Lino Rossi Partigiano Cristiano - Associazione Partigiani Cristiani
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con vari esponenti dell’Azione Cattolica e più precisamente della Gioventù di<br />
A.C.) nonché dall’ampliarsi dei contatti nella zona, giacché intorno al nucleo<br />
originario giovanile di Alatri confluirono via via numerosi altri elementi, sia della<br />
stessa esplicita ispirazione cristiana (primo fra tutti l’indimenticabile Prof. Raffaele<br />
Conti, allora a Fiuggi, il Geom. Mario Culla di Torre Cajetani, il Dott. Spampanato<br />
del Ministero dell’Interno e già Commissario al Comune di Alatri, oltre a Don<br />
Carlo e Don Andrea di Alatri), sia di estrazione militare (come il gen. Padovani,<br />
allora nella zona di Fiuggi, l’allora Ten. Giacinto Minnocci e l’Aviere Giovanni<br />
Vinci), sia di altre ispirazioni ideologiche (quali il Geom. Giovannino Culla, di<br />
ispirazione socialista, il Sig. Spilabotte di Frosinone, dichiaratamente comunista,<br />
oltre ad un militante dell’apparato comunista , forestiero, rimasto bloccato nella<br />
zona). Tale ampliamento da un lato ci portò a prendere l’iniziativa di costituirci in<br />
Comitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.) per la Provincia di Frosinone e<br />
dall’altro a meglio definire la nostra posizione politica, che non esitammo a far<br />
confluire in quella di “democratici cristiani”, che ci risultava validamente presente<br />
in sede centrale nel C.L.N. di Roma e che trasferimmo nel sottotitolo del<br />
ciclostilato clandestino.<br />
In questa fase, che si protrasse fino al giugno 1944, e cioè fino alla cosiddetta<br />
“Liberazione” da parte degli Alleati, nello svolgimento dell’attività esterna, in<br />
proprio ed in comune con gli altri, fummo portati a seguire questa duplice direttiva:<br />
- evitare, di proposito ed accuratamente, collegamenti e contatti con persone<br />
politicamente già “sospette” o “sospettabili”, in quanto appartenenti a suo tempo al<br />
Partito Popolare, e ciò sia per una nostra maggiore libertà di azione, sia per evitare<br />
loro, almeno per quanto poteva dipendere da noi, facili rappresaglie e fastidi;<br />
- attendere a che rimanesse sempre ben chiara, pur nell’impegno e nell’azione in<br />
comune del momento, la nostra specifica qualificazione, anche ad evitare, almeno<br />
per la nostra zona, che la “resistenza” potesse divenire un giorno monopolio di<br />
qualcuna delle altre componenti del nostro C.L.N.