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Economia<br />
dI MATTEO SARTINI<br />
Parmigiano Reggiano. Prosciutto<br />
di Parma. Bastano i loro<br />
nomi per tirare in ballo la qual<strong>it</strong>à,<br />
il prestigio, la tradizione di due<br />
prodotti legati a doppio filo con<br />
il terr<strong>it</strong>orio della nostra provincia.<br />
Non esiste persona, nel mondo<br />
civilizzato, che non conosca le<br />
due prelibatezze in questione,<br />
non esiste palato che non sappia<br />
apprezzarne la raffinatezza<br />
del gusto.<br />
Eppure, non è tutto oro ciò che<br />
luccica. In maniera diversa e per<br />
motivi diversi entrambi i prodotti<br />
si trovano a doversi misurare<br />
[36] luglio 2010 IL MESE MAGAZINE<br />
con un mercato spesso difficile,<br />
che tende a premiare chi è in<br />
grado di dotarsi di strategie di<br />
lungo termine, dandosi obiettivi<br />
di più ampio respiro rispetto alla<br />
sola qual<strong>it</strong>à.<br />
Qual<strong>it</strong>à che, nel caso del Parmigiano<br />
Reggiano, si dimostra<br />
oltretutto un’arma a doppio taglio<br />
sul versante del prezzo:<br />
se a Parma la differenza con il<br />
principale concorrente, il Grana<br />
Padano, è facilmente e immediatamente<br />
percepibile, non altrettanto<br />
avviene nel resto d’Italia,<br />
dove il secondo, grazie anche ad<br />
un costo inferiore, si guadagna il<br />
57,7% del mercato dei formag-<br />
GdO<br />
La grande distribuzione<br />
organizzata è l’evoluzione<br />
del commercio dal<br />
dettaglio all’ingrosso. Gli<br />
attori più importanti sul<br />
mercato Italiano sono<br />
sicuramente Carrefour,<br />
Auchan, Coop, Conad ed<br />
Esselunga.<br />
gi duri, lasciando il Parmigiano a<br />
quota 31,4% (dati 2009).<br />
E qui nasce la domanda più importante:<br />
può la qual<strong>it</strong>à essere la<br />
sola strategia di marketing che<br />
possa garantire compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à ai<br />
nostri prodotti su mercati difficili<br />
come quello nazionale ed internazionale?<br />
La risposta appare negativa.<br />
Come spiega anche il professor<br />
Giacomini (vedi intervento<br />
a lato) «I nostri sono prodotti di<br />
qual<strong>it</strong>à, ma con una diffusione<br />
di massa e senza una strategia<br />
commerciale di lungo periodo».<br />
Da questa contraddizione nascono<br />
i problemi, in particolare per<br />
quanto riguarda la commercializ-<br />
PREAFFETTATO<br />
Il preaffettato nasce per<br />
il mercato estero, dove<br />
spesso non esiste la<br />
possibil<strong>it</strong>à di affettare<br />
in maniera corretta il<br />
Prosciutto di Parma. Negli<br />
anni si è però conquistato<br />
una fetta consistente di<br />
mercato nazionale.<br />
Prosciutto e Parmigiano:<br />
oggi la qual<strong>it</strong>à non basta<br />
I nostri prodotti faticano a trovare spazio nel mercato. Colpa di strategie che<br />
mal si adattano alle esigenze di una distribuzione sempre più compet<strong>it</strong>iva<br />
ASSEGNAtO Il pRIMO CluB SANDwICH CONtESt<br />
14 chef stellati Michelin si<br />
sono misurati col prosciuttto<br />
È Giancarlo Morelli il vinc<strong>it</strong>ore del primo “Club Sandwich<br />
Contest” promosso dal Consorzio del Prosciutto di Parma<br />
per reinventare il celebre panino a 3 strati in chiave del<br />
tutto ined<strong>it</strong>a. Ingrediente principe e protagonista della manifestazione<br />
è stato il Prosciutto in tre tipologie di stagionature:<br />
18, 25 e 35 mesi. I protagonisti della sfida - 14 chef<br />
stellati Michelin selezionati dal Consorzio con la preziosa<br />
collaborazione di Davide Di Corato, Direttore di Ho.re.ca.<br />
Magazine – hanno sottoposto al giudizio di 6 esperti e<br />
cr<strong>it</strong>ici gastronomici la loro personale reinterpretazione, studiata<br />
sulla base di 3 cr<strong>it</strong>eri: gusto, presentazione del piatto<br />
ed original<strong>it</strong>à.<br />
zazione dei prodotti attraverso la<br />
grande distribuzione organizzata:<br />
come si può vendere un prodotto<br />
che nasce di alta qual<strong>it</strong>à,<br />
ma si struttura come articolo per<br />
il consumo di massa?<br />
I dati del mercato, ad oggi, sono<br />
impietosi, e sottolineano a chiare<br />
lettere questo dilemma: il Parmigiano<br />
a fronte di una quota di<br />
mercato comunque significativa<br />
versa in uno stato di crisi continua.<br />
I piccoli caseifici chiudono,<br />
passando da 600 a 400 in soli<br />
15 anni, mentre le previsioni<br />
sono tutt’altro che rosee, visto<br />
che a breve potrebbero fermarsene<br />
altri 70 soltanto nella nostra<br />
provincia. E se i casari chiudono,