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A CAGLIARI LOW COST<br />
Due nuovi scali, Barcellona e Pisa, si sono aggiunti di<br />
recente alla lista degli aeroporti collegati in regime di<br />
low cost con l’aeroporto di Cagliari-Elmas. Le tratte sono<br />
affidate alla Ryanair e hanno frequenza trisettimanale.<br />
I voli low cost hanno consentito all’aeroporto, nel 2006,<br />
un deciso balzo in avanti sia nel numero dei passeggeri<br />
che in quello degli aeromobili in transito: quasi 2 milioni<br />
e mezzo di passeggeri in arrivo o partenza (con un incremento<br />
del 5 per cento sul 2005); 27.120 arrivi di aeromobili<br />
(più 7,5 rispetto all’anno precedente). Su 313 mila<br />
passeggeri trasportati da e per gli scali internazionali,<br />
la metà (160 mila) ha viaggiato con voli low cost.<br />
Un contributo importante è stato fornito dalla crescita dei<br />
collegamenti internazionali. Attualmente sono collegati<br />
con voli diretti allo scalo di Elmas gli aeroporti di Barcellona,<br />
Bruxelles, Colonia, Ginevra, Londra-Luton, Monaco,<br />
Parigi e Stoccarda.<br />
La Sogaer, società di gestione dell’aeroporto, sta lavorando<br />
a strategie di marketing del trasporto tese a sviluppare<br />
e supportare le notevoli chances turistiche della<br />
città di Cagliari e del sud <strong>Sardegna</strong>.<br />
la tradizione, il santo sarebbe stato legato per le torture.<br />
Poi un piccolo altare davanti al quale viene celebrata<br />
la messa che sancisce l’inizio della festa (info:<br />
070 668632; orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19).<br />
Poco più su, nella piazzetta, si trova l’omonima chiesa<br />
da cui parte la manifestazione del primo maggio.<br />
All’ingresso, sulla destra, c’è sa coccera, la stanza che<br />
ospita il cocchio sul quale Efisio viene trasportato. In<br />
una teca, sopra l’altare maggiore si trovano le reliquie:<br />
schegge di ossa attribuite al santo.<br />
E poi ci sono le tre statue. La prima risale al 1500 ed è<br />
detta Sant’Efisio sballiàu (Sant’Efisio sbagliato) perché<br />
porta la croce nella mano sinistra anziché in quella<br />
destra. La seconda, più conosciuta, è la statua che viene<br />
portata in processione il primo maggio: del 1657,<br />
rappresenta il santo come soldato romano, ma con<br />
barba e baffetti all’insù, alla moda spagnola dell’epoca.<br />
Infine c’è una statua del 1800, realizzata dallo scultore<br />
sardo Giuseppe Antonio Lonis, che fa la sua sortita<br />
il lunedì dell’Angelo, quando dalla chiesetta raggiunge<br />
la cattedrale cagliaritana, nel quartiere di Castello.<br />
Nell’occasione, i cittadini ringraziano Sant’Efisio<br />
per un altro miracolo: la liberazione dei sardi dai<br />
francesi (info: www.arcisantefisio.it, tel. 070 668632). <br />
Sotto: sono moltissimi i giovani che, provenienti da tutta la <strong>Sardegna</strong>, approfittano della festa per sfoggiare i loro costumi<br />
tradizionali. La processione è un vero e proprio pellegrinaggio di quattro giorni da Cagliari a Pula, luogo del martirio di Sant’Efisio.<br />
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