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formato .pdf - Rete Laica Bologna

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prospettiva, diventa il campo di inscrizione di nuovi significati, nuovi valori, in sintesi<br />

un nuovo essere-nel-mondo, con ampie valenze politiche. Su queste premesse, c’è da<br />

aspettarsi che la produzione del soggetto, la soggettivizzazione, si fondi su basi<br />

corporee. E se è questo il processo che, nel doppio significato di assoggettare e<br />

produrre il soggetto 57 , fonda il potere disciplinare di foucultiana memoria (Foucault,<br />

1982; Foucault, 1996), in esso si pongono le premesse per una nuova cittadinanza che<br />

sia anche alternativa. Se è vero, infatti, che il connubio tra potere e vita non è un<br />

fenomeno nuovo 58 , nuovo è quel processo riflessivo che porta quel connubio<br />

direttamente al centro del dibattito politico. Così, Rose può parlare di cittadinanza<br />

biologica 59 , una forma politica di soggettivazione (individualizzante e collettiva) che<br />

basa le sue rivendicazioni direttamente su un’etica somatica: “la corporeità è diventata<br />

uno dei più importanti siti su cui esercitare tecniche e giudizi etici” (Rose, 2007: 403).<br />

L’esercizio della scelta, rivendicata come diritto in un contesto storico e politico<br />

fondato sul linguaggio della democrazia, ricade in un contesto plasmato da questo tipo<br />

di etica corporeizzata. Foucault scrive: “to govern, in this sense, is to structure the<br />

possibile field of action of others” (Foucault, 1982:782). Ma all’interno del campo di<br />

azione esiste pur sempre la possibilità che si sviluppino delle forme di contropolitica<br />

(Quaranta, 2006) che pur servendosi dello stesso linguaggio di un biopotere così<br />

formulato, apportino nuovi termini significativi al dibattito sulla vita. In questo senso,<br />

“la resistenza non è prodotta dal discorso disciplinare, ma dal modo in cui tale discorso<br />

è utilizzato in particolari e situati momenti di resistenza.” (Quaranta, 2008) E’ questo,<br />

57 “There are two meanings of the world subject: subject to someone else by control and dependance; and<br />

tied to his own identity by a conscience or self-knowledge. Both meanings suggest a form of power wich<br />

subjugates and makes subject to” (Foucault, 1982:785)<br />

58 Già Foucault lo faceva risalire allo sviluppo settecentesco e ottocentesco di quel sapere disciplinare<br />

che è la demografia, lo studio della popolazione (Foucault, 1996); esso avrebbe preso l’aspetto di un<br />

programma di controllo sulle caratteristiche ereditarie del popolo-nazione durante la prima metà del<br />

ventesimo secolo (Quaranta, 2008; Rose, 2007).<br />

59 Un esempio, portato direttamente da Rose, possono essere i gruppi cittadini formati per fare pressione<br />

sulla necessità della ricerca scientifica su una determinata malattia, di cui si fanno rappresentanti. “La<br />

cittadinanza biologica è sia individualizzante che collettivizzante. È individualizzante, nella misura in cui<br />

gli individui foggiano i loro rapporti con sé stessi in termini di conoscenza della loro individualità<br />

somatica. Immagini, spiegazioni, valori e giudizi biologici si intrecciano così con altri linguaggi di<br />

autodescrizione e altri criteri di autovalutazione, nel quadro di un più generale “regime del sé”<br />

contemporaneo come individuo prudente, che modella il corso della propria vita in virtù di atti di scelta”,<br />

(Rose, 2007:215)<br />

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