10 BUON COMPLEANNO DEFIZIA!
A CERIGNOLA NASCE UNA SCUOLA NECESSITÀ DELL’OPERA Alla fine dell’Ottocento la città <strong>di</strong> <strong>Cerignola</strong> era notevolmente cresciuta, ben <strong>di</strong>visa “in due parti nettamente <strong>di</strong>stinte: quella antica, detta ‘Terra Vecchia’, messa a Nord Ovest del vetusto castello, ha strade anguste … con molti sottani, vere grotte e spelonche … La parte nuova è <strong>di</strong>sposta a ventaglio, con vie piuttosto larghe, che partendo dalla piazza Vittorio Emanuele II si ramificano in ogni <strong>di</strong>rezione.” 1 “Si costruiscono nuovi palazzi agli estremi del caseggiato, e si abbattono case vecchie per innalzarne delle nuove più ampie e moderne. Nel 1877 si contavano ben 182 vie e piazze, la maggior parte delle quali non aveva lastre. Quin<strong>di</strong> si spesero parecchie centinaia <strong>di</strong> mila lire per completare il lastricato <strong>di</strong> Piazza Vittorio Emanuele e del corso Garibal<strong>di</strong>, e per basolare parecchie vie secondarie; altre vie che erano ridotte a vere pozzanghere, furono selciate … Inoltre si costruì il pubblico macello, la piazza coperta, e si ampliò il Cimitero … Anche l’illuminazione delle vie migliorò, ed i fanali da 320 si portarono a 400 … e finalmente nel 1891 [la citta<strong>di</strong>nanza] vide la sbuffante vaporiera entrare trionfalmente sotto la tettoia della stazione <strong>di</strong> <strong>Cerignola</strong>.” 2 La citta<strong>di</strong>na aveva ancora come centro il “Castello” con la “Terra Vecchia”. La popolazione, dal canto suo, nell’arco <strong>di</strong> un secolo si era quasi quadruplicata, passando dai 9000 abitanti del 1802 ai 34.000 del 1900. “La grande maggioranza era ancora nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> analfabetismo. Per ovviare a questa vergogna il Comune aumentò le scuole, man mano che se ne presentasse l’opportunità … Per provvedere poi all’istruzione degli adulti, in mezzo ai quali l’anal- (Pagina accanto) Anni 50. Atrio e scalinata del Carducci 1 S. LA SORSA, La città <strong>di</strong> <strong>Cerignola</strong> nel secolo XIX, Bari-Roma, F. Casini & figlio, 1931, p. 254. 2 Ibidem, p. 196-199. 11 fabetismo contava più numerose vittime, furono aperte delle scuole serali che aumentarono col procedere degli anni.” 3 D’altronde, la somma in bilancio per l’istruzione pubblica – che nel 1870 era stata <strong>di</strong> poco superiore alle 13.000 lire – si era anch’essa quadruplicata, salendo nel 1900 a ben 60.000 lire. 4 L’istruzione me<strong>di</strong>a era affidata a tre istituti: il Ginnasio Comunale, istituito nel 1870 e che era stato già regio in passato, la Scuola Tecnica pareggiata alle governative, e la Scuola Agraria aperta nel 1890. Tali istituti purtroppo non avevano molti iscritti: nel 1888, infatti, il Ginnasio – la cui frequenza aveva un costo mensile <strong>di</strong> 6 lire – veniva soppresso. L’istruzione elementare era invece in rapida crescita. Le classi elementari – che nel 1860 erano solo 3 – erano salite a 32 nel 1892, con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 52 iscritti e 41 alunni “assidui”. In tale anno la punta massima si registrava però in una classe che contava ben 86 iscritti e 70 “assidui”. Le scuole elementari erano ubicate in circa 40 locali a pianoterra, <strong>di</strong>slocati in varie zone della città: c’erano scuole nelle vie Regina Margherita [oggi via Don Minzoni], Minerva [via Barriello], Astrea [via R. Pece], Umberto I [viale Roosevelt], S. Antonio, S. Martino, S. Maria del Carmine, S. Giuseppe, Piazza Vecchia, Costantinopoli, Forno Nuovo [via Paolillo], Mercato Vecchio, Borgo [via U. Giordano], Letizia [via Bovio], Kiriatti, dei Romani, vico II Assunta. “Vedeteli i nostri 3000 ragazzi: essi, stipati in pancacce sconnesse, veri or<strong>di</strong>gni da inquisizione, protendono l’esile collo verso la scarsa luce che penetra da un finestrino, quali sitibon<strong>di</strong> fiorellini; guardateli: sono anemici, linfatici, presbiti; hanno delle imperfezioni nella colonna vertebrale; essi 3 Ibidem, p. 199-200. 4 Ibidem, p. 244.