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L'universo intorno a noi Massimo Capaccioli - News

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INTERVISTA A<br />

MAURIZIO PAOLILLO<br />

Maurizio Paolillo si è laureato in Fisica presso la Federico II nel 1998<br />

e, dopo avere conseguito il Dottorato presso l'Università di Palermo,<br />

ha collaborato per due anni con il gruppo del Professor Riccardo<br />

Giacconi (premio Nobel per la Fisica 2002) presso lo Space Telescope<br />

Science Institute di Baltimora, negli Stati Uniti. A partire dal 2003 è<br />

ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Fisiche dell'Università<br />

Federico II di Napoli dove si occupa prevalentemente di ricerche<br />

sulle proprietà degli aloni di gas caldo che circondano gli ammassi di<br />

galassie.<br />

-Perché ha deciso di occuparsi di ricerca e, in particolare di astrofisica?<br />

Quello di fare l'astrofisico è sempre stato il mio sogno sin da quand'ero<br />

bambino e devo dire che, col passare degli anni, questa mia<br />

scelta si è via via arricchita di ulteriori motivazioni. Alla fascinazione<br />

iniziale, istintiva ed estetica, si sono infatti aggiunte la curiosità<br />

e la convinzione che, tra tutte le discipline, l'astrofisica è quella che<br />

lascia il maggior spazio all'immaginazione e che meglio coltiva l'innata<br />

capacità che ha l'Uomo di meravigliarsi dinanzi alla natura. A<br />

ciò occorre aggiungere che, tra le varie branche della Fisica,<br />

l'Astrofisica è anche una delle poche dove c'è ancora molto spazio<br />

per dare un ben identificabile contributo individuale. In altre parole,<br />

nell'ambito dell'astrofisica e della cosmologia si può ancora fare<br />

ricerca di punta anche senza appartenere a quelle grandi collaborazioni<br />

internazionali dove spesso si finisce con il perdere il senso preciso<br />

della propria identità e del proprio contributo.<br />

-Che cosa ritiene che le abbia dato la laurea in Fisica da un punto<br />

di vista culturale?<br />

Molto. Innanzitutto perché la Fisica coltiva quella curiosità verso il<br />

mondo che secondo me è la parte migliore dell'essere umano e che<br />

rappresenta uno strumento indispensabile per aumentare la propria<br />

capacità di interagire con gli altri e di comprendere il mondo. Credo<br />

anche che la Fisica insegni a ragionare e che fornisca un sicuro strumento<br />

metodologico, utile per affrontare i più svariati problemi. Ad<br />

esempio, essa insegna non solo come fare a riconoscere le domande<br />

giuste da quelle inutili o sbagliate, ma anche come fare ad impostare<br />

una strategia di ricerca atta a trovare le risposte adeguate.<br />

Inoltre, la laurea in Fisica insegna a ragionare con mente aperta,<br />

senza lasciarsi troppo condizionare da preconcetti oppure dalla<br />

necessità di conseguire obbiettivi immediati.<br />

-Come valuta la preparazione che le ha fornito la laurea ai fini del<br />

suo inserimento nel mondo della ricerca?<br />

Nel complesso, credo che la preparazione sia stata adeguata. Per<br />

essere più preciso: ritengo che la preparazione di base sia stata<br />

eccellente mentre forse avrebbe potuto essere ampliata quella finalizzata<br />

all'acquisizione di conoscenze specialistiche. Va però detto<br />

che questo limite sembra essere stato superato con la nuova struttura<br />

del corso di laurea e con l'introduzione della laurea specialistica.<br />

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