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SCAMBIO MATERIALE. ORGANIZZAZIONE.<br />

quand' anche nell' avvenire si potessero sintetizzare artificialmente<br />

gli albuminoidi, non si sarebbe con ciò ancora creata la sostanza protoplasmatica<br />

con la sua struttura molecolare, come trovasi nella cellula<br />

vivente. Bisogna perciò attribuire alle proprietà dei corpi, e specialmente<br />

al complicato ordinamento molecolare della materia viva, le particolari<br />

funzioni dell'organismo, cioè lo scambio materiale, il moto e l'accrescimento.<br />

Certamente lo scambio materiale, così importante per gli organismi,<br />

può, in certe condizioni, essere temporaneamente interrotto o anche<br />

soppresso, senza che l'organismo perda la facoltà di vivere. Disseccando o<br />

raffreddando certi organismi inferiori e i loro germi, si può sospendere<br />

o rendere latente la vita per mesi e anni, e, rendendo poi loro l'acqua,<br />

o il calore, si possono risuscitare questi corpi apparentemente morti ,,<br />

ma rimasti ancora vitali (Anguillula tritici, Rptiferi, uova di Apus,<br />

di Branchipus, di Òstracodi; — rane, insetti acquatici, semi delle piante).<br />

Una terza proprietà dei corpi vivi sta nella sua forma generale e<br />

nel modo di riunione delle sue parti {organizzazione).<br />

La forma dell'individuo inorganico, del cristallo, è limitata da linee<br />

rette, incontrantisi sotto determinati angoli, e da superfici piane o raramente<br />

sferiche, matematicamente determinabili, e tal forma rimane<br />

invariabile. Invece la forma dell'organismo (1), in causa del suo stato<br />

semifluido, è meno nettamente determinabile, e può variare entro certi<br />

limiti. La vita quindi si estrinseca come una serie ininterrotta di variazioni;<br />

l'accrescimento e la variazione della forma va di pari passo<br />

coi movimenti della materia. L'organismo comincia come una semplice<br />

cellula, e da questo primo abbozzo, consistente in un uovo o germe,<br />

si sviluppa in ' seguito a differenziamenti lentamente progredienti, e a<br />

trasformazioni delle sue parti, fino a un certo punto in cui acquista la facoltà<br />

di riprodursi ; in seguito regredisce e finisce* col decomporsi nei<br />

suoi elementi. Perciò il substrato del corpo organico possiede una costituzione<br />

più o meno molle e solubile, la quale è necessaria tanto perle<br />

trasformazioni chimiche dei componenti, (corpora non agunt nisi soluta)?<br />

quanto per le modificazioni della forma generale; esso non è omogeneo,<br />

ma è formato di parti solide, semiliquide e liquide, costituenti aggregazioni<br />

di elementi particolarmente configurati. Il cristallo presenta invero,<br />

a,d onta della formazione delle sue molecole per mezzo di gruppi atomici<br />

omogenei, un ordinamento di questi ineguale secondo le direzioni<br />

dello spazio, e perciò una struttura eterogenea; ma non presenta delle<br />

unità diverse, l'una all'altra subordinata, che, come gli organi del<br />

corpo vivente, servano da strumenti di div erse funzioni. Gli organi<br />

(1) Il fatto che v'é un certo numero di prodotti solidi di secrezione negli organismi, come<br />

gusci, nicchi ecc., le cui formesi lasciano matematicamente determinare, non annullali valore<br />

di questa distinzione.<br />

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