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Luglio - Ilmese.it

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Per l’aGGreGazione DeGli osP<strong>it</strong>i<br />

E a Tiedoli si inaugura<br />

il Giardino d’Inverno<br />

Inaugurato a Tiedoli<br />

il “Giardino d’Inverno”,<br />

lo spazio<br />

polifunzionale per<br />

le attiv<strong>it</strong>à comuni e<br />

di socializzazione<br />

delle Case di Tiedoli.<br />

Queste sono<br />

una delle utopie<br />

diventate realtà di<br />

Mario Tommasini:<br />

sei alloggi, tutti indipendenti<br />

tra loro - di cui due per anziani in coppia e quattro per<br />

anziani soli - e di fianco un’un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ativa, disposta su due piani,<br />

destinata alla portineria sociale e al personale sociosan<strong>it</strong>ario<br />

che garantisce assistenza 24 ore su 24. Massima indipendenza,<br />

massima sicurezza. Il Giardino, collegato alle case-alloggio,<br />

è destinato ai momenti di socializzazione, di aggregazione, di<br />

incontro. Uno spazio bello, accogliente, gradevole, che apre lo<br />

sguardo e il respiro di chi lo vive sulla valle, sul cielo. Costru<strong>it</strong>o<br />

con materiali ed essenze naturali. Il progetto, particolarmente<br />

apprezzato dagi attuali osp<strong>it</strong>i delle Case, é stato curato da Antonio<br />

Pellegrini della AUSL di Parma, finanziato dalla Fondazione<br />

Cariparma, sostenuto dal Comune di Borgotaro e dalla Provincia<br />

di Parma. È stato realizzato nei tempi previsti, coinvolgendo<br />

soprattutto le imprese locali, ed è costato circa 1.600 euro al<br />

metro quadrato. Per informazioni: www.lecased<strong>it</strong>iedoli.<strong>it</strong><br />

i punti di contatto?<br />

RoSSI – «Nelle Esperidi non era<br />

prevista nessuna concentrazione<br />

di anziani: si trattava di una serie<br />

di appartamenti indipendenti del<br />

tutto simili al concetto applicato<br />

a Tiedoli. Tommasini è un uomo<br />

che ha passato la v<strong>it</strong>a a scardinare<br />

pigrizie culturali: vorremmo<br />

che lo si ricordasse non utilizzando<br />

il suo nome, ma con i fatti. Per<br />

questo chiedo al Comune, con<br />

tutte le forze, di ripensarci».<br />

LASAGNA - «Non assolutizzerei<br />

la mia affermazione: io ho solo<br />

voluto rispondere a chi sostiene<br />

che Mario sarebbe stato contro<br />

questo progetto. L’ered<strong>it</strong>à e le<br />

storie di Tommasini vanno interpretate<br />

con molto rispetto e<br />

senza appropriazioni indeb<strong>it</strong>e.<br />

Tommasini era un eretico, una<br />

persona imprevedibile. Oggi che<br />

non c’è più, mi sembra ancora<br />

Rossi: «Tiedoli<br />

dimostra che un altro<br />

modello è possibile:<br />

perchè non seguirlo?»<br />

più doveroso lim<strong>it</strong>arci a ragionare<br />

su quello che ha detto Mario<br />

senza dare via a gare un po’ grottesche<br />

a chi ha la sua parola in<br />

pugno, o in tasca. Una parte del<br />

progetto del WCC ci è stata sugger<strong>it</strong>a<br />

proprio dal progetto Esperidi:<br />

è il co-housing, quella parte<br />

cioè dove immaginiamo che anziani<br />

e giovani coppie possano<br />

vivere in luoghi vicini e dividere<br />

spazi comuni di v<strong>it</strong>a. Non c’è una<br />

contraddizione ideale tra questo<br />

progetto e il progetto lasciato in<br />

ered<strong>it</strong>à da Mario».<br />

I NUMERI<br />

36<br />

mila<br />

persone<br />

al 1° gennaio<br />

2010 vivono<br />

sa sole a<br />

Parma: è il<br />

20% della<br />

popolazione,<br />

+ 1.280<br />

rispetto al<br />

2009<br />

il 39%<br />

dei single di<br />

Parma<br />

ha un’età<br />

compresa tra<br />

i 18 e i 44<br />

anni: sono<br />

14mila giovani,<br />

contro<br />

13mila anziani<br />

(dai 65<br />

agli 84 anni)<br />

e novemila<br />

adulti (dai 45<br />

ai 64 anni)<br />

547<br />

i matrimoni<br />

celebrati<br />

nel 2008,<br />

sia civili che<br />

religiosi: nel<br />

1994 erano<br />

719<br />

il 32%<br />

dei<br />

residenti<br />

dell’Oltretorrente<br />

vive<br />

da solo. Il<br />

quartiere in<br />

cui i “single”<br />

sono meno<br />

presenti,<br />

invece, è il<br />

Golese (13%)<br />

DATI<br />

UFFICIO<br />

STATISTCA<br />

DEL COMUNE<br />

DI PARMA<br />

Le tre sfumature<br />

dell’essere soli<br />

Lontani da sè, dagli altri,<br />

o dal proprio mondo: la<br />

psicologa dice che...<br />

a cura di Tiziana Cutrona *<br />

La sol<strong>it</strong>udine è una condizione<br />

esistenziale tipica dell’uomo<br />

moderno e tutti noi ne<br />

abbiamo fatto esperienza.<br />

Naturalmente la presenza di<br />

altri esseri umani intorno a noi<br />

non basta ad allontanarci da<br />

una esperienza di isolamento o sol<strong>it</strong>udine, che viene<br />

determinata da condizioni più complesse. Barnet-<br />

Lennard distingue 3 livelli di sol<strong>it</strong>udine: l’estraniazione<br />

da sé, il non contatto di “intima relazione” con gli<br />

altri e l’assenza di un profondo senso di comun<strong>it</strong>à.<br />

Tali livelli possono sovrapporsi nella v<strong>it</strong>a di una persona<br />

rendendo la sol<strong>it</strong>udine un’esperienza alienante;<br />

in questa condizione trovare strategie di soluzione<br />

diviene di fondamentale importanza per il benessere<br />

psicologico della persona.<br />

L’estraniazione da sé porta ad una mancanza<br />

di comunicazione con le nostre emozioni, ad una<br />

inaccessibil<strong>it</strong>à della parte più intima, profonda e ricca<br />

di noi stessi. Tale condizione può, anche, essere<br />

causata da cambiamenti importanti nella v<strong>it</strong>a di una<br />

persona come il lutto di un figlio, di un coniuge o<br />

di un gen<strong>it</strong>ore, la perd<strong>it</strong>a del lavoro, il cambiamento<br />

di status sociale o la condizione di inabil<strong>it</strong>à. La<br />

conseguenza più grave potrebbe essere la perd<strong>it</strong>a<br />

del proprio senso di ident<strong>it</strong>à, il «non sapere più chi<br />

siamo».<br />

Nel caso di estraniazione dagli altri la persona<br />

vive le relazioni in maniera sterile e superficiale,<br />

senza scambiarsi affetti, emozioni, senza farsi<br />

conoscere oltre l’apparenza. In questo caso non è<br />

possibile ricevere conferme, riconoscimento, cura<br />

e l’unica esperienza possibile è il «sentirsi soli insieme<br />

ad altri». Tale condizione può essere tipica di<br />

alcune chat dove la scorza esterna delle persone è<br />

l’unico scambio possibile.<br />

Nel caso frequente di assenza del senso di<br />

comun<strong>it</strong>à, infine, è come se ci si sentisse estranei<br />

al proprio mondo, osservatori passivi con nessuna<br />

possibil<strong>it</strong>à di dare un contributo al miglioramento<br />

della realtà. In questo caso ci si priva della possibil<strong>it</strong>à<br />

di condividere un’esperienza comune, impoverendo<br />

la stessa comun<strong>it</strong>à e sentendosi sempre più<br />

isolati e alienati.<br />

* Psicologa e psicoterapeuta<br />

IL IL MESE MAGAZINE luglio 2010 [15]

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