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uaderni - Scuola Medica Ospedaliera

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L’esame ecografico di noduli già studiati<br />

con tecnica medico-nucleare fornisce, in<br />

particolare, le seguenti informazioni:<br />

a. nodulo freddo: differenziazione dei noduli<br />

solidi rispetto ai cistici, valutazione<br />

del rischio di malignità in rapporto<br />

alla caratterizzazione tissutale (ecogenicità,<br />

omogeneità tissutale, margini,<br />

alone, calcificazioni, assorbimento ultrasonoro),<br />

evidenziazione di vegetazioni<br />

all’interno di pseudocisti, dimostrazione<br />

di patologia multinodulare<br />

nel caso di noduli solitari all’esame<br />

obiettivo, precoce individuazione di lesioni<br />

palpatoriamente non apprezzabili<br />

in pazienti a rischio (recidiva di carcinoma<br />

tiroideo operato, screening periodico<br />

di soggetti con familiarità di<br />

carcinoma midollare), ricerca di adenopatie<br />

regionali, dimostrazione di accrescimento<br />

di tipo infiltrativo della lesione,<br />

studio preoperatorio dei rapporti<br />

con le strutture muscolari, vascolari e<br />

nervose del collo.<br />

Devono essere studiati con attenzione i<br />

noduli con i seguenti caratteri: ipoecogeni,<br />

a margini irregolari, con elevata<br />

vascolarizzazione intralesionale, con<br />

attenuazione posteriore del fascio oltrasonoro,<br />

con microcalcificazioni<br />

sparse e con incerta delimitazione dalle<br />

strutture circostanti.<br />

b. nodulo caldo: identificazione del lobo<br />

controlaterale, se funzionalmente inibito<br />

(esclusione della emiagenesia tiroidea),<br />

conferma dello stato iperfunzionante<br />

mediante color-doppler, controllo<br />

della evoluzione dopo terapia<br />

con radioiodo o mediante sclerosi percutanea;<br />

c. gozzo plurinodulare normofunzionante:<br />

caratteristiche del parenchima circostante,<br />

identificazione dei noduli dominanti<br />

e guida alla tipizzazione citologica<br />

mediante FNA, esatta misurazione<br />

delle dimensioni, controllo della evoluzione<br />

nel tempo e della risposta alla<br />

opoterapia soppressiva.<br />

NUMERO 5<br />

La valutazione complessiva di tali parametri<br />

ha fornito accuratezza diagnostica<br />

del 75% nella previsione di malignità<br />

e dell’80% nella differenziazione delle<br />

lesioni “non chirurgiche” (noduli iperplastici,<br />

pseudocisti, tiroiditi, gozzi) da<br />

quelle di pertinenza chirurgica (adenomi<br />

e carcinomi).<br />

4. Il ruolo di Tomografia Assiale (TAC)<br />

e Risonanza Magnetica (RM), tecniche di<br />

indagine complesse, costose e di limitata<br />

accessibilità, appare molto ristretto nella<br />

pratica clinica. La TAC è particolarmente<br />

utile nel definire l’estensione intratoracica<br />

o retrotracheale di una tumefazione tiroidea<br />

e nell’evidenziare coesistenti metastasi<br />

polmonari, mediastiniche o scheletriche,<br />

ma non è in grado di distinguere<br />

sulla base della densità i noduli benigni<br />

da quelli maligni. La RM consente ugualmente<br />

una fine distinzione dei rapporti<br />

anatomici fra la lesione in esame e le<br />

strutture cervicali, ma anche con tale metodica<br />

i noduli maligni non presentano<br />

caratteri specifici. Pertanto TAC e RM dovrebbero<br />

essere riservate alla esclusiva<br />

soluzione di quesiti specifici (fenomeni<br />

compressivi, stadiazione di sospette neoplasie,<br />

estensione di recidive postoperatorie).<br />

C) BIOPSIA PER ASPIRAZIONE CON AGO<br />

SOTTILE (FNA)<br />

L’agoaspirato tiroideo è stato proposto<br />

nella diagnosi differenziale negli anni<br />

cinquanta ma ha tardato ad affermarsi<br />

nella pratica clinica per il timore di disseminazione<br />

di cellule neoplastiche<br />

(estremamente rara) e per l’incertezza<br />

sulla accuratezza diagnostica dell’esame<br />

citologico.<br />

Durante l’ultima decade, tuttavia, la<br />

diagnosi citologica basata sulla FNA è<br />

emersa come l’esame diagnostico più<br />

sensibile e specifico ed è attualmente il<br />

test di scelta nella valutazione dei noduli<br />

tiroidei. La FNA è una procedura semplice,<br />

ripetibile, poco costosa, a carattere<br />

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