uaderni - Scuola Medica Ospedaliera
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in posizione rischiosa o mal apprezzabili<br />
(perchè di dimensioni ridotte, posteriori<br />
o nel contesto di struma plurinodulare)<br />
ed a tutte le circostanze in cui si preveda<br />
l’esecuzione di una successiva manovra<br />
di interventistica percutanea (AFTN, cisti<br />
recidivanti).<br />
Il ruolo cardine della FNA nell’inquadramento<br />
della patologia nodulare tiroidea<br />
può essere sintetizzato dai seguenti<br />
dati statistici: prima dell’impiego sistematico<br />
della metodica il 30% dei noduli tiroidei<br />
era sottoposto a intervento chirurgico,<br />
con percentuale di malignità inferiore<br />
al 10%; nelle serie attuali il numero dei<br />
pazienti operati si è ridotto al 15%, e il 20<br />
- 30% dei casi sottoposto ad exeresi risulta<br />
affetto da patologia neoplastica, benigna<br />
o maligna.<br />
D) INDAGINI BIOUMORALI<br />
Lo studio del profilo sierico ha il solo<br />
scopo di definire l’assetto funzionale ed il<br />
quadro immunitario della tireopatia in<br />
esame, orientando il comportamento diagnostico<br />
e terapeutico, ma presenta valore<br />
soltanto indiretto ai fini della predizione<br />
di malignità.<br />
■ ITER DIAGNOSTICO ED ORIENTAMEN-<br />
TO TERAPEUTICO<br />
Per il raggiungimento della diagnosi<br />
definitiva viene spesso consigliato uno<br />
schema di indagini “a cascata”, in cui le<br />
tecniche vengono eseguite in tappe successive<br />
secondo un algoritmo. In sede di<br />
primo inquadramento, tuttavia, è consigliabile<br />
l’esecuzione contemporanea della<br />
valutazione ecografica, ormonale ed autoimmunitaria,<br />
facendo seguire la FNA e -<br />
ove necessario - lo studio scintigrafico.<br />
La captazione e scintigrafia tiroidea è infatti<br />
causa di un modesto irraggiamento,<br />
ed è inutile nelle lesioni di piccole dimensioni<br />
ed in quelle prevalentemente cistiche<br />
che non presentino immagini di ipervascolarizzazione<br />
delle pareti.<br />
NUMERO 5<br />
Le cisti tiroidee semplici rappresentano<br />
meno dell’1% dei noduli riscontrati<br />
all’esame ecografico della tiroide. Tuttavia,<br />
lesioni complesse caratterizzate da<br />
una prevalente componente fluida sono<br />
frequenti, costituendo fino al 25% dei noduli<br />
di rilievo ecografico. La FNA consente<br />
la diagnosi citologica (condotta sia<br />
sul liquido drenato sia sulla biopsia della<br />
parete della lesione) e la riduzione di volume<br />
del nodulo, pur non offrendo un risultato<br />
terapeutico definitivo per il frequente<br />
riformarsi della raccolta fluida.<br />
La opoterapia soppressiva con levotiroxina<br />
è scarsamente efficace e non è<br />
priva di effetti collaterali a lungo termine,<br />
mentre l’instillazione percutanea di<br />
tetracicline o sostanze sclerosanti ha<br />
mostrato risultati controversi.<br />
Dopo l’esclusione di malignità, il trattamento<br />
di scelta è la terapia percutanea<br />
con etanolo (PEI), significativamente superiore<br />
al semplice drenaggio nell’indurre<br />
risultati terapeutici efficaci e persistenti.<br />
Il decremento volumetrico indotto<br />
dalla PEI è rapido (sono necessarie da<br />
1 a 3 sedute), drammatico (maggiore del<br />
50% del volume iniziale nell’ 80 % dei casi),<br />
persistente (una sola recidiva nel<br />
corso di 12 mesi di follow-up), non associato<br />
ad effetti collaterali (la metodica<br />
non è dolorosa e non sono state riferite<br />
complicanze acute), nè seguito da modificazioni<br />
del quadro immunitario o funzionale<br />
tiroideo. Come nel caso degli<br />
AFTN, il trattamento mediante PEI non è<br />
di ostacolo ad un eventuale successivo<br />
intervento chirurgico, eseguibile senza<br />
difficoltà nè complicanze.<br />
Nei noduli solidi o misti, che risultino<br />
non delineati o freddi alla scintigrafia,<br />
la FNA è l’esame che determina la<br />
condotta terapeutica. Se l’esame citologico<br />
risulta benigno (come nella maggioranza<br />
dei casi) vi è una decisa indicazione<br />
alla gestione non chirurgica della patologia<br />
nodulare. L’opportunità del trattamento<br />
soppressivo con levotiroxina è<br />
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