Nord Est Europa novembre - greenfvg.it
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l'intervista<br />
«gLi inCEntiVi?<br />
VAnno Contro<br />
iL MADE in <strong>it</strong>ALy»<br />
Stefano Beraldo, ad del Gruppo Coin, cr<strong>it</strong>ica le provvidenze per l’auto,<br />
che spiazzano le scelte delle famiglie rispetto ai beni come abbigliamento<br />
e mobilio, in cui è forte il <strong>Nord</strong>est. Svela d’essere un manager diviso tra<br />
strategia, esperienza e sperimentazione. Il Gruppo è in espansione grazie<br />
a scelte innovative di format ma anche a «un lavoro di anni». La moda?<br />
«L’<strong>it</strong>alian style resiste – dice – ma oggi bisogna trovare il compromesso<br />
nel rapporto qual<strong>it</strong>à-prezzo»<br />
di Domenico Pecile<br />
Colto (studi classici segu<strong>it</strong>i da una laurea in<br />
Economia e commercio). Controcorrente<br />
(«Se si incentiva la spesa dell'automobile,<br />
resta ben poco per cambiare capi di<br />
abbigliamento o elettrodomestici»).<br />
Determinato («Le performance pos<strong>it</strong>ive sono<br />
frutto di un lavoro continuativo»). Sicuro<br />
(«L'Italian style regge, ma è fondamentale<br />
saper leggere i trend di mercato»). Stefano<br />
Beraldo, dal 2005 è amministratore<br />
delegato e direttore generale di Gruppo<br />
Coin. In meno di due anni ha portato la<br />
cap<strong>it</strong>alizzazione dell'azienda da circa 320<br />
milioni di euro a oltre 750 milioni. Lo<br />
scorso 13 <strong>novembre</strong> al teatro dal Verme<br />
di Milano ha ricevuto il Premio eccellenza<br />
2009 organizzato da Manager<strong>it</strong>alia e dal<br />
Centro di formazione del management<br />
del terziario (Cfmt). La motivazione del<br />
prestigioso riconoscimento è il riassunto di<br />
una v<strong>it</strong>a dedicata all'industria, al marchio<br />
<strong>it</strong>aliano e al successo: «Un nuovo modo<br />
di concepire il negozio e l'abbigliamento,<br />
l'eccellenza nel retail moderno».<br />
una carriera di successo e un approdo con es<strong>it</strong>i<br />
molto pos<strong>it</strong>ivi nel Gruppo Coin, grazie a una pol<strong>it</strong>ica<br />
che punta a razionalizzare le risorse e diminuire i<br />
tagli. Si sente un po' “un caso isolato" in un periodo<br />
in cui le aziende continuano a soffrire e a licenziare<br />
i collaboratori?<br />
«Le performance pos<strong>it</strong>ive del Gruppo,<br />
tanto in termini dimensionali quanto in<br />
redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à, non sono episodiche ma il frutto<br />
di un lavoro continuativo svolto negli ultimi<br />
quattro anni: abbiamo invest<strong>it</strong>o molto,<br />
utilizzando peraltro esclusivamente risorse<br />
finanziarie da noi generate, e attivato una<br />
strategia di retail globale, grazie alla quale<br />
Coin è diventato leader nel mercato della<br />
vend<strong>it</strong>a di abbigliamento con una quota del<br />
4,51%. Questi risultati assumono peraltro<br />
una rilevanza particolare perché ottenuti in<br />
un contesto di crisi».<br />
Lei è sicuramente non favorevole agli incentivi<br />
alla Fiat e fa notare che le persone che lavorano<br />
nell'abbigliamento raggiungono quota un milione<br />
contro le 475mila un<strong>it</strong>à del settore auto. I primi non<br />
sono mai stati oggetto di incentivo. C'è una ragione<br />
plausibile o resta vero che questi interventi statali<br />
sono quanto meno antistorici?<br />
«Nonostante siano scesi i tassi del mutuo<br />
così come le bollette di gas e luce, il redd<strong>it</strong>o<br />
delle famiglie è intaccato dalla crisi. Se<br />
poi si incentiva la spesa dell'automobile<br />
nuova resta ben poco per cambiare capi di<br />
abbigliamento, mobilio e elettrodomestici,<br />
con l'aggravante che favoriamo un comparto<br />
in cui le aziende <strong>it</strong>aliane cost<strong>it</strong>uiscono la<br />
minoranza, togliendo così risorse ai beni<br />
di consumo che rappresentano il made in<br />
Italy».<br />
dice di non volersi occupare di pol<strong>it</strong>ica, ma lancia<br />
al governo proposte molto concrete. Per il bonus<br />
statale alle aziende che non licenziano lei ha fatto<br />
pure i conti, e lo Stato ci guadagnerebbe. Le è<br />
giunta qualche risposta?<br />
«Il ministro delle Finanze in aprile ha detto<br />
che era una cosa da fare ma temo rimarrà<br />
un'idea nel cassetto».<br />
Il Gruppo è leader di mercato nella vend<strong>it</strong>a di abbigliamento<br />
al dettaglio con i marchi ovs industry e<br />
Coin. Il focus target al quale vi rivolgete cambia<br />
rispetto alla nazione in cui operate?<br />
«Noi esportiamo i nostri format. Il mondo<br />
Coin è fatto di abbigliamento, accessori,<br />
ma anche bellezza e arredamento; ed<br />
è comunque sinonimo di <strong>it</strong>alian<strong>it</strong>à.<br />
L'obiettivo che ci poniamo è quello di<br />
portare all'estero l'Italian life style con la<br />
formula del department store».<br />
detto questo?<br />
«Il linguaggio di Ovs industry è quello del<br />
fast fashion: un'offerta di stile e tendenze<br />
che si evolve in tempi rapidissimi con<br />
collezioni moda che cambiano ogni 15<br />
giorni. Una formula che oggi fa sì che Ovs<br />
sia diventata la prima azienda in Italia per<br />
quota di mercato nel settore abbigliamento<br />
moda. I due marchi sono apprezzati in tutti<br />
i Paesi in cui siamo presenti e ci hanno<br />
permesso di esportare il nostro format con<br />
successo».<br />
La vostra fascia è medio-alta e si rivolge preva-<br />
lentemente a donne. Avete approf<strong>it</strong>tato, in periodo<br />
di crisi dei consumi, di potenziali migrazioni dal<br />
segmento lusso verso il vostro?<br />
«È possibile che ci sia stata una migrazione<br />
in tal senso, attribuibile solo in parte alla<br />
crisi dei consumi. Credo che sia stato<br />
fatto un importante lavoro su entrambe le<br />
insegne. Primo: il nuovo concept Coin che<br />
ha reinterpretato il negozio trasformandolo<br />
in luogo multi-esperienziale con<br />
l'inserimento di marchi noti ma accessibili.<br />
Secondo: la progressiva trasformazione<br />
della catena Oviesse nel nuovo concept Ovs<br />
industry - avvenuta in tempi record - che<br />
ha permesso di catturare un pubblico più<br />
giovane e attendo alla moda».<br />
Quanto conta il prodotto e quanto il servizio per il<br />
successo della vostra realtà?<br />
«Sono entrambi indispensabili. L'attenta<br />
scelta dei prodotti è fondamentale per<br />
il successo del Gruppo Coin. Il team di<br />
prodotto che opera all'interno dell’azienda<br />
interpreta i trend internazionali, attraverso<br />
un grande lavoro di ricerca, creazione e<br />
nordesteuropa.<strong>it</strong> 2<br />
3<br />
CONTROCORRENTE<br />
Studi classici e laurea<br />
in Economia per il manager<br />
Coin che ha appena ricevuto<br />
il Premio eccellenza 2009<br />
selezione. Nei negozi Coin, inoltre, la<br />
scelta riguarda anche il brand mix con<br />
l'introduzione di una significativa proposta<br />
di marchi in continuo aggiornamento».<br />
e per le collezioni, come vi muovete?<br />
«Per lo sviluppo delle collezioni, Gruppo<br />
Coin si avvale inoltre della collaborazione<br />
di grandi creativi come Elio Fiorucci, che<br />
disegna in esclusiva la linea Baby Angel e<br />
Love Therapy».<br />
L'Italian style regge ancora la concorrenza o colossi<br />
del settore lo stanno soppiantando riducendo la<br />
competizione al prezzo e alla capac<strong>it</strong>à di presentare<br />
collezioni "veloci" e rispondenti alle tendenze<br />
moda su scala globale?<br />
«L'Italian style sinonimo di qual<strong>it</strong>à e stile<br />
regge eccome, sia nel nostro Paese come<br />
all'estero. Risulta però fondamentale oggi<br />
saper leggere i trend del mercato e trovare il<br />
giusto compromesso nel rapporto qual<strong>it</strong>à/<br />
prezzo e nei tempi e modal<strong>it</strong>à con cui si<br />
introducono i nuovi prodotti nel mercato».<br />
Quali caratteristiche deve avere un manager che<br />
lavora per lei? è vero che non le piacciono quelli<br />
che stanno seduti al computer e non vanno a vedere<br />
di persona come funzionano le cose?<br />
«Ho costru<strong>it</strong>o il mio team selezionando con<br />
grande attenzione persone che sappiano<br />
lavorare in squadra, ma che abbiano anche<br />
una grande curios<strong>it</strong>à e un occhio cr<strong>it</strong>ico<br />
verso tutto ciò che succede all'esterno».<br />
A poco più di cinquant'anni, lei rappresenta un<br />
esempio pos<strong>it</strong>ivo di quella capac<strong>it</strong>à imprend<strong>it</strong>oriale<br />
e manageriale veneta che ha contribu<strong>it</strong>o a portare<br />
il made in Italy nel mondo. Quando prende le sue<br />
decisioni, attinge alla sua formazione classica o a<br />
quella dei numeri?<br />
«Sono entrambe fondamentali e direi<br />
ugualmente importanti. La v<strong>it</strong>a lavorativa<br />
è un continuo compromesso tra<br />
istinto e razional<strong>it</strong>à, visione strategica e<br />
sperimentazione. Insomma, non credo<br />
ci sia una formula per scegliere il giusto<br />
dosaggio che è invece risultato di esperienze<br />
e interazioni».