uaderni - Scuola Medica Ospedaliera
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diffusi si è avuta riduzione clinicamente<br />
apprezzabile delle dimensioni iniziali; 2)<br />
la frequenza della regressione è stata nettamente<br />
maggiore nel gozzo, diffuso o<br />
plurinodulare, che nei noduli palpatoriamente<br />
solitari; 3) l’età dei pazienti e la<br />
durata del gozzo influenzavano come<br />
tendenza, ma non significativamente, la<br />
risposta al trattamento; 4) le dimensioni<br />
dei noduli non erano correlabili, se non<br />
in singoli lavori, alla risposta terapeutica.<br />
Tali deduzioni sono state confermate<br />
in un recente studio prospettico randomizzato.<br />
Veniva descritta la riduzione<br />
del volume tiroideo nella maggioranza<br />
dei soggetti in trattamento opoterapico<br />
contro la assoluta minoranza dei non<br />
trattati. La sospensione del trattamento,<br />
tuttavia, era seguita da ripresa dell’accrescimento<br />
del gozzo.<br />
B. Profilassi delle Recidive Postoperatorie<br />
del Gozzo. Razionale della terapia<br />
è la prevenzione della iperplasia tiroidea<br />
compensatoria, secondaria alla<br />
rimozione di una porzione di parenchima,<br />
e la profilassi dei meccanismi già<br />
intervenuti nello sviluppo della lesione<br />
sottoposta ad exeresi. Sono disponibili<br />
studi non controllati, studi retrospettivi<br />
(senza determinazione dell’assetto<br />
ormonale tiroideo), studi prospettici<br />
randomizzati ed uno studio retrospettivo<br />
su pazienti irradiati in età<br />
infantile. L’insieme dei dati induce a ritenere<br />
che il trattamento soppressivo<br />
non sia opportuno di principio in tutti<br />
i pazienti operati per iperplasia nodulare<br />
tiroidea. Due studi prospettici<br />
randomizzati hanno confermato l’assenza<br />
del ruolo preventivo della terapia<br />
soppressiva.<br />
In uno studio su pazienti irradiati in<br />
età infantile e sottoposti a intervento<br />
per la comparsa di iperplasia nodulare<br />
tiroidea (indagine retrospettiva, caratterizzata<br />
dalla mancata standardizzazione<br />
delle modalità terapeutiche, del quadro<br />
ormonale e delle metodiche di rileva-<br />
NUMERO 5<br />
mento) la frequenza di recidive è stata<br />
significativamente inferiore nei soggetti<br />
in opoterapia, ma i dati non sono estrapolabili<br />
alla storia naturale della patologia<br />
tiroidea, considerato che il trattamento<br />
radiante induce non solo un drastico<br />
incremento della cancerogenesi tiroidea<br />
ma anche della iperplasia nodulare<br />
non neoplastica.<br />
C. Iperplasia Nodulare Tiroidea. L’iperplasia<br />
nodulare tiroidea è un evento<br />
relativamente frequente anche in aree<br />
non endemiche per gozzo. Pertanto,<br />
esclusa mediante FNA l’esistenza di patologia<br />
neoplastica, permane il problema<br />
di come gestire un vasto gruppo di tumefazioni<br />
causa di danno estetico, fastidio<br />
locale o preoccupazione per la tendenza<br />
all’accrescimento. Sulla base dei<br />
favorevoli risultati nel gozzo sporadico,<br />
la terapia soppressiva con levotiroxina è<br />
stata ampiamente adottata anche nei noduli<br />
tiroidei palpatoriamente solitari.<br />
I primi studi comprendevano una casistica<br />
composta indifferentemente da<br />
patologia nodulare solitaria, gozzo plurinodulare<br />
e gozzo diffuso. Disaggregando<br />
i dati si osserva che la frequenza della risposta<br />
clinica è nettamente minore nei<br />
noduli solitari rispetto ai gozzi diffusi o<br />
plurinodulari.<br />
La bassa frequenza di risposta alla terapia<br />
soppressiva è in accordo con<br />
quanto osservato in una serie di studi<br />
prospettici non controllati, condotti fra<br />
il 1960 e il 1991. Per quanto metodologicamente<br />
lacunosi, tali studi nel loro<br />
complesso confermano quanto precedentemente<br />
osservato, dimostrando una<br />
frequenza di risposta pari al 42% nei<br />
1420 noduli tiroidei presi in esame.<br />
La bassa frequenza della risposta alla<br />
opoterapia è stata confermata in quattro<br />
recenti trial clinici, metodologicamente<br />
accurati (studi prospettici, randomizzati,<br />
con verifica della soppressione del<br />
TSH e valutazione ecografica della variazione<br />
di volume).<br />
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