gardening
tools and decorative items that may, depending on requirements, also
serve as “furniture” for terraces and open-air areas. The “inventions” of
Serralunga, which began its activities by launching designs representing
an alternative to archetypes in the form of new variations on the theme
of the vase, have recently been enriched by an outstanding design
by Eero Aarnio who, with his Primavera – shaped like a large cup –
renders homage to the sculptural tradition of the company.

VIII design focus object
mia jean nouvel
azienda Emu
anno realizzazione prodotto 2012
materiale tubolare di acciaio (struttura),
alluminio (sedile e schienale sedie), lamiera zincata (piano tavolo)
dimensioni sedia 490x510xH790mm, poltroncina
570x510xH790mm, tavolo tondo Ø800mm, quadrato 750x750mm
Tutto parte dall’RBC Design Centre di Montpellier e dallo straordinario
incontro di tre importanti realtà: design (Jean Nouvel), produzione
(Emu) e distribuzione (RBC). Nasce così Mia, un progetto nato attorno
al concept dell’impronta, del segno immediatamente riconoscibile che
diventa icona urbana, che si traduce in una collezione di sedute
e i tavoli caratterizzati da linee essenziali e rigorose, a cui associano
resistenza e praticità d’uso. Mia, pensata e certificata come prodotto
outdoor, può adattarsi molto bene a contesti indoor sia in ambito
privato che pubblico, grazie alla massima funzionalità e versatilità.
La leggerezza della struttura delle sedie e la forma di seduta
e braccioli consentono di posizionarle in modo pratico sul piano
del tavolo, permettendo agevoli operazioni di pulizia e riordino.
La collezione si compone di sedute impilabili, realizzate in alluminio
e metallo nelle varianti con e senza braccioli, poltrone, sgabello alto,
panchina e da due tavoli, tondo e quadrato, con piano abbattibile
e in laminato, caratterizzati da un piede geometrico costituito da
quattro tubi a sezione rettangolare.
firm Emu
year of realization 2012
material steel tubes (structure), aluminium (chair and chair backrest),
galvanised sheet metal (tabletop)
dimensions chair 490x510xH790mm, small armchair
570x510xH790mm, round table Ø800mm, square table 750x750mm
It all started at the RBC Design Centre in Montpellier with the
extraordinary meeting of three prestigious names: a designer (Jean
Nouvel), a manufacturer (Emu) and a distributor (RBC). The result is
Mia, a project built around the concept of the footprint, a immediately
recognisable sign made into an urban icon, translated into a
collection of chairs and tables characterised by simple, severe lines
associated with strength and practicality. Mia, designed and certified
for outdoor use, can also adapt perfectly to indoor settings in the
home or public space, thanks to its great practicality and versatility.
The lightness of the chair structure and the shape of the chair and
armrests make it possible to position it practically on the surface of the
table for cleaning and tidying up. The collection includes stackable
chairs made of aluminium and metal in versions with and without
armrests, armchairs, a tall stool, a bench and two tables, round and
square, with a folding laminate top characterised by a geometric foot
made of four tubes with a rectangular section.

stilis 500 martini staff
azienda Martini
anno realizzazione prodotto 2010
materiale alluminio (corpo apparecchio),
PMMA (schermo apparecchio)
sorgente 36, 72 o 108 Led
dimensioni Ø 500mm, H 175mm
Stilis 500 è il nuovo proiettore Led destinato all’illuminazione stradale
e più in generale degli spazi outdoor. Un apparecchio che associa
un design pulito e lineare a prestazioni di livello assoluto. Presenta un
corpo alettato superiormente che consente di aumentare la superficie
di smaltimento del calore, realizzato in pressofusione di alluminio
al quale vengono applicate, per mezzo di bulloneria in acciaio
inox, una calotta e una cornice, anch’esse in alluminio. Lo schermo
in PMMA con la geometria ortogonale alla luce incidente della
sorgente permette un’illuminazione omogenea sul manto stradale.
Per evitare il processo di ossidazione/corrosione, tutte le parti che
sono a contatto con l’ambiente esterno sono sottoposte a un primo
trattamento mediante anodizzazione e a una successiva finitura con
verniciatura a polvere. Stilis 500 è disponibile nei colori: bianco,
grigio, corten, grigio antracite. I Led sono installati su uno stampo in
pressofusione composto da 36 punti di collimazione che permettono
un indirizzamento dei fasci luminosi.
Estetica
pulita, materiali di
qualità, performance
illuminotecniche elevate:
è il proiettore Led Stilis 500
Clean design,
high quality materials,
outstanding lighting
performance:
it’s the Led spotlight
Stilis 500
firm Martini
year of realization 2010
material aluminium (light fixture body),
PMMA (screen)
light source 36, 72 or 108 Led
dimensions Ø 500mm, H 175mm
Stilis 500 is a new Led spotlight for street lighting and outdoor
spaces of all kinds combining clean, linear design with outstanding
performance. The body is finned at the top to increase the heat
dispersion surface, made of die cast aluminium to which an aluminium
cap and bezel are secured with stainless steel fixing elements.
The PMMA diffuser screen at right angles to the beams of light from
the light source ensures even lighting of the pavement.
To prevent oxidation and corrosion, all parts in contact with the
outside atmosphere are anodised and then finished with a powdercoating
treatment. Stilis 500 is available in white, grey, corten or slate
grey. The Leds are installed on a die-cast mould with 36 collimation
points for pointing the leds beams.

X design focus object
wire compact 20 simone micheli
azienda Tagina Ceramiche d’Arte
anno realizzazione prodotto 2011
materiale grès porcellanato smaltato
dimensioni 610x610mm, 200x300mm, spessore 20mm
colori White, Grey, Black, Sunlight, Gold, Taupe
Un sistema ceramico dalla forte carica materica e scultorea, propria
della pietra, in grado di dare vita a superfici e geometrie continue:
Wire è la soluzione per esterni declinabile anche negli ambienti
interni. L’alta capacità tecnologica, che caratterizza tutte le collezioni
di Tagina, si esprime al meglio nella versione “Compact 20 mm”,
la piastrella monolitica dallo spessore di 2 cm, un materiale lavorato
per ottenere compattezza e robustezza che consente impieghi spinti
e innovativi. Grazie alla tecnologia Compact 20, le nuove collezioni
Tagina sono adatte a essere posate in modo tradizionale, flottante,
su sabbia, ghiaia e direttamente su prato, grazie anche ai numerosi
pezzi speciali presenti nella gamma.
L’eccezionale densità della materia ceramica associata all’alto
spessore conferiscono alla superficie dei pavimenti massima ingelività
ed elevata resistenza al carico di rottura, secondo un preciso obiettivo
dell’azienda umbra che interpreta la vocazione alla qualità come
processo senza compromessi.
firm Tagina Ceramiche d’Arte
year of realization 2011
material glazed porcelain stoneware
dimensions 610x610mm, 200x300mm, thickness 20mm
colours White, Grey, Black, Sunlight, Gold, Taupe
A ceramic system with all the material and sculptural weight of stone,
for creating continuous surfaces and geometries: Wire is an outdoor
solution which can also be used indoors. The high-tech capacity
of all Tagina’s collections is best expressed in the “Compact 20
mm” version, a solid tile 2 cm thick, a material made to be compact
and strong permitting bold, innovative applications. Compact 20
technology makes Tagina’s new collections perfect for conventional
or floating installation, over sand, gravel or directly on the lawn, with
the aid of the many special pieces included in the range.
The exceptional density of ceramics associated with great thickness
makes the surface of the pavement frostproof and strong under stress,
in response to the Umbrian manufacturer’s specific goal of interpreting
quality as an uncompromising process.

twin archirivolto - claudio dondoli/marco pocci
azienda Brunner
anno realizzazione prodotto 2011
materiale polipropilene rinforzato in fibra di vetro
dimensioni 530x560xH820/460mm (senza braccioli),
570x560xH820/460mm (con braccioli)
colori petrolio, giallo, verde, rosso, nero, bianco, sabbia
Dalla collaborazione tra l’azienda tedesca Brunner e lo studio di
design Archirivolto nasce Twin, la sedia monoscocca in polipropilene
rinforzato in fibra di vetro di alta qualità che si adatta perfettamente
a differenti ambiti di impiego: dagli spazi pubblici come ristoranti,
bar e strutture espositive ad ambienti privati. Le caratteristiche di
ergonomia e igiene la rendono inoltre la soluzione ideale per gli
ambienti ospedalieri e le case di cura.
Sottile ma allo stesso tempo robusta (proprio perché realizzata
in un unico pezzo), impilabile, leggera (soprattutto nella variante
con la struttura a rete), facile da pulire e resistente alle intemperie:
Twin è ideale per essere utilizzata all’esterno grazie alla grande
versatilità e all’ampia gamma di colori vivaci e brillanti. È disponibile
nella versione con o senza braccioli, con scocca chiusa o con struttura
a rete. Twin, nella tonalità verde, è stata scelta da Zaha Hadid
per gli spazi outdoor della caffetteria del nuovo Riverside Museum
of Transport di Glasgow.
firm Brunner
year of realization 2011
material polypropylene reinforced with fibreglass
dimensions 530x560xH820/460mm (without armrests),
570x560xH820/460mm (con braccioli)
colours petroleum, yellow, green, red, black, white, sand
The German company Brunner’s partnership with Archirivolto design
studio has given rise to Twin, a chair built out of a single piece of
polypropylene reinforced with high quality fibreglass perfect for
all kinds of uses, from public spaces such as restaurants, bars and
exhibition facilities to private homes. Its ergonomics and hygiene
make it the perfect solution for hospitals and clinics too.
Thin yet robust (precisely because it is made out of a single piece),
stackable, lightweight (especially in the variant with a grid structure),
easy to clean, weather-resistant: Twin is perfect for outdoor use thanks
to its great versatility and vast range of bright colours. It is available
in versions with or without armrests, with a solid body or with a grid
structure. Zaha Hadid chose green Twin seats for the outdoor spaces
in the coffee shop in Glasgow’s new Riverside Museum of Transport.
Disponibile
in un’ampia
gamma di colori,
la sedia monoscocca
Twin regala freschezza
e personalità a ogni ambiente,
soprattutto outdoor
Available in a wide range
of colours, the polypropylene
chair Twin gives freshness
and personality to ant
space, expecially
outdoor

XII design focus object
cicada marco de luca
azienda Metalcohome
anno realizzazione prodotto 2012
materiale acciaio (struttura), pietra naturale, grès porcellanato,
legno, cristallo (piano)
dimensioni 2500x1000mm, H750mm
Una struttura semplice e allo stesso tempo intrigante, un elemento
ambivalente che per caratteristiche tecniche, estetiche e materiche
può essere impiegato in modo versatile sia all’interno, sia in contesti
outdoor di differente tipologia: il tavolo Cicada, disegnato da Marco
De Luca fa parte della collezione Opendoor di Metalcohome.
Un disegno essenziale, un equilibrio armonico generato dalla
leggerezza formale del piano, disponibile in pietra naturale,
grès porcellanato, legno e cristallo e dalla geometria delle gambe
in acciaio verniciato a polveri termoindurenti. Proprio il disegno delle
gambe (caratterizzate da un profilo continuo dalle linee squadrate)
e la sensazione di movimento generata dalla loro inclinazione
e intersezione contribuiscono a determinare l’immagine inedita
dell’insieme. Snelle, eleganti, sottili, dalla spiccata gestualità,
le gambe rimandano a quelle dell’insetto dal tipico canto estivo,
la cicala appunto, da cui deriva anche il nome del tavolo.
firm Metalcohome
year of realization 2012
material steel (structure), natural stone, porcelain stoneware,
wood, crystal (tabletop)
dimensions 2500x1000mm, H750mm
A simple yet intriguing structure, an ambivalent element in terms
of technical, aesthetic and material properties that can be used
in a variety of different ways indoors and outdoors: the Cicada table
designed by Marco De Luca is part of Metalcohome’s Opendoor
collection. Simple design, a harmonious balance generated by the
formal lightness of the tabletop, available in natural stone, porcelain
stoneware, wood and crystal, and the geometry of its steel legs
painted with thermosetting powder paint. It is the design of the legs
(characterised by the continuous profile of its squared-off lines) and
the sensation of motion generated by their inclination and intersection
that give the table its innovative look. The gesture of the table’s
slender, elegant, thin legs recalls that of the insect after which
it is named, whose song echoes in the summer air: the cicada.

picnic gamfratesi
azienda Ligne Roset
anno realizzazione prodotto 2012
materiale frassino
dimensioni 600x370xH710mm
Ironico ma elegante, divertente ma funzionale: Picnic di Ligne Roset è
la reinterpretazione frizzante e versatile del mobiletto da cucito (detto
anche “travailleuse”), che tutte le nonne utilizzavano fino a qualche
anno fa. Dall’incontro inaspettato tra il consueto e un nuovo nasce un
sorprendente elemento, che abbandona la funzione originaria (non
serve più esclusivamente per riporre gli strumenti di cucito...) e viene
riattualizzato utilizzando materiali più moderni (il frassino tinto nero
sostituisce il rovere o il ciliegio d’epoca). Si perdono così i riferimenti
ordinari e si accede a una dimensione diversa, ma al contempo
viene preservato il carattere familiare e domestico, riaffermato
dall’elaborazione a curve sinuose del vano portaoggetti e del
supporto a basamento/manico, che consente di spostare agevolmente
il mobiletto. Un progetto originato da due talentuose tradizioni del
design europeo, da un’unione magica tra il design del sud e quello
del nord: GamFratesi è un’agenzia di design creata nel 2006
a Copenaghen dall’architetto danese Stine Gam e dall’architetto
italiano Enrico Fratesi.
firm Ligne Roset
year of realization 2012
material ash
dimensions 600x370xH710mm
Ironic yet elegant, fun yet practical: Ligne Roset’s Picnic is a lively,
versatile new interpretation of the sewing box (or “travailleuse”) all
our grandmothers used to have until a few years ago. The unexpected
meeting of the usual with something new gives rise to a surprising
element which gives up its original function (it is no longer used
exclusively for storing sewing implements...) and is updated with more
modern materials (black-stained ash instead of the old oak or cherry).
And so it transcends the more ordinary references to take on another
dimension altogether, while at the same time preserving its familiar,
domestic character, confirmed by the softly curved treatment of the
storage chest as well as its feet/handle support which enables it to
be moved around with ease. The project originates with two talented
European design traditions, out of the magical union between the
design of the south and that of the north: GamFratesi is a design
agency established in Copenhagen in 2006 by Danish architect Stine
Gam and Italian architect Enrico Fratesi.
Sembra
un mobiletto
da cucito, ma è un
contenitore/tavolino
elegante e versatile,
utilizzabile sia all’interno
che all’esterno.
It looks like a sewing box,
but it’s a cabinet/small table,
elegant and versatile,
that can be used both
indoors and
outdoors.

XIV design focus project
eco streetline | park hella
progetto illuminazione stradale
luogo Halle, Vestfalia (Germania)
progettista Heinz-Udo Lakemper
numero apparecchi installati 370
anno di realizzazione 2011
L’amministrazione della città di Halle (Vestfalia) ha sostituito 370
lampioni, ormai obsoleti, con gli innovativi lampioni a Led di Hella,
apparecchi per illuminazione stradale d’alta qualità, versatili,
performanti e facilmente aggiornabili nel tempo anche in seguito
a eventuali variazioni di esigenze. Per garantire il raggiungimento
degli obiettivi di risparmio, si è deciso di adottare il nuovo sistema
modulare di illuminazione stradale Eco StreetLine I Park.
La tecnologia a Led e la dimmerazione integrata garantiscono il
risparmio energetico desiderato; rispetto alle tecnologie convenzionali
è infatti possibile ottenere una riduzione fino al 70% del consumo di
energia elettrica e una conseguente drastica riduzione dei costi di
manutenzione.
L’intervento sviluppato da Hella ha consentito una riduzione del
consumo annuo di energia elettrica del 18% circa (125.000kW/h).
Considerando un utilizzo medio di circa 20 anni, Eco Street Line I
Park consente di ridurre le emissioni di CO 2 di circa 1550 tonnellate.
project street lighting
location Halle, Westfalia (Germany)
designer Heinz-Udo Lakemper
number of fixtures installed 370
year of realization 2011
The city government in the town of Halle (Westfalia) replaced 370
obsolete old streetlights with Hell’s innovative Led streetlights, top
quality, versatile, high performance lights which can easily be
adapted in response to changing needs in the future. To guarantee
achievement of the goal of cutting costs, the government decided to
adopt the new Eco StreetLine I Park modular street lighting system.
Led technology and built-in dimmering guarantee energy savings,
cutting electricity consumption by up to 70% over conventional
technologies and sharply cutting maintenance costs.
Hella’s project reduced annual electricity consumption by about 18%
(125,000kW/h). Considering an average lifespan of about 20 years,
Eco Street Line I Park will reduce CO 2 emissions by about 1550 tons.

myrtha nera piscine castiglione
progetto piscina privata
luogo provincia di Grosseto
piscina istallata Tecnologia Myrtha con lato a cascata
anno di realizzazione 2010
Da sempre attenta alla valorizzazione del territorio e dell’ambiente,
Piscine Castiglione propone sistemi e tecnologie per piscine in
grado di inserirsi armoniosamente in ogni contesto naturale. Grande
attenzione è stata dedicata negli ultimi anni alla scelta dei colori e dei
materiali utilizzati per il rivestimento delle soluzioni in ambito privato.
Nella zona collinare del grossetano è stata realizzata un’innovativa
piscina Myrtha con bordo rifinito in ceramica e cascata; la particolare
forma e il rivestimento nero, le consentono di dialogare con il
paesaggio dando l’immagine di un piccolo laghetto di montagna
che si riversa a valle. Lo specchio d’acqua consente un’ottima libertà
di movimento e l’appendice arrotondata, in un angolo, offre relax
grazie al getto d’acqua della fontana in acciaio inox. Tonalità tenui
come il color sabbia o più marcate come il nero, sono sempre più
richieste. Il nero per esempio ben si adatta a creare ambientazioni
che ricordino le vecchie rogge delle campagne padane o liguri,
o capaci di entrare in simbiosi con le pietre laviche tipiche delle isole
vulcaniche siciliane o delle costiere tirreniche.
project home swimming pool
location province of Grosseto
swimming pool installed Myrtha technology with a cascade side
year of realization 2010
Ever conscious of the importance of the landscape and the
environment, Piscine Castiglione offers swimming pool systems and
technologies that fit harmoniously into any natural setting. In recent
years the company has concentrated on the choice of colours and
materials used for finishing home swimming pools.
In the hills around Grosseto the company installed an innovative
Myrtha swimming pool with a ceramic finished edge and cascade;
the pool’s unusual shape and black finish allow it to interact with
the landscape, like a mountain pond with a stream flowing out of it.
The pool permits the utmost freedom of movement, and a rounded
corner offers a place to relax in the jet of water from the steel fountain.
Soft hues such as sand and bold black are always the most popular
colours. For example black is ideal for creating settings recalling the
traditional canals of the Po Valley or the Ligurian countryside, and
forms a symbiosis with the lava stone typical of the volcanic islands
of Sicily or the Tyrrhenian coastline.

XVI design focus project
wing, uwf, tyco 10 performance in lighting
progetto nuova sede Palazzo Regione Lombardia
luogo Milano
progetto impianto illuminazione Arch. Giovanna Longhi,
Studio architettura Edera
esterni Peverelli srl
anno di realizzazione 2011
Direzioni e fasci di luce come onde morbide, sfumate e dolci
o al contrario decise, geometriche e precise: una nuova promenade
accoglie i visitatori della nuova sede della Regione Lombardia,
una sistemazione esterna, realizzata con la complicità della luce,
che si riflette nella pietra, nei marmi, gioca con i nove massi scultura
del Percorso geologico, con le vasche e l’acqua.
Il progetto ha come sua punta di diamante proprio l’illuminazione
di strade e viali, delle vasche (con apparecchi SBP), delle rotonde
e dei percorsi (per i quali sono state utilizzati Kaslim SBP o Gradus
di Prisma) e delle panchine, illuminate da Prisma Architectural con
apparecchi direzionali d’accento sotto di esse, per enfatizzare gli
elementi architettonici di spicco. Performance in Lighting SpA nel
progetto illuminotecnico ha fornito tutti i prodotti di varie tipologie,
tra cui molti Led, dei brand Prisma, Prisma Architectural, SBP,
SBPUrban lighting e Spittler. Un’illuminazione dagli aspetti naturalistici
nella quale gli apparecchi pongono un’enfasi particolare su pietre,
superfici ed elementi architettonici.
project new offices for the Region of Lombardy
location Milan
lighting design Arch. Giovanna Longhi, Studio architettura Edera
outdoor Peverelli srl
year of realization 2011
Directions and beams of light like soft, gentle waves, or bold,
geometric and precise: a new promenade welcomes visitors to
the new offices of the Region of Lombardy, a landscaping project
put together with the aid of light, reflected in the stone and marble,
playing with the nine sculptural masses of the geological pathway,
with its pools and water.
The key to the project is the lighting of streets and avenues, the
pools of water (using SBP light fixtures), the round terraces and the
pathways (using Kaslim SBP or Gradus by Prisma) and the benches,
lit up by Prisma Architectural using directional spotlights underneath
them to emphasise outstanding architectural elements. Performance
in Lighting SpA supplied all the products required for the lighting
project, including many Leds by the Prisma, Prisma Architectural, SBP,
SBPUrban lighting and Spittler brands. A lighting project with
a natural look, in which the light fixtures underline the presence
of stones, surfaces and architectural elements.

Enrico Minasso
listotech ® stone-decking listotech
progetto giardino, area piscina e spazi esterni
di una residenza privata
luogo Monferrato
progetto arch. Pietro Mignone
anno di realizzazione 2011
dimensioni listone 1000/2000/3000/4000x100x30mm
Ricercatezza nei materiali, armonia degli elementi e forte contenuto
tecnico sono le linee guida del progetto di restyling dell’area outdoor di
una residenza privata nel cuore del Monferrato. Per la scala di accesso,
i camminamenti e la pavimentazione dell’intera area piscina, è stato
utilizzato lo stone decking Listotech ® by Listotech ® , un materiale di nuova
concezione, espressamente ideato per l’outdoor, utilizzato nella nuance
Grigio Verde per seguire il ritmo cromatico dell’ambiente circostante.
Listotech ® è l’unico listone in pietra precompressa, capace di racchiudere
in soli 3cm di spessore un’anima di acciaio armonico per lunghezze
fino a 4m. La composizione in Ars (alta resistenza ai solfati) e l’assenza
totale di legno e plastica permettono a questa pavimentazione di resistere
all’ossidazione e agli agenti più infiltranti. L’installazione, messa a
punto dall’arch. Mignone in collaborazione con l’azienda produttrice
specificatamente per questo progetto, è avvenuta tramite l’incollaggio delle
doghe su un’orditura di listelli di teflon adagiati su massetto in calcestruzzo.
Lo stesso materiale è stato utilizzato come rivestimento verticale per
l’angolo spogliatoio con annessa doccia “open air” per la piscina.
project garden, swimming pool area and outdoor spaces
in a private home
location Monferrato
design arch. Pietro Mignone
year of realization 2011
dimensions strip 1000/2000/3000/4000x100x30mm
Refined materials, harmonious elements and strong technical content are
the guidelines behind the restyling of the outdoor area in a private home
in the heart of the Monferrato region. The access stairway, paths and
pavement throughout the swimming pool area are paved with Listotech ®
stone decking by Listotech ® , a new kind of material designed expressly for
outdoor use, in the Grigio Verde (Greenish Grey) hue to match the colours
around it. Listotech ® is the only prestressed stone strip capable of enclosing
a harmonic steel core in a thickness of only 3cm, available in strips up
to 4m long. Its highly sulphate-resistant composition (Ars) and the complete
absence of wood and plastic allow the pavement to withstand oxidation
and infiltration agents. The laying process, designed specifically for the
project by architect Mignone in collaboration with the manufacturer,
involved gluing of the strips onto a weft of teflon strips resting on the
concrete slab. The same material was used as vertical cladding on the
dressing room corner with its “open air” shower for the swimming pool.

XVIII design focus project
iberia led ge lighting
progetto ponte Moulay El Hassan
luogo Rabat, Marocco
numero apparecchi 72
altezza pali 11m
anno di realizzazione 2012
Una soluzione d’illuminazione esterna che combina l’eccellenza
del design con una straordinaria qualità della luce e un significativo
risparmio energetico: gli apparecchi Iberia Led di GE Lighting sono
stati utilizzati per illuminare il ponte Moulay El Hassan a Rabat,
testimone dell’ambizioso piano di modernizzazione delle infrastrutture
in atto in Marocco dall’ultimo decennio.
Per il ponte era necessario un progetto che prevedesse bassi costi
di manutenzione (garantiti da una soluzione a Led), un design
esteticamente accattivante e un brand riconosciuto che garantisse
la qualità del prodotto. I 72 apparecchi Iberia Led sono stati installati
a un’altezza di 11m per garantire un’ottima illuminazione e una
perfetta visibilità sulle tre corsie di marcia, sulla pista ciclabile, sulla
corsia dei pedoni e su quella per i tram. Grazie all’ottica brevettata,
studiata per ottimizzare l’utilizzo della tecnologia Led, si ottiene
un’ottima uniformità della luce sul piano orizzontale, ma anche
in verticale sul piano cilindrico, mentre la luce bianca e l’alta resa
dei colori aumentano il comfort visivo e la sicurezza.
project Moulay El Hassan bridge
location Rabat, Morocco
number of fixtures 72
pole height 11m
year of realization 2012
An outdoor lighting solution combining outstanding design with
extraordinarily good quality light and significant energy savings:
GE Lighting’s Iberia Led light fixtures were used to light up the
Moulay El Hassan bridge in Rabat, testifying to the ambitious plan for
modernisation of infrastructures that has been underway in Morocco
for the past ten years.
The lighting for the bridge had to be inexpensive to maintain
(guaranteed by a Led solution), with aesthetically attractive design
and a well-known brand guaranteeing product quality. The 72 Iberia
Led light fixtures are installed at a height of 11m to ensure optimal
lighting and perfect visibility on the bridge’s three traffic lanes, cycling
track, pedestrian track and streetcar lane. Patented optics designed
to optimise use of Led technology achieve optimal uniformity of light
on the horizontal plane and vertically on the cylindrical plane, while
white light and the high performance of the colours add to visual
comfort and safety.

marmo grolla marmi faedo
progetto Le piazze del Centro
luogo Arzignano (VI)
progettista Ruggero Marzotto (Studio AUA)
anno di realizzazione 2004-2007
Obiettivo dell’intervento era quello di realizzare uno spazio urbano
capace di essere luogo della memoria e dell’identità; una sfida,
rinviata per anni, affrontata attraverso la riqualificazione del vastissimo
sistema di “vuoti” storici che affollava di parcheggi e viabilità
disordinata il centro di Arzignano. Il progetto ha previsto l’utilizzo di
pochi materiali, per un linguaggio architettonico semplice ed efficace:
a un “tappeto” di porfido sono state affiancate fasce e campiture in
marmo Grolla fiammato, una pietra giallo-rosata dall’aspetto caldo,
dall’alta resistenza all’usura, antigelivo e antisdrucciolo. I tagli diversi
del marmo, dalle lastre a correre alle fasce di spessori alterni alle
piastre di grande formato, danno vita ad ampi spazi unitari dedicati
alla sosta, mentre i blocchi lavorati diventano sedili o bordi e fondali
d’acqua della fontana, creando contro la bruna campitura dei porfidi
linee e ambienti di luce, vasche di fiori, bordature ai pali luminosi.
Complessivamente, oltre 13.000m 2 di superficie che la calda pietra
della cava di Spagnago ordina e concatena con la geometria del
disegno e la libera sequenza delle campiture.
project Squares in the city centre
location Arzignano (VI)
designer Ruggero Marzotto (Studio AUA)
year of realization 2004-2007
The project aimed to create an urban space that would be a site
of memory and identity; a challenge that had been put off for years
and was finally met by redeveloping the vast system of historic “gaps”
created by the disorderly streets and parking lots in the centre
of Arzignano. The project uses only a small number of materials
in a simple yet effective architectural idiom: a “carpet” of porphyry
is flanked by strips and spaces covered with mottled Grolla marble,
a pinkish yellow stone with a warm look which is highly resistant
to wear and frost and has a non-slip surface. Different cuts of marble,
from panels cut in the same direction to strips of alternating thicknesses
and to large slabs, create large unitary spaces where people can stop
and rest, while worked blocks of stone become seats or curbs and
provide the basin for water in the fountain, creating light lines and
spaces against the brown porphyry, flower tubs and borders around
the streetlights. A total of over 13,000m 2 of surfaces, put in order
by the warm look of stone from the Spagnago quarry and connected
to the geometry of the design and the free sequence of spaces.

XX design focus review
Liberi in cucina 190 Alpes-Inox
design Nico Moretto
Fa parte della collezione “Liberi in The “Liberi in cucina” or “Freedom in
cucina” l’elemento cottura su ruote da the kitchen” collection includes a 190
190cm, ideale per l’outdoor. Vi trovano cm cooking element on wheels, ideal
posto: piastra in acciaio, fuoco a gas for outdoor cooking. It includes a steel
singolo con tripla corona e friggitrice plate, a single gas burner with a triple
elettrica. Dispone di ampi cassetti flame and an electric fryer. It has big
frontali (anche nella versione in legno drawers on the front (also available
di rovere) e di un ripiano inferiore in oak wood) with a pull-out work
estraibile. A richiesta, un’elegante surface below. On request, an elegant
copertura impermeabile consente di waterproof cover can be provided
proteggere il blocco cottura dall’umidità. to protect the cooking unit from damp.
Alpes-Inox spa
via Monte Pertica, 5 – 36061 Bassano del Grappa (VI)
tel 0424 513500 – fax 0424 36634
www.alpesinox.com – info@alpesinox.com
Railway De Padova
design Luca Nichetto
Traversine e rotaie sono i componenti Railway ties and tracks inspire the
delle strade ferrate dai quali trae design of Luca Nichetto’s Railway.
ispirazione Luca Nichetto per disegnare The round and rectangular versions
Railway. Nella versione rotonda of the table have a steel frame painted
e rettangolare, il tavolo ha una struttura white and slate created on the basis of
in acciaio verniciata in bianco e grigio an L-shaped profile running all around
antracite creata a partire da un profilo the outside of the tabletop, to which the
a “L” che corre lungo il perimetro del legs are anchored, and which supports
piano d’appoggio al quale sono fissate teak staves with a natural finish.
le gambe e che sostiene le doghe
di teak, sempre in finitura naturale.
De Padova srl
corso Venezia, 14 – 20121 Milano
tel 02 77720244
press@depadova.it – www.depadova.it
Artusi Outdoor Arclinea
design Antonio Citterio
Una risposta concreta alla
A concrete response to the problem
progettazione di spazi cucina pensati of designing kitchens for outdoor use:
per ambienti esterni: la nuova Isola the new Isola Artusi is a real outdoor
Artusi diventa un’autentica cucina kitchen. Designed by Antonio Citterio
outdoor. Disegnata da Antonio Citterio in 1999 in the freestanding version,
nel 1999 nella sua versione “free it is now available with a Okoumè
standing”, viene proposta oggi con marine plywood body and a 316L
compensato marino Okoumè per il (Low Carbon + Molybdenum) stainless
fusto e acciaio inox 316L (Low Carbon steel coating for resistance to the
+ Molibdeno) per il rivestimento che
assicura resistenza all’ambiente marino.
marine environment.
Arclinea Arredamenti spa
viale Pasubio, 70 – 36030 Caldogno (VI)
tel 0444 394111 – fax 0444 394260
www.arclinea.it – info@arclinea.it
Via Iulia ® - RocciaBlock Gold ® Ferrari BK
Speciali miscele di inerti naturali
pregiati sono alla base della
pavimentazione modulare
autobloccante per esterni Via Iulia ®
della linea RocciaBlock GOLD ® Special mixtures of quality natural
inerts are used to create Via Iulia
. Con il
passare del tempo e grazie all’usura, le
inedite sfumature di colore dei masselli
vedono accrescere il loro splendore e
la loro brillantezza. Raffinata bellezza
ed estrema durabilità si combinano
in una linea dalla versatile modularità.
®
modular interlocking outdoor flooring
from the RocciaBlock GOLD ® line.
The passage of time and wear adds
value to the beauty and shine of the
unusual colours. Refined beauty and
great durability come together in a line
characterised by versatile modularity.
Ferrari BK spa
via Santa Caterina, 7 – 37023 Lugo di Grezzana (VR)
tel 045 8801066 – fax 045 8801633
www.ferraribk.it – info@ferraribk.it

Husk Outdoor B&B Italia
design Patricia Urquiola
Husk Outdoor è la poltroncina per
esterni caratterizzata dalla scocca
rigida in Hirek ® (colore bianco), da
un supporto fisso (disponibile nelle
finiture bianco, nero, arancio, verde
acido e azzurro) e da una serie
di cuscini soffici, sulla seduta o sullo
schienale, con rivestimento in tessuto
tecnico in 5 varianti di colore.
È realizzata con materiali riciclati
e riciclabili, separabili singolarmente.
B&B Italia spa
strada Provinciale, 32 – 22060 Novedrate (CO)
tel 031 795111 – fax 031 791592
www.bebitalia.com – info@bebitalia.com
Techne Linear Fontanot
Techne Linear è la scala a chiocciola
in tecnopolimero che esalta la
leggerezza delle forme garantendone
allo stesso tempo la resistenza.
Geometria regolare, colore, forma
e materia diventano un linguaggio
espressivo personale e irripetibile.
Disponibile nei colori, bianco, verde
e rosso è ideale sia per uso interno che
esterno grazie al particolare processo
di colorazione direttamente in pasta.
Fontanot - Albini & Fontanot
via P. Paolo Pasolini, 6 – 47853 Cerasolo Ausa (RN)
tel 0541 906111 – fax 0541 906124
www.fontanot.it – info@fontanot.it
Husk Outdoor is an outdoor seat with
a rigid white Hirek ® body, a fixed
support (available in white, black,
orange, acid green or light blue finish)
with a series of soft cushions on the
seat or backrest covered in high-tech
fabric in 5 different colours. It’s made
of recycled and recyclable materials
which may be individually separated.
Techne Linear is a technopolymer
spiral staircase which underlines
the lightness of forms while at the
same time guaranteeing strength.
Regular geometry, colour, shape and
material become a highly personal,
unrepeatable expressive vocabulary.
Available in white, green and red,
it is perfect for either indoor or outdoor
use thanks to the special process
of colouring it directly in the mix.
Bluetech Ceramiche Refin
Il pregio e l’eleganza della Pierre Bleue The prestige and elegance of Pierre
del Belgio rivivono nelle collezione Bleue from Belgium lives on in Bluetech
Bluetech, una linea dall’eccellente collection, a line characterised by
valenza estetica e dal contenuto excellent aesthetic value and highly
altamente innovativo, espressione innovative content, an expression of the
delle più avanzate tecnologie most advanced productive technologies
produttive coniugate all’esperienza e combined with the experience and
alla cultura ceramica che da sempre culture of ceramics that has always
contraddistinguono il grès porcellanato characterised Refin porcelain stoneware.
Refin. Disponibile in 5 colori nei formati Available in 5 colours, in the sizes
30x30cm e 60x60cm.
30x30cm and 60x60cm.
Brianza Plastica spa
via Rivera, 50 – 20841 Carate Brianza (MB)
tel 0362 91601 – fax 0362 990457
www.brianzaplastica.it – info@brianzaplastica.it
DeckingSton Il Casone
DeckingStone è il listone in
DeckingStone is an extra strong strip
pietra extraforte, pensato per la of stone intended for outdoor paving
pavimentazione esterna di terrazzi of terraces or gardens, as an alternative
o giardini come alternativa alla pietra to natural stone. Available with two
naturale. Disponibile in due finiture, different finishes, sanded or flared,
sabbiata o fiammata, può essere posato it may be laid in the conventional
in maniera tradizionale su massetto manner over a floor slab or as a
oppure come pavimento flottante. floating floor. It combines the geometric
Contrappone al rigore geometrico della severity of its texture with a perfectly
texture una matericità tutta naturale, natural material feel which is pleasant
piacevole al tatto e alla vista. to the touch and to the eye.
Il Casone spa
via Imolese, 98– 50033 Firenzuola FI
tel 055 8199005 – fax 055 8199006
www.ilcasone.it – info@ilcasone.it

XXII design focus review
Kimono Karman
design Matteo Ugolini
Un gusto orientale, un custode della
luce che la genera e la protegge,
fondendosi con l’aria che lo circonda,
quasi a dare spessore alla luce stessa:
le lanterne sospese Kimono, ideali
per interni ed esterni, sono realizzate
in vetroresina, un materiale prezioso
che mantiene inalterato il fascino della
materia prima grezza (originariamente
in carta), imperfetta e volutamente
sfilacciata per aumentarne la bellezza.
Karman srl
z.i San Martino del Piano s.n – 61034 Fossombrone (PU)
tel 0721 715042 – fax 0721 716640
www.karmaitalia.it – info@karmaitalia.it
Row Officinanove
design Paolo Ulian
Un oggetto innovativo che può essere
trasformato a piacere grazie a una
serie di moduli quadrati di alluminio
verniciato a polvere assemblati tramite
robuste cerniere: Row è una seduta
“mutevole”della lunghezza standard di
95cm e può ruotare per seguire forme,
per percorrere linee, per sviluppare
la propria immaginazione. Colorata,
estremamente leggera, resistente
e versatile.
Officinanove
via Maremmana, 8 – 56012 Calcinaia (PI)
tel 0587 422192 – fax 0587 423749
www.officinanove.it – info@officinanove.it
An Oriental custodian of the light that
generates and protects it, blending with
the air around it, almost as if to give
the light itself a texture: Kimono
suspended lanterns, perfect for either
indoor or outdoor use, are made
of fibreglass, a precious material that
preserves all the charm of the rough
raw material (originally paper), which
is imperfect and intentionally frayed
to add to the beauty.
An innovative item which may be
transformed at will thanks to a series
of square powder-painted aluminium
modules assembled with robust hinges:
Row is a “changeable” chair with
a standard length of 95cm which can
be turned to follow shapes and lines
and express the imagination. Colourful,
lightweight, resistant and versatile.
Frassino Trattato Termicamente Listone Giordano
La nuova proposta per l’outdoor A new product for outdoors: a decking
è un decking in frassino trattato made of heat treated ash, a species
termicamente, un’essenza abbondante abundant in the forests of France.
nelle foreste francesi. Il trattamento Heat treatment with steam, without
termico mediante vapore, senza chemical products, improves the
prodotti chimici, migliora le
durability and dimensional stability
caratteristiche di durabilità e stabilità required for outdoor use. The brushed
dimensionale necessarie per l’impiego surface and the absence of finishing
all’esterno. La superficie spazzolata treatments underline the natural look
e l’assenza di un trattamento di finitura
valorizzano l’aspetto naturale del legno.
of the wood.
Listone Giordano - Margaritelli spa
Fraz. Miralduolo – 06089 Torgiano (PG)
tel 075 988681 – fax 075 9889043
www.listonegiordano.com – info@listonegiordano.com
Birba Parri
design Marco Maran
Una collezione sbarazzina all’insegna
della morbidezza e del colore:
Birba è la morbidissima linea di
imbottiti dalla veste informale e
dall’anima eclettica. Una grossa zip
in plastica spessa 1cm corre lungo tutto
il perimetro e ne delimita il sopra e il
sotto, il fronte e il retro. Intorno alla zip
si sviluppa un’imbottitura a tutto tondo,
soffice, morbida, tanta.
Parri
via Tosco Romagnola Est – 56020 La scala San Miniato (PI)
tel 0571 419872 – fax 0571 419855
www.parridesign.it – info@parridesign.it
A carefree collection inspired by
softness and colour: Birba is an ultrasoft
line of upholstered furnishings in a
casual, eclectic spirit. A big plastic zip
1cm thick runs all around its perimeter
and defines its top and bottom, front
and back. The zip is surrounded all
around by abundant soft upholstery.

Top 50 Led Metal Spot
Una serie di faretti da incasso a Led
per interni ed esterni dalle dimensioni
molto contenute (5 cm) e dall’elevato
grado di protezione (IP67): Top 50
è particolarmente robusto, grazie alla
qualità dei materiali scelti (frontale
in alluminio o acciaio AISI 316L,
dissipatore in alluminio). È installabile
a soffitto, parete o pavimento e
consente di scegliere tra 3 diverse
tonalità di bianco e una versione RGB.
Metal Spot spa
via T. Tasso, 44 – 20089 Rozzano (MI)
tel 02 577711 – fax 02 8257853
www.metalspot.com – info@metalspot.com
Moon Platek Light
design Olle Lundberg
A series of flush-mounted led spotlights
for indoor and outdoor use, very small
in size (5 cm) with a high degree of
protection (IP67): Top 50 is particularly
robust thanks to the quality of the
materials selected (aluminium or AISI
316L steel front panel, aluminium
dissipator). It may be installed on the
ceiling, wall or floor and offers a choice
of 3 white hues or an RGB version.
Corpi illuminanti a elevato rendimento High performing light sources available
disponibili nelle versioni Applique in Applique (wall-mounted) and Paletto
e Paletto, quest’ultima realizzata (pole-mounted) versions, the latter at
in 3 diverse altezze: la collezione 3 different heights: the Moon collection
di lampade per esterni Moon è stata of outdoor lights won the 2012 Red
premiata con il Red Dot Design Award Dot Design Award. Simple design
2012. Un disegno semplice ottenuto and plain shapes for a light fixture
attraverso geometrie essenziali per characterised by use of led light sources
un apparecchio che si caratterizza integrated into the aluminium body
per l’utilizzo di sorgenti luminose a Led, of the light.
integrate nel corpo in alluminio.
Platek Light srl
via Paderno, 19 – 25050 Rodengo Saiano (BS)
tel 030 6810315 – fax 030 6816567
www.platek.eu
Greenline Nautinox Living
design Luca Pegolo
Una serie di vasi/cachepot,
A series of vases/cachepots, an
un’originale parete divisoria che può original dividing wall that can host
ospitare piante rampicanti, una libreria, climbing plants, a bookshelf, an elegant
un’elegante panchina e uno sgabello bench and a multipurpose stool:
multiuso: Greenline è la proposta di Greenline is available from Nautinox
Nautinox Living. Il bianco dell’acciaio Living. The white of white enamelled
smaltato bianco, ottenuto tramite un steel obtained with a cataphoresis
trattamento di cataforesi e verniciatura treatment and powder painting
a polvere, si combina con il teak combine with teak and birch plywood
e il multistrato di betulla per esaltare
il verde delle piante.
to enhance the greenery.
Nautinox Living
via Meucci, 14/16 – 20080 Casarile (MI)
tel 02 90093718 – fax 02 9054631
www.nautinoxliving.it – info@nautinoxliving.it
Tabula Polidoro
design Studio MM Design
Ideale per zone fumatori esterne, Perfect for outdoor smoking areas,
verande e dehors in genere, Tabula verandas and all sorts of outdoor
è un tavolo riscaldante per esterni che spaces, Tabula is a heating panel for
si basa sulla miscelazione di un flusso outdoor use which mixes a flow of cold
di aria fredda aspirata dall’ambiente air from outdoors with a small quantity
con una ridotta quantità di fumi caldi of hot fumes generated by a hygienic
generati da una combustione igienica form of combustion which takes place
che avviene al suo interno. L’ottimizzata inside it. Optimised directionality and
direzionalità e la razionalizzazione del rationalisation of heat flows permit
flusso termico generato consentono una optimal use.
resa ottimale del dispositivo.
Polidoro spa
via Lago di Misurina, 76 – 36015 Schio (VI)
tel 0445 678678 – fax 0445 678679
www.polidoro.com – polidoro@polidoro.com

XXIV design focus review
Equilibre Prandina
design Luc Ramael
Lampada da terra per outdoor a luce
diffusa verso l’alto e verso il basso,
Equilibre deve il suo nome al sottile
equilibrio formale tra il fusto affusolato
e il grande diffusore circolare.
Una presenza scultorea importante
determinata dall’altezza considerevole
(2m) e dall’adozione di colori pieni
dalla tattilità soft. La struttura è in
polietilene rotazionale bianco, base
di stabilizzazione in metallo verniciato.
Prandina srl
via Rambolina, 29 – 36061 Bassano del Grappa (VI)
tel 0424 566338 – fax 0424 566106
www.prandina.it – info@prandina.it
Hoop Sensai
Una tecnologia che integra luce e suono
incorporata in un pezzo d’arredo:
è Hoop, il tavolo di design dalle
proporzioni equilibrate che s’illumina
e irradia il suo chiarore con un effetto
di suggestiva atmosfera. Un oggetto
multiprestazionale che emoziona con
le sue inaspettate funzioni: diffonde
musica come una cassa acustica ad
alta fedeltà permeando in maniera
omnidirezionale lo spazio circostante.
Sensai ® by Check Up spa
via del Lavoro, 63 – 31013 Codognè (TV)
tel 0438 470357 – fax 0438 470356
www.sensai.it – info@sensai.it
A freestanding outdoor lamp with
diffuse upward and downward oriented
light, Equilibre owes its name to the
subtle formal equilibrium between the
slender stem and the big round diffuser.
Its prominent sculptural presence
is determined by its height (2m) and
use of solid colours with a soft feel.
The structure is made of white rotational
polyethylene, with a stabilising base
made of metal painted.
A technology combining light and
sound incorporated in an item of
furniture: Hoop is a table designed
with balanced proportions that lights
up and gives off lightness to create an
evocative atmosphere. A multipurpose
object which thrills with its unexpected
functions: diffuses music like a high
fidelity speaker, permeating the space
around it in all directions.
Reverse Pratic
Una soluzione autoportante in alluminio
concepita per soddisfare le esigenze
di protezione solare: Reverse permette
di ottenere una protezione totale con
il telo in Pvc impermeabile e ignifugo,
oppure una gradevole ombreggiatura.
La struttura può essere completata dalle
chiusure perimetrali (Windy, Slide
e T-Line), 3 diverse soluzioni, concepite
per proteggersi e vivere gli spazi
esterni col massimo comfort.
Pratic f.lli Orioli spa
via A. Tonutti, 80/90 – 33034 Fagagna (UD)
tel 0432 638311 – fax 0432 678022
www.pratic.it – pratic@pratic.it
Park Simes
Un segno semplice, un angolo retto
alleggerito da eleganti giunture:
Park è un apparecchio da arredo
urbano con sorgente, ideale per
illuminare parcheggi, piazze e piste
ciclabili. Realizzato in alluminio estruso
e pressofuso, il prodotto è presentato
in una gamma di 4 versioni: attacco
a parete, con palo singolo o doppio
e con solo testa palo con attacco
cilindrico e apposita staffa.
Simes spa
via G. Pastore, 2/4 – 25040 Corte Franca (BS)
tel 030 9860430 – fax 030 9860439
www.simes.it – simes@simes.it
A freestanding aluminium solution
designed to meet the need for shelter
from the sun: Reverse provides total
protection or pleasant shade with
waterproof and fireproof PVC cloth.
The structure may be completed with
3 different forms of closure around
the sides (Windy, Slide and T-Line)
designed to provide shelter and allow
people to enjoy the outdoors in perfect
comfort.
A simple symbol, a right angle
lightened up by elegant joints: Park
is a street furnishing with a light source,
perfect for lighting up parking lots,
squares and cycle tracks. Made of
extruded and die cast aluminium, it is
available in 4 versions: wall-mounted,
with a single or double pole or with
a pole head only, with a cylindrical
connection and a special bracket.

t group
Nasce e cresce nel cuore della Brianza una realtà unica nel panorama
italiano, un’azienda che fa della protezione solare il proprio credo, un team
di professionisti che ha come obiettivo quello di regalare momenti di relax
attraverso tende da sole, pergolati e vele ombreggianti.
Unica perché il processo produttivo si svolge interamente all’interno
dell’azienda, dall’alluminio che verrà utilizzato per le fusioni delle strutture,
al taglio, alla confezione e alla realizzazione del telo in PVC o in tessuto
acrilico o poliestere, fino alla vendita diretta tramite showroom monomarca,
rivenditori o su progetto a privati. Aristide Radaelli, che rappresenta la
seconda generazione della famiglia di imprenditori che ha avviato la florida
attività, ne sintetizza il segreto: “Abbiamo sempre investito in nuovi prodotti
e la nostra espansione è legata al fatto che ci occupiamo con passione
di ciò che creiamo da zero”.
The only company of its kind in Italy, BT Group was established and grew
in the Brianza area to give shade from the sun. The company’s team of
professionals give people the gift of relaxing moments under an awning,
pergola or sunshade. The company is truly one of a kind in that its productive
process is performed entirely in-house, from aluminium, which is used for the
structures casting, cutting, packaging and manufacturing of shades made
of PVC or acrylic or polyester, sold directly in the company’s own showrooms,
through resellers or by commission to custom designs. Aristide Radaelli,
a member of the second generation of the family that founded the company,
sums up its secret: “We have always invested in new products,
and our growth is due to our dedication to what we make from scratch”.

XXVIII design focus factory
bt group
sistemi ombreggianti
shading systems
Uno stabilimento produttivo ampliatosi nel corso degli anni fino
a raggiungere gli attuali 20.000m 2 all’interno dei quali trovano
occupazione 110 dipendenti impegnati nella progettazione e
realizzazione di tende da sole, pergolati e vele ombreggianti: ne ha
fatta di strada l’azienda fondata dalla famiglia Radaelli, partita dal
piccolo laboratorio artigianale di Monza, operante nel settore della
tappezzeria, e arrivata oggi a essere una delle maggiori realtà del
settore a livello nazionale. Una strada fatta di piccoli passi ma anche
di grandi traguardi, un percorso costellato da momenti eccellenti e da
tappe fondamentali (come la svolta del 1982 con l’apertura del nuovo
capannone di Lesmo), ma anche contraddistinto dalla continuità di
intenti e dal quotidiano raggiungimento di obiettivi concreti.
Una storia fatta di investimenti, di innovazione tecnologica
e soprattutto di persone. Quelle persone che hanno saputo far
crescere l’azienda, renderla solida, fare le scelte importanti. Ma
anche quelle che hanno lavorato nell’ombra, senza troppi clamori,
migliorando giorno per giorno ogni aspetto dell’attività produttiva,
portando con impegno e costanza il proprio “piccolo-grande
mattone”. Autonomia della produzione al 100%, ampia gamma
di sistemi e soluzioni e versatilità dell’offerta sono garantite da una
produzione d’avanguardia, ormai totalmente industriale, ma nella
quale l’attenzione al dettaglio e la cura di ogni particolare rimanda
a una concezione quasi artigianale, all’idea del “fatto a mano”. Solo
attraverso questo difficile equilibrio è possibile infatti offrire quantità
e qualità, un numero elevato di soluzioni per l’esterno (capottine,
tende a molla, tende a bracci, tende a bracci con cassonetto, schermi
fissi, tunnel, pergole e vele) tutte realizzate su misura, su disegno.
Tutto nasce proprio dalle esigenze del cliente, dalla tipologia di
copertura da sviluppare, dalle dimensioni, dal colore della struttura
e del telo. Insomma una progettazione ad hoc, una flessibilità
produttiva che consente all’azienda di soddisfare le richieste più
diverse. Un importante plus di BT Group è la costante ricerca e lo
sviluppo di macchinari tecnologicamente avanzati e più in generale
una tensione costante all’innovazione e alla personalizzazione
del prodotto. Ogni soluzione è progettata dall’ufficio tecnico interno
all’azienda che lavora in costante collaborazione con architetti
e progettisti.
La produzione inizia dalla fusione in alluminio, dalla quale si
otterranno tutti i pezzi del telaio, che avviene nella fonderia di
proprietà. Dagli stampi progettati e sviluppati specificatamente per
l’azienda, si ottengono tutte le fusioni delle strutture a catalogo dalla
quale verranno poi ricavati anche i pezzi su misura. Ciò consente
di non dipendere da un fornitore e di essere tempestivi ogniqualvolta
ci sia la richiesta di un pezzo speciale. Tutti i profili e gli accessori
metallici, disponibili in un’ampia gamma di finiture e colori, vengono
trasferiti dalla fonderia o dal magazzino del grezzo all’impianto di
verniciatura nella quale verranno trattati per ottenere la colorazione
richiesta. Dopo 11 getti di lavaggio i profili transitano nelle camere
di verniciatura, nelle quali attraverso un processo automatizzato
(a cui si può aggiungere per finiture particolari anche una
verniciatura manuale) vengono perfettamente verniciati con polveri in
text by Davide Cattaneo
photo by Ferdinando Sacco
poliestere che garantiscono un’ottima resistenza alla corrosione.
I pezzi verniciati transitano poi nel forno di cottura a 200°C nel quale
viene stabilizzata la vernice. All’uscita vengono fatti raffreddare
e sono poi disponibili per le lavorazioni successive o per l’imballo
qualora vengano richiesti separatamente. La tendenza in atto per
quanto riguarda i profili vede prevalere le colorazioni chiare del
bianco avorio o all’opposto quelle scure del grigio ferro micaceo,
senza dimenticare il marrone, caldo ma allo stesso tempo elegante,
realizzato unicamente per BT Group.
La produzione si articola in due linee principali, che parallelamente
si sviluppano una accanto all’altra, con una sequenza analoga di
operazioni, ma che sono molto chiaramente suddivise occupando
di fatto due strutture adiacenti pressoché indipendenti: da una parte
vengono prodotti i pergolati e le vele ombreggianti, dall’altra le tende
da sole.
Merita attenzione la lavorazione dei pergolati focalizzata attorno
alla realizzazione del telo in PVC. Come da richiesta del cliente il
telo viene tagliato in moduli di larghezza uniforme che vengono posti
uno accanto all’altro e assemblati (saldatura per sovrapposizione)
per comporre la larghezza complessiva richiesta. Il dimensionamento
e il taglio del telo possono avvenire automaticamente o tramite
pantografo per i disegni più complessi. La macchina consente
infatti di riportare fedelmente sul foglio in PVC forma e dimensioni
progettate e disegnate al computer. Una volta dimensionato il telo,
viene creata un’apposita asola che andrà a ospitare il cavetto di
sostegno. Viene poi trasferito alle diverse linee nelle quali si procede
al montaggio dei rulli metallici orizzontali e alla preparazione della
struttura. Per i rulli sono disponibili strutture in alluminio di diversa
forma e colore o telai in legno per un effetto “country” un po’ in calo,
ma ancora apprezzato in determinati contesti.
Procedimento analogo per le tende da sole realizzate nel nuovo
stabilimento che dispone di un magazzino verticalizzato dal quale
è possibile richiamare il profilo desiderato per poi tagliarlo a misura.
La confezione del tessuto acrilico segue lo stesso principio della
preparazione del PVC, con la cucitura dei moduli da 120cm uno
accanto all’altro sino a ottenere la larghezza desiderata. In base
alle dimensioni verrà poi centrata la tenda eliminando le parti laterali.
BT Group offre un’infinita varietà di tessuti dei più importanti
produttori italiani e internazionali, dai molteplici disegni e geometrie:
dal rigato (un “evergreen”) al tinta unita, oggi sempre più richiesto,
dai decori geometrici a quelli floreali, in un inarrestabile declino.
Al telo verrà poi aggiunta la mantovana (disponibile in molti disegni)
realizzata manualmente. Il telo così completo verrà poi inserito sul
rullo e preparato per la spedizione assieme alla struttura e al motore,
qualora sia richiesta la gestione automatizzata della tenda.
Grande attenzione deve essere dedicata proprio all’imballo,
soprattutto nel caso di grandi strutture, perché sia il tessuto che
i profili sono molto delicati e facilmente soggetti a graffi, tagli,
ammaccature.
Tutte le strutture di BT Group sono sottoposte a test di laboratorio.
Solitamente la rottura del braccio avviene dopo 30.000 cicli di

Nata agli inizi degli anni 50,
BT Group è leader nel mercato
delle tende da sole e da
interno. Gli esordi sono legati
al settore della tappezzeria
e dell’imbottito, ma negli
anni 60 la produzione si
concentra verso il mercato
della protezione solare. Da
quel momento in poi l’azienda
conosce un’importante fase
di espansione che porta nel
1982 alla svolta industriale
con l’insediamento in un
nuovo capannone di 1700m 2
a Lesmo e l’ascesa in campo
dell’imprenditore Aristide
Radaelli. Negli anni 90
nasce la fonderia interna
che permette di verticalizzare
l’intera produzione delle
fusioni in alluminio. La continua
e costante crescita è storia
attuale, così come i brevetti
all’avanguardia registrati
a livello nazionale ed europeo.
Founded in the early 50s,
BT Group is a leader on
the sunshade and curtain
market. The company started
out making wallpaper and
upholstery, but in the 60s it
began to focus on sunshades.
From that time on the company
grew quickly, leading to a
turning point in 1982 when
Aristide Radaelli took over the
helm and it began industrial
production with a new 1700
m 2 plant in Lesmo. In the 90s
the company opened its own
foundry to cover the entire
process of production of die cast
aluminium. Its ongoing growth
continues, as does its filing of
patents for cutting-edge new
developments registered in Italy
and Europe.
BT Group
via C. M. Maggi, 41/43
20855 Lesmo (MB)
tel 039 628481
fax 039 6066185
www.btgroup.it

XXX design focus factory
apertura/chiusura della tenda pari a circa oltre 20 anni di utilizzo
della tenda stessa.
L’azienda presta particolare attenzione alle tendenze in atto sul
mercato anzi si fa promotrice di nuove “mode” presentando prodotti
dal design esclusivo e dall’eleganza formale. A ciò associa tecnologie
brevettate come il tensionamento del telo. Le ultime proposte nel
settore delle vele ombreggianti, soluzioni ideali per qualsiasi contesto
outdoor, portano la firma di Ivo Pellegri che, in stretta collaborazione
con l’ufficio tecnico dell’azienda, ha sviluppato prodotti dall’alto
contenuto estetico ma anche dal forte contenuto tecnologico
innovativo.
Ottenere zone d’ombra per piacevoli momenti di relax all’esterno,
attraverso una soluzione elegante e minimale, è l’obiettivo raggiunto
brillantemente da Vela Double, la vela ombreggiante dalla struttura
autoportante contraddistinta da quattro appoggi a terra. Design,
estetica e funzionalità come tutte le vele dell’azienda (disponibili
nelle versioni Basic, Cube e Double) sono caratterizzate da una
struttura essenziale ma allo stesso tempo decisa, leggera ma quanto
mai robusta, una soluzione che bilancia perfettamente il bisogno
di freschezza e il desiderio di luce e ben si adatta a qualsiasi
contesto outdoor. Dotate di funzionamento esclusivamente a motore,
il tensionamento del telo in Dacron è regolato da un automatismo
con molle a gas, mentre la struttura in alluminio è verniciata con
polveri poliestere eseguita presso lo stabilimento seguendo rigidi
standard qualitativi. I montanti di Vela Double sono dotati di registro
micrometrico dell’inclinazione. È disponibile nei colori RAL 9010,
bronzo antico, grigio ferreo micaceo, grigio metallizzato chiaro,
anche nella versione con attacco del rullo a parete grazie
a un’apposita piastra angolare.
All’elevata qualità dei prodotti, BT Group associa servizi pre e post
vendita dello stesso livello, accompagnando il cliente lungo tutta la
vita della propria tenda. La distribuzione capillare nel nostro Paese
è articolata attraverso negozi monomarca (nei quali vengono venduti
anche complementi d’arredo e tende da interni) e rivenditori e si
avvale del preziosissimo contributo delle ultime consociate: BT Sud
e BT Piemonte, vere e proprie unità produttive radicate nel territorio,
che consentono di essere presenti nei rispettivi ambiti geografici con
soluzioni standard o specificatamente sviluppate proprio per quel
determinato contesto geografico.
The company’s productive plant has expanded over the years to the
current 20,000m 2 , employing 110 people who work on the design
and creation of awnings, pergolas and sunshades. The company
founded by the Redaelli family has certainly come a long way since
it started out as a little upholstery workshop in Monza: it is now one
of the biggest sunshade manufacturers in the country. The path to
success has been made up of small steps, but also of great milestones:
a path marked by moments of excellence and key turning points (such
as the 1982 opening of the new Lesmo plant), but characterised
by continuity of intent and daily achievement of concrete goals.
A history made up of investments, technological innovation and,
above all, people. The people who have helped the company grow,
made it strong and helped it make the right decisions. But also the
people who have worked in the shadows, without attracting attention
to themselves, to improve production day by day, contributing their
own small but important brick to the construction of the company.
100% in-house production, a wide range of systems and solutions
and a versatile offer are guaranteed by advanced production, now
completely industrial, in which attention to detail and to every little
part give its products an almost homemade, handmade quality.
Only through this difficult balance is it possible to offer both quantity
and quality, with a large number of outdoor solutions (cladding,
spring curtains, arm curtains, arm awnings with boxes, tunnels,
pergolas, fixed and freestanding sunshades) all made to measure,
to the customer’s design.
It all begins with the customer’s requirements, the type of shade
to be developed, its size and the colour of the frame and the fabric.
Ad hoc design and a production process flexible enough to meet
the most diverse requirements. One important advantage the
BT Group has to offer is unceasing research and development of
technologically advanced machinery and constant striving to achieve
product innovation and customisation. Every solution is designed
by the company’s technical office, working in close collaboration with
architects and designers.
Production begins with aluminium casting of all the pieces of the frame
in the company’s own foundry. Moulds designed and developed
specifically for the company are used to create all the frames castings
in the catalogue, from which customised pieces are then made.
This means the BT Group need not rely on a supplier, and can
respond promptly to demands for special pieces. All metal profiles
and accessories, available in a vast range of finishes and colours,
are transferred from the foundry and from the raw materials
warehouse to the painting plant, where they are treated to obtain the
desired colour. After 11 washes, the profiles pass into the painting
chambers, where an automated process (to which manual painting

Dai profili di diverso materiale
e dimensione ai teli in acrilico,
poliestere o PVC: la produzione
di BT Group è autonoma al 100%
e garantisce una qualità costante
dal progetto al prodotto finito.
From profiles in different materials
and sizes to clothes in acrylic,
polyester or PVC: BT Group
production is 100% in house
and guarantees a steady quality from
the design to the finished product.

Struttura autoportante, meccanismo
di regolazione brevettato, telo in
Dacron: Vela Double è la soluzione
ombreggiante per qualsiasi contesto
outdoor. Design Ivo Pellegri.
Self standing structure, patented
regulatory mechanism, cloth in
Dacron: Vela Double in the solar
shading solution for any outdoor
environment. Design Ivo Pellegri.

may be added if special finishes are required) paints them perfectly
with polyester powder paint offering excellent resistance to corrosion.
The painted items are then fired at 200°C in the kiln to stabilise the
paint. When they come out they are cooled and then made available
for subsequent processing, or for packaging if requested separately.
The latest trend for frames is a preference for pale ivory or, at the
opposite end of the spectrum, dark micaceous iron grey, as well as
brown, a warm yet elegant hue produced exclusively for BT Group.
Production takes place on two main lines set up in parallel, with
a similar sequence of operations, which are very clearly subdivided
in two adjacent and practically independent constructions: pergolas
and sunshades are produced on one side, and awnings on the other.
The process of preparation of the pergolas centres on production
of the PVC shade. The shade is cut to meet the customer’s
requirements, in modules of uniform width which are then placed
side by side and assembled (welded by overlapping) to make up
the total width required. The shade may be automatically measured
and cut or with a pantograph in the case of more complex designs,
for the machine can faithfully reproduce shapes and sizes designed
on a computer on the sheet of PVC. Once the sheet has been cut to
the right size, an opening is made for the supporting cable. It is then
transferred to different lines where it is assembled with horizontal
metal rollers and the structure is prepared. Aluminium structures of
different shapes and colours are available for the rollers, as are
wooden frames for a “country” look which is less popular than in
the past these days, but still appreciated in certain contexts.
The procedure is similar for the awnings made in the new plant,
which has a vertical warehouse from which the desired profile can
be picked out and cut to size. Acrylic fabric is prepared in the same
way as PVC, stitching together 120 cm wide modules side by side
up to the desired width. The shade is then centred on the basis of its
dimensions, eliminating extra fabric at the sides.
BT Group offers an infinite variety of fabrics made by prominent
Italian and international textiles manufacturers, in all kinds of
designs and patterns: from stripes (an “evergreen”) to solid colours,
increasingly in demand, and from geometric to floral patterns, which
are definitely on the way out. The frame is then completed with
skirting (available in many designs) made by hand. The complete
shade is then assembled on the roller and prepared for shipping
along with the frame and the motor, if the awning is to be automated.
Packaging is very important, especially for large structures, as
both the fabric and the profiles are very delicate and can easily be
scratched, cut or dented.
All BT Group frames are subjected to laboratory tests. The arm
normally breaks after 30.000 opening and closing cycles, equivalent
to more than 20 years of use.
The company takes great care to keep up with current trends on
the market and leads the way with new “fashions” by presenting
products of exclusive design and formal elegance. To this it adds
patented technologies such as shade adjustment. The most recent
new sunshades, ideal solutions for any outdoor setting, are designed
by Ivo Pellegri, working in close collaboration with the company’s
technical office to develop products of great aesthetic quality with a
highly innovative technological content.
Creating shade for pleasant relaxation outdoors through an elegant,
minimal solution is the goal brilliantly achieved by Vela Double,
a freestanding sunshade which rests on the ground at four points.
Design, aesthetics and practicality, like all the company’s sunshades
(available in Basic, Cube and Double versions) characterised by
a simple yet bold structure which is as light as it is robust: a solution
perfectly balancing the need to stay cool with the desire for light,
perfect for any outdoor setting. Exclusively motor-operated, the
tensioning of the Dacron shade is regulated by an automatism with
gas-filled springs, while the aluminium frame is polyester painted in
the plant according to strict quality standards. Vela Double’s uprights
have micrometric control of inclination. It is available in RAL 9010,
antique bronze, micaceous iron grey and light metallic grey, also in
a version with the roller attached to the wall by a special corner plate.
BT Group combines high product quality with pre- and post-sales
service on the same level, at the customer’s side throughout the
lifespan of the sunshade. Its products are distributed all over Italy
through BT Group’s own stores (which also sell furnishing accessories
and curtains for indoor use) and through resellers, with the valuable
contribution of its latest new partners: BT Sud and BT Piemonte,
productive plants with truly local roots which allow the company to be
present in these geographic areas with standard solutions or systems
developed specifically for their own specific geographic context.

www.formazione.ilsole24ore.com/rubner2012
Legno, una scelta contemporanea
Megatrend e tecnologie: le infi nite dimensioni della materia
Milano, 28 settembre 2012 (Ore 9.00-13.00)
Gruppo 24 ORE - Sala Collina, Via Monte Rosa 91
Il Gruppo Sole 24 ORE e Rubner vi invitano alla 3 a edizione dell’appuntamento annuale sulle tematiche delle
progettazioni in legno e sulle tecnologie a basso impatto ambientale. I Focus presenteranno dati e tendenze sui
trend dei mercati immobiliare e del lifestyle.
Programma
Modera i lavori: Donatella Bollani, Direttore Responsabile Il Sole 24 ORE Arketipo
9.00 Registrazione dei partecipanti
> Focus on LIFESTYLE
9.30 Salute e sostenibilità, i driver del mercato e del lifestyle
Marco Marcatili, Analista Economico Nomisma
9.50 Case in legno: perfette interpreti dello spirito del nostro tempo
Norbert Rauch, Direttore Commerciale Rubner Haus
> Focus on MEGATRENDS
10.05 Linee di sviluppo sociali e tecnologiche, come vivremo nei
prossimi anni
Francesco Morace, Presidente FuturConcept Lab
10.25 Abitare e vivere in un mondo in grande trasformazione
Norbert Lantschner, Fondatore CasaClima,
Presidente Fondazione Climabita
> Focus on INNOVATION
10.40 Edilizia verticale a prova di sostenibilità e sicurezza, i casi
di Panorama Giustinelli e di Marinaverde
Massimo Fragiacomo, Professore Associato di Tecnica delle
Costruzioni, Facoltà di Architettura, Università di Sassari
Media Partner: Web Partner:
Servizio Clienti
Tel. 02 5660.1887 - Fax 02 7004.8601
info@formazione.ilsole24ore.com
11.00 Nuovo edifi cio RubnerHaus: un unicum di innovazione
ed effi cienza
Daniel Gasser, Direttore Tecnico Rubner Haus
> Focus on GRANDI STRUTTURE
11.15 Nuovo velodromo per l’Olympic Park a Londra
Mike Taylor, Senior Partner Hopkins Architects
11.45 Il primo acquapark coperto d’Italia e le cupole in legno
lamellare più grandi d’Europa
Giulio Franceschini, Direttore Commerciale Holzbau
Fabio Covre, Key Account Manager Holzbau
12.00 Nuovo Autogrill di Villoresi est: architettura di un organismo
Giulio Ceppi, Creative and Managing Director Totaltool
> Focus on SOCIAL HOUSING
12.20 Social housing, prospettive di crescita
Giordana Ferri, Responsabile Area Progetto e Sviluppo,
Fondazione Housing Sociale
12.40 Classe A per il social housing: le residenze ALER a Brescia
Alessandro Lacedelli, Amministratore Delegato
Rubner Objektbau
La partecipazione è libera e gratuita, previa registrazione, fi no ad esaurimento posti.
Per informazione e per registrarsi visita il sito: www.formazione.ilsole24ore.com/rubner2012
Il Sole 24 ORE Formazione ed Eventi
www.formazione.ilsole24ore.com
Organizzazione con sistema di qualità certifi cato ISO 9001:2008

123
area n°123 anno XXIII
2012 luglio/agosto
rivista bimestrale
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n. 306 del 1981 08 08
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del 10 dicembre 2001
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(conv. 27/02/2004 n°46)
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editor
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Aurelio Cortesi
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Giangiacomo D’Ardia
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Laura P. Bertolaccini
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Nicola Flora
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Giovanni Polazzi
Gennaro Postiglione
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consultants
Luca Basso Peressut
Antonio D’Auria
Aldo De Poli
Sergio Polano
corrispondenti
corrispondents
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Annegret Burg, Berlino
Jorge Carvalho, Porto
Galina Kim, Taschkent
Cristiana Mazzoni, Parigi
Thomas Mc Kay, New York
Philippe Meier, Ginevra
Antonio Pizza, Barcellona
Yoshio Sakurai, Tokio
Jamal Shafiq A. Ilayan,
Amman Zhi Wenjun, Shanghai
Marco Zuttioni, Pechino
hanno collaborato
contributions
Federica Arman
Roberta Borghi
Monica Bruzzone
Alessandro Gattara
Alessandro Massera
Andrea Nicolosi
Silvia Ombellini
Luca Vacchelli
traduzioni
translations
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Jorunn Monrad
Selig
fotolito
photolito
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on the water
presentazione/introduction
Eyes which do not see... liners
testo Marco Casamonti
intervista/interview
Sailing in the wind
a dialogue with Lorenzo Argento
by Laura Andreini
scenari di architettura/architectural scenario
Luca Brenta Yacht Design
Superstar
B42 dc
Foster + Partner
Panthalassa
Fritsch-Durisotti
Class 2M
Iguana
intervista/interview
Live the luxury
a dialogue with Francesco Paszkowski
by Giovanni Polazzi
scenari di architettura/architectural scenario
Francesco Paszkowski Design
Papi du Papi
SL94
Dordoni Architetti
SL100 New
John Shuttleworth Yacht Design
Adastra
Stefano Pastrovich
Mystere Shadow
WHY Design Team
WHY
E. Kevin Schopfer
Audax 130
Infinitas
intervista/interview
Live for Speed
a dialogue with Gianfranco Zanoni
and Carlo Pezzoli
letture critiche/critical lectures
The history of great Italian ships
text by Caterina Frisone
scenari di architettura/architectural scenario
MOS
Floating House
Espen E. Erikstadt
Loup de Mer
MONOarchitects
Pier 23 Houseboat
Rost-Niderehe Architekten Ingenieure
Eilbekkanal Houseboat
+31 Architects
Watervilla de Omval
letture critiche/critical lectures
A hat for a home. Living in movement
text by Paolo Giardiello
on the water bibliographical journey
itinerario contemporaneo/contemporary itinerary
Rotterdam itinerary
a cura di Andrea Nastri, Giuliana Vespere
esiti concorsi/competitions
recensioni mostre e libri/
exhibition and book reviews
new media

Sailing in the wind
a dialogue with Lorenzo Argento
Laura Andreini: Nel campo delle imbarcazioni
a vela l’utilizzo di nuove tecnologie ha comportato
una vera e propria rivoluzione, sia dei sistemi
costruttivi che hanno garantito barche sempre più
performanti, che nel modo di vivere e di utilizzare
la barca. Un tempo la coperta delle barche a vela
era piena di attrezzature per manovrare le vele;
come si è trasformata oggi lo spazio all’esterno della
barca, come è migliorata la sua vivibilità e quale
è stata la vostra esperienza?
Lorenzo Argento: Il nostro studio ha cominciato
a studiare l’idea delle manovre nascoste, con il
progetto per il primo Wallygator. Luca Bassani ci ha
dato la possibilità di fare due barche di cui una di
100 piedi in carbonio, una barca che unisce comfort
e prestazioni da racer.
Utilizzare una barca di 100 piedi, anche con un
equipaggio di professionisti, dove su un winch
c’è una scotta che ha un carico di 3.000-4.000 kg
è molto pericoloso.
Il push button sailing è iniziato con quella barca
circa 20 anni fa.
Ne abbiamo fatte altre: il Wally B – imbarcazione
con la quale è iniziata la nostra collaborazione con
Enrico Facino per quanto riguarda il design della
cucina – e il Kenora.
Poi abbiamo fatto altre barche, non solo con la
Wally ma con Nautor’s Swan, per committenti
privati, oltre gli 80-90 piedi; nel 2005 abbiamo
iniziato questo nuovo progetto per la B-yachts,
da allora ne abbiamo fatte circa una sessantina
dal B30 al B60, in vari modelli e tipi. Adesso
abbiamo appena ultimato un B42, proprietà di un
famosissimo architetto inglese, una barca da 42
piedi. Sono barche molto complesse dal punto di
vista del design, perché tutto quello che non vedi
c’è. La nostra ricerca sta nel far sparire tutte le
attrezzature attraverso nuove soluzioni tecniche.
Laura Andreini: Il vostro studio progetta anche
barche a motore o solo a vela?
Lorenzo Argento: Il nostro studio spazia dal
motore alla vela, siamo uno studio molto flessibile,
l’importante per noi è fare dei progetti divertenti. Da
qualche anno stiamo lavorando con la BSD Benetti
Sail Division, il cui amministratore delegato, Simone
Marconcini, ex amministratore di Nautor’s Swan,
ci ha coinvolto nella progettazione di un motor yacht
dislocante, dalle linee, le proporzioni e le geometrie
“tranquille”.
Laura Andreini: Il vostro studio è composto solo
da architetti o anche da ingegneri in grado di
progettare l’opera viva oltre che l’opera morta?
Laura Andreini: In the sailing
yachts sector the introduction
of new technologies has led to
a true revolution, both of the
construction systems that have
made it possible to build boats
with ever higher performances,
and of the ways we live and
use the boats.
The decks of sailing boats
used to be full of equipment
for handling the sails; how has
the external space of the boat
been transformed today, and
how has the comfort on board
improved? Please tell me
about your experience.
Lorenzo Argento: Our firm
began to study the idea of
hidden manoeuvres with the
design of the first Wallygator.
Luca Bassani gave us the
possibility to make two
boats, one of them a 100
feet in carbon, a boat that
combines comfort and racer
performances.
To use a 100 feet boat, even
with a professional crew,
where the winch carries
a sheet with a load of three or
four tons, is very dangerous.
Push-button sailing began with
that boat about 20 years ago.
We have made others: the
Wally B, with which our
collaboration with Enrico
Facino for the kitchen design
began, and the Kenora.
Then we have designed other
boats, not just with Wally
but also with Nautor’s Swan
and private customers, above
80-90 feet; in 2005 we have
begun this new project for
B-yachts, and since then we
have made about sixty, from
the B30 to the B60, in various
models and types.
Now we have only just
finished a B42, owned by
a very famous British architect,
a boat of 42 feet. It is a
matter of very complex boats
in terms of design, because
everything you cannot see
is still there. Our research
consists of making all the
equipment disappear through
new technical solutions.
Stella filante, 44 ft.
Luca Brenta Yacht Design.
Photo by Guido Grugnola.

Ghost, 122 ft.
Luca Brenta Yacht Design.
Photo by Matteo Piazza.
On the left:
Ghost, 122 ft.
Luca Brenta Yacht Design.
Photo by Max Ranchi.
Lorenzo Argento: Siamo Yacht Designer, abbiamo
studiato a Milano e in Inghilterra, siamo progettisti di
barche a vela per definizione, pertanto progettiamo
lo scafo, la deriva, gli interni, il layout, tutte le parti
che compongono la barca.
Per le barche a motore invece ci appoggiamo
a ingegneri specifici che sviluppano le linee d’acqua,
anche nel caso di barche dislocanti molto lente, che
vanno a 8-9 nodi di velocità di crociera, barche dai
33 ai 45 metri.
Laura Andreini: Quanto tempo ci vuole per costruire
un B42?
Lorenzo Argento: 3.000 ore di lavoro. Dipende da
quanto tempo ci dedichi e quante persone coinvolgi.
Laura Andreini: Ma il rapporto con un committente
architetto ha complicato o semplificato il vostro
lavoro?
Lorenzo Argento: L’architetto non ha ancora visto
la barca. Quando la vedrà sarà una sorpresa,
esternamente era già abbastanza risolta
e non c’era molto da modificare, ma internamente
è stata cambiata molto. Venti giorni fa ha deciso
di dipingerla grigio chiaro RAL 9002 uguale
al colore di una barca che aveva già fatto. Per
quanto riguarda la grafica del nome, c’è stata
un’organizzazione incredibile, si chiama “Dulcinea”.
La zona della dinette è molto essenziale, ci sono due
panche ricoperte da cuscini e due isole in corian una
per il lavandino e una per il frigorifero oltre a delle
sacche in pelle, realizzate da un sellaio romano,
che rivestono due mensole.
Laura Andreini: Does your
firm also design motor yachts,
or only sailing yachts?
Lorenzo Argento: Our firm
ranges from engine to sail, we
are very flexible, what matters
to us is to work on interesting
projects. We have been
working for some years with
BSD Benetti Sail Division; its
managing director is Simone
Marconcini, former director
of Nautor’s Swan, who has
involved us in the design of a
displacement motor yacht, with
“quiet” lines, proportions and
geometries.
Laura Andreini: Does your
firm only employ architects,
or also engineers who are
able to design not only the
upper-works but also the
quick-works?
Lorenzo Argento: We are
yacht designers, we have
studied in Milan and in
England, we are designers of
sailing yachts by definition,
and we therefore design the
hull, the keel, the interiors, the
layout, every part the boat is
made of.
As to motor boats, on the
contrary, we avail ourselves
of specialized engineers who
develop the performance in
terms of water resistance,
also in the case of very slow
displacement boats that travel
at a cruise speed of 8-9, boats
from 33 to 45 metres.
7 intervista interview

Tutti gli elementi strutturali sono a vista. L’albero ha
6.000 kg di carico compressione, la scotta della
randa parte da poppa, entra nel boma, esce dal
boma, entra nell’albero, esce dall’albero, tutto è
computerizzato, basta premere un pulsante. Poi ci
sono gli attacchi delle sartie strutturali.
I materiali utilizzati sono carbonio, resina epossidica,
legno di tek, pochi materiali e una tecnologia
strutturale ricercata. L’albero è stato fatto in Spagna,
il boma in Danimarca.
Ha un motore Volvo da 30 cavalli che può
raggiungere 8 nodi, al quale si accede dall’interno
o dal gavone di poppa.
Il B42 anche se è una barca abbastanza spartana
costa circa 400.000 euro, solo l’albero ne costa
40.000 mentre una barca della stessa dimensione,
tipo un Beneteau, costa circa 150.000 euro.
Laura Andreini: Il vostro studio ha collaborato anche
con John Pawson?
Lorenzo Argento: Con lui abbiamo fatto il B60,
un 18 metri con la cabina armatoriale e bagno
a prua, ma ha avuto un ruolo completamente
diverso, poiché in questo caso è stato il committente
che ha voluto che chiamassimo John Pawson per
studiare gli interni che è intervenuto nelle geometrie
della barca secondo il suo stile. Non c’è stata molta
collaborazione, a differenza di quello che è successo
con Piero Lissoni per un altro progetto.
Laura Andreini: Da cosa nasce il progetto di una
barca?
Laura Andreini: How much
time does it take to build
a B42?
Lorenzo Argento: 3,000
hours of work. It depends on
how much time you dedicate
to it and how many people
you involve.
Laura Andreini: Has the fact
that you have an architect as
a customer made your work
more complicated or has it
simplified it?
Lorenzo Argento: The
architect has not seen the boat
yet. When he does, it will
be a surprise. It was already
quite defined on the outside
and there wasn’t much to
alter, but it has been changed
a lot internally. Twenty days
ago he decided to paint it
RAL 9002 light grey, the
same colour as a boat he has
already had made. As to the
graphic design of the name,
there has been an incredible
organization, it is called the
“Dulcinea”.
The dinette area is very
essential, there are two
benches covered by cushions
and two islands in Corian, one
for the sink and one for the
fridge, in addition to leather
sacks made by a Roman
saddle-maker, that cover two
shelves.
Logica, 122 ft.
Luca Brenta Yacht
Design.

Lorenzo Argento: Di solito da un brief, dalla
richiesta di un cliente. La richiesta è fondamentale.
C’è un rapporto molto intenso con il committente,
cerchiamo di ispirarci alla sua personalità, alle sue
abitudini, non rimaniamo asettici. In ogni progetto
comunque è riconoscibile anche il nostro linguaggio,
il gusto italiano, la nostra conoscenza della
tecnologia.
Laura Andreini: Nel design nautico di oggi, quanto
rapporto c’è con la tradizione?
Lorenzo Argento: Abbiamo fatto delle presentazioni
dove confrontavamo le barche d’epoca, del primo
‘900, che non avevano winch, perché ancora
non erano stati inventati: c’erano solo paranchi.
In questo senso, ci rapportiamo alla tradizione ma
oggi abbiamo a disposizione nuove tecnologie per
migliorare le performance delle barche, ad esempio
i winch che ci permettono di tirare le scotte senza
i paranchi.
La barca dei primi del secolo aveva il profilo molto
basso ed era molto elegante, con alberi enormi,
slanci incredibili e chiglie profondissime.
Attualmente invece, per mantenere il bordo libero
basso, non avendo più chiglia, concentriamo il peso
nei bulbi, e costruiamo scafi molto leggeri.
Quello che non amo sono le copie, anche se nel
mondo nautico va molto di moda. Attualmente stanno
rifacendo il J class, barca di 40 metri con il bordo
libero basso. È una replica vera e propria in acciaio,
cambiano solo i materiali degli alberi che vengono
fatti in carbonio. È come partire da un edificio
rinascimentale e rifarlo uguale anche se con nuovi
materiali.
Recentemente abbiamo fatto una barca per un
gallerista di New York, che ho conosciuto a bordo
di un Wally B e da quell’incontro è nato il Ghost una
barca a vela da 122 piedi. Con lui abbiamo fatto
una barca molto innovativa e di grandi contenuti.
È difficile per un cliente accettare il rischio di
costruire una barca nuova facendo un prototipo,
perché oltre a costare di più, non si ha la certezza
che funzioni. Ci sono infatti anche esempi di
clamorosi insuccessi.
È molto più sicuro fare una cosa che il cliente ha già
visto, della quale conosce le caratteristiche.
Le barche a vela vengono prodotte in un numero più
ridotto rispetto a quelle a motore, e tra queste
9 su 10 sono repliche.
Su 60 compratori di barche, 50 non hanno idea di
cosa sia una barca a vela, sono solo affascinati dalla
sua immagine, è come comprare una Porsche e non
saperla guidare.
All the structural elements have
been left in view. The mast has
a compression load of 6,000
kilos, the sheet of the mainsail
starts from the stern, enters
the boom, comes out of the
boom, enters the mast, comes
out of the mast, everything is
computerized, all you have
to do is push a button. Then
there are the fastenings of the
structural stays.
The materials used are
carbon, epoxy resin, teak,
few materials and a studied
structural technology. The mast
was made in Spain, the boom
in Denmark. It has a 30-horse
Volvo engine which can reach
8 knots, accessible from the
interior or from the after peak.
Even if it is quite Spartan, the
B42 costs about 400,000
euro, only the mast costs
40,000, while a boat of
the same dimension as for
instance a Beneteau costs
about 150,000 euro.
Laura Andreini: Has your
firm also worked with John
Pawson?
Lorenzo Argento: We have
made the B60 with him, it is
a matter of an 18 metres with
master cabin and bathroom in
the bow, but he has performed
a very different role, because
in this case it has been the
customer who has wanted us
to involve John Pawson in the
design of the interior; he has
participated in the geometries
of the boat according to his
style. We have not cooperated
to any great extent, not as
we did with Piero Lissoni in
another project.
Laura Andreini: On what
basis do you develop a boat
project?
Lorenzo Argento: Usually
from a brief, from the request
of a customer; the request
is fundamental. There is a
very intense relationship with
the customer; we try to get
inspiration from his personality,
his habits, not to remain
distant or neutral. In any case,
also our language, the Italian
style and our mastery of the
technology is recognizable in
every project.
Laura Andreini: How close is
the relationship with tradition
in present-day yacht design?
Lorenzo Argento: We have
made presentations in which
we have compared period
yachts from the early Twentieth
century, which did not have
winches because nobody had
invented them yet, they only
had tackles. In this sense, we
relate to tradition, but today
we have the possibility to use
new technologies that enable
us to improve the performance
of the boats, as the winch
which makes it possible to pull
the sheets without tackles.
Boats from the early years
of last century had a very
low profile; they were very
elegant, with enormous
masts, incredibly quick
reaction and very deep keels.
Today, on the contrary, to
keep the free board low, and
as the keel is not as deep,
we concentrate the weight
in the ballast keels and build
very light hulls.
What I don’t love is the
copies, even if they are very
fashionable in the yachting
world. They are currently
remaking the J class, 40
metres long boat with a low
free board. It is a real replica
in steel, the only difference
is the material of the masts
which are made in carbon.
It is like taking a Renaissance
building and making it
identical, even if with new
materials.
We have recently built a
yacht for a gallerist from
New York, whom I met on
a board of a Wally B, and
that meeting has resulted in
the Ghost, a sailing yacht
of 122 feet. We have made
a very innovative boat with
great contents for him. It is
difficult for a customer to
accept the risks associated
with building a new boat,
making a prototype, because
apart from the fact that it is
more expensive, one cannot
be certain that it is going
to work. In fact, there are
also examples of clamorous
flops. It is much safer to do
something the customer has
already seen, with whose
characteristics he is familiar.
Less sailing yachts than motor
yachts are produced, and
nine out of every ten of them
are replicas.
Fifty out of sixty people
who buy boats have no
idea what a sailing yacht
is, they are only fascinated
by its image, it’s like buying
Porsche and not knowing
how to drive. SuperStar is a
boat that navigates without
wind, it is a unique project.
9 intervista interview

11 intervista interview

12
SuperStar, è una barca che naviga senza vento,
è un progetto unico. È una rivisitazione della Star
Class, la barca più affascinante e conosciuta, con
100 anni di evoluzione che è nata in legno, ma che
adesso viene costruita in carbonio. Il committente
è una persona che aveva utilizzato molto la Star
e voleva una barca d’impatto, riproponendola di
10 metri anziché di 7,5. Abbiamo fatto una barca
in carbonio, a spigolo che ha richiesto un anno
di progettazione e molta ricerca. È una barca con
una randa gigantesca e la chiglia basculante che
si sposta di 50°. Ci sono due pistoni che agiscono
sulla chiglia mentre verticalmente si muove a mano,
scende giù e si incastra, rimane con due perni
all’interno della barca che sono agganciati ai pistoni
che la fanno basculare.
Laura Andreini: A quali figure professionali fate
riferimento per la progettazione di una barca?
Lorenzo Argento: La progettazione strutturale
viene fatta da ingegneri strutturali. Noi gli diamo il
progetto e loro ci danno le indicazioni dimensionali,
i punti di rinforzo, gli strati dei nastri in carbonio.
C’è uno scambio continuo di disegni fra il nostro
studio e gli ingegneri strutturali. Per esempio per
definire il disegno delle paratie longitudinali,
l’attacco della sartia di prua, l’asse del timone,
il sistema della chiglia, la rotaia del vang circolare,
il passa scotte, il canard, la deriva.
Laura Andreini: Quali sono i cantieri migliori
con i quali lavorate?
Lorenzo Argento: Per il carbonio, materiale
che utilizziamo al 99% per le barche a vela,
lavoriamo in tutto il mondo: dalla Nuova Zelanda
all’Australia, dall’Italia alla Finlandia
e all‘Inghilterra.
Laura Andreini: Quali sono i progettisti più
importanti a livello internazionale?
Lorenzo Argento: Per quanto riguarda la vela ci
sono due mondi molto distinti. Quello dei
racer (America‘s Cup/TP52 e Volvo) e quello
dei Super Cruiser. Per quanto riguarda i racer
Botin&Partners insieme a JuanK sono i grandi
protagonisti, mentre per i Super cruiser gli studi
Dubois, Frers e Briand sono i più prolifici.
Per quanto riguarda il motore possiamo citare sia
Francesco Paszkowski che Luca Dini.
Noi come studio siamo un po‘ una via di mezzo,
ci muoviamo in entrambi gli ambiti (motore e vela)
e la nostra produzione ha catturato l‘interesse di
committenti che amano esplorare nuovi territori
e che alla fine sono stati dei grandi innovatori.
Le nostre grandi barche da crociera
a vela sono anche molto performanti, mentre
quelle a motore sono particolarmente tranquille
e sicure. Si potrebbe azzardare un paragone.
B60, Luca Brenta Yacht
Design.
Photo by Jens Weber.
In the previous page:
Ghost, 122 ft.
Luca Brenta Yacht Design.
Photo by Max Ranchi.

It is a new version of the Star
Class, the most fascinating
and well-known boat there is;
it has 100 years of evolution
behind it, it was originally a
wooden boat but today it is
built in carbon. The customer
is someone who has used
the Star a lot, and wanted a
striking boat, a new version
of the Star that was ten meters
long rather than seven and a
half. We have built a boat in
carbon with sharp angles; it
has required a year of design
and a lot of research. It is a
boat with a gigantic mainsail
and a canting keel that moves
50 degrees. There are two
pistons that act on the keel,
while it is moved vertically by
hand; it descends and clicks
into place, and remains with
two pivots inside the boat, that
are connected to pistons that
make it cant.
Laura Andreini: What
professional figures are
involved in the design
of a boat?
Lorenzo Argento: The
structural design is done by
structural engineers. We give
them the project and they
provide us with dimensional
data, reinforcement positions
and the layers of carbon
strips.
There is a continuous
exchange of drawings
between our firm and the
structural engineers. For
instance, to define the design
of the longitudinal walls, the
attachment of the fore shroud,
the rudder axis, the keel
system, the circular vang track,
the fairlead, the canard, the
lee-board.
Laura Andreini: Which are
the best yacht building yards
you work for?
Lorenzo Argento: For carbon,
a material we use in 99% of
the sailing yachts, we work
all over the world, from New
Zealand to Australia, from Italy
to Finland to England.
Laura Andreini: Who do you
consider to be the leading
designers on an international
level?
Lorenzo Argento: As far as
sailing yachts are concerned,
there are two clearly distinct
worlds: that of racing yachts
(America‘s Cup/TP52 and
Volvo), and that of super
cruisers. As to racers,
Botin&Partners along with
JuanK are the great leaders,
while in the super cruiser
category the firms of Dubois,
Frers and Briand are the most
prolific.
As to motor yachts,
we may mention both
Francesco Paszkowski and
Luca Dini.
As a firm we are something
in-between, we operate in
both sectors (motor and
sail) and our production
has caught the attention
of customers who love to
explore new territories
and who have, in the
end, proven to be great
innovators. Our great
cruise sailing yachts also
vaunt a high performance,
while our motor boats are
particularly quiet and safe.
One may hazard a
comparison: the sailing
yachts we produce are for
sophisticated and expert
sailors, while our motor
yachts are for “fishermen”
who are profound
connoisseurs of the sea
and its dangers, and they
are therefore slow and very
seaworthy boats.
Laura Andreini: Have
the lines of your boats
changed over the years,
and if so, have they
adapted to the evolution
of the materials and new
construction systems, or to
fashions and preferences?

14
Le barche a vela che produciamo sono
per velisti sofisticati ed esperti, mentre le barche
a motore sono per “pescatori“ profondi conoscitori
del mare e dei suoi rischi, quindi barche lente,
con grandi doti marine.
Laura Andreini: Le linee delle barche sono cambiate
negli anni, si sono modificate seguendo l’evoluzione
dei materiali e dei nuovi sistemi costruttivi
o seguendo le mode e il gusto?
Lorenzo Argento: Seguono un po’ l’uno e un
po’ l’altro, la leggerezza dei materiali e la
concentrazione dei pesi che siamo riusciti
a raggiungere utilizzando il carbonio. Tutto quello
che risparmiamo nello scafo e nell’albero lo mettiamo
in zavorra, e quindi aumentiamo il piano velico,
la capacità di portare vela, la rigidità dello scafo.
Adesso sta andando di moda la barca larga, potente
e stabile, l’opposto di quello che facciamo noi ossia
una barca stretta, simmetrica con stabilità di peso
che segue il filone della Coppa America: quando
la barca sbanda non subisce delle variazioni di
distribuzione di volume e rimane sempre molto
equilibrata. In una barca stretta dove tutta la stabilità
è nel bulbo gli ospiti possono star seduti dove
vogliono, per il loro comfort è molto importante.
La barca larga viene chiamata anche Monomarano,
più comoda per fare una traversata, ma non
divertente.
Lorenzo Argento: They follow
either, to some extent; we
have managed to reduce the
weight of the materials and
to concentrate the weight
by using carbon. We put
everything we save in the hull
and the mast in the ballast,
and this makes it possible
to add more sail surface, we
increase the sail carrying
capacity and the rigidity
of the hull.
Today large, powerful and
stable boats are fashionable;
the opposite of what we
do or narrow, symmetric
boats where weight provides
stability, inspired by the trend
of America’s Cup: when the
boat heels it does not undergo
any variations in terms of
distribution of volume, it
always remains very balanced.
In a narrow boat where all the
stability is in the ballast keel
the guests can remain seated
where they want to, something
which is very important for
their comfort. A wide boat is
also called a Monomaran, it is
more comfortable to make
a crossing in it, but it is not
as fun.
B42 (top) and B30 (right),
Luca Brenta Yacht Design.
Photo by Carlo Borlenchi.

A noi piace il tema del bordo libero basso, della
vicinanza all’acqua che perdi nelle barche di grandi
dimensioni preferiamo penalizzare lo spazio interno
per avere una maggiore vicinanza all’acqua.
Laura Andreini: A quanti progetti riuscite a lavorare
contemporaneamente?
Lorenzo Argento: Attualmente stiamo lavorando
a quattro progetti. Proposte, barche a vela, motore.
Il nostro studio lavora poco con clienti italiani, in
questo momento collaboriamo soprattutto con nord
Europa e Spagna.
Stiamo lavorando ad una proposta per un 60
metri: siamo tre studi in gara e a breve dobbiamo
presentare il progetto al proprietario. Io disegno
molto a mano, faccio una bozza e la propongo al
cliente. Su questa barca noi definiremo il layout, poi
normalmente ci sarà un arredatore che si occuperà
degli interni, mentre sulla Superstar abbiamo
progettato e definito ogni elemento.
We like the theme of the low
free board, the close contact
with the water that you lose
in large boats; we prefer
to compromise on the interior
space in order to be closer
to the water.
Laura Andreini: How many
projects do you manage to
work on at the same time?
Lorenzo Argento: We are
currently working on four
projects. Proposals, sailing
yachts, engine boats. Our firm
does not work a lot with Italian
customers, at present we are
working first and foremost with
Northern Europe and Spain.
We are working on a proposal
for a 60 metres: there are
three firms competing for the
contract, and we must soon
present the project to the
owner. I draw a lot by hand;
I make a sketch which I show
to the customer. On this boat
we will define they layout,
and then there is usually
a decorator who defines the
interiors; on the Superstar,
on the contrary, we have
designed and defined every
element.

144
architect: +31Architects
project team: Jasper Suasso de Lima
de Prado and Jorrit Houwert
location: Omval 4, Amsterdam,
The Netherlands
client: private
construction: Pieters bouwtechniek,
Alferink-van Schieveen
building contractor:
DijkhuisAannemersbedrijf B.V./
Ardesch, Hardenberg, Cabinet
maker: Forsa meubels
key materials: aluminium cladding
and aluminium windows
built-up floor area: 197 sqm
year of completion: 2010
photo by Iwan Baan, +31Architects
www.plus31architects.com
Watervilla de Omval
+31architects
Amsterdam, The Netherlands
Questa house boat dalle linee pulite galleggia sulle
acque del fiume Amstel ad Amsterdam.
Si distingue dalla maggior parte delle case
galleggianti per il suo design spiccatamente
moderno, che non perde tuttavia l’aspetto tipico
della house boat tradizionale. Chi si rivolge a
noi ama le peculiarità e il fascino caratteristico di
un‘abitazione sull‘acqua, ma non l‘aspetto consueto
delle house boat in commercio. I clienti volevano
una configurazione a pianta aperta per godere al
meglio del panorama circostante e dell‘acqua.
La caratteristica linea sinuosa della facciata deriva
direttamente da questo desiderio e anche dal limite
di lunghezza di tre metri sul livello dell‘acqua.
Il soggiorno e la cucina open space sono rivolti
verso il lungofiume. Da qui, si può ammirare una
splendida vista sull‘Amstel e accedere alla terrazza
galleggiante. Oltre il soggiorno e la cucina, si trova
la camera da letto, che si presenta con un piano
sfalsato. Questa asimmetria fa da introduzione
al pianterreno e, nel contempo, crea un terrazzo
sul lato sud della casa senza superare l‘altezza
massima consentita.
Per accentuare le linee tondeggianti della facciata
si è scelto di utilizzare una copertura in alluminio
lucido. Le pareti e il soffitto intonacati di bianco
seguono la curvatura della facciata creando una
transizione ininterrotta fra gli esterni e gli interni.
This tautly designed houseboat
floats in the Amstel river of
Amsterdam.
The design has, unlike most
floating houses, a very
contemporary design without
losing the characteristic
appearance of the typical
houseboat. The clients get a lot
of positive reactions, it evens
happens that people who pass
by boat knock on the windows
and ask if they can enter the
boat. Living on the water
gets more and more popular
in Holland. The clients/
owners who come to our
office always love the typical
charms and characteristics of
living on the water but don’t
like the standard “caravan”
appearance of the existing
houseboats. More and more
people want to live on a
contemporary houseboat that
has been designed for their
specific needs; the houseboat
at De Omval is an obvious
example of this wish.
The clients wanted a boat
with an open floor plan where
they could enjoy the views
to the water and the outdoor
space to a maximum. The
distinguished curved line of the
facade directly derives from
this desire and the restriction
that the boat couldn’t be more
than three meters above the
water. The living area and
open kitchen are located on
the waterfront, from here one
has a panoramic view at the
Amstel and you can enter the
floating terrace. Following
on from the living area and
kitchen the bedroom is located
on a split level. The split level
introduces an open route to
the ground floor of the boat
and, at the same time, makes
it possible to create a terrace
on the south side without
exceeding the maximum
building height. To accentuate
the round lines of the facade
it is carried out in with shiny
aluminum. The white plastered
walls and ceilings follow the
curve of the facade creating
a seamless transition from the
exterior to the interior.

Iwan Baan

contemporary itinerary: Rotterdam
01. Didden Village, MVRDV
02. Historic Housing, Sputnik architecture
03. Lloydpiertoren, De Zwarte Hond
04. Shipping & Transport College, Neutelings Riedijk
05. Kraton 230 building, MEI architecten
06. Schiecentrale building, MEI architecten
07. Mullerpier 7 apartment block, Neutelings Riedijk
08. Mullerpier apartment block, Neutelings Riedijk
09. Hoge Erasmus, Klunder Architecten
10. De Hoge Heren, Wiel Arets
11. Zalmhaven housing block, DKV
12. Kunsthal, OMA
13. Boijmans Van Beuningen museum extension, Robbrecht en Daem
14. Schouwburgplein, West 8
15. Megabioscoop, Koen van Velsen
16. World Trade Center, Mecanoo
17. Urban Podium, Atelier Kempe Thill
18. De Hofdame Housing, Klunder Architecten
19. City Building housing block, J. Bosch
20. Schieland Tower, de Architekten CIE
21. De Witte Keizer, KCAP
22. Generale Bank Tower, Murphy & Jahn
23. Harbour Village, HM Architecten
24. Scheepmakerstoren, Taco Pino
25. The Red Apple, KCAP
26. Waterstadtoren, HM Architecten
27. Blaak 31, KCAP
28. Vlinderbuur housing, Locus architecten
29. De Admiraal complex, de Architekten CIE
30. De Brug building, JHK Architecten
31. The Arc Housing, Cepezed
32. Villa Zebra Children Cultural Centre, XX architecten
edited by Andrea Nastri, Giuliana Vespere
33. De Landtong housing block, de Architekten CIE
34. Stadstuinen residential district, KCAP, DKV, De Zwarte Hond, Karelse
Van der Meer, Molenaar & Van Winden
35. De Compagnie Housing, Hans Kollhoff
36. Maastoren, Dam & Partners, ODBC
37. Bridgewatchers House, Bolles+Wilson
38. Ichthus college, EEA
39. Luxor theatre, Bolles+Wilson
40. Wilhelminahof court building, Cees Dam, Kraaijvanger&Urbis
41. KPN Telecom Tower, Renzo Piano
42. Erasmus Bridge, Ben Van Berkel
43. Penthouse Las Palmas, Benthem Crouwel architecten
44. Worldportcenter Toren, Foster and Partners
45. Montevideo Tower, Mecanoo
46. Katendrecht Housing, Maccreanor Lavington
47. Body House, Monolab
48. District Council Office Feijenoord and Housing, J. D. Bekkering
49. Queen of the South housing, C.A.M. Reijers
50. Black Pearl, Studio Rolf.fr + Zecc Architecten
51. De Condor housing block, Zeinstra Van der Pol
52. Klinkenburg housing, DKV
53. Het Mooie housing, Joke Vos Architecten
54. De Plussenburgh Building, Arons en Gelauff architecten
55. Brainpark III, Hans Kollhoff - Rapp & Rapp
56. Kantoorvilla, MEI Architecten
57. Kralingseweg house, DKV
58. Eneco headquarters, Dam & Partners
59. Periscope Housing, Joke Vos Architecten
60. House in a Church, Ruud Visser architecten
61. De Landjes housing, Mecanoo
62. Melanchthon college, OIII architecten
63. Lupine housing, MEI Architecten
64. Sports pavilion, MoederscheimMoonen architecten

57 58
G H H
H
project Kralingseweg
House
typology residential
architect DKV
realization 2009
address Kralingseweg 195,
Onderlangs
61 62
63 64
H H H H
project De Landjes Housing
typology residential
architect Mecanoo
realization 2002
address Dirk Van Prooijesingel
project Eneco Headquarters
typology office
architect Dam & Partners
realization 2010
address Marten Meesweg 5
project Melanchthon College
typology education
architect OIII architecten
realization 2008
address Van Bijnkershoekweg
97
59
project Periscope
Housing
typology residential
architect Joke Vos Architecten
realization 2006
address Marinus van
Elswijkkade
project Lupine Housing
typology residential
architect MEI Architecten
realization 2008
address Zilverschoonstraat,
Aronskelkstraat,
Cyclaamstraat,
Spireastraat
60
project House In A Church
typology residential
architect Ruud Visser architecten
realization 2010
address Terbregse Rechter
Rottekade 127-129
project Sports Pavilion
typology public
architect MoederscheimMoonen
architecten
realization 2010
address Van der Duijn van
Maasdamweg
F
H
G
165 itinerario contemporaneo: rotterdam contemporary itinerary: rotterdam