formato .pdf - Rete Laica Bologna
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di Udine Amato De Monte, aveva dichiarato al vederla: “Per me questa donna è morta<br />
diciassette anni fa” 30 .<br />
Durante quei giorni, il governo lavorava celermente ad un decreto (fortemente voluto<br />
dal Movimento Per la Vita Italiano e sostenuto dalla Chiesa Cattolica Romana) atto ad<br />
impedire la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione. “Siamo pronti a<br />
intervenire”, aveva dichiarato il 4 febbraio il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi<br />
(P.d.L) 31 . “Inviteremo il Parlamento a riunirsi ad horas e approvare in due, tre giorni<br />
una legge che anticipi la legge già all'esame delle Camere" 32 , dice ancora Berlusconi il<br />
6 febbraio. Già nei giorni precedenti, tuttavia, il Presidente della Repubblica Giorgio<br />
Napolitano aveva inviato una lettera al premier Silvio Berlusconi, segnalando forti<br />
perplessità circa l'ipotesi di intervenire per decreto sull'attuazione della sentenza (“una<br />
materia tanto sensibile e delicata” 33 ), motivazione - rafforzata da serie riserve sulla<br />
costituzionalità dell’operazione - con cui all’ultimo momento rifiutò di firmare il<br />
decreto, bloccandone l’attuazione. Per qualche giorno, il Paese fu attraversato<br />
dall’ombra di una grave crisi istituzionale: il Presidente della Repubblica fu oggetto di<br />
critiche risentite del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, da parte delle forze<br />
politiche di maggioranza e dalla Chiesa Cattolica Romana. “Credo che la<br />
responsabilità di un giudizio sui requisiti d' urgenza dei decreti sia del governo e che il<br />
giudizio su questi fatti sia attribuito al Parlamento. (…) qualcuno vuole attribuire al<br />
presidente della Repubblica poteri che non ha” 34 , aveva dichiarato il Premier. Per tutta<br />
risposta, il Consiglio dei Ministri approvava un disegno di legge dai contenuti molto<br />
simili, che lunedì 9 febbraio 2009, in sessione straordinaria, il Senato era già pronto a<br />
discutere. Eluana Englaro è morta alle 19:35 di quel giorno. La notizia fu annunciata in<br />
Senato proprio durante i lavori, creando un clima acceso di tensione e rancore. Dentro<br />
l’aula parlamentare, gli scontri verbali furono accesi. Qualcuno parlò di assassinio.<br />
Altri dissero che si era lasciata morire una donna di fame e di sete. Il premier Silvio<br />
Berlusconi dichiarò che era stata fatta prevalere “la cultura della morte sulla cultura<br />
della vita”. Sul fronte opposto, Anna Finocchiaro (Partito Democratico) denunciò la<br />
30 la Repubblica, 24 gennaio 2009, “Eluana. Lfamiglia punta su Udine”<br />
31 la Repubblica, 4 febbraio 2009, “Berlusconi pensa ad un decreto per vietare lo stop all’alimentazione”<br />
32 la Repubblica, 6 febbraio 2009, “Eluana, Berlusconi sfida Napoletano. E minaccia: cambio la<br />
Costituzione”<br />
33 la Repubblica, 5 febbraio 2009, “Dubbi del Quirinale sul decreto. Sacconi tenta la mossa a sorpresa”<br />
34 la Repubblica, 8 febbraio 2009, “Berlusconi all’assalto del Quirinale. ‘Quella lettera implica<br />
l’eutanasia’”<br />
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