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47<br />

Rapporti ISTISAN 04/32<br />

raccomandando per la balneazione l’<strong>in</strong>ter<strong>di</strong>zione delle acque a 5 m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> cellule/L per le<br />

acque dolci e più <strong>di</strong> 10 m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> cellule/L per <strong>il</strong> mare, la vig<strong>il</strong>anza su eventuali casi <strong>di</strong> dermatiti<br />

o malesseri e accertamento <strong>della</strong> tossicità tra centom<strong>il</strong>a e 5 m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> cellule/L nel primo caso e<br />

tra un m<strong>il</strong>ione e <strong>di</strong>eci m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> cellule /L nel secondo con accertamento <strong>della</strong> tossicità tra<br />

centom<strong>il</strong>a e un m<strong>il</strong>ione <strong>di</strong> cellule/L; sotto le centom<strong>il</strong>a cellule/L possono svolgersi gli usuali<br />

controlli.<br />

L’<strong>in</strong>ter<strong>di</strong>zione delle acque contam<strong>in</strong>ate da fioriture tossiche comprende gli usi potab<strong>il</strong>i, che<br />

possono comportare <strong>in</strong>tossicazioni acute e croniche; gli usi ospedalieri, per la presenza <strong>di</strong><br />

toss<strong>in</strong>e nei prodotti usati per la <strong>di</strong>alisi; gli usi <strong>di</strong> balneazione, per le <strong>in</strong>tossicazioni acute e le<br />

dermatiti da contatto; l’irrigazione a pioggia, perché le toss<strong>in</strong>e sono dannose anche per le piante,<br />

e <strong>in</strong>oltre le cellule algali lanciate sulle foglie si seccano e possono essere <strong>in</strong>gerite con le verdure,<br />

mantenendo <strong>il</strong> loro potere tossico per 24-48 ore; la pesca, poiché le specie ittiche, se non hanno<br />

la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> allontanarsi dalle zone <strong>di</strong> fioritura, vengono <strong>in</strong>tossicate a loro volta, e<br />

accumulano toss<strong>in</strong>e negli organi <strong>in</strong>terni e nei muscoli, che si autodepurano naturalmente <strong>in</strong> circa<br />

60 giorni. L’<strong>in</strong>ter<strong>di</strong>zione può co<strong>in</strong>volgere anche la caccia qualora le uniche fonti <strong>di</strong><br />

approvvigionamento d’acqua per gli animali siano corpi d’acqua con fioritura <strong>in</strong> atto.<br />

Quando si esam<strong>in</strong>ano i possib<strong>il</strong>i <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> recupero bisogna partire dall’assunto che ogni<br />

situazione è peculiare e va stu<strong>di</strong>ata s<strong>in</strong>golarmente. Ad esempio l’eutrofizzazione <strong>di</strong> un grande<br />

lago a lento ricambio va gestita <strong>di</strong>fferentemente da un lago me<strong>di</strong>o a ricambio veloce.<br />

La riduzione del carico <strong>di</strong> fosforo presente nelle acque, che è con<strong>di</strong>zionato da apporti<br />

superficiali e da accumulo nei se<strong>di</strong>menti, ed è soggetto al ricircolo <strong>in</strong>vernale/primaver<strong>il</strong>e, è<br />

perseguib<strong>il</strong>e <strong>in</strong> vari mo<strong>di</strong>: nel caso del lago <strong>di</strong> Zurigo è stata effettuata l’immissione delle acque<br />

<strong>di</strong> scarico depurate negli strati superficiali, dove <strong>il</strong> fosforo contenuto viene metabolizzato<br />

rapidamente dalle alghe e non fa <strong>in</strong> tempo ad accumularsi nei se<strong>di</strong>menti; nel lago Worth, <strong>in</strong><br />

Car<strong>in</strong>zia, è stata realizzata la deviazione degli scarichi e <strong>il</strong> convogliamento degli stessi <strong>in</strong> una<br />

rete locale extralacustre; <strong>in</strong> laghi svedesi poco profon<strong>di</strong> è stata realizzata l’asportazione<br />

dell’<strong>in</strong>tero strato superficiale dei se<strong>di</strong>menti ricchi <strong>di</strong> fosforo; l’abbattimento dello zooplancton<br />

per favorire l’emergenza <strong>di</strong> popolamenti a Cloroficee e la f<strong>il</strong>trazione attraverso carboni attivi e<br />

letti <strong>di</strong> sabbia <strong>di</strong> tutto l’ep<strong>il</strong>imnio per <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire la biomassa algale e <strong>il</strong> fosforo co<strong>in</strong>volto nel<br />

metabolismo algale.<br />

La riduzione dell’azoto è più complicata a causa <strong>della</strong> maggiore idrosolub<strong>il</strong>ità e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>della</strong><br />

fac<strong>il</strong>ità a pervenire <strong>di</strong>rettamente all’<strong>in</strong>vaso per d<strong>il</strong>avamento dei terreni permeab<strong>il</strong>i. Recenti<br />

sistemi <strong>di</strong> abbattimento dell’azoto completano <strong>il</strong> trattamento delle acque reflue <strong>in</strong> uscita dal<br />

depuratore con la “decantazione” <strong>in</strong> vasche <strong>di</strong> fitodepurazione dove crescono vegetali con alto<br />

potere rimuovente, come ad esempio Clorella vulgaris <strong>in</strong>sieme a Eichornia crassipes.<br />

Fondamentale, nella <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e lotta al d<strong>il</strong>avamento dei nutrienti dai terreni, è <strong>il</strong> riprist<strong>in</strong>o<br />

ambientale <strong>della</strong> copertura vegetativa delle rive dei laghi.<br />

Per m<strong>in</strong>imizzare i danni che derivano a fauna e flora bentonica dalla prolungata anossia<br />

estiva che caratterizza le acque profonde dei laghi eutrofizzati, si può procedere all’immissione<br />

<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> ossigeno o aria nei se<strong>di</strong>menti. Recentemente è stata tentata la <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione delle<br />

popolazioni ittiche zooplanctofaghe o l’<strong>in</strong>cremento delle specie zooplanctoniche predatrici,<br />

nella conv<strong>in</strong>zione che l’aumento <strong>di</strong> predazione dello zooplancton sul fitoplancton potesse<br />

causarne la <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione <strong>della</strong> biomassa, usando un sistema <strong>di</strong> lotta biologica. L’esperienza ha<br />

<strong>di</strong>mostrato che questa evenienza non è così consequenziale; ad esempio non vale affatto per le<br />

fioriture <strong>di</strong> Planktothrix rubescens, che comunque rimane scarsamente appetib<strong>il</strong>e dallo<br />

zooplancton. Gli elementi <strong>di</strong> maggiore competitività delle Cianoficee con le alghe ver<strong>di</strong> sono<br />

costituiti dalla s<strong>in</strong>trofia con i batteri eterotrofi, dalla maggiore efficienza <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzo <strong>della</strong> CO2 <strong>in</strong><br />

ambienti alcal<strong>in</strong>i (al punto che l’immissione <strong>di</strong> CO2, azoto e fosforo <strong>in</strong> laghi a dom<strong>in</strong>anza <strong>di</strong><br />

Cianoficee fa emergere popolamenti <strong>di</strong> Cloroficee), dalla possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> fissazione dell’azoto

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