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uaderni - Scuola Medica Ospedaliera

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IL TRATTAMENTO DEGLI<br />

ADENOMI IPOFISARI<br />

PROLATTINO-SECERNENTI<br />

GFERDINANDO<br />

VALENTINI<br />

SETTIMIO PAVONCELLO<br />

DIVISIONE<br />

“1° MARCHIAFAVA”<br />

MEDICINA INTERNA<br />

DIPARTIMENTO DI<br />

SCIENZE MEDICHE<br />

AZIENDA OSPEDALIERA<br />

S. CAMILLO-FORLANINI<br />

ROMA<br />

■ INTRODUZIONE<br />

li adenomi ipofisari Prolattino-secernenti<br />

(PROLATTINOMI) rappresentano l’istotipo<br />

più frequente di tutti gli adenomi dell’Adenoipofisi.<br />

In grandi casistiche chirurgiche<br />

la loro prevalenza è di circa il 26-<br />

27% (1). Le principali manifestazioni cliniche<br />

del Prolattinoma sono legate agli effetti<br />

dell’iperprolattinemia sulla funzionalità<br />

dell’asse neuroendocrino Ipotalamo-<br />

Ipofisi-Gonadi. Le donne giungono di solito<br />

alla osservazione medica per l’insorgenza<br />

di Amenorrea secondaria, oligomenorrea,<br />

anovulazione cronica ed infertilità<br />

associate a galattorrea. Nel 20% circa<br />

dei soggetti è presente un irsutismo di vario<br />

grado, legato alla ipersecrezione corticosurenalica<br />

di Deidroepiandrosterone e<br />

del suo Solfato (DHEA e DHEAS) e di Androstenedione.<br />

Nei pazienti di sesso maschile<br />

spesso il primo sintomo dell’iperprolattinemia<br />

è costituito da una progressiva<br />

riduzione della libido con successivo<br />

disturbo dell’erezione. L’infertilità e l’ipogonadismo<br />

sono secondari e sempre successivi<br />

all’impotenza sessuale. Nel maschio<br />

galattorrea e ginecomastia sono<br />

eventi rari. Oltre ai precedenti sintomi, legati<br />

all’iperprolattinemia, possono essere<br />

presenti anche segni e sintomi da espansione<br />

del tumore ipofisario in sede sopra<br />

e parasellare. Saranno quindi evidenti: ce-<br />

falea, difetti dell’acuità visiva e /o del<br />

campo visivo (C. V.), deficit dell’oculomozione,<br />

rinoliquorrea, sindrome del seno<br />

cavernoso fino ad un quadro di panipopituitarismo<br />

con diabete insipido. I deficit<br />

del campo visivo hanno un’incidenza del<br />

25% nel sesso femminile e di oltre il 50%<br />

nei maschi (Tabella 1-2). Infatti nel sesso<br />

maschile maggiore è l’incidenza dei Macroprolattinomi<br />

(diametro alla RMN > a<br />

10 mm.) rispetto ai Microprolattinomi<br />

(diametro alla RMN < a 10 mm).<br />

In relazione al comportamento biologico<br />

del Prolattinoma e alla sua risposta alla<br />

terapia medica e chirurgica è oggi possibile,<br />

in accordo con von Werder (2), distinguere<br />

due diversi fenotipi di Prolattinomi: i<br />

“piccoli” prolattinomi e i prolattinomi<br />

“grandi” o invasivi. I primi hanno una incidenza<br />

prevalente nel sesso femminile, una<br />

lenta velocità di crescita, rimanendo per<br />

lungo tempo in posizione intrasellare. I livelli<br />

plasmatici di Prolattina (PRL) sono<br />

moderatamente elevati (quasi sempre < a<br />

200 ng/mL) e rarissimi sono i difetti campimetrici.<br />

Il successo terapeutico è appannaggio<br />

sia della neurochirurgia che della<br />

terapia medica con Dopaminoagonisti.<br />

Nei Prolattinomi invasivi il rapporto<br />

maschio/femmina è di 1:1, la velocità di<br />

crescita tumorale è elevata con rapida<br />

espansione extrasellare. Frequenti sono i<br />

disturbi del campo visivo.<br />

4 QUADERNI SMORRL

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