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Qui sotto: un momento della preparazione del pane organizzato nel corso della visita al Museo del grano di Ortacesus, dove si può<br />
fruire di una degustazione guidata dei pani tipici. Una sezione del museo, inoltre, è dedicata alle tradizioni musicali isolane.<br />
dionale a base di simbua fritta e incasada (semola fritta<br />
e condita), pani indorau (pane dorato, bagnato nell’uovo<br />
e fritto) e altre pietanze a base di semola, grano<br />
cotto e pane raffermo.<br />
Non a caso il ristorante propone un menu chiamato<br />
La via del pane, proprio come la visita descritta in<br />
queste righe (il costo del pasto è di circa 10 euro per<br />
chi segue l’itinerario).<br />
Nel pomeriggio, per approfondire la conoscenza del<br />
territorio, la sua storia e la sua cultura, è prevista la<br />
visita al museo archeologico Sa Domu Nosta, a Senorbì.<br />
Ospita una mostra permanente sulla storia del<br />
grano durante l’età punica. A differenza dei fenici,<br />
PER INFORMAZIONI E OSPITALITÀ<br />
Per ripercorrere la storia del pane della<br />
Trexenta, e per sentire ancora oggi profumi e<br />
sapori antichi, si potrà contattare Claudia Melis<br />
al Museo del Grano di Ortacesus<br />
(070.98.19.027, sucorongiu@tiscali.it) o, all’Ersat<br />
di Suelli, Gerardo Piras (070.98.84.26,<br />
gerardopiras@tiscali.it). Chi volesse soggiornare<br />
nella zona, potrà contattare il B&B Il Rosmarino<br />
di Senorbì (070.98.09.269, www.ilrosmarino.it)<br />
o lo Sporting Hotel Trexenta, sempre<br />
a Senorbì (070.98.09.383).<br />
Sopra: una sala del B&B Il Rosmarino a Senorbì.<br />
che li precedettero nella dominazione dell’Isola, i punici<br />
diedero corso a una politica di colonizzazione mirata<br />
a fondare dei villaggi agrari, con l’obiettivo di garantire<br />
il controllo del territorio, ma anche di inviare a<br />
Cartagine il grano necessario per contribuire a sfamare<br />
gli eserciti di mercenari arruolati per sostenere le<br />
frequenti guerre contro Roma.<br />
La Via del pane, dunque, si presenta come un itinerario<br />
composito, variegato, per molti versi sorprendente,<br />
in grado di offrire la conoscenza di un territorio<br />
sardo, poco a nord di Cagliari, certamente non tra i<br />
più battuti dal turismo di massa, ma proprio per questo<br />
affascinante, autentico, incontaminato. <br />
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