27.05.2013 Views

formato .pdf - Rete Laica Bologna

formato .pdf - Rete Laica Bologna

formato .pdf - Rete Laica Bologna

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Nel contesto di questa complessità significativa, fra i molti discorsi prodotti sul<br />

testamento biologico ho cercato di produrre il mio proprio discorso, ho cercato di<br />

produrre un percorso, spero condivisibile, di senso. Ho cominciato il mio discorso sul<br />

testamento biologico ripercorrendo il contesto recente del dibattito in Italia, nel primo<br />

capitolo (Contesto. Il dibattito tra teoria e incorporazione). La storia di Eluana<br />

Englaro, morta il 9 febbraio del 2009 dopo diciassette anni di stato vegetativo, è la<br />

cornice storica e significativa entro la quale si sono spese le ultime voci. Storica,<br />

perché è stata l’evento scatenante, dopo molti anni di latitanza politica su questo<br />

scomodo argomento, della formulazione e l’approvazione del D.d.L sulle Disposizioni<br />

in materia di alleanza terapeutica, di consenso in<strong>formato</strong> e di dichiarazioni anticipate<br />

di trattamento, il D.d.l Calabrò, frutto dal sapore ancora incerto. Significativo:<br />

diventata un caso mediatico, la storia di Eluana Englaro è assurta al ruolo di cornice di<br />

senso che ha improntato di sé gran parte del’ immaginario dei protagonisti del dibattito,<br />

politico e civile. Altri casi mediatici – così spesso motore del coinvolgimento “civile”<br />

in queste tematiche – avevano, già in altri tempi, promosso il dibattito sul testamento<br />

biologico: ho deciso di accennarne i contorni perché ognuno di essi fornisce spunti<br />

diversi di riflessione, suggestioni, variazioni sul tema della libertà nel morire. Ognuna<br />

di queste storie, si potrebbe dire, incorpora lo stato del dibattito mentre il dibattito<br />

assimila queste storie, le rielabora, ne fa immaginari condivisi. In seguito, ho<br />

evidenziato quali siano le grandi aree che, a mio parere, costituiscono il contesto<br />

tematico del testamento biologico. In una sorta di “mappa” dei possibili riferimenti<br />

teorici, ho anticipato come il testamento biologico parli della vita e della sua<br />

definizione, e del potere che è nella definizione della vita , il biopotere; e parli della<br />

morte nella società contemporanea e dell’ambito che nel tempo ne ha assunto,<br />

egemonica, la gestione: la biomedicina.<br />

Nel secondo capitolo (Bioetica e antropologia: discipline a confronto) ho compiuto un<br />

rapido excursus dei termini chiave – i più ricorrenti e i più significativi - del discorso<br />

sul testamento biologico. Termini con una storia e una portata valoriale (o più storie e<br />

più portate valoriali) la cui conoscenza può essere d’aiuto per districarsi nell’oceano di<br />

voci che li usano in modi differenti: nutrizione e idratazione artificiali (e loro status,<br />

tra trattamenti medici e mere misure assistenziali), accanimento terapeutico,<br />

abbandono terapeutico, eutanasia, disponibilità e indisponibilità della vita, consenso<br />

in<strong>formato</strong> sono alcuni di questi. Ho poi tracciato una riflessione sul rapporto possibile<br />

fra bioetica ed antropologia, come campi disciplinari e come possibili approcci di<br />

8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!